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i Testimoni di Geova e l'AIDS

Ultimo Aggiornamento: 28/04/2016 14:44
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13/09/2012 19:47
 
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PREMESSA/EDIT di admintdg3, a integrazione del post

Approfitto di questo thread per sottolineare come - viste alcune bufale circolanti, legate indirettamente alle cause della morte della popstar Prince - i testimoni di Geova (fatta eccezione per le trasfusioni di sangue) accettano tutte le cure mediche disponibili, e non sostituiscono mai le cure mediche con "la preghiera". Anzi: i tdG non credono a guarigioni miracolose o "con la preghiera". Questa è una credenza di altre religioni, ma non dei testimoni di Geova.

Per guarire bisogna curarsi seguendo le indicazioni di medici e specialisti, e specificamente se un tdG ha l'Aids si cura esattamente come tutte le altre persone.

Non si capisce come si sia potuta diffondere una notizia che riporta una credenza del tutto incompatibile col credo dei testimoni di Geova.

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alcuni critici vorrebbero lasciar intendere che i Testimoni di Geova "ghettizzano" o "violano la privacy" di portatori del virus HIV.

qualcuno vorrebbe

denunciare questo comportamento vergognoso basato su paure ancestrali (particolarmente forti in questo caso perché si tratta di una malattia sessualmente trasmissibile, e dunque, in quanto legata al sesso, coperta da atavici tabù). I TdG sono una società primitiva, incapace di gestire la sessualità, legati come sono alla loro mentalità tabuistica, motivo per cui non ci si poteva aspettare altro nella gestione delle persone sieropositive



alla base di queste esternazioni c'è un articolo della Svegliatevi! del 1994 che scrive:

Cosa dovrebbe fare una persona che sa di avere l’AIDS quando desidera diventare testimone di Geova e battezzarsi? Per rispetto verso la sensibilità altrui, potrebbe essere saggio che chieda di essere battezzata privatamente, sebbene non esista nessuna prova che l’AIDS sia stata trasmessa nelle piscine. Anche se molti cristiani del I secolo furono battezzati in grandi riunioni pubbliche, altri furono battezzati in maniera più riservata a motivo di circostanze diverse. (Atti 2:38-41; 8:34-38; 9:17, 18) Un’altra possibilità sarebbe quella di battezzare per ultimo il candidato con l’AIDS.



un altro imbecille se ne esce con una circolare del 92 che dice più o meno la stessa cosa della Svegliatevi, per fomentare le folla idiota quanto lui.

Ora io mi domando e dico: ma sono davvero così imbecilli da non rendersi conto di citare una rivista di 18 anni fà, dove sulla malattia del AIDS ancora non si aveva la conoscenza e l'informazione che si ha oggi?

Voi che ne pensate al riguardo?
[Modificato da admintdg3 28/04/2016 14:22]

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14/09/2012 01:52
 
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Seabiscuit, 13/09/2012 19.47:


alcuni critici vorrebbero lasciar intendere che i Testimoni di Geova "ghettizzano" o "violano la privacy" di portatori del virus HIV.

qualcuno vorrebbe

denunciare questo comportamento vergognoso basato su paure ancestrali (particolarmente forti in questo caso perché si tratta di una malattia sessualmente trasmissibile, e dunque, in quanto legata al sesso, coperta da atavici tabù). I TdG sono una società primitiva, incapace di gestire la sessualità, legati come sono alla loro mentalità tabuistica, motivo per cui non ci si poteva aspettare altro nella gestione delle persone sieropositive



alla base di queste esternazioni c'è un articolo della Svegliatevi! del 1994 che scrive:

Cosa dovrebbe fare una persona che sa di avere l’AIDS quando desidera diventare testimone di Geova e battezzarsi? Per rispetto verso la sensibilità altrui, potrebbe essere saggio che chieda di essere battezzata privatamente, sebbene non esista nessuna prova che l’AIDS sia stata trasmessa nelle piscine. Anche se molti cristiani del I secolo furono battezzati in grandi riunioni pubbliche, altri furono battezzati in maniera più riservata a motivo di circostanze diverse. (Atti 2:38-41; 8:34-38; 9:17, 18) Un’altra possibilità sarebbe quella di battezzare per ultimo il candidato con l’AIDS.



un altro imbecille se ne esce con una circolare del 92 che dice più o meno la stessa cosa della Svegliatevi, per fomentare le folla idiota quanto lui.

Ora io mi domando e dico: ma sono davvero così imbecilli da non rendersi conto di citare una rivista di 18 anni fà, dove sulla malattia del AIDS ancora non si aveva la conoscenza e l'informazione che si ha oggi?

