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GIOVANNI 5,23

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2013 23:52
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31/05/2013 01:40
 
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Vi pongo un versetto chiave:

Giovanni 5:23

affinché tutti onorino il Figlio COME ONORANO il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.

Qui Gesù ci dice che IL FIGLIO VA ONORATO ALLA STESSA MANIERA DEL PADRE. DOMANDO: Questo passo non mette il Figlio in una posizione di parità col Padre? Questo passo nn dimostra che il Figlio è il Dio e non un dio?

Io credo che L'ONORE che va reso al Padre sia L'ADORAZIONE vera e propria. Ora, se il Padre va adorato (l'onore massimo reso a Dio), non va adorato anche il Figlio, DAL MOMENTO CHE GESU' DICE CHE IL FIGLIO VA ''ONORATO COME'' IL PADRE?


SALUTI
[Modificato da Armando(86) 31/05/2013 01:48]
31/05/2013 07:05
 
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Parrebbe ovvio che "onore" non sia sinonimo di adorazione.

Infatti a proposito di 'rendere onore', riferendosi delle autorità Dio fa scrivere da Paolo "Rendete a tutti ciò che è dovuto, a chi [chiede] la tassa, la tassa; a chi [chiede] il tributo, il tributo; a chi [chiede] timore, tale timore; a chi [chiede] onore, tale onore."
(Romani 13:7)


31/05/2013 07:11
 
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Re:
Armando(86), 31/05/2013 01:40:

Vi pongo un versetto chiave:

Giovanni 5:23

affinché tutti onorino il Figlio COME ONORANO il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.

Qui Gesù ci dice che IL FIGLIO VA ONORATO ALLA STESSA MANIERA DEL PADRE. DOMANDO: Questo passo non mette il Figlio in una posizione di parità col Padre? Questo passo nn dimostra che il Figlio è il Dio e non un dio?

Io credo che L'ONORE che va reso al Padre sia L'ADORAZIONE vera e propria. Ora, se il Padre va adorato (l'onore massimo reso a Dio), non va adorato anche il Figlio, DAL MOMENTO CHE GESU' DICE CHE IL FIGLIO VA ''ONORATO COME'' IL PADRE?


SALUTI



che lo ha mandato, Lui non è venuto nella carne sulla terra.Ha mandato la persona del figlio dal suo luogo di dimora nei cieli.

Giovanni : " il FIglio rappresenta il Padre", chi non onora la parola del figlio , non onora il Padre, la sua parola che ha mandato mediante il Figlio .


[Modificato da dispensa. 31/05/2013 07:12]
31/05/2013 08:55
 
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Re:
Armando(86), 31/05/2013 01:40:


Questo passo non mette il Figlio in una posizione di parità col Padre?




Giovanni 14:28

Per il resto ha già risposto Giandujotta
31/05/2013 17:26
 
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Re:
Giandujotta.50, 31/05/2013 07:05:

Parrebbe ovvio che "onore" non sia sinonimo di adorazione.

Infatti a proposito di 'rendere onore', riferendosi delle autorità Dio fa scrivere da Paolo "Rendete a tutti ciò che è dovuto, a chi [chiede] la tassa, la tassa; a chi [chiede] il tributo, il tributo; a chi [chiede] timore, tale timore; a chi [chiede] onore, tale onore."
(Romani 13:7)





Giandujotta, onorare può essere anche un sinonimo di adorare. Dal dizionario italiano: 1 Venerare una divinità SIN a. Dio


Gesù dice che l'onore che va reso al Padre, che è l'adorazione (su questo penso che nn ci siano dubbi), va reso anche al Figlio in egual misura.
[Modificato da barnabino 31/05/2013 18:05]
31/05/2013 17:30
 
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Re: Re:
jwfelix, 31/05/2013 08:55:




Giovanni 14:28

Per il resto ha già risposto Giandujotta



Giovanni 14,28 dice che il Padre è maggiore del Figlio. Questo passo si può spiegare dicendo che il Figlio è stato fatto di poco inferiore agli angeli, ma a motivo del suo sacrificio Gesù poi è stato sopraelevato.


