00 15/11/2017 14:44
Che è come dire... disassociazione: sì o no?

Alcuni fuoriusciti dissidenti (& relativi adepti) contestano l'uso della 'regola dei due testimoni': in estrema sintesi, per accusare un cristiano di una trasgressione grave occorre la testimonianza diretta di almeno due persone.

L'unico argomento nel quale entra la 'regola dei due testimoni' però, come tutti sanno, riguarda la disassociazione. Avere a disposizione due testimoni di un peccato (di qualunque natura) permette di aprire un procedimento giudiziario e quindi eventualmente di disassociare un testimone di Geova. Essa non ha alcun rapporto - ad esempio - con la libertà di un tdG di denunciare un abuso sessuale compiuto su un minore, cosa che egli può tranquillamente fare anche in presenza di un solo testimone del fatto.

Vediamo se scrivendo la relazione in corpo 30 riusciamo a renderla chiara e definitiva:


"REGOLA DEI DUE TESTIMONI"





DISASSOCIAZIONE



E dunque, la 'regola dei due testimoni', se applicata, può eventualmente portare alla disassociazione dell'individuo. Ma... non sono proprio i fuoriusciti dissidenti a piagnucolare che la disassociazione è crudele, inumana, ostracizzante?


Qualcuno è in grado di trovare una logica nell'illogico?
[Modificato da EverLastingLife 15/11/2017 14:55]