Atti capitolo 5
1-11 I coniugi Ananìa e Saffìra cercano di raggirare gli apostoli trattenendo per loro parte del ricavato di una vendita e facendo figurare agli apostoli di aver dato loro tutto il ricavato. Pietro guidato dallo spirito condanna il gesto di Anania come una menzogna allo spirito istigata da Satana“ Dopo la condanna Ananìa cade a e muore . Chi lo viene a sapere è preso da grande timore. Comunque dei giovani si alzano lo avvolgono in panni, lo portano fuori e lo seppelliscono. Circa tre ore dopo arriva la moglie di Anania ignara di quanto è accaduto al marito. Pietro le chiede: “Dimmi, avete venduto il campo per questa somma?” Lei risponde “Sì, per questa somma”. Così Pietro emette la condanna anche su di lei dicendo :
“Perché vi siete messi d’accordo per mettere alla prova lo spirito di Geova? Ecco, alla porta ci sono quelli che hanno seppellito tuo marito, e porteranno via anche te”.
All’istante anche la donna cade e muore. Quando i giovani entrano e la trovano morta , la portano via e la seppelliscono insieme al marito. Quindi tutta la congregazione e tutti quelli che vennero a sapere queste cose vengono presi da grande timore.
12-26 Mediante le mani degli apostoli avvengono molti segni e prodigi fra il popolo . Si ritrovavano tutti insieme sotto il portico di Salomone. Molti non hanno il coraggio di unirsi agli apostoli ma il popolo parla molto bene di loro . Continuano ad aggiungersi molti credenti nel Signore, uomini e donne. La gente porta i malati nelle strade principali e li mette sopra lettini e stuoie sperando di essere almeno sfiorati dall'ombra del passaggio di Pietro passava. Accorrono anche molti altri ( folle ) dai dintorni di Gerusalemme portando malati e tormentati da demoni , e tutti venivano guariti.
17-26 Davanti a queste scene di acclamazione pubblica , il sommo sacerdote e i sadducei, si alzano , pieni di invidia , afferrarono gli apostoli e li mettono nella prigione pubblica. Comunque, durante la notte l’angelo di Geova apre le porte della prigione, li fa uscire e dice loro
“Andate, presentatevi nel tempio e continuate ad annunciare al popolo l’intero messaggio di vita”
Dopo quelle istruzioni gli apostoli entrano nel tempio all’alba e iniziano a insegnare.
Nel frattempo il sommo sacerdote e quelli con lui convocano il Sinedrio e l’intera assemblea degli anziani dei figli d’Israele, e mandano delle guardie a prelevare gli apostoli dalla prigione.Ma quando queste arrivano , non li trovano. Appena tornate, fanno rapporto dicendo:
“Abbiamo trovato la prigione serrata con la massima sicurezza e le guardie in piedi davanti alle porte, ma, una volta che abbiamo aperto, non abbiamo trovato nessuno dentro”.
Sentite quelle parole, il capitano del tempio e i capi sacerdoti si chiedono perplessi cosa ne sarebbe derivato. In quel momento arrivò un tale che riferìsce loro che gli apostoli sono nel tempio, e stanno insegnando al popolo”. Allora il capitano va con i suoi ufficiali a riprenderli, ma non con la violenza, per paura di essere lapidati dal popolo.
27-32 Nuova udienza al Sinedrio : il sommo sacerdote li interroga:
“Vi avevamo rigorosamente ordinato di non continuare a insegnare nel nome di quell’uomo, eppure voi avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento, e avete intenzione di far ricadere su di noi il suo sangue”.
Risposta di Pietro :
“Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini. L’Iddio dei nostri antenati ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a un palo.Dio lo ha esaltato alla sua destra come principale Condottiero e Salvatore, per concedere a Israele il pentimento e il perdono dei peccati. Noi siamo testimoni di queste cose, e lo è anche lo spirito santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono quale governante”.
Sentendo questa risposta gli accusatori si infuriano e hanno intenzione di uccidere gli apostoli . A questo punto però interviene Gamalièle , un maestro della Legge stimato da tutto il popolo, che comanda di far uscire momentaneamente gli apostoli e poi da il famoso consiglio saggio :
“Uomini d’Israele, badate bene a ciò che intendete fare di questi uomini. Per esempio, tempo fa sorse Tèuda, che diceva di essere qualcuno, e circa 400 uomini si unirono a lui. Ma fu ucciso, e tutti i suoi seguaci furono dispersi e finirono nel nulla. Dopo di lui, nei giorni del censimento, sorse Giuda il galileo, che si trascinò dietro della gente. Anche quell’uomo morì, e tutti i suoi seguaci furono dispersi. Ora, date le circostanze, vi dico: non abbiate niente a che fare con questi uomini, lasciateli stare. Infatti, se questo piano o quest’opera viene dagli uomini, sarà distrutta; se invece viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Anzi, potreste trovarvi a combattere contro Dio stesso”.
Il capo sacerdote e gli altri decidono di dar retta a Gamaliele così anziché uccidere gli apostoli decidono fustigarli e ordinano loro di smettere di parlare nel nome di Gesù; poi li lasciano andare.
Una volta rilasciati gli apostoli si rallegrano perché erano stati ritenuti degni di essere disonorati per il nome di Gesù . E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continueranno instancabilmente a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù.
[Modificato da claudio2018 21/11/2018 11:34]