31/05/2013 17:59
 
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Caro Armando,


Però Gesù dice che l'onore che va reso al Padre (che è l'adorazione) va reso anche al Figlio in egual misura



L'onore non è l'adorazione, non capisco come tu possa fare l'equazione onorare=adorare, si tratta di due azioni differenti, onorare significa tenere qualcuno in gran conto, stimarlo, dargli valore ma non ha nulla a che vedere con l'adorazione che deve essere data solo a Dio. Tieni conto che Giovanni dice che si deve onorare Gesù in egual misura del Padre non perché Gesù è il Padre, o è Dio, ma perché è stato mandato da Dio, dunque sulla terra rappresentava il Padre, come dice Luca 10,16: "Chi ascolta voi ascolta me. E chi trascura voi trascura me. Inoltre, chi trascura me trascura colui che mi ha mandato". Dunque chi onora Gesù è come se onorasse il Padre, poiché è colui che è stato inviato dal Padre e ha dato a suo Figlio "ogni autorità in cielo e sulla terra" tanto che ogni ginocchio si deve piegare e riconoscere che "Gesù Cristo è Signore alla gloria di Dio Padre" (Fil. 2,11).

D'altronde Gesù non aveva tale onore in quanto Dio, ma in quanto lo aveva ricevuto da Dio, 2 Pietro 1,17  dice "Poiché egli ricevette da Dio Padre onore e gloria, quando dalla magnifica gloria gli furono rivolte queste parole: Questo è mio figlio, il mio diletto, che io ho approvato". Poiché è stato Geova ad innalzare il proprio Figlio, tutti quelli che rifiutano di riconoscere Gesù Cristo come Re dei re e Signore dei signori di fatto disonorano il Padre, viceversa chi lo riconosce come tale onora anche il Padre.

Shalom
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31/05/2013 18:08
 
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Re: Re: Re:
Armando(86), 31/05/2013 17:30:



Giovanni 14,28 dice che il Padre è maggiore del Figlio. Questo passo si può spiegare dicendo che il Figlio è stato fatto di poco inferiore agli angeli, ma a motivo del suo sacrificio Gesù poi è stato sopraelevato.






e il contesto ti suggerisce che il termine in questo caso diverso da quello per gli uomini si può interpretare come adorare??

Sarebbe questa l'umiltà di un figlio?? essere adorato come il Padre? Si fa uguale a Dio anche come adorazione?

E di grazia se è inferiore agli angeli, perchè lo adori come il Padre ,il suo Dio; ti sembra reale??

SE così il primo che incontro per strada lo adoro, onoro come Geova stesso??

SCusa ma per te vuol dire qualcosa leggere che il figlio rappresenta il padre e non che è il Padre, SE dobbiamo adorare chiunque rappresenta il padre come persona ci facciamo un arem di dèi con l'attenuante che se si uniscono in un solo essere non sei politeista, il che non toglie che adori più persone.



IL contesto ti suggerisce questo?? Le parole di Cristo in tutti i vangeli ti fanno pensare di adorare gesù come la stessa persona del Padre ? Nonla noti la differenza di ruolo in rapporto all'essere solo il Padre il Dio di gesù e non viceversa?'

Te ti basta incontrare un angelo che rappresenti il Padre per adorarlo allo stesso modo??

Sarebbe questo lo spirito che afferri da questo scritto?? Io afferro altro spirito.

[Modificato da dispensa. 31/05/2013 18:09]
31/05/2013 18:11
 
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Giandujotta, onorare può essere anche un sinonimo di adorare. Dal dizionario italiano: 1 Venerare una divinità SIN a. Dio



Biblicamente non sono sinonimi, l'onore nelle Scritture indica solo tenere qualcuno in considerazione, dargli importanza, si onorava il re, i genitori, qualche personaggio importante o un suo rappresentante, l'adorazione (che non è comunque venerazione, termine che indica l'omaggiare qualcuno) invece era considerata un'azione cultuale ed era esclusivamente attribuita a Dio.

Shalom
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31/05/2013 18:21
 
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Re:
barnabino, 31/05/2013 17:59:

Caro Armando,


Però Gesù dice che l'onore che va reso al Padre (che è l'adorazione) va reso anche al Figlio in egual misura



L'onore non è l'adorazione, non capisco come tu possa fare l'equazione onorare=adorare, si tratta di due azioni differenti, onorare significa tenere qualcuno in gran conto, stimarlo, dargli valore ma non ha nulla a che vedere con l'adorazione che deve essere data solo a Dio. Tieni conto che Giovanni dice che si deve onorare Gesù in egual misura del Padre non perché Gesù è il Padre, o è Dio, ma perché è stato mandato da Dio, dunque sulla terra rappresentava il Padre, come dice Luca 10,16: "Chi ascolta voi ascolta me. E chi trascura voi trascura me. Inoltre, chi trascura me trascura colui che mi ha mandato". Dunque chi onora Gesù è come se onorasse il Padre, poiché è colui che è stato inviato dal Padre e ha dato a suo Figlio "ogni autorità in cielo e sulla terra" tanto che ogni ginocchio si deve piegare e riconoscere che "Gesù Cristo è Signore alla gloria di Dio Padre" (Fil. 2,11).