Voi che ne pensate al riguardo?



Forse bisognerebbe che costoro guardassero al di là del loro naso.
Tra le ipotesi avanzate dalla rivista menzionata su come gestire il battesimo di una persona affetta da una malattia contagiosa c'è anche la possibilità che "venga battezzata per ultima".
Non vedo come questo potrebbe ledere la privacy della persona visto che non sarebbe certo identificabile da nessuno, se non dagli anziani che avranno stabilito che sia battezzato/a con questa modalità.
Dopotutto c'è sempre un "ultimo battezzato" e non vedo come questo possa significare "ghettizzare" la persona.

Poichè nè la scienza nè la medicina capiscono tutto e subito, solo dopo un certo tempo si possono capire tutti i meccanismi di contagio di una malattia.
Per la salvaguardia del bene comune è meglio adottare una certa profilassi.
Dopotutto è quello che fa in via cautelativa anche la sanità pubblica quando è alle prese con virus di un certo tipo.

Non si ravvede un eccesso di cautela, piuttosto una legittima prudenza.

¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`••¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`•• ¸¸.•´(Isaia 54:17)´¯`••¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`•• ¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`••
Qualsiasi arma formata contro di te non avrà successo, e qualsiasi lingua si levi contro di te in giudizio tu la condannerai.
Questo è il possedimento ereditario dei servitori di Geova, e la loro giustizia viene da me”, è l’espressione di Geova.

¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`••¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`•• ¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`••¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`•• ¸¸.•´´¯`•´ •.¸¸.•´´¯`••
14/09/2012 03:42
 
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Seabiscuit, 13/09/2012 19.47:

...
Voi che ne pensate al riguardo?



Io penso che prima di tutto queste persone dovrebbero essere un po più oneste con se stesse e con gli altri e poi dovrebbero riflettere più attentamente prima di lanciarsi in analisi sulla ns. 'società primitiva e i suoi tabù' .

La citazione di quella nota in calce al di fuori del contesto dell'articolo è fuorviante. Ritengo sia opportuno riportare altre frasi dell'articolo per farsi la giusta opinione:


Tratto da Svegliatevi g94 22/3 pp. 12-15 Come aiutare chi ha l’AIDS
"...
La Bibbia indica che l’Iddio Onnipotente ha molta comprensione per chi soffre
...
Tuttavia, anche se Dio si oppone a qualsiasi trasgressione delle sue leggi, comprese le violazioni che provocano tali sofferenze, egli è pronto a tendere la sua mano misericordiosa a tutti quelli che soffrono per questo motivo. Anche coloro che hanno contratto l’AIDS attraverso azioni sbagliate possono beneficiare della misericordia di Dio pentendosi e cessando di fare ciò che è male. — Isaia 1:18; 1 Corinti 6:9-11.
...
Riassumendo i più comuni modi di trasmissione, una pubblicazione autorevole afferma: “Praticamente tutte le infezioni da HIV avvengono per via sessuale o tramite contatto con sangue infetto”. In armonia con le conclusioni a cui è giunta la maggior parte dei medici, un articolo afferma: “Perché avvenga il contagio ci dev’essere l’introduzione di un liquido organico (quasi sempre sangue o sperma) proveniente da una persona infetta nel corpo di una persona non infetta”.
Ad ogni modo, le espressioni “praticamente tutte” e “quasi sempre” indicano che possono esserci eccezioni. Perciò anche se la stragrande maggioranza dei modi di trasmissione dell’AIDS sono oggi noti al personale medico, in una piccolissima percentuale di casi il meccanismo di trasmissione del virus può essere sconosciuto. Pertanto, potrebbe esserci ancora bisogno di cautela.
...
Perciò è sempre più probabile che i cristiani incontrino, e siano spinti ad aiutare, malati di AIDS che desiderano studiare la Bibbia, frequentare le adunanze cristiane e fare progresso fino a dedicarsi a Dio. Come dovrebbero reagire i cristiani a questi bisogni dei malati di AIDS? Esistono precauzioni che si potrebbero prendere per il bene della persona malata e dei componenti della congregazione cristiana?
Attualmente è convinzione generale che l’AIDS non si trasmetta attraverso i normali contatti quotidiani. Sembra quindi ragionevole concludere che non c’è bisogno di avere indebitamente paura di stare insieme a chi ha l’AIDS. E visto che i malati di AIDS hanno il sistema immunitario drasticamente indebolito, dovremmo fare attenzione ad evitare che essi contraggano comuni infezioni virali di cui noi potremmo essere portatori. Queste comuni malattie potrebbero danneggiarli notevolmente.
...
Anche le vittime dell’AIDS possono fare la loro parte
Il malato di AIDS giudizioso si rende conto che gli altri hanno molta paura di questa malattia. Pertanto, per rispetto verso la sensibilità di coloro che vogliono essere d’aiuto, sarebbe meglio che chi ha l’AIDS non prendesse l’iniziativa nelle manifestazioni di affetto in pubblico, ad esempio con abbracci e baci. Anche se le probabilità che la malattia si trasmetta attraverso questi gesti sono minime o nulle, con questa limitazione la vittima indicherà che ha considerazione per gli altri, e questi saranno spinti ad avere analoga considerazione per lei.

