Riporto un articolo TG del 99 Potete guadagnare il vostro fratello
nell'articolo di studio che approfondisce Matteo 18:15-17
non ho trovato alcun riscontro a quanto da te affermato
dice che le parti in causa dovrebbero risolvere la questione
a quattr'occhi e non specifica in alcun modo che se la parte offesa
è una sorella deve stare zitta o delegare un marito, un parente o un fratello
che discuta al posto suo la questione.
Gesù diede un altro prezioso consiglio pratico su come risolvere certi problemi tra cristiani e come affrontare i torti
2 Ricorderete le sue parole: “Se il tuo fratello commette un peccato, va e metti a nudo la sua colpa fra te e lui solo. Se ti ascolta, hai guadagnato il tuo fratello. Ma se non ascolta, prendi con te uno o due altri, affinché per bocca di due o tre testimoni sia stabilita ogni questione. Se non li ascolta, parla alla congregazione. Se egli non ascolta neanche la congregazione, ti sia proprio come un uomo delle nazioni e come un esattore di tasse”. In linea generale, cosa dovremmo fare se altri ci offendono?
Questo vale in special modo quando siamo stati feriti da ciò che ha detto o fatto un nostro conservo cristiano. Spesso la cosa migliore è quella di passare semplicemente sopra all’offesa, di perdonare e dimenticare.
Possono però esserci occasioni in cui forse pensate di dover risolvere una questione con un fratello o una sorella che vi ha offeso. In tal caso le parole di Gesù riportate sopra vi serviranno di guida.
Gesù consigliò di ‘mettere a nudo la sua colpa fra te e lui solo’. Questo è saggio.
Alcune traduzioni dicono di farlo “a quattr’occhi”. Quando si tratta benevolmente un problema in privato, di solito è più facile risolverlo. Se siete soli, è più facile che il fratello che ha detto o fatto qualcosa di offensivo o scortese ammetta il suo errore. Affrontando la cosa “a quattr’occhi” potreste accorgervi che più che di un peccato o di un torto deliberato si è trattato di un malinteso. Una volta che entrambi vi siete resi conto che c’è stato un malinteso, potete chiarirlo, non permettendo così che un fatto banale assuma proporzioni tali da rovinare i vostri rapporti. Perciò in linea di principio Matteo 18:15 si può applicare anche alle piccole offese della vita di ogni giorno.
Tuttavia il contesto fa pensare che il peccato che Gesù aveva in mente fosse qualcosa di serio. Era abbastanza grave da poter far considerare il trasgressore “come un uomo delle nazioni e come un esattore di tasse”. Cosa implica questa frase?
Perciò, a rigor di termini, in Matteo 18:15-17 si fa riferimento a peccati gravi, non a offese personali che si possono semplicemente perdonare e dimenticare. — Matteo 18:21, 22.*
Quali peccati devono essere trattati dagli anziani?
Che tipo di peccati potrebbero essere risolti fra due cristiani, in armonia con Matteo 18:15-17?
Sotto la Legge alcuni peccati richiedevano più che il perdono della persona offesa. Bestemmia, apostasia, idolatria e peccati sessuali come fornicazione, adulterio e omosessualità dovevano essere riferiti agli anziani (o ai sacerdoti) e da essi esaminati. Questo vale anche nella congregazione cristiana. Si noti però che il tipo di peccati menzionati qui da Gesù potevano essere risolti fra due persone. Facciamo alcuni esempi: Per ira o gelosia una persona calunnia qualcuno. Un cristiano stipula un contratto con cui si impegna a eseguire un lavoro con determinati materiali e a finirlo entro una certa data. Un altro si impegna a restituire del denaro a rate prestabilite o entro una certa data. ….Si tratta comunque di errori che le due persone implicate possono sistemare fra di loro.
Cercate di guadagnare il fratello
Quali cose dovremmo tenere presenti nell’applicare Matteo 18:15?