D'altronde Gesù non aveva tale onore in quanto Dio, ma in quanto lo aveva ricevuto da Dio, 2 Pietro 1,17  dice "Poiché egli ricevette da Dio Padre onore e gloria, quando dalla magnifica gloria gli furono rivolte queste parole: Questo è mio figlio, il mio diletto, che io ho approvato". Poiché è stato Geova ad innalzare il proprio Figlio, tutti quelli che rifiutano di riconoscere Gesù Cristo come Re dei re e Signore dei signori di fatto disonorano il Padre, viceversa chi lo riconosce come tale onora anche il Padre.

Shalom



Barnabino, non lo dico io che onorare e adorare possono essere essere considerati come sinonimi. Ho citato un dizionario. Barnabino Gesù è una persona distinta dal Padre, nella Trinità è consostanziale al Padre.
In Giovanni 5,23 il punto è ''COME ONORANO'', quindi l'onore che va reso al Padre (e cosa va reso al Padre se non l'adorazione) va reso anche al Figlio

31/05/2013 18:21
 
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Gesù si preoccupava sempre di esaltare il Padre e di sottoporsi a Lui, infatti ammise: “Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa, ma solo ciò che vede fare dal Padre. Poiché qualunque cosa Egli faccia, questa fa pure il Figlio in modo simile. Io non posso fare una sola cosa di mia propria iniziativa . . . perché non cerco la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”. In un’altra occasione disse: “Sono un suo rappresentante, ed Egli mi ha mandato”. E disse anche: “Io sono uscito e vengo da Dio”. (Giovanni 5:19, 30; 7:28, 29; 8:42) Gesù non arrivò mai nemmeno a suggerire di essere Dio o di essere uguale a lui. Insegnare una cosa del genere, dunque, disonora Gesù.

Gesù Cristo è degno di onore perché, in qualità di Logos o Parola, è il portavoce di Geova per eccellenza.


Oltre a ciò, “tutte le cose son venute all’esistenza per mezzo di lui, e senza di lui neppure una cosa è venuta all’esistenza”. (Giovanni 1:3)

Gesù Cristo merita onore anche perché è l’angelo principale, o arcangelo, di Geova.


Gesù Cristo è degno di onore non solo a motivo di chi egli è, ma anche per ciò che ha fatto. Ad esempio, è il solo essere umano che ha vissuto una vita perfetta. Adamo ed Eva furono creati perfetti, ma la loro perfezione durò poco. Gesù Cristo, invece, rimase ‘leale, incontaminato, separato dai peccatori’ malgrado tutto quello a cui il Diavolo poté ricorrere per tentarlo o perseguitarlo.


Gesù Cristo merita che lo onoriamo non solo perché è stato un uomo perfetto e senza peccato, ma anche per la sua bontà, il suo altruismo e la sua abnegazione.


Gesù merita che lo onoriamo anche a motivo dell’eccellente esempio che ci ha dato nell’onorare il suo Padre celeste. Egli poté ben dire: “Onoro il Padre mio”. (Giovanni 8:49) Con le parole e con le opere, onorò sempre Geova Dio.


Gesù Cristo è degno d’onore anche perché, quale grande Insegnante, ci ha rivelato in maniera perfetta la volontà e la personalità del Padre suo.


L’apostolo Paolo riassunse bene ciò che Gesù fece e per cui merita onore, scrivendo: “Benché esistesse nella forma di Dio, non prese in considerazione una rapina, cioè che dovesse essere uguale a Dio. No, ma vuotò se stesso e prese la forma di uno schiavo, divenendo simile agli uomini. Per di più, quando si trovò in figura d’uomo, umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”.  Filippesi 2:5-8.


Che l'onorare qualcuno non significa rendergli adorazione,lo si capisce anche da altri versetti della Bibbia.Per esempio Geova ha onorato fin dal principio le sue creature invitandole a partecipare alle sue opere. (Salmo 83:18) Quando creò il primo uomo, Geova fece partecipare il suo unigenito Figlio in qualità di “artefice”. (Proverbi 8:27-30; Genesi 1:26) Dopo aver deciso di distruggere il malvagio re Acab, Geova invitò perfino i suoi celesti angeli a esprimersi su come procedere. — 1 Re 22:19-23.

