00 26/02/2019 09:52
Re: Re: Re:
claudio2018, 25/02/2019 14.39:

Grazie erev

... Ma siccome chi diveniva "cristiano" abbracciava un credo che originava da un gruppo la cui unica visione escatologica era quella celeste non era proprio contemplabile che si riuscisse a capire che per il cristiano avrebbe potuto esserci una speranza diversa , quella terrena , anche perché Paolo quando scrisse le sue lettere alle congregazioni cristiane del 1° secolo , specialmente alla congregazione di Corinto non mi pare che trasmettesse l'idea che vi fossero due speranze.
....



19 La creazione attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio. 20 Infatti la creazione è stata sottoposta alla futilità (non di propria volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta) sulla base della speranza 21 che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione e avrà la gloriosa libertà dei figli di Dio. 22 Sappiamo infatti che fino ad ora tutta la creazione continua a gemere e soffrire. 23 Non solo, ma anche noi che abbiamo le primizie, cioè lo spirito, gemiamo interiormente mentre attendiamo con impazienza l’adozione come figli, la liberazione per riscatto dal nostro corpo. (Romani 8:19-23)


Mi sembra chiaro il contrasto tra la creazione (speranza terrena) e le primizie. Non mi sembra che si stia parlando di un unico gruppo, ma di due e non sembra nemmeno che si stia parlando di un unico gruppo con la medesima speranza.