Rendendosi conto che molti hanno paura dell’ignoto, chi ha l’AIDS non dovrebbe essere pronto a offendersi se non viene subito invitato nelle case private o se sembra che un genitore proibisca a un bambino di stare a stretto contatto con lui.
...
Un altro modo in cui una persona innocente potrebbe venire contagiata è sposando qualcuno che a sua insaputa ospita il virus dell’AIDS. In queste circostanze può essere particolarmente necessario esercitare cautela se uno o entrambi i possibili coniugi, prima di acquistare accurata conoscenza della Parola di Dio, hanno avuto rapporti sessuali con diverse persone o hanno usato siringhe per drogarsi. Visto che sono sempre più numerose le persone infette da HIV che sono asintomatiche (ovvero non presentano ancora sintomi esterni), non sarebbe sbagliato che un individuo o i suoi genitori chiedessero al possibile coniuge, prima del fidanzamento o del matrimonio, di sottoporsi a un esame del sangue per accertare l’eventuale presenza del virus dell’AIDS. Vista la natura devastante e letale di questa malattia, una persona che intende sposarsi non si dovrebbe offendere se gli viene fatta questa richiesta.
Nel caso che il test risultasse positivo, non sarebbe appropriato che la persona infetta esercitasse pressioni sul possibile coniuge per continuare il corteggiamento o il fidanzamento qualora questi ora desiderasse interrompere la relazione. E sarebbe saggio che chiunque in passato ha avuto dei comportamenti a rischio, ha avuto rapporti sessuali con più partner o si è iniettato qualche droga scegliesse volontariamente di sottoporsi al test di sieropositività prima di iniziare a corteggiare qualcuno. In questo modo si potrebbe evitare di ferire i sentimenti altrui.
Così, in qualità di cristiani vogliamo agire con compassione e non evitare chi ha l’AIDS, pur riconoscendo che le posizioni personali su questo argomento così delicato possono variare. (Galati 6:5) Non tutti i risvolti di una malattia come l’AIDS sono noti, per cui molti possono avere qualche esitazione nell’affrontare le situazioni che si presentano. Un punto di vista equilibrato sarebbe quello di continuare ad accogliere le vittime dell’AIDS nella congregazione cristiana e di mostrare loro amore e calore, prendendo al tempo stesso ragionevoli precauzioni per proteggere dalla malattia noi stessi e la nostra famiglia.
[Nota in calce]
Cosa dovrebbe fare una persona che sa di avere l’AIDS quando desidera diventare testimone di Geova e battezzarsi? Per rispetto verso la sensibilità altrui, potrebbe essere saggio che chieda di essere battezzata privatamente, sebbene non esista nessuna prova che l’AIDS sia stata trasmessa nelle piscine. Anche se molti cristiani del I secolo furono battezzati in grandi riunioni pubbliche, altri furono battezzati in maniera più riservata a motivo di circostanze diverse. (Atti 2:38-41; 8:34-38; 9:17, 18) Un’altra possibilità sarebbe quella di battezzare per ultimo il candidato con l’AIDS."


Commento:
questo articolo di 18 anni fa non mi sembra affatto primitivo anzi... non vedo tabù, non vedo incapacità di gestire la sessualità (cosa c'entrava poi in questo contesto?), ma tanto equilibrio, amore cristiano e accuratezza scientifica.

[SM=g7347]


______________________________________________
Non porrò di fronte ai miei occhi nessuna cosa buona a nulla. Ho odiato il fare di quelli che apostatano; Non si attacca a me. (Salmo 101:3)

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14/09/2012 13:03
 
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Re:
Metabo74, 14.09.2012 03:42:




Commento:
questo articolo di 18 anni fa non mi sembra affatto primitivo anzi... non vedo tabù, non vedo incapacità di gestire la sessualità (cosa c'entrava poi in questo contesto?), ma tanto equilibrio, amore cristiano e accuratezza scientifica.




quoto pienamente

l'articolo è molto equilibrato e tiene conto della sensibilità di tutti, malato compreso!