31/05/2013 18:28
 
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Re: Re: Re: Re:
dispensa., 31/05/2013 18:08:




e il contesto ti suggerisce che il termine in questo caso diverso da quello per gli uomini si può interpretare come adorare??

Sarebbe questa l'umiltà di un figlio?? essere adorato come il Padre? Si fa uguale a Dio anche come adorazione?

E di grazia se è inferiore agli angeli, perchè lo adori come il Padre ,il suo Dio; ti sembra reale??

SE così il primo che incontro per strada lo adoro, onoro come Geova stesso??

SCusa ma per te vuol dire qualcosa leggere che il figlio rappresenta il padre e non che è il Padre, SE dobbiamo adorare chiunque rappresenta il padre come persona ci facciamo un arem di dèi con l'attenuante che se si uniscono in un solo essere non sei politeista, il che non toglie che adori più persone.



IL contesto ti suggerisce questo?? Le parole di Cristo in tutti i vangeli ti fanno pensare di adorare gesù come la stessa persona del Padre ? Nonla noti la differenza di ruolo in rapporto all'essere solo il Padre il Dio di gesù e non viceversa?'

Te ti basta incontrare un angelo che rappresenti il Padre per adorarlo allo stesso modo??

Sarebbe questo lo spirito che afferri da questo scritto?? Io afferro altro spirito.




Il contesto precedente a Giov 5,23 dice: 18 Per questo i Giudei più che mai cercavano d'ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, FACENDOSI UGUALE a Dio.


31/05/2013 18:48
 
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Caro Armando,

Abbiamo già spiegato che quando i farisei dicevano che Gesù stava facendosi "uguale a Dio" ovviamente non pensavano che stesse "facendosi" ontologicamente uguale a Dio, cioè che dicesse di essere Dio in persona, cosa per altro facilmente confutabile, ma piuttosto che si arrogasse indebitamente prerogative che per i farisei (non per noi cristiani) erano esclusive di Dio, infatti in quell'occasione Gesù guarisce di Sabato di fatto decidendo cosa fosse lecito fare di Sabato, e dice: "Il Padre mio ha continuato a operare fino ad ora, e io continuo a operare" mettendosi, ai loro occhi, sullo stesso piano del Padre che era l'unico che poteva operare anche di Sabato.

Gesù, però, spiega perché può agire così, non perché lui sia il Padre, Dio, ma perché è stato mandato da Dio ed ha ricevuto l'autorità di agire così dal Padre, pertanto i farisei invece di accusarlo dovrebbero onorarlo, perché in quel momento egli agisce in qualità di rappresentante del Padre, perché "non cerco la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato" (Gv 5,30) e poi continua:

"Ma io ho la testimonianza maggiore di quella di Giovanni, poiché le opere stesse che il Padre mio mi ha incaricato di compiere, le opere stesse che io faccio, rendono testimonianza di me che il Padre mi ha inviato. Inoltre, il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza di me. Voi non avete in nessun tempo udito la sua voce né visto la sua figura; e non avete la sua parola dimorante in voi, perché non credete a colui che egli stesso vi ha inviato"

Come vedi tutto Giovanni si basa su questa logica, Gesù è l'inviato dal Padre, rende testimonianza di Lui e lo rappresenta in modo definitivo e completo, in quanto figlio ed immagine di Lui, agente della Sua volontà Gesù è come se fosse il Padre, perché nessuno meglio di lui è in grado di manifestarlo e rivelarlo, tanto che chi ha visto Gesù è come se vedesse il Padre. E' in questo senso che dobbiamo leggere certe affermazioni, non certo in termini ontologici, sconosciuti per altro ai giudei.

Shalom


[Modificato da barnabino 31/05/2013 18:49]
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31/05/2013 18:51
 
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Dovremmo noi adorare Gesù?

Il clero della Cristianità che insegna la trinità quale principale dottrina del Cristianesimo risponde a questa domanda con un positivo Sì. È da aspettarselo, poiché essi credono che adorare Gesù sia come adorare al tempo stesso Dio Padre e Dio Spirito Santo, perché ritengono che queste Tre Persone costituiscano misteriosamente un solo Dio. La Versione del Re Giacomo della Bibbia inglese fu compilata da traduttori trinitari, e senza dubbio per questa ragione i traduttori tradussero la parola greca proskynèo con la parola “adorare”, allorché si applica a Gesù. Infatti, in ogni caso in cui questo verbo greco ricorre nelle Scritture Greche Cristiane essi lo rendono costantemente “adorare”. Perciò leggiamo che i magi “adorarono” il bambino Gesù, e che quelli che avvicinarono Gesù o furono guariti da lui o gli chiesero favori “adorarono” Gesù sulla terra.

