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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di maggio 2018...

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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 17/06/2018 23:39
    ...devozione mariana e fratelli di Gesù
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    viceadmintdg1
    Post: 10.113
    ViceAdmin
    00 17/06/2018 23:42
    Dopo il preambolo di don Fiorino, il conduttore, prendono la parola
    Liliana Lamanna prima e Rocco Politi successivamente. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

    I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti?
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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 17/06/2018 23:51
    Il successivo è ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che affronta il tema la devozione mariana e i fratelli di Gesù dicendo:




    La tradizione popolare cattolica nel mese di maggio esprime la sua devozione alla madre di Gesù. Non sono d’accordo i tdG che le riconoscono solo il privilegio della maternità verginale. Un giorno, a un giovane tdG che mi contestava la devozione mariana come non biblica, risposi: «Maria nel Vangelo dice: "Tutte le generazioni mi chiameranno beata": ti sembra poco?». «No», mi rispose; e il suo volto si illuminò come per una scoperta. Continuai più o meno con queste parole: «Quando i cristiani dicono: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te" ripetono le parole dell'angelo (Lc 1,28); il Vangelo dice che Elisabetta, piena di Spirito Santo gridò: "Benedetta sei tu fra le donne e benedetto il frutto è del tuo grembo!"(Lc 1,42) (benedetta non in se stessa, ma in quanto madre di Gesù). Quindi nell’Ave Maria i cristiani ripetono le parole del Vangelo».
    – I tdG dicono che il Vangelo mortifica il ruolo di Maria: Una donna tra la folla gli gridò: Felice il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”. Ma lui disse: “No, felici piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!”.Lc 11,27-28). Maria fu esemplare nell’ascoltare e osservare la parola di Dio. – «Felice colei che ha creduto, perché le cose che le sono state dette da parte di Geova si avvereranno completamente!” (Lc 1,45). – Maria custodiva tutte quelle parole, traendone conclusioni nel suo cuore (CEI meditandole nel suo cuore - Lc 2,19).
    La devozione a sua madre non allontana da Gesù, ma avvicina a lui. La comunità cristiana fin dalla prime generazioni ha visto in Maria colei che raccomanda: «Fate tutto quello che vi dice». (Gv 2,6). Basterebbe osservare le antichissime raffigurazioni di Maria nelle catacombe. Il popolo cristiano non fece altro che prendere atto del "testamento" di Gesù sulla croce: Gesù disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. “Ecco tua madre! Gv 19,26-27). In Atti la prima comunità cristiana è presentata come un insieme di fratelli: – Di comune accordo tutti questi perseveravano nella preghiera, insieme ad alcune donne, a Maria madre di Gesù e i fratelli di lui (At 1,14). Da allora i cristiani continuano a proclamarla beata. La vera devozione a Maria facilita il contatto con Gesù. La vita dei santi (cristiani esemplari) dimostra che l'amore a Gesù è sempre accompagnato a una devozione verso colei che Dio ha scelto come tramite dell’incarnazione suo Figlio.

