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Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di gennaio 2014...

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2014 21:41
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19/01/2014 16:36
 
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TdG

Leggendo il brano del Vangelo di Matteo 2:1-12 che parla della nascita di Gesù e dei Re magi, il messaggio che emerge è che Gesù è venuto per tutti gli uomini (anche per i magi venuti da lontano e che non appartenevano al popolo eletto) che cercano la verità e la giustizia con cuore sincero e in buona fede.



Questa è una conclusione destituita di fondamento: da nessuna parte del vangelo troviamo infatti che quei "magoi" godessero di speciale approvazione da parte di Dio. Da dove emerga quel messaggio lo si vede solo se lo si vuol vedere.


Tutto contraria è l’interpretazione che ne danno i tdG. Il loro ragionamento è il seguente:

[...]

Rispondiamo: è vero che la Bibbia condanna la magia e l’astrologia, ma nel vangelo non c’è nessun indizio che i magi fossero astrologi.

IL Grande Lessico del Nuovo Testamento vol. VI col. 968 e ss. e il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento vol. II col. 238 e ss. dicono che la parola greca magoì può avere 3 significati:

1. Membri di una casta persiana di sacerdoti
2. Sapienti esperti sul significato del corso delle stelle
3. Astrologi, maghi e ciarlatani

I tdG gli attribuiscono il 3° significato e lo traducono astrologi anche nella recentissima traduzione inglese del 2013.



No! Non siamo noi che attribuiamo il terzo significato, ma la logica. Il Thayer's, all'esponente μάγος dice quanto segue:

Thayer's:

[...]Sept. Dan ii.2 and several times in Theodot. ad Dan. for אַשָּׁף; a magus; the name given by the Babylonians (Chaldæans), Medes, Persians, and others, to the wise men, teachers, physicians, astrologers, seers, interpreters of dreams, augurs, soothsayers, sorcerers etc.; [...] In the N.T. the name is given 1. to the oriental wise men (astrologers) who, having discovered by the rising of a remarkable star [...] that the Messiah had just been born, came to Jerusalem to worship him: Mt. ii.1, 7, 16. 2. to false prophets and sorcerers: Acts xiii.6, 8, cf. viii.9, 11.



Traduco:
Thayer's traduzione:

[...]LXX Dan ii.2 e più volte in Theodot. in Dan. per אַשָּׁף, un mago; il nome dato dai babilonesi (caldei), medi, persiani, e altri, a saggi, insegnanti, fisici, astrologi, veggenti, interpreti di sogni, pronosticatori, indovini, stregoni ecc; [...] Nel NT il nome è dato 1. ai saggi orientali (astrologi) che, dopo aver scoperto dal sorgere di una stella eccezionale [...] che il Messia fosse appena nato, vennero a Gerusalemme per adorare lui: Mt. II.1, 7, 16. 2. a falsi profeti e stregoni:. Atti xiii.6, 8, cfr. viii.9, 11.



Ora, a parte il riferimento tra parentesi che associa gli uomini saggi agli astrologi, troviamo che magos si riferisce a numerose attività: saggi, insegnanti, fisici, astrologi, veggenti, interpreti di sogni, pronosticatori, indovini, stregoni, ecc.

Che relazione c'era tra queste attività così da essere racchiuse in un'unica parola? Semplicemente che al tempo della stesura dei vangeli non esisteva una netta separazione tra le scienze. Le scienze spaziavano dal campo esoterico a quello ingegneristico e da quello artistico a quello medico con estrema naturalezza. La separazione specialistica tra le scienze è frutto di un'età moderna posteriore di più di un millennio al primo secolo. Ne sono un esempio:

- Pitagora: filosofo, matematico, taumaturgo, astronomo, scienziato e politico;
- Eratostene: matematico, astronomo, geografo e poeta;
- Claudio Tolomeo: astrologo, astronomo e geografo;
- Leonardo da Vinci: pittore, ingegnere, scienziato, architetto, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista e inventore.