Però, osserviamo che nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane in tutti questi casi in cui Gesù ricevette come uomo tale attenzione sulla terra questo verbo greco non viene reso con “adorare”, ma con “inchinarsi”. Ciò è in armonia col fatto che questo verbo greco proskynèo si trova molte volte nella Versione Greca dei Settanta delle Scritture Ebraiche e qui viene usato in riferimento a uomini, come Giuseppe figlio di Giacobbe e Boaz benefattore di Ruth. In questi ultimi casi proskynèo non potrebbe significare “adorare” ma semplicemente inchinarsi o prostrarsi a una persona in atto di profondo rispetto. Quindi dev’essere stata questa esteriore manifestazione di rispetto quella che fu resa a Gesù sulla terra, perché egli fu considerato rappresentante, servitore e profeta di Dio, e il Figlio di Davide che doveva essere Re messianico. Ai re dell’antico Israele facevano regolarmente l’inchino in segno di ubbidienza. La Traduzione del Nuovo Mondo non sottrae nulla a Gesù Figlio di Dio traducendo questo verbo greco col significato di inchinarsi a Gesù quando fu sulla terra.

Si noti però, che vi sono altre parole greche che la Versione del Re Giacomo rende “adorare”, ma neppure uno di questi verbi greci si riferisce a Gesù per mostrare che tale atto si dovesse compiere o fosse compiuto verso di lui. Sicuramente quando Luca 14:10 (KJ) dice: “Allora avrai adorazione in presenza di coloro che siedono a tavola con te,” Gesù non intendeva dire che un ospite umano a cui fosse assegnato un posto onorevole a un pasto giudaico dovesse essere adorato, ma volle dire soltanto ch’egli ‘avrebbe avuto onore’, come la Traduzione del Nuovo Mondo rende la parola (doxa). Vediamo quindi che le Scritture Greche Cristiane fanno distinzione fra Geova Dio e suo Figlio Gesù Cristo, riservando a Dio alcune parole tradotte “adorare”, ad esclusione di Gesù.

Quando Satana il Diavolo tentò Gesù cercando di indurlo ad adorare l’avversario, Gesù non disse al Tentatore: ‘Adorami,’ ma disse: “È Geova il tuo Dio che devi adorare [proskynèo], ed è a lui solo che devi rendere sacro servizio [latreùol”. (Matt. 4:10, NW; Luca 4:8) Gesù, parlando e includendo se stesso, disse alla Samaritana: “Voi adorate [proskynèo] ciò che non conoscete; noi adoriamo [proskynèo] ciò che conosciamo, perché la salvezza ha origine dai Giudei. . . . Dio è uno spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo con spirito e verità”. (Giov. 4:22-24, NW) Anche dopo la sua glorificazione in cielo, Gesù non cessò di adorare Dio suo Padre per adorare se stesso. Nella rivelazione, che Dio diede a Gesù, è indicato che la pura adorazione dev’esser resa a Dio Altissimo, Geova. (Vedere Apocalisse 4:10; 5:14; 7:11; 11:16; 14:7; 15:4; 19:4, 10.) E quando Giovanni cadde ai piedi dell’angelo che fu mandato da Gesù per dare la rivelazione, l’angelo disse a Giovanni: “Adora Dio”. (Apoc. 19:10; 22:9) Pertanto l’adorazione doveva esser resa a Geova Dio, sebbene benedizione, gloria e lode fossero rivolte al glorificato Gesù, l’Agnello, come pure a Dio suo Padre.

In Ebrei 1:6 leggiamo: “Ma quando ancora porta il suo Primogenito nella terra abitata, egli dice: ‘E tutti gli angeli di Dio l’adorino.’” (NW) Dato che qui il verbo greco è proskynèo, poteva anche esser tradotto “gli si inchinino”, come in tutti i precedenti casi che concernono Gesù quando fu sulla terra come uomo. Questa stessa parola è usata in greco quando si parla di coloro che diverranno membri della glorificata congregazione di Cristo o “sposa”, con queste parole di Apocalisse 3:9 (NW): “Ecco! io darò quelli della sinagoga di Satana che dicono d’esser Giudei, e tuttavia non lo sono ma mentono, ecco! io li farò venire a inchinarsi [proskynèo] dinanzi ai vostri piedi e farò loro conoscere che vi ho amati”. Non saranno adorati.