    I fratelli e le sorelle di Gesù.
    I tdG come noi dicono che Gesù nacque da Maria «vergine», ma dopo Gesù avrebbe avuto altri figli e perciò non sarebbe «sempre vergine». Il NT non dimostra che abbia avuto altri figli. Non dimostra neppure il contrario: è solo il convincimento della massima parte del popolo cristiano fin dalle prime generazioni. Comunque la loro tesi non è sostenibile.
    – Essi dicono: 1) Il NT parla di fratelli e sorelle di Gesù. – Rispondiamo: la Bibbia con la parola fratello indica anche i cugini e i parenti in genere. Ecco alcune prove: Lot è nipote di Abramo; ma Gen 13,8 lo dice suo fratello. Labano è zio di Giacobbe; ma Gen 29,15 lo dice suo fratello. 2) Dicono: ‪questo vale per l’ebraico ma non per il greco. Rispondiamo: ‪Basta consultare un qualsiasi dizionario di greco antico, per vedere che adelfòs=fratello può significare anche il parente. 3) Dicono: il Vangelo, se voleva indicare il cugino, avrebbe dovuto usare anepsiòs. Rispondiamo che è il contesto che determina un significato. 4) Dicono: siccome Mt 1,25 dice che Giuseppe non ebbe rapporti con lei finché partorì, si deve concludere che dopo la nascita di Gesù ebbe rapporti. Rispondiamo che la Bibbia nega i rapporti, ma non li afferma, come risulta da questa espressione quasi uguale in 2 Sam 6,23: Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte (non afferma certo che ha avuto figli dopo morta!). Elisabetta la chiamò "madre del mio Signore" (Lc 1,41-43), e il concilio di Efeso (431) legittimò il titolo di Madre di ‪Dio. Lutero, iniziatore (1517), della Riforma protestante, inviò al principe di Sassonia il suo Commento al Magnificat (1521) e lo accompagnò con ‪l’invocazione: “La dolce madre di Dio mi conceda lo Spirito, affinché io possa spiegare con sufficiente efficacia questo suo canto, per consentire a Vostra Grazia, e a noi tutti, di trarne una conoscenza che ci conduca alla salvezza e a una vita lodevole, in modo da poter celebrare e cantare questo eterno Magnificat nella vita eterna. Che Iddio lo voglia. Amen”. I protestanti per lo più ammettono per Maria il titolo di madre di ‪Dio, in ‪quanto madre dell’umanità di Gesù, vero ‪Dio e vero uomo, anche se criticano la nostra devozione mariana. Ma i tdG, negando la divinità di Gesù, sono distanti non solo dai cattolici e dagli ortodossi, ma anche dalla maggior parte dei protestanti.



    Lascio la parola a chi desidera replicare...
    [Modificato da viceadmintdg1 18/06/2018 00:00]
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    dom@
    Post: 11.776
    Città: ACCIANO
    Età: 90
    TdG
    00 18/06/2018 03:12
    """Ma i tdG, negando la divinità di Gesù, sono distanti non solo dai cattolici e dagli ortodossi, ma anche dalla maggior parte dei protestanti"

    Dom. un uomo Che ha la "divinita' puo morire ? [SM=g27987]
  • Aquila-58
    00 19/06/2018 21:40
    Iperdulia (alta venerazione) di Maria?

    E' biblica?

    Fratellastri o cugini di Gesù?




    A presto.....


  • Aquila-58
    00 19/06/2018 22:14
    Grazie Admin,


    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:

    Il successivo è ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che affronta il tema la devozione mariana e i fratelli di Gesù dicendo:
    La tradizione popolare cattolica nel mese di maggio esprime la sua devozione alla madre di Gesù. Non sono d’accordo i tdG che le riconoscono solo il privilegio della maternità verginale. Un giorno, a un giovane tdG che mi contestava la devozione mariana come non biblica, risposi: «Maria nel Vangelo dice: "Tutte le generazioni mi chiameranno beata": ti sembra poco?». «No», mi rispose; e il suo volto si illuminò come per una scoperta.




    C’ è poco da meravigliarsi per le parole di Maria: essendo la madre di Gesù, cioè del Figlio di Dio, è ovvio che tutte le generazioni l’ avrebbero “dichiarata felice o beata” (verbo makarizo, Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, volume II, pagina 250). Per la cronaca, lo stesso verbo è usato anche in Giacomo 5:11:

    11 Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione. “ (CEI)

    Anche la donna virtuosa di Proverbi 31:28 lo era, almeno fino al 1974: [SM=g27985]

    I suoi figli sorgono a proclamarla beata “ (CEI 1974).
    Ma ora, per non dare troppo fastidio a Maria, la CEI 2008 cambia furbescamente:

    "Sorgono i suoi figli e ne esaltano le doti, " (CEI 2008)


    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:


    Continuai più o meno con queste parole: «Quando i cristiani dicono: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te" ripetono le parole dell'angelo (Lc 1,28); il Vangelo dice che Elisabetta, piena di Spirito Santo gridò: "Benedetta sei tu fra le donne e benedetto il frutto è del tuo grembo!"(Lc 1,42) (benedetta non in se stessa, ma in quanto madre di Gesù). Quindi nell’Ave Maria i cristiani ripetono le parole del Vangelo».
    – I tdG dicono che il Vangelo mortifica il ruolo di Maria: Una donna tra la folla gli gridò: Felice il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”. Ma lui disse: “No, felici piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!”.Lc 11,27-28). Maria fu esemplare nell’ascoltare e osservare la parola di Dio. – «Felice colei che ha creduto, perché le cose che le sono state dette da parte di Geova si avvereranno completamente!” (Lc 1,45). – Maria custodiva tutte quelle parole, traendone conclusioni nel suo cuore (CEI meditandole nel suo cuore - Lc 2,19).