Questi criticoni, non tengono conto che 18 anni fa, anche se si sapeva che la malattia non è contraibile in una piscina (l'articolo lo dice pure), le persone avevano comunque PAURA di questa malattia. Chi di questi criticoni, 18 anni fa avrebbe dato un bacio ad un malato di HIV senza alcun timore? Chi di loro sarebbe entrato in una piscina sapendo che c'era entrato un malato di HIV? Chi di loro mangiava dalle stesse posate, anche se venivano poi lavate, senza chiedersi se bastava il sapone? Oggi sono bravi a parlare e a criticare, ma volevo vedere 18 anni fa il loro comportamento quale fosse stato.

È chiaro che queste paure oggi non le abbiamo più, perchè piano piano è stata fatta molta informazione al riguardo, ma non si può negare che 18 anni fa non era come oggi!



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14/09/2012 16:10
 
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Re: Re:
Seabiscuit, 14/09/2012 13.03:



ma non si può negare che 18 anni fa non era come oggi!




Neanche loro 18 anni fa erano come oggi.
Certe cose con il tempo migliorano, loro sono peggiorati.
Hanno cambiato compagni di cammino ed il risultato non può essere che quello descritto in Proverbi 13:20: .... chi tratta con gli stupidi se la passerà male.


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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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In riferimento all'articolo postato da metabo, notate cosa dice una risposta ad un lettore riportata nella g94 8/11 p. 30 I lettori ci scrivono:


Vittime dell’AIDS Ho letto il vostro articolo “Come aiutare chi ha l’AIDS” (22 marzo 1994). Sono sieropositivo e mi è stato molto difficile mandar giù quell’articolo. I miei familiari hanno pianto per come si sono sentiti feriti e respinti.
B. J., Stati Uniti

Proviamo compassione per tutti coloro che tra noi soffrono di questa malattia. L’articolo cercava di trovare un equilibrio tra i loro bisogni e le preoccupazioni della maggioranza. Visto che la Legge che Dio diede a Israele prevedeva misure anche drastiche per tutelare la salute collettiva della nazione, abbiamo ritenuto appropriato raccomandare l’adozione di ragionevoli precauzioni sanitarie. (Confronta Levitico 13:21, 33). Abbiamo riconosciuto che “non c’è bisogno di avere indebitamente paura di stare insieme a chi ha l’AIDS”. Nondimeno, nonostante le rassicuranti dichiarazioni dei medici, molti continuano ad avere paura. Pertanto abbiamo incoraggiato i malati di AIDS a rispettare i sentimenti di chi potrebbe sentirsi a disagio in caso di manifestazioni fisiche di affetto. Quello che le persone sane decidono di fare sotto questo aspetto è una loro scelta personale. Ad ogni modo, tutti i cristiani dovrebbero provare il sincero desiderio di mostrare benignità e compassione ai malati. — Ed.

Sono stata molto incoraggiata da questo articolo così compassionevole e ben scritto. Ho apprezzato in particolare il suggerimento secondo cui, pur dovendo adottare “precauzioni universali”, dovremmo mostrare compassione e dare aiuto in maniera comprensiva.
M. H., Stati Uniti

Solo delle menti bacate possono parlare di razzismo ma evidentemente essi stessi rispecchiano questo tipo di razzismo attribuendolo ad altri, per zittire la loro coscienza.

“Quando l’azienda per cui lavoravo apprese che avevo l’HBV mi relegò in un piccolo ufficio lontano da quasi tutti i miei colleghi”, ricorda Dukk Yun. Reazioni del genere non sono insolite e possono nascere da informazioni errate sul modo in cui si diffonde questo virus.

g 8/10 12-15

Forse è a questo tipo di loro razzismo che si riferiscono.


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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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14/09/2012 18:24
 
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Non saprei che pensare... io resto davvero molto perplesso che si scrivano certe cose. Per il resto i commenti sulla nostra 'società primitiva e i suoi tabù' si commentano davvero da soli, dispiace solo che persone intelligenti si abbassino a scrivere queste cose.

Shalom [SM=g27993]
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14/09/2012 18:26
 
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Re:
barnabino, 14.09.2012 18:24:

Non saprei che pensare... io resto davvero molto perplesso che si scrivano certe cose. Per il resto i commenti sulla nostra 'società primitiva e i suoi tabù' si commentano davvero da soli, dispiace solo che persone intelligenti si abbassino a scrivere queste cose.

