Ragazza aveva chiesto festa in maschera in sala parrocchia
CAMAIORE. «Niente festa, qui non potete celebrare i vostri riti pagani». Si è sentita rispondere così una ragazza camaiorese quando pochi giorni fa ha richiesto l’affitto di una saletta per feste ed eventi in località Marignana.
L’idea di Michela Ceragioli, givoane camaiorese di 21 anni, era celebrare il compleanno di un’amica in programma il prossimo 31 ottobre. In questo modo lei e gli amici avrebbero potuto approfittare dell’occasione per organizzare un party in maschera in tema con la notte di Halloween. Niente a che vedere insomma con esoterismo o riti satanici. Ma la proposta di addobbare la stanza, di proprietà della Parrocchia di Camaiore e in cura alla Pro Loco, con zucche, ragnatele e teschi non è piaciuta per niente ai gestori. I quali hanno fatto capire chiaramente che non avevano intenzione di ospitare qualcosa di diverso rispetto a un compleanno. Richieste così insistenti che hanno portato i ragazzi fino a dover rinunciare al sito prescelto, ripiegando su altri lidi.
A raccontare la vicenda è la stessa Michela, che si è impegnata a contattare i custodi del locale per poterlo affittare per una sera: «Mi hanno subito detto che la stanza era libera – dice la giovane - accettando la prenotazione. Il costo sarebbe stato di 150 euro, con l’aggiunta di 30 euro se non gliel’avessimo fatta trovare pulita». Fin qui tutto bene, almeno apparentemente.
Secondo quanto racconta Michela, infatti, dopo poche è arrivata la parziale marcia indietro degli stessi gestori: «Mi hanno ricontattata - racconta la ragazza - chiedendo se la festa fosse in maschera. In tal caso non avrebbero potuto darci la stanza, in quanto gestita dalla parrocchia. La prenotazione infatti era per il 31 ottobre: da quello che ho potuto capire, avremmo potuto, secondo loro, celebrare riti pagani o invocare addirittura il demonio».
I giovani, stupiti dalla singolare limitazione, decidono quindi di rinunciare al party in maschera pur di poter festeggiare la felice ricorrenza della nascita dell’amica, accontentandosi di celebrare il tutto in maniera “normale”. Le rassicurazioni però non sono bastate ai custodi del locale: «Dopo aver accettato questo vincolo - prosegue la ragazza - l’uomo con cui stavo parlando al telefono ha iniziato inspiegabilmente a scaldarsi, dicendo che ci sarebbe venuto a controllare. In quanto non credeva che il 31 ottobre si potesse organizzare una semplice festa di compleanno senza celebrare qualcosa di strano. Mi chiedo se è possibile nel 2015 avere ancora paura delle streghe e non poter festeggiare tranquillamente in una stanza in affitto…».
L’epilogo è scontato: prenotazione disdetta e compleanno che si festeggerà altrove. «Meglio così, tanto avevo già un'altra persona che voleva venire», la risposta degli affittuari della saletta, degna conclusione di una vicenda che ha del paradossale.
A scansare ogni ipotesi di moderna caccia alle streghe ci ha pensato monsignor Damiano Pacini, priore di Camaiore, che abbiamo contattato per capire se effettivamente la parrocchia avesse remore sull’argomento.
Don Damiano ha giustificato così l’operato dei gestori: «Non mi piace fare campagne di censura - dice il sacerdote - e neppure guerre per partito preso contro chi festeggia Halloween. In questo caso però credo che sia stato un atto dovuto. In una serata in cui i cristiani celebrano i santi, la luce e la risurrezione, trovo un oggettivo controsenso far tenere una festa di stampo completamente opposto all’interno dei locali della chiesa».
Nessuna volontà di oscurare quindi, bensì un tentativo di conservare ciò
che è legato alla cristianità: «Non è una questione di essere retrogradi o chiusi – specifica il Monsignore - ma di rispetto delle tradizioni cattoliche: permettere ciò sarebbe come se durante la messa di Natale, invece di celebrare la nascita di Gesù, festeggiassimo l’arrivo di Santa Claus».
iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2015/10/15/news/la-parrocchia-dice-no-alla-festa-di-halloween-1....
[Modificato da admintdg3 15/10/2015 12:32]
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