    Guardi, questo è del tutto falso. I cristiani testimoni di Geova non mortificano un bel nulla, tanto meno la madre di Gesù, il Figlio di Dio! Maria era (è) una donna di grande spiritualità e notevole conoscenza delle Scritture (lo si capisce dai continui richiami veterotestamentari che fa nel bellissimo cantico di Luca 1:46-55).
    Ma Gesù è chiaro: felice non è la donna che ha portato in grembo e allattato il Figlio di Dio, ma colui che ascolta la parola di Dio per metterla in pratica. Questo senza nulla togliere alla straordinaria conoscenza delle Scritture da parte di Maria…


    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:



    La devozione a sua madre non allontana da Gesù, ma avvicina a lui. La comunità cristiana fin dalla prime generazioni ha visto in Maria colei che raccomanda: «Fate tutto quello che vi dice». (Gv 2,6). Basterebbe osservare le antichissime raffigurazioni di Maria nelle catacombe.




    Peccato che negli Atti degli apostoli, nelle epistole e nell’ Apocalisse non si abbia alcun cenno ad alcuna iperdulìa di Maria….strana lacuna, vero?





    (segue, a presto.....)

  • Aquila-58
    00 20/06/2018 19:24
    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:



    Il popolo cristiano non fece altro che prendere atto del "testamento" di Gesù sulla croce: Gesù disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. “Ecco tua madre! Gv 19,26-27). In Atti la prima comunità cristiana è presentata come un insieme di fratelli: – Di comune accordo tutti questi perseveravano nella preghiera, insieme ad alcune donne, a Maria madre di Gesù e i fratelli di lui (At 1,14). Da allora i cristiani continuano a proclamarla beata. La vera devozione a Maria facilita il contatto con Gesù. La vita dei santi (cristiani esemplari) dimostra che l'amore a Gesù è sempre accompagnato a una devozione verso colei che Dio ha scelto come tramite dell’incarnazione suo Figlio.




    Premesso che, biblicamente parlando, i santi sono i fedeli, i credenti, non "cristiani esemplari" canonizzati post mortem (Paolo scriveva le sue lettere ai santi

    "Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla Chiesa di Dio che è a Corinto e a tutti i santi dell'intera Acaia " (2 Corinzi 1,1 CEI))

    non si capisce da dove lei evinca che, da allora, “i cristiani continuano a proclamarla beata”(nel vostro senso di iperdulìa, ovviamente).
    Come detto sopra, è del tutto ovvio che la Madre di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, sia dichiarata felice da tutte le generazioni.

    Ma questo non implica nessuna iperdulìa, che i santissimi cristiani del I secolo non si sono mai sognati di praticare, secondo quello che si evince dalla Rivelazione neotestamentaria.

    Inoltre, è il caso di notare che, dopo la citazione di Atti 1:14, Maria sparisce letteralmente e non si fa più alcun cenno di lei.

    Caspita, bella iperdulìa!


    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:


    I fratelli e le sorelle di Gesù.
    I tdG come noi dicono che Gesù nacque da Maria «vergine», ma dopo Gesù avrebbe avuto altri figli e perciò non sarebbe «sempre vergine». Il NT non dimostra che abbia avuto altri figli. Non dimostra neppure il contrario: è solo il convincimento della massima parte del popolo cristiano fin dalle prime generazioni.




    Non dai cristiani del I secolo, non si evince nulla di tutto ciò nella Rivelazione neotestamentaria, come detto sopra…

    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:



    Comunque la loro tesi non è sostenibile.
    – Essi dicono: 1) Il NT parla di fratelli e sorelle di Gesù. – Rispondiamo: la Bibbia con la parola fratello indica anche i cugini e i parenti in genere. Ecco alcune prove: Lot è nipote di Abramo; ma Gen 13,8 lo dice suo fratello. Labano è zio di Giacobbe; ma Gen 29,15 lo dice suo fratello.