E questi sono solo alcuni. Tenendo presente questo, quindi, la traduzione "saggi" risulta alquanto limitata poiché "magos" era un titolo dato ad una classe di persone che svolgeva una serie di funzioni. Perché quindi crediamo che la traduzione "astrologi sia più accurata? Per comprenderlo, dobbiamo mettere in evidenza una cosa: i magoi venivano dall'oriente. Questo è coerente con il loro titolo. Molto probabilmente si tratta proprio di funzionari caldei nominati sotto l'impero persiano. Che non siano considerazioni personali lo si evince da quel che afferma il Prof. W. Eilers, fu professore di Filologia Orientale all'università di Würzburg, nell'opera Cambridge History of Iran 3: The Seleucid, Parthian, and Sasanid Periods (ed. E. Yarshater; Cambridge: Cambridge University, 1983):

Cambridge History of Iran 3: The Seleucid, Parthian, and Sasanid Periods:

It is not for nothing that astrologers were called "Chaldeans," for their true home was in Aramaean southern Babylon, in Uruk which, especially in the Seleucid-Parthian period, was the center of ancient astronomy and interpretation of the star. The latest dated cuneiform texts include clay tablets from this place containing astronomical observation; these texts come from the first century A.D.



Traduco:

Cambridge History of Iran 3: The Seleucid, Parthian, and Sasanid Periods Traduzione:

Non è per niente che gli astrologi sono "Caldei", perché la loro vera casa era nell'aramea Babilonia meridionale, in Uruk che, soprattutto nel periodo seleucide-partico, era il centro dell'antica astronomia e dell'interpretazione delle stelle. Gli ultimi testi cuneiformi che sono stati datati includono tavolette d'argilla che provengono da questo luogo che contengono osservazioni astronomiche; questi testi sono del primo secolo d.C.



Quindi non contestiamo la traduzione "saggi" come erronea, ma bensì non specifica e soggetta ad innumerevoli interpretazioni, quando l'interpretazione più probabile è "astrologi". Ciò è chiaro anche perché questi "saggi" andarono a cercare "il re dei giudei" (N.B. non il Messia, il Cristo) osservando una stella. Non pare logico concludere che ad osservare il cielo fossero astronomi/astrologi e non semplici saggi?


Ma il contesto evangelico indica che si tratta del II significato, persone sapienti, esperti sul significato del corso delle stelle.
Erano studiosi dediti all’osservazione delle stelle. Oggi li chiameremmo astronomi. Era una scienza sperimentale molto progredita per l’epoca. Per es. erano in grado di prevedere le eclissi. Non sappiamo nulla sul tipo di stella che hanno visto, certamente furono ispirati da Dio, tanto è vero gli scribi interpellati da Erode, vi ravvisarono l’adempimento della profezia che il messia doveva nascere a Betlemme.



Sono molto curioso di sapere quale sia il contesto evangelico che indica ciò... Il contesto storico indica che Astronomia ed Astrologia andavano a braccetto in quell'epoca, come evidenziato sopra.


I tdG invece li chiamano astrologi e insistono che non può essere che Dio si servisse di una stella.

Rispondiamo: i popoli pagani ritenevano gli astri divinità ma la Bibbia sottolinea che gli astri sono creati da Dio e ubbidiscono a Dio (Isaia 40:26).



No, non diciamo che Geova non possa essersi servito di una stella! Questa argomentazione è fuorviante. Noi diciamo che è lungi da Dio portare gli astrologi prima da Erode, mettendo in pericolo la vita di Gesù e decretando la morte di migliaia di bambini innocenti, e poi da Gesù. Un errore di questo tipo non è applicabile a colui del quale si dice:

(Deuteronomio 32:4)   La Roccia, la sua attività è perfetta, Poiché tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà, presso cui non è ingiustizia; Egli è giusto e retto.


D'altronde la Bibbia presenta il Messia sotto il simbolo di una stella:

Numeri 24:17: “Lo vedrò, ma non ora; Lo scorgerò, ma non da vicino. Una stella certamente verrà da Giacobbe, E uno scettro in realtà si leverà da Israele. Ed egli certamente spezzerà le tempie di Moab E il cranio di tutti i figli del tumulto di guerra”.

Rivelazione 22:16: “‘Io, Gesù, ho mandato il mio angelo a rendervi testimonianza di queste cose per le congregazioni. Io sono la radice e la progenie di Davide, e la luminosa stella del mattino’”.
Quindi il significato da dare non è quello di astrologi ma di sapienti ispirati da Dio.



Qui si continua con la disinformazione. Si butta fumo negli occhi dell'ascoltatore per avvallare le proprie tesi. Dove vi è analogia tra la stella messianica e quella dei "magoi"? Solo perché si tratta di una stella? L'argomentazione è insufficiente e non sta in piedi.