È bene agire subito, non lasciando che il problema si ingrandisca o che l’atteggiamento errato metta radici. E non dimenticate che rimuginarci sopra può danneggiare anche voi. Dato che la conversazione deve avvenire solo fra voi due, non parlatene prima con altri per raccogliere consensi o migliorare la vostra reputazione.
Cosa ci aiuterà a guadagnare il fratello?
Il vostro obiettivo dovrebbe essere quello di guadagnare il fratello, non di punirlo, umiliarlo o rovinarlo.
Se ha veramente sbagliato, la sua relazione con Geova è in pericolo. In questa conversazione amorevole, ricordate che siete entrambi esseri umani imperfetti e peccatori. (Romani 3:23, 24) Quando il fratello si renderà conto che non avete pettegolato sul suo conto e che desiderate sinceramente aiutarlo, può darsi che troviate subito una soluzione. Questo modo benevolo e chiaro di affrontare il problema si rivelerà particolarmente saggio se emerge che entrambi avete una parte di colpa o che il problema è dovuto a un malinteso.
Anche se l’offensore non ci ascolta, cosa potremmo fare?
Se lo aiutate a capire che ha sbagliato e che si tratta di un errore serio, è possibile che si penta. Realisticamente, però, l’orgoglio può essere un ostacolo. Perciò anche se inizialmente non ammette l’errore e non si pente, potreste decidere di aspettare prima di portare avanti la cosa. Gesù non disse di ‘andare una volta sola e mettere a nudo la sua colpa’. Trattandosi di un peccato che potete risolvere fra voi, valutate la possibilità di parlare di nuovo con lui “a quattr’occhi” Che fare però se siete convinti che è stato commesso un peccato e che il fratello non intende sentir ragioni?
Chiedete aiuto a persone mature
. Gesù menzionò un secondo passo: “Se non ascolta, prendi con te uno o due altri, affinché per bocca di due o tre testimoni sia stabilita ogni questione”.
Disse di prendere “uno o due altri”. Non disse che, dopo aver compiuto il primo passo, siete liberi di parlare del problema con molti altri, di contattare un sorvegliante viaggiante o di scrivere ad altri fratelli in merito ad esso.) Gesù disse di prendere uno o due altri. E chi potrebbero essere?
A tal fine l’ideale sarebbe se l’“uno o due” fossero testimoni del torto. Forse erano presenti quando è stato commesso o hanno informazioni valide su ciò che è stato (o non è stato) fatto in una questione d’affari. Se non ci sono testimoni del genere, potreste portare degli esperti in materia, che sono quindi in grado di stabilire se si è trattato davvero di un’azione sbagliata. Per di più, qualora in seguito ce ne fosse bisogno, potrebbero essere testimoni di ciò che è stato detto, confermando i fatti esposti e gli sforzi compiuti. Non sono perciò semplici osservatori neutrali o arbitri; in ogni caso, sono presenti per aiutarvi a guadagnare il vostro e loro fratello.
Perché gli anziani cristiani possono essere di valido aiuto se dobbiamo compiere il secondo passo?
Quelli che portate non devono essere necessariamente anziani di congregazione.
Tuttavia uomini maturi che sono anche anziani possono essere di valido aiuto grazie alle loro qualifiche spirituali Hanno esperienza nel ragionare e nel ristabilire fratelli e sorelle. Affrontare il problema in presenza di tali uomini maturi e pregare insieme a loro può creare un’atmosfera diversa, in cui è possibile risolvere anche un problema apparentemente insolubile. — Confronta Giacomo 5:14, 15.
Un ultimo tentativo per guadagnarlo
Qual è il terzo passo indicato da Gesù?
Se con il secondo passo non si riesce a risolvere la faccenda, nel terzo vengono chiamati senz’altro in causa i sorveglianti della congregazione. “Se non li ascolta [riferito all’uno o due altri], parla alla congregazione. Se egli non ascolta neanche la congregazione ecc. ecc……
Quindi se addirittura stiamo discutendo di situazioni più leggere
offese dovute ad atteggiamenti
bruschi, è ovvio che non esista il problema
_________________________________________________
...le tue proprie consolazioni vezzeggiavano la mia anima
salmo 94:19