    E’ vero, ma nella Bibbia sono chiamati espressamente fratelli (carnali) Mosè ed Aaronne, che sono figli della stessa madre, lo dimostra per esempio Esodo 4:14

    Allora la collera del Signore si accese contro Mosè e gli disse: «Non vi è forse tuo fratello (‘ach nel testo ebraico, adelfos nei LXX), Aronne, il levita? Io so che lui sa parlare bene. Anzi, sta venendoti incontro. Ti vedrà e gioirà in cuor suo. “ (Esodo 4:14 CEI)

    si confrontino Esodo 6:20 e Numeri 26:59!

    Quindi, come la mettiamo?




    (Segue, a presto......)

    [Modificato da Aquila-58 20/06/2018 19:34]
  • Aquila-58
    00 21/06/2018 18:15
    In conclusione....



  • Aquila-58
    00 21/06/2018 18:24
    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:



    2) Dicono: ‪questo vale per l’ebraico ma non per il greco. Rispondiamo: ‪Basta consultare un qualsiasi dizionario di greco antico, per vedere che adelfòs=fratello può significare anche il parente. 3) Dicono: il Vangelo, se voleva indicare il cugino, avrebbe dovuto usare anepsiòs. Rispondiamo che è il contesto che determina un significato.




    Mi sembra una non risposta.
    Luca per ben due volte, in Luca 14:12 e 21:16, nello stesso versetto, fa una netta distinzione tra i termini greci resi "fratelli" e "parenti", in quanto vengono usati distintamente, al plurale, i sostantivi adelphos e syngenes!

    Paolo , nella sua lettera ai Colossesi (4:10), definisce Marco "cugino" (anepsios)" di Barnaba", mentre in un' altra sua lettera, quella ai Galati (1:19), egli usa non anepsios o syngenes per definire Giacomo, ma adelphos, "fratello del Signore"…… quindi il N.T. specifica molto bene quando si tratta di fratelli (fratellastri, nel caso di Gesù...), cugini o parenti, pertanto di quale contesto parliamo?


    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:



    4) Dicono: siccome Mt 1,25 dice che Giuseppe non ebbe rapporti con lei finché partorì, si deve concludere che dopo la nascita di Gesù ebbe rapporti. Rispondiamo che la Bibbia nega i rapporti, ma non li afferma, come risulta da questa espressione quasi uguale in 2 Sam 6,23: Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte (non afferma certo che ha avuto figli dopo morta!).




    Ma di Maria non si dice nulla di tutto ciò, non si dice quello che viene affermato per Mikal!

    E comunque vediamo come la Bibbia CEI rende il passo di Matteo 1:25:

    25 senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù. “ (Matteo 1:25 CEI).

    E’ ovvio che per un puro pregiudizio teologico, si manipola il testo sacro, che alla lettera, nel testo greco, dice:

    E non conobbe lei finchè non partorì (un) figlio e lo chiamò Gesù “ !

    Quale credibilità può avere un dogma che costringe la Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana a manipolare il testo sacro per fargli dire quello che vuole la dottrina della sua chiesa?

    La nota in calce della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme a Luca 1:34 afferma quanto segue:

    Nulla nel testo impone l’ idea di un voto di verginità “,

    che in realtà è imposto solo dal vostro dogma (che non si può discutere, ovviamente!)….


    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:




    Elisabetta la chiamò "madre del mio Signore" (Lc 1,41-43), e il concilio di Efeso (431) legittimò il titolo di Madre di ‪Dio.





    Stiamo scherzando?
    Elisabetta è ricolma di spirito santo (Luca 1:41) e, come il marito Zaccaria, anchè egli “mosso” dallo spirito, riconobbe nel Bambino il Cristo, il re Messianico tanto atteso (Luca 1:67-75), quindi il suo Signore in tal senso (1 Re 1:23-24), l’ erede definitivo e permanente della dinastia davidica, depositaria delle promesse messianiche (Luca 1:32-33).

    Le ricordo che in Luca la “signoria” del Cristo è strettamente legata e messa in relazione con la sua messianicità, basta leggere Luca 2:11.

