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Prima della sua ascensione al cielo, Gesù aveva detto ai suoi seguaci: “Riceverete potenza quando lo spirito santo sarà arrivato su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla più distante parte della terra”. (At 1:8) Poi, alla Pentecoste del 33 E.V., quando fu versato su di loro spirito santo, l’intero gruppo di circa 120 discepoli (fra cui alcune donne) furono autorizzati a essere suoi testimoni (At 1:14, 15; 2:3, 4); e la profezia di Gioele (2:28, 29) citata da Pietro in quell’occasione si riferiva anche a tali donne. Esse erano dunque incluse fra coloro che avevano la responsabilità di essere testimoni di Gesù “in Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla più distante parte della terra”. In armonia con quanto sopra, l’apostolo Paolo in seguito riferì che a Filippi Evodia e Sintiche avevano “combattuto a fianco a fianco con [lui] nella buona notizia”; e Luca menzionò che Priscilla e suo marito Aquila ‘spiegavano la via di Dio’ a Efeso. — Flp 4:2, 3; At 18:26.

Anche se non le era permesso di insegnare alla congregazione radunata, la donna poteva insegnare a persone fuori della congregazione che desideravano conoscere la verità della Bibbia e la buona notizia intorno a Gesù Cristo (cfr. Sl 68:11), e anche essere ‘maestra di ciò che è bene’ per le donne più giovani (e i figli) entro la congregazione. (Tit 2:3-5) Ma non doveva esercitare autorità sull’uomo, né polemizzare con gli uomini, ad esempio nelle adunanze della congregazione.

it 1 Donna

Salmi 68:11 dice:" Geova dà l’ordine.
Le donne che proclamano la buona notizia sono un grande esercito. [SM=g28002]

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/102010255#h=12:0-13:695

[Modificato da Amalia 52 02/06/2018 22:22]