La storia del medico ungherese che in anticipo sui tempi esortò (vanamente) i suoi colleghi all’igiene e finì i suoi giorni in manicomio. La raccontò nella sua tesi di laurea Céline, altro grande emarginato
Giuseppe Culicchia
Pubblicato il
20 Marzo 2020
«Le mani! Le mani! Dovete lavarvi le mani!». Pare di sentirlo, il dottor Semmelweis, battezzato dai genitori proprietari di una drogheria come Ignazio Filippo (Ignác Fülöp), nato a Budapest il 1° luglio 1818 e morto dopo indicibili sofferenze nel manicomio della capitale ungherese appena 47enne il 16 agosto 1865: oggi sarebbe un testimonial perfetto per la campagna di prevenzione del Covid-19 ...
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[Modificato da (SimonLeBon) 20/03/2020 21:42]