    Quindi che c’ entra la trinità immanente (sempre da mettere in mezzo come il prezzemolo) in Luca 1:43?
    Nulla, salvo che – come al solito – il dogma vi acceca e vi allontana dalla semplicità delle Sacre Scritture….


    viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:



    Lutero, iniziatore (1517), della Riforma protestante, inviò al principe di Sassonia il suo Commento al Magnificat (1521) e lo accompagnò con ‪l’invocazione: “La dolce madre di Dio mi conceda lo Spirito, affinché io possa spiegare con sufficiente efficacia questo suo canto, per consentire a Vostra Grazia, e a noi tutti, di trarne una conoscenza che ci conduca alla salvezza e a una vita lodevole, in modo da poter celebrare e cantare questo eterno Magnificat nella vita eterna. Che Iddio lo voglia. Amen”. I protestanti per lo più ammettono per Maria il titolo di madre di ‪Dio, in ‪quanto madre dell’umanità di Gesù, vero ‪Dio e vero uomo, anche se criticano la nostra devozione mariana. Ma i tdG, negando la divinità di Gesù, sono distanti non solo dai cattolici e dagli ortodossi, ma anche dalla maggior parte dei protestanti.

    Lascio la parola a chi desidera replicare...



    Pazienza, a noi non interessa la gloria degli uomini ma quella di Dio (Giovanni 5:41), noi non neghiamo la divinità di Cristo.

    Noi neghiamo che il Figlio Unigenito di Dio sia Dio Onnipotente, seconda Persona di una trinità immanente, secondo un dogma che poggia su concetti metafisici lontani anni luce dalla Sacra Scrittura ispirata da Dio.



    La ringrazio e alla prossima trasmissione.




    [Modificato da Aquila-58 21/06/2018 18:31]
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    (SimonLeBon)
    Post: 49.949
    Città: PINEROLO
    Età: 53
    TdG
    00 26/06/2018 22:37
    Re:
    Ringraziamo anche la sig.ra Lamanna che, nella sua carrellata di affermazioni perentorie, ci fa quasi venire “l’ansia da prestazione” nel risponderle doverosamente.

    Innanzitutto ci chiediamo il perché far tanta fatica ad andare a cercare i tutto sommato pochi tdG che si separano, quando i dati Istat (anno 2015) danno un’immagine eloquente dello stato delle famiglie italiane, cioè mediamente cattoliche, e sono questi:

    Matrimoni: 194’377
    Separazioni: 91’706
    Divorzi: 82’469

    A fronte di queste cifre, saremmo veramente interessati a sapere quanti sono i casi trattati dalla sig.ra Manna e cosa ha fatto per contribuire ad aiutare queste famiglie in crisi. O forse la sua assistenza tende piuttosto ad aiutare la separazione della coppia?

    Non solo, il climax del suo intervento è certamente rappresentato dall’affermazione che il “Suicidio è l’unica soluzione possibile” quindi saremmo oltremodo curiosi di sapere quanti casi di suicidio si sono verificati tra tdG in via di separazione e, soprattutto, se questi rappresentano un dato peggiore rispetto a quello della popolazione di confronto.

    Il resto dell’intervento è, o almeno a noi così pare, un’accozzaglia di ritornelli propagandistici tra cui, per non farsi mancare nulla: “ostracismo”, “geovismo”, “soppressione del pensiero autonomo”, “anziani che minacciano”, “soppressione dell’unicità” e, udite udite, “presenza del CD”.

    Quello che c’incuriosisce, ci stuzzica, di più però sono le affermazioni secondo cui i tdG “non garantiscono la libertà religiosa” e effettuano una “persecuzione discriminatoria”.

    Evidentemente la sig.ra Lamanna non ha ben presente la storia e le vicende passate della nostra penisola.
    Cito dal libro “Anno XVI dell’era fascista” (ed. Claudiana) dello storico Giorgio Spini, che a p. 217 ricorda un po’ di ritornelli dell’epoca:

    “Entro un anno non piu’ protestanti in Italia! La propaganda protestante è un attentato all’unità nazionale. Conferenze, riunioni di studio, missioni, per combattere l’insidia protestante. I terziari francescani di tutta Italia mobilitati per la santa crociata. Violenze contro i venditori ambulanti di Bibbie: una aggressione a Sa C…, contadini convertiti al protestantesimo sfrattati dai proprietari.”

    Le auguro di documentarsi, di istruirsi.
    Buona lettura.

    Simon