Non è richiesto che si renda adorazione all’unto Re che Geova Dio innalza sul suo santo colle di Sion, cioè suo Figlio Gesù Cristo, ma è richiesta la dovuta sottomissione e il rispetto dai re e giudici della terra con queste parole: “Servite l’Eterno con timore, e gioite con tremore. Rendete omaggio al figlio, che talora l’Eterno non si adiri e voi non periate nella vostra via, perché d’un tratto l’ira sua può divampare”. (Sal. 2:11, 12) Questo concorda col riconoscimento che secondo l’apostolo Paolo deve ancora esser dato al glorificato Gesù da tutta la creazione vivente, in Filippesi 2:9-11 (NW): “Dio lo ha innalzato a una posizione superiore e gli ha dato benignamente il nome che è al disopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio di quelli che sono nel cielo e di quelli che sono sulla terra e di quelli che sono sotto la terra, e ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio il Padre”. Il ginocchio si piega nel nome di Gesù, Signore, per adorare il Padre come Dio, e la lingua confessa apertamente che Gesù Cristo è Signore, ma questo viene fatto alla gloria di Dio Padre, mostrando in tutto la superiorità del Padre. Quindi, “tutti onorino il Figlio come onorano il Padre!” — Giov. 5:22, 23, NW.

Pertanto, siccome le Scritture insegnano che Gesù Cristo non è una persona trinitaria con Dio Padre, ma è una persona distinta, Figlio di Dio, la risposta alla suddetta domanda dev’essere che nessuna distinta adorazione deve rendersi a Cristo Gesù ora glorificato in cielo. La nostra adorazione dev’essere rivolta a Geova Dio. Però, noi mostriamo dovuto rispetto all’unigenito Figlio di Dio rendendo la nostra adorazione a Dio mediante Gesù Cristo e nel suo nome. Anche ora quando ci inginocchiamo nella preghiera, come fece Paolo secondo Efesini 3:14-19, noi offriamo la preghiera nel nome di Gesù Cristo conforme alle sue istruzioni (Giov. 15:16; 16:23-26), ma la preghiera non è rivolta a Gesù, bensì a Dio suo Padre. In questo modo manteniamo le cose nelle loro relative posizioni.

w54 15/9 pp.574-575
***************************************************
“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

****************************************************


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31/05/2013 19:53
 
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Re: Re: Re:
Armando(86), 31/05/2013 17:30:



Giovanni 14,28 dice che il Padre è maggiore del Figlio. Questo passo si può spiegare dicendo che il Figlio è stato fatto di poco inferiore agli angeli, ma a motivo del suo sacrificio Gesù poi è stato sopraelevato.






bla bla bla bla bla bla bla bla bla

Con queste parole Gesù non voleva dire di onorarlo o adorarlo come se fosse Dio. Gesù fu nominato giudice da Dio, perciò meritava di essere onorato. Riporto di seguito alcuni altri esempi circa l'uso del termine 'onorare' nel Nuovo Testamento.

I servitori di Gesù sono onorati da Dio. Onorati, non adorati.

Giovanni 12:26 Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. (CEI)

I genitori sono onorati, non adorati.

Efesini 6:2 Onora tuo padre e tua madre: è questo il primo comandamento associato a una promessa: (CEI)

Le vedove.

1 Timoteo 5:3 Onora le vedove, quelle che sono veramente tali; (CEI)

I presbiteri.

1 Timoteo 5:17 I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento. (CEI)

Gesù riceve onore da Dio.

2 Pietro 1:17 Poiché egli ricevette da Dio Padre onore e gloria, quando dalla magnifica gloria gli furono rivolte queste parole: "Questo è mio figlio, il mio diletto, che io ho approvato".

Gesù onora Dio, il Padre.

Giovanni 8:49 Gesù rispose: "Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio, e voi mi disonorate.

