viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:
2) Dicono: questo vale per l’ebraico ma non per il greco. Rispondiamo: Basta consultare un qualsiasi dizionario di greco antico, per vedere che adelfòs=fratello può significare anche il parente. 3) Dicono: il Vangelo, se voleva indicare il cugino, avrebbe dovuto usare anepsiòs. Rispondiamo che è il contesto che determina un significato.
Mi sembra una
non risposta.
Luca per ben due volte, in Luca 14:12 e 21:16,
nello stesso versetto, fa una netta distinzione tra i termini greci resi "fratelli" e "parenti", in quanto vengono usati distintamente, al plurale, i sostantivi
adelphos e
syngenes!
Paolo , nella sua lettera ai Colossesi (4:10), definisce Marco "
cugino" (anepsios)" di Barnaba", mentre in un' altra sua lettera, quella ai Galati (1:19), egli usa non
anepsios o
syngenes per definire Giacomo, ma
adelphos, "
fratello del Signore"……
quindi il N.T. specifica molto bene quando si tratta di fratelli (fratellastri, nel caso di Gesù...),
cugini o parenti, pertanto di quale contesto parliamo?
viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:
4) Dicono: siccome Mt 1,25 dice che Giuseppe non ebbe rapporti con lei finché partorì, si deve concludere che dopo la nascita di Gesù ebbe rapporti. Rispondiamo che la Bibbia nega i rapporti, ma non li afferma, come risulta da questa espressione quasi uguale in 2 Sam 6,23: Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte (non afferma certo che ha avuto figli dopo morta!).
Ma di Maria non si dice nulla di tutto ciò, non si dice quello che viene affermato per Mikal!
E comunque vediamo come la Bibbia CEI rende il passo di Matteo 1:25:
“
25 senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù. “ (Matteo 1:25 CEI).
E’ ovvio che per un puro pregiudizio teologico, si manipola il testo sacro, che alla lettera, nel testo greco, dice:
“
E non conobbe lei finchè non partorì (un) figlio e lo chiamò Gesù “ !
Quale credibilità può avere un dogma che costringe la Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana a manipolare il testo sacro per fargli dire quello che vuole la dottrina della sua chiesa?
La nota in calce della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme a Luca 1:34 afferma quanto segue:
“
Nulla nel testo impone l’ idea di un voto di verginità “,
che in realtà è imposto solo dal vostro dogma (che non si può discutere, ovviamente!)….
viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:
Elisabetta la chiamò "madre del mio Signore" (Lc 1,41-43), e il concilio di Efeso (431) legittimò il titolo di Madre di Dio.
Stiamo scherzando?
Elisabetta è ricolma di spirito santo (Luca 1:41) e, come il marito Zaccaria, anchè egli “
mosso” dallo spirito, riconobbe nel Bambino il Cristo, il re Messianico tanto atteso (Luca 1:67-75), quindi
il suo Signore in tal senso (
1 Re 1:23-24), l’ erede definitivo e permanente della dinastia davidica, depositaria delle promesse messianiche (Luca 1:32-33).
Le ricordo che in Luca la “signoria” del Cristo è strettamente legata e messa in relazione con la sua messianicità, basta leggere Luca 2:11.
Quindi che c’ entra la trinità immanente (sempre da mettere in mezzo come il prezzemolo) in Luca 1:43?
Nulla, salvo che – come al solito – il dogma vi acceca e vi allontana dalla semplicità delle Sacre Scritture….
viceadmintdg1, 17/06/2018 23.51:
Lutero, iniziatore (1517), della Riforma protestante, inviò al principe di Sassonia il suo Commento al Magnificat (1521) e lo accompagnò con l’invocazione: “La dolce madre di Dio mi conceda lo Spirito, affinché io possa spiegare con sufficiente efficacia questo suo canto, per consentire a Vostra Grazia, e a noi tutti, di trarne una conoscenza che ci conduca alla salvezza e a una vita lodevole, in modo da poter celebrare e cantare questo eterno Magnificat nella vita eterna. Che Iddio lo voglia. Amen”. I protestanti per lo più ammettono per Maria il titolo di madre di Dio, in quanto madre dell’umanità di Gesù, vero Dio e vero uomo, anche se criticano la nostra devozione mariana. Ma i tdG, negando la divinità di Gesù, sono distanti non solo dai cattolici e dagli ortodossi, ma anche dalla maggior parte dei protestanti.
Lascio la parola a chi desidera replicare...
Pazienza,
a noi non interessa la gloria degli uomini ma quella di Dio (Giovanni 5:41), noi non neghiamo la divinità di Cristo.
Noi neghiamo che il Figlio Unigenito di Dio sia Dio Onnipotente, seconda Persona di una trinità immanente, secondo un dogma che poggia su concetti metafisici lontani anni luce dalla Sacra Scrittura ispirata da Dio.
La ringrazio e alla prossima trasmissione.
[Modificato da Aquila-58 21/06/2018 18:31]