00 22/02/2018 09:00
Re:
barnabino, 21/02/2018 20.30:

Caro VVRL,


Non mi sta tanto bene invece il significato di "discesa" che per voi significa un rivolgere l'attenzione alle cose della terra, ma che confligge con il significato di Parusia, che indica proprio una presente regale. Chi guarda un bel paesaggio in televisione non può certo dire di essere presente in quel posto, lo sta solo guardando da lontano e quindi per dire questo nella Bibbia non si userebbero certo termini come "discesa" o "presenza"



Non esiste nessun conflitto tra la parousia di Gesù in cielo come re insediato e il fatto che durante la parousia Gesù "scenda", ovvero rivolga la sua attenzione, prima per "condurrè con lui quelli che si sono addormentati nella morte mediante lui" (v. 14) e successivamente per "rapire nelle nubi insieme a loro per incontrare il Signore nell’aria" quelli che sono vivi durante la parousia (v. 17).

Riduttivo l'esmpio di qualcuno che "guarda un paesaggio da lontano". Gesù è uno spirito e dunque non ha bisogno di scendere letteralmente da nessuna parte, piuttosto con la sua potenza rivolge la sua attenzione agli unti, risorgendo quelli che sono morti e in seguido rapendo quelli che sono ancora vivi prima della venuta come giudice. Ovviamente spero che tu non creda che Gesù per risorgere i morti abbia bisogno di "scendere" letteralmente in carne e ossa... sarebbe ridicolo pensarlo.

Shalom


Infatti la discesa da un lato di Cristo, e l'ascesa dei risorti, indica appunto una presenza continua di Cristo (Parusia) con tutti gli eletti, così come accadeva con gli apostoli prima che Gesù ritornasse al Padre.
Quello che non riesci a capire è che questa discesa non sarà vista solo dagli unti, ma anche dai suoi carnefici e non centra nulla il giudizio a cui tu alludi, dato che questo si compie quando Gesù si siede sul trono appunto per giudicare. Non è possibile attribuire a tutti i simboli lo stesso significato. La discesa significa una cosa e il trono indica appunto il concetto di giudizio.