00 17/01/2016 11:34
La beatitudine
"Mi sembra che sia questo il punto in cui, a partire dal Nuovo Testamento, si puo' dire qualcosa sulla salvezza di coloro che non conoscono Cristo. Il pensiero contemporaneo tende a dire che ognuno dovrebbe vivere la propria religione, o forse anche l'ateismo in cui si trova. In questo modo arriverebbe la salvezza. Un'opinione simile presuppone un'immagine molto strana di Dio e una strana idea dell'uomo e del modo corretto dell'essere uomo. Cerchiamo di chiarirci questo punto con un paio di domande pratiche. Forse qualcuno diventa beato e verrà riconosciuto come giusta da Dio perché ha rispettato secondo coscienza i doveri della vendetta del sangue? Perchè si è impegnato con forza per la e nella "guerra santa"? O perchè ha offerto in sacrificio determinati animali? O perchè ha rispettato abluzioni rituali o altre osservanze religiose? Perchè ha dichiarato norma di coscienza le sue opinioni e i suoi desideri e in questo modo ha elevato se stesso a criterio? No, Dio esige il contrario: esige il risveglio interiore per il suo silenzioso parlarci, che è presente in noi e ci strappa alle mere abitudini conducendoci sulla via della verità; esige persone che "hanno fame e sete della giustizia" - questa è la via aperta a tutti; è la via che approda a Gesu' Cristo." (P. 117)