La lista dei versetti che usano il verbo onorare non è per nulla esaustiva, ma è già possibile trarre interessanti conclusioni. Si può quindi concludere che 'mostrare onore' a Cristo è un atto appropriato, anche se lo si mostra come 'al Padre', in quanto inviato e rappresentante di Questi. Nel far questo si segue semplicemente l'indicazione della scrittura.
Contrariamente a quanto si arguisce, il testo biblico stesso smentisce la necessità di 'gridare alla bestemmia' sia per coerenza che per qualunque altro motivo. Se in altri casi Gesù fu assalito per le affermazioni che fece, in questo caso non è riportato nessuno scandalo, a seguito delle sue affermazioni. Perchè dovremmo esserne scandalizzati noi?
Sì, sembra che con la parola "onore" i trinitari intendano adorazione, ma non è così, altrimenti Gesù avrebbe usato un'altra parola. Sì, egli avrebbe potuto dire "affinché tutti adorino il Figlio come adorano il Padre, chi non adora il Figlio, non adora il Padre che lo ha mandato". Inoltre, se così fosse, il Padre adora i servitori di Gesù. (Giovanni 12:26) I figli adorano i genitori. (Efesini 6:2) Si devono adorare le vedove. (1 Timoteo 5:3) Si devono adorare i presbiteri. (1 Timoteo 5:17) Gesù è adorato da Dio. (2 Pietro 1:17) E, ultimo, Gesù adora il Padre. (Giovanni 8:49).
Mi dispiace dirlo, ma non c'è assolutamente nulla di chiaro, anzi la faccenda si complica ancora di più. Se il Figlio onora/adora il Padre e il Padre onora/adora il Figlio significa che Dio onora/adora Dio. Questo è strano. E lo spirito santo che fa? Onora/adora o è onorato/adorato? Se non erro nella Bibbia non si dice mai di onorare lo spirito santo.
L'espressione "come onorano il Padre" non significa che il Figlio deve essere onorato allo stesso livello del Padre, Dio. In questo passo si traduce il greco "". In Colossesi 3:13 troviamo lo stesso termine greco che viene tradotto così: "Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi". (NR) Ci chiediamo: possiamo perdonare "come" perdona Dio?




31/05/2013 21:12
 
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Re:
Caro Armando, trinitario incallito.... [SM=g27988]

Armando(86), 31/05/2013 01:40:

Vi pongo un versetto chiave:




chiave?


Armando(86), 31/05/2013 01:40:



Giovanni 5:23

affinché tutti onorino il Figlio COME ONORANO il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.

Qui Gesù ci dice che IL FIGLIO VA ONORATO ALLA STESSA MANIERA DEL PADRE. DOMANDO: Questo passo non mette il Figlio in una posizione di parità col Padre? Questo passo nn dimostra che il Figlio è il Dio e non un dio?




ma tu lo sai che cosa intendiamo noi cristiani testimoni di Geova quando traduciamo Gv. 1:1c "un dio"? Te lo sai mai chiesto? Se desideri e se me lo chiederai, te lo (ri)spiegherò...
Comunque, Gv. 5:23 non dimostra alcuna eguaglianza ontologica del Figlio Unigenito con il "solo vero Dio" (Gv. 17:3) e lo sai perchè?
Il contesto lo rende chiaro: innanzitutto, il Padre, solo Dio (Gv. 5:43-44, attenzione al testo greco) ha dato al Figlio Unigenito in mano ogni cosa, ogni potere e autorità (Gv. 3:35).
E non basta: il Padre, il "solo vero Dio", ha dato al Figlio ogni potere su ogni essere umano:
"Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perchè egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato" (Gv. 17:2).
Ma non basta: non si può estrapolare un versetto dal contesto e fargli dire quello che non dice: in Gv.5:22 e in Gv, 5:27 viene detto che il Padre non giudica nessuno ma ha dato ogni giudizio al Figlio.....poi, prosegue il testo greco. "hina pantes timosi ton huion", "affinchè tutti onorino il Figlio...." (Gv. 5:23).
Qui abbiamo la congiunzione greca hina, che rende i due versetti collegati tra loro, ergo, il Padre non giudica nessuno ma ha dato tutto il giudizio al Figlio, "affinchè tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato".
Ovvio: avendo Dio mandato il Figlio e avendogli dato tutto il giudizio, è evidente che chi non onora, peggio ancora chi manca di rispetto al Figlio, la fa al Padre.....in tutto questo non c' è alcuna eguaglianza ontologica, sulla base di una filosofia greca, caro Armando.
Basta leggere le Scritture nella loro semplicità senza andare ad attingere alla filosofia ellenistica e tutto si spiega...

Armando(86), 31/05/2013 01:40:


Io credo che L'ONORE che va reso al Padre sia L'ADORAZIONE vera e propria. Ora, se il Padre va adorato (l'onore massimo reso a Dio), non va adorato anche il Figlio, DAL MOMENTO CHE GESU' DICE CHE IL FIGLIO VA ''ONORATO COME'' IL PADRE?


