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Ti risponde Famiglia Cristiana:

Le immagini e le sculture delle nostre chiese non sono idolatriche, non creano idoli, non divinizzano quello che è solo creaturale. Sono umili segni che rinviano all’ unico Signore e ai santi e sante che non sono divini, ma testimoni del Signore e del suo Vangelo. Il primo comandamento, «Non avrai altro Dio fuori di me», insegna a non seguire false immagini del divino o del sovraumano che conducono alle varie forme di superstizione, come il ricorso a riti satanici, l’ affido a oroscopi, astrologia, chiromanzia e altre credulità.

Un articolo divulgativo tenta di spiegare la distinzione che la chiesa fa tra “adorazione” e “venerazione”:

La Chiesa ha ben chiara, da sempre, la distinzione tra Adorazione e Venerazione. Nel Catechismo della Chiesa Cattolica, leggiamo che «l’onore reso ad un’immagine appartiene a chi vi è rappresentato », e « chi venera l’immagine, venera la realtà di chi in essa è riprodotto ». L’onore tributato alle sacre immagini è una « venerazione rispettosa », non un’adorazione che conviene solo a Dio. (CCC 2132). Le immagini, le statue..etc.. sono un segno, un richiamo alla preghiera, alla devozione, al desiderio di entrare in comunione con Dio; e pertanto hanno come fine quello di condurre a Lui e non di distogliere l’adorazione che gli va tributata.

Il tutto in barba al passo di Esodo commentato nello stesso articolo che prescrive il divieto di usare immagini nell’adorazione:

Non avrai altro Dio all’ infuori di me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è sotto le acque» (Esodo 20,4)
[Modificato da M71 04/03/2021 14:16]