Inoltre non è vero che la stella condusse i magi da Erode. Essi non vedendo più la stella, supponevano che il re del posto sapesse dove si trovava il re dei giudei; avevano fatto un lungo viaggio per venire ad adorarlo, senza alcuna intenzione malvagia. Quando infine trovarono Gesù, furono felici e lo adorarono. Come potrebbe essere un atto diabolico?



Chiaramente le intenzioni dei magi non erano malvagie! Chi ha mai detto il contrario? Però non si capisce dove nel racconto di Matteo si evinca che si fermarono a Gerusalemme semplicemente perché non vedessero più la stella. Questo è il racconto:

(Matteo 2:1-12, CEI2008) Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Forse dal v. 5? "Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino." Ma quel "che avevano visto spuntare" si riferisce a quando la videro spuntare nel loro paese d'origine! E, quindi, di cosa stiamo parlando?


Tale adorazione oltretutto adempie antiche profezie:

Salmo 72:10, 11: “I re di Tarsis e delle isole, Pagheranno un tributo. I re di Saba e di Seba, Presenteranno un dono. 11 E davanti a lui tutti i re si prostreranno; Tutte le nazioni, da parte loro, lo serviranno”.

Isaia 60:6: “La stessa ondeggiante massa di cammelli ti coprirà, i giovani cammelli di Madian e di Efa. Tutti quelli di Saba, verranno. Porteranno oro e incenso. E annunceranno le lodi del Signore”.



Qui siamo al delirio! Queste profezie si applicano al regno messianico e non al messia. Quindi discorso chiuso ed obiezione cassata.


Infine c’è l’argomento di coerenza interna del Vangelo. Come Giuseppe ricevette in sogno l’avvertimento mediante un angelo di fuggire in Egitto, così i magi ricevettero in sogno l’avvertimento di non ripassare da Erode. Se erano alleati di Erode e del Diavolo, perché non tornarono da lui, provocando la sua collera? La strage degli innocenti avvenne contro l’intenzione dei magi.



Come già detto, i magoi erano probabilmente delle vittime inconsapevoli di un astuto stratagemma satanico, non che fossero alleati, come si vuol astutamente far intendere.


Concludo precisando che il vero motivo di questa interpretazione dei tdG di far apparire i Magi come persone ispirate da satana e intenti a voler far morire Gesù è legata al fatto che essi non riconoscono la divinità di Gesù. Quindi non capiscono il gesto di tali sapienti venuti da lontano per adorarlo.



Voler interpretare i motivi altrui è molto pericoloso, soprattutto se si capiscono fischi per fiaschi: può portare a dire vere e proprie castronerie, come in questo caso.

1. Nessuno ha mai detto che i magoi fossero "ispirati" da Satana, casomai sono stati "guidati" da Satana, ed in modo anche piuttosto ingannevole.
2. Nessuno ha mai detto che l'intento dei magoi fosse quello di far morire Gesù. Come già detto più volte i magoi non sapevano chi ci fosse dietro la stella.

Potrei fare anch'io un escursus dei motivi che portano a tali castronerie, ma preferisco attenermi all'oggettività.


Il testo dice che: “si prostrarono e adorarono”.
I tdG invece traducono: “ resero omaggio a lui”

Il Vangelo usa il verbo greco proskyneo, che vuol dire adorare ed è usato tutte le volte che nel Vangelo si parla di adorazione resa a Gesù.



Non sto a citare grammatiche varie, ma condenso il tutto dicendo che il significato di προσκυνέω (proskyneo) è primariamente quello di "rendere omaggio". E' singolare che proprio tra i persiani (come molto probabilmente erano i magoi) l'usanza di proskyneo era proprio quella di piegare le ginocchia e toccare il suolo con la fronte, ma il significato era proprio quello di "rendere omaggio", non di adorare! Mi domando come, sapendo questo, si abbia ancora il coraggio di tradurre "adorare". Bah! Misteri del dogma!


Questo episodio del Vangelo viene quindi dai tdG stravolto con l’intenzione di negare l’adorazione a Gesù, quindi i magi vengono considerati astrologi che non possono aver avuto buone intenzioni nei confronti di Gesù. Ma questo non è ciò che si evince dal Vangelo!



Le nostre credenze sono quindi stravolte dal commentatore di RadioMaria per farle apparire come in realtà non sono, confondendo l'ascoltatore sulla realtà storica del periodo. Vogliono far apparire l'episodio dei magoi come una sorta di attestazione di un ecumenismo primitivo, quando tale cosa non si può evincere dal racconto evangelico, ancora una volta violentato da interpretazioni ad libidum.
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