SALUTI



Tu puoi credere quello che vuoi ma noi dobbiamo restare alle Sacre Scritture, l' adorazione è una cosa e l' onore al Figlio perchè il Padre gli ha dato in mano tutto il giudizio è un' altra.
Cari saluti...
[Modificato da Aquila-58 31/05/2013 21:18]
31/05/2013 22:40
 
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Quindi se ho capito bene Armando non è d'accordo con la traduzione che rende il termine "onorare" in italiano perchè per lui, in quel contesto, significherebbe adorare.
Se il significato fosse stato quello, la Cei lo avrebbe adottato.
Invece anche la Cei traduce 'onorare'...
considerata la vocazione trinitaria, un'occasione sprecata?

31/05/2013 23:06
 
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Cara Gianduiotta,


Quindi se ho capito bene Armando non è d'accordo con la traduzione che rende il termine "onorare" in italiano perchè per lui, in quel contesto, significherebbe adorare



Armando si basa solo su un sinonimo italiano della parola onorare, che per la verità è "venerare" e non "adorare", senza preoccuparsi minimamente della lingua biblica... mi pare che siamo al tipico esempio di trinitario che partendo da una dottrina formulata nel IV secolo cerca a tutti i costi di adattarla ai testi del I secolo che la ignoravano.

Shalom

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31/05/2013 23:16
 
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Re:
barnabino, 31/05/2013 23:06:

Cara Gianduiotta,


Quindi se ho capito bene Armando non è d'accordo con la traduzione che rende il termine "onorare" in italiano perchè per lui, in quel contesto, significherebbe adorare



Armando si basa solo su un sinonimo italiano della parola onorare, che per la verità è "venerare" e non "adorare", senza preoccuparsi minimamente della lingua biblica... mi pare che siamo al tipico esempio di trinitario che partendo da una dottrina formulata nel IV secolo cerca a tutti i costi di adattarla ai testi del I secolo che la ignoravano.

Shalom




Penso che il sinonimo che più gli si addice sia
RISPETTARE o STIMARE

01/06/2013 15:19
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Armando(86), 31/05/2013 18:28:



Il contesto precedente a Giov 5,23 dice: 18 Per questo i Giudei più che mai cercavano d'ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, FACENDOSI UGUALE a Dio.





e tu dimentichi che Cristo per voi cattolici non pretese di avere una uguaglianza di trattamento , cosa che tu contraddici rispetto alla stessa credenza che insegnate.
Poichè se non pretese uguaglianza di trattamento, come è che al tempo stesso chiederebbe la stessa adorazione o onore per se stesso???

Sai cosa vuol dire in italiano il termine essere coerente?' O hai alterato pure questo nel tuo ?'

L'uguaglianza accusata dai farisei era; come tu ti fai figlio di Dio come noi stessi ci facciamo figli di Dio e ti attribuisci un'autorità che appartiene solo a Dio circa il sabato e altro? Bestemmmi ( vedi il contesto se ti riesce a toglierti i paraocchi della tradizione) i farisei inciamparono perchè gli disse che lo avrebbero visto alla destra del padre sul suo trono come re e messia di loro; questa era l'uguaglianza che gli accusavano cosa comprensibile a 360 gradi se ti toglieresti l'idolo come dio nel tempio di Dio davanti agli occhi
.
Cristo gli rispose ai farisei in sua difesa,: "verissimamente vi dico tutto quello che faccio non lo faccio di mia iniziativa, ma ubbidisco al Padre",

quindi la autorità che mostrava non era la sua personale, come faceva e fa satana; ma era quella del Padre che si manifestava attraverso il Figlio, come in passato faceva mediante Mosè che così divenne " il Dio del popolo" ma bada bene; Dio in rappresentanza di Dio nel rivestire l'autorità che proveniva da Geova e non da lui per sua personale autodeterminazione.

L'autodetermiazione di scegliere il bene e il male e di porre dei comandamenti Cristo la lasciò solo a Satana

Cristo non si costruì un trono per se stesso, ma sedette sul trono della autorità di suo Padre esercitando l'autorità del Padre non la sua, poichè solo il Padre è il Dio di Gesù, e non per capriccio,o per prepotenza ma perchè il Padre è superiore ad egli che è il solo infallibile, che ha l'onniveggenza infinita, il solo che ha la vita immortale e la dà a chi vuole , come l'ha data " concessa" al figlio, perchè la possiede per natura, ma Cristo, come ogni creatura, no.

saluti


[Modificato da dispensa. 01/06/2013 15:24]
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