Ciao a tutti, avrei una domanda da porre a voi testimoni
Vi spiego, mio padre (non testimone) è gravemente malato, lui quando era cosciente ha accettato trasfusioni di sangue, ma non ha lasciato nulla di scritto diciamo sulle sue volontà... ora è successo che ha dovuto subire un intervento mentre si trovava in coma farmacologico, così ha dovuto dare il suo consenso mia madre (che è una testimone)... che ha messo subito in chiaro con i dottori che lei era contraria alle trasfusioni di sangue... e fin qui tutto bene... ora mia cognata (anche lei una testimone di Geova) ha un po' "rimproverato" mia madre dicendole che così facendo ha "calpestato" le volontà di mio padre, che lei anche se testimone, se suo marito (mio fratello, nonchè testimone anche lui) all'ultimo le dicesse che vuole la trasfusione, lei in caso di impossibilità di lui di dire le sue volontà, glie lo farebbe mettere in quanto è la sua volontà e lei non si sente per coscienza di "calpestarla"
Sbaglio io o così facendo è cmq come peccare agli occhi di Geova?
Mi farebbe piacere se riusciste a trovarmi magari qualche rivista/libro che tratta l'argomento
ps: Chiedo scusa se ho sbagliato sezione, in tal caso spostate pure
[Modificato da Jeje.86 09/05/2018 22:41]