00 06/03/2024 06:41
Re:
Enzo (Lp9E230310), 05.03.2024 20:38:

Andiamo avanti con la lettura di Romani 10

13 Infatti: «Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato». 14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c'è chi predichi?


Come invocheranno Colui nel quale non hanno creduto?
Per capire a chi era rivolto dobbiamo leggere i primi versi di Romani 10

1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la preghiera che rivolgo a Dio per Israele è per la sua salvezza. 2 Rendo loro testimonianza infatti che hanno lo zelo per Dio, ma non secondo conoscenza.


Paolo parlava dei giudei i quali credono più di noi a Dio, e allora perché dice che non possono invocare Colui nel quale non hanno creduto?

Perché è in Gesù che non hanno creduto, quindi il nome da invocare per la salvezza è Gesù e non YHWH.

Non che Dio non possa salvare ma per chiarire il messaggio biblico.

Quindi sei tu che devi ritentare perché la tua eccezione non è valida.

Pace



Caro Enzo,
non capisco bene cosa vuoi dire, spiegati meglio.
Paolo stava forse cambiando la sua Bibbia e sostituendo il nome divino?
Oppure stava insinuando che non occorresse più invocare Dio per salvarsi, ma qualcun altro?

Io avrei proposto un'eccezione? Io propongo quello che c'è scritto nella Bibbia, letta con cognizione di causa e consapevolezza della sua storia.
A me pare che la tua sia un eccezione.
Ma spiegati tu.

Simon