Shalom [SM=g27993]




da queste discussioni si riesce a capire cos'hanno nel cuore. Un modo di reagionare da egoisti. Secondo loro la WTS avrebbe dovuto imporre, a dispetto della coscienza e sensibilità di altri, che il sieropositivo si DEVE battezzare nella stessa piscina, punto e basta. Non capiscono che non siamo tutti uguali e che non ragioniamo tutti alla stessa maniera...specialmente in un periodo dove le paure, anche se infondate, erano forti

Se fossero stati loro questi "altri", la cui sensibilità era scossa, avrebbero accusato la WTS di non essere sensibile e di imporre loro qualcosa di inaccettabile.

che pena che fanno
[Modificato da Seabiscuit 14/09/2012 18:28]

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14/09/2012 19:08
 
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Secondo loro la WTS avrebbe dovuto imporre, a dispetto della coscienza e sensibilità di altri, che il sieropositivo si DEVE battezzare nella stessa piscina, punto e basta. Non capiscono che non siamo tutti uguali e che non ragioniamo tutti alla stessa maniera...specialmente in un periodo dove le paure, anche se infondate, erano forti



Beh, in quel caso avrebbero scritto un bell'articoletto in cui si scandalizzavano che la WTS obbligava i poveri adepti a battezzarsi senza sapere che c'era in piscina un sieropositivo, sottoponendoli ad un rischio rarissimo ma reale, dunque mettendone a repentaglio la salute e calpestandone la sensibilità!

Shalom [SM=g8878]
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14/09/2012 19:36
 
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Un'informazione cortesemente, qualcuno mi ha detto che in un forum un certo soggetto descrittomi come un polimetrico per la sua arroganza e lunghezza di post, avrebbe scritto, sull'argomento di questo 3D, quanto segue:


Sappiamo benissimo come si trasmette l'AIDS, neppure baciarsi con la lingua produce contagio (altrimenti a quest'ora saremmo tutti morti!)



Qualcuno lo conosce? secondo chi lo conosce, perchè afferma (se quanto riferitomi è vero) che a quest'ora saremmo tutti morti?
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(Isaia 41:10)

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14/09/2012 20:03
 
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Re:


Più di 12 anni fa un caro fratello che fu colpito dalla malattia ancor prima di conoscere la Verità, fu battezzato senza alcuna difficoltà.
Era molto zelante, fece molte volte il pioniere e non mancava quasi mai alle adunanze.

Una sorella se ne innamorò e, pur consapevole delle possibili conseguenze, volle sposarlo.
Gradualmente però le condizioni di salute del fratello peggiorarono ed egli, purtroppo, nonostante le cure che erano disponibili all'epoca , decedette alcuni anni dopo.

La moglie non ha mai contratto il male ma ha preferito, comunque, non risposarsi.

Il dolore per la sua scomparsa è attenuato grazie alla speranza biblica della risurrezione.

14/09/2012 20:58
 
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Re:
admintdg2, 14.09.2012 16:10:



Neanche loro 18 anni fa erano come oggi.
Certe cose con il tempo migliorano, loro sono peggiorati.
Hanno cambiato compagni di cammino ed il risultato non può essere che quello descritto in Proverbi 13:20: .... chi tratta con gli stupidi se la passerà male.



Lasciate perdere certa gentaglia, c'è chi preferisce il vomito alla frutta fresca...

Io ho visto (figurativamente) morire un nostro studente di AIDS.
Conosco anche un fratello che è HIV positivo, rimasugli di quella liberta che i cerebrolesi vanno decantando.

Simon
14/09/2012 21:38
 
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Anche le supposte che usavano i detrattori 18 anni fà sono diverse da quelle che usano adesso....... [SM=g10765]
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
28/04/2016 13:51
 
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Approfitto di questo thread per sottolineare come - visto alcune bufale circolanti - i testimoni di Geova (fatta eccezione per le trasfusioni di sangue) accettano tutte le cure mediche disponibili, e non sostituiscono mai le cure mediche con "la preghiera". Anzi: i tdG non credono a guarigioni miracolose o "con la preghiera". Questa è una credenza di altre religioni, ma non dei testimoni di Geova.

Per guarire bisogna curarsi seguendo le indicazioni di medici e specialisti, e specificamente se un tdG ha l'Aids si cura esattamente come tutte le altre persone.
[Modificato da admintdg3 28/04/2016 13:51]



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1) Leggete attentamente il Regolamento e attenetevi alle varie regole.
2) Usate il tasto Cerca prima di postare, onde evitare di scrivere cose che sono già state scritte in passato.
28/04/2016 14:44
 
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Dubito che Prince, ammesso che davvero avesse l'AIDS (cosa sostenuta da un anonimo produttore) abbia fatte quella dichiarazione, almeno in quei termini.

Shalom
[Modificato da barnabino 28/04/2016 15:02]
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