Il coniuge incredulo sarà salvato grazie a quello fedele?

pseudonico, 25/03/2012 19.06:

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"Poiché il marito incredulo è santificato in relazione alla moglie, e la moglie incredula è santificata in relazione al fratello" (1Co 7:14)
Sembrerebbe quasi che grazie alle opere del coniuge credente l'incredulo possa essere ritenuto santo... voi cosa ne pensate?

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carissimo non hai citato tutta la frase:" altrimenti i vostri figli sarebbero impuri"

Per tale motivo ho la necessità di considerare che marito e moglie sono una sola carne, pertanto cìò che è impuro da parte sua, posso giustificarlo a motivo della moglie, ma questo alla fine non risparmia dalla morte ciò che è impuro.

Infatti quello stesso che è impuro in noi, è anticipatamente considerato messo al palo in Cristo.

"che ne sai se salverai convertirai tuo marito?" Pone una incertezza, non una certezza.

Grazie a tutto ciò di considerato i figli possono essere considerati santi fino a quando non saranno nell'età per scegliere da sè quale Dio...quale fede.

ciao

I Corinti 7:16 Traduzione del Nuovo Mondo TNM "Poichè, moglie, che ne sai se non salverai (tuo) marito? o, marito, che ne sai se non salverai (tua) moglie?"

Chiede alla moglie se sa qualcosa che le rende difficile o impossibile salvare il marito.

Non chiede di pensare come salvare il coniuge, ma quali sono le ragioni che impediscono questa salvezza.

Penso che una scelta di separarsi o divorziare rende la salvezza del coniuge molto difficile o impossibile.

speculator, 30/03/2012 01.07:

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I Corinti 7:16 Traduzione del Nuovo Mondo TNM "Poichè, moglie, che ne sai se non salverai (tuo) marito? o, marito, che ne sai se non salverai (tua) moglie?"

Chiede alla moglie se sa qualcosa che le rende difficile o impossibile salvare il marito.

Non chiede di pensare come salvare il coniuge, ma quali sono le ragioni che impediscono questa salvezza.

Penso che una scelta di separarsi o divorziare rende la salvezza del coniuge molto difficile o impossibile.

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direi che l'apostolo vuole far riflettere la moglie che nel caso non si separa, con la sua condotta potrebbe guadagnare il marito..che ne sai se non lo salverai..nel frattempo che te lo sopporti??


Però di riflesso è da notare che un tale marito non ha nessuna salvezza. questa dipende dal caso che la moglie possa indurre in lui un cambiamento.

Un marito che crea questo problema a sua moglie tale da porla nella condizione di pensare a una separazione si o no, evidentemente non è accetto o scusato agli occhi di Dio.

ciao

Se il marito o la moglie credenti decidono a ragion veduta di separarsi o divorziare (e così facendo sanno che non salveranno i rispettivi coniugi ) questi ultimi non saranno accetti o scusati davanti a dio.

La domanda che il credente si deve porre è "che ne so se non salverò mio marito?" e non "che ne so se salverò mio marito?"; salvare il marito è fuori domanda-questione.

speculator, 01/04/2012 22.12:

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Se il marito o la moglie credenti decidono a ragion veduta di separarsi o divorziare (e così facendo sanno che non salveranno i rispettivi coniugi ) questi ultimi non saranno accetti o scusati davanti a dio.

La domanda che il credente si deve porre è "che ne so se non salverò mio marito?" e non "che ne so se salverò mio marito?"; salvare il marito è fuori domanda-questione.

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Da questo punto di vista sembri voler dire che se la moglie si separa che ne sa se così facendo non lo salverà.

Come dire che il marito fino a quando è legato a lei ha la salvezza assicurata, cosa che non mi convince per niente, poichè egli rappresenta la parte impura della sola carne della coppia, quell'impurità che Dio considera morta in suo Figlio non può avere vita eterna se non cambia...se non sparisce non vi è perfezione morale.

In ogni caso essendo la domanda posta in chiave dubitativa , contraddice il tutto, poichè il fatto che il marito nel caso sia separato , secondo questo modo di intendere avrebbe comunque la salvezza,ma che senza la moglie la cosa non diventa più certa; questo lo trovo assurdo come senso logico

In conclusione non sono daccordo, la frase senza specularci formalisticamente su, ha il senso che la moglie con la sua condotta non separandosi può rendere possibile che salvi il marito.

Es: Che ne sai che io scrivendo e testimoniando tutto questo non salvo il tizio??

Ebbene assurdo credere che io rendendogli testimonianza metto in dubbio la sua salvezza che già gli dò come scontata, come gliela hai data al marito, ma rendendola incerta separandosi dalla moglie, come se il marito fosse già convertito, salvato.

MI sa un forzare la mano e il senso dell contesto, la cui sola finalità è la sacralità dei figli, e la ragionevole possibilità che egli si salvi se la moglie sta con lui, in pace senza reagire con la separazione, potendolo convertire, che è il criterio mediante cui si potrebbe realizzare la sua salvezza individuale,come possibilità che potrebbe essere che vada così, ciò non rappresentando comunque una certezza che gli accada.

DISPENSA citazione: Come dire che il marito fino a quando è legato a lei ha la salvezza assicurata, cosa che non mi convince per niente, poichè egli rappresenta la parte impura della sola carne della coppia,
RISPOSTA d'accordo

DISPENSA citazione: Da questo punto di vista sembri voler dire che se la moglie si separa che ne sa se così facendo non lo salverà.
RISPOSTA Quando divorzia, oltre che si separa, la credente sa che così facendo non salverà il coniuge. Risponde alla domanda che sa che non salverà suo marito incredulo separandosi da lui.

DISPENSA citazione es. : Che ne sai che io scrivendo e testimoniando tutto questo non salvo il tizio??
RISPOSTA Es. che ne so che io (..........) non salvo il tizio?; tutte le parole tra parentesi sono aggiunte al testo fuori posto.

I figli inoltre sono la cartina di tornasole della santità della coppia; se sono puri la coppia, pur coi difetti, viene santificata; ma se sono impuri la coppia non viene santificata.