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“Quando c’è l’Io e non Dio”, il film su come è facile fondare una nuova religione in Italia

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    (SimonLeBon)
    Post: 50.061
    Città: PINEROLO
    Età: 53
    TdG
    00 06/12/2017 18:17
    Sul set di “Basta credere (Io c’è)” di Alessandro Aronadi
    Sul set di “Basta credere (Io c’è)” di Alessandro Aronadio: “Dopo Orecchie volevo confrontarmi con una storia più mainstream”. Protagonisti Edoardo Leo, Giuseppe Battiston e Margherita Buy. Prodotto da IIF e distribuito da Vision Distribution, uscirà al cinema il 29 marzo 2018

    gianmaria tammaro

    Da una parte c’è la Cupola di San Pietro e dall’altra c’è Castel Sant’Angelo. L’orizzonte è una linea sottile che sale e che scende tra palazzi, case e chiese. Fermi, l’uno davanti all’altro, ci sono Edoardo Leo e Giuseppe Battiston. Si guardano, si confrontano, si parlano. Battiston, in particolare, urla. Leo, per qualche minuto, subisce in silenzio, poi si ribella: finiscila, dice; finiscila. A Roma si gira “Basta credere (Io c’è)”, nuovo film di Alessandro Aronadio prodotto da Italian International Film e distribuito da Vision Distribution. Uscirà al cinema il 29 marzo del prossimo anno.


    Nell’enorme catena di montaggio che è il set, la scena viene ripetuta più di cinque volte. C’è chi tiene fermo un fondale bianco per riflettere la luce e chi tiene d’occhio i monitor. C’è un ragazzo, cappello di lana e occhi a mandorla, che prova a tenere in ordine il set; lo chiamano “Yoshi”, e sorride sempre, l’unico che sembra non subire la stanchezza (è il 28° giorni di ripresa, ci dicono; ne mancano due per finire).

    Si girano gli ultimi dettagli e si inseguono le nuvole: sono loro che dettano i tempi delle riprese, e che fanno da chiaroscuro alla scena. Fa freddo. Prima di ogni take, c’è chi richiama l’attenzione: forza; forza che è l’ultima. Sulla terrazza di un albergo romano, tra tavolini dismessi, sedie ripulite, monitor, polistirolo e telecamere a spalla, si gira ancora.

    «L’idea di “Basta credere” è venuta a me e a Renato Sannio», ci racconta Alessandro Aronadio dopo l’ultimo ciak. Ci sediamo al coperto davanti a una stufa accesa. «Volevamo fare un film sulla religione perché pensiamo che sia uno degli argomenti più attuali e che dividono di più. Volevamo provare a riderne, nonostante ci sia sempre la tendenza di essere politicamente corretti quando se ne parla».

    ...

    www.lastampa.it/2017/12/06/spettacoli/cinema/quando-c-lio-e-non-dio-il-film-su-come-facile-fondare-una-nuova-religione-in-italia-69nPtzkcRq6o0CKwnUjG4L/pag...
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    (SimonLeBon)
    Post: 50.061
    Città: PINEROLO
    Età: 53
    TdG
    00 06/12/2017 18:18
    Re: Sul set di “Basta credere (Io c’è)” di Alessandro Aronadi
    Secondo me c'è molto desiderio di credere, poco tempo e poca competenza.
    Il risultato sono le soluzioni "fai da te" che portano alle truffe e alla frustrazione.

    Simon