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Il diluvio biblico secondo gli ebrei

Ultimo Aggiornamento: 10/03/2008 18:14
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09/03/2008 16:00
 
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Vorrei chiedere alla nostra ospite ebrea se secondo l'odierno ebraismo il racconto del diluvio viene considerati un racconto storico o mitologico.
09/03/2008 18:19
 
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Re:
Asgardiano, 09/03/2008 16.00:

Vorrei chiedere alla nostra ospite ebrea se secondo l'odierno ebraismo il racconto del diluvio viene considerati un racconto storico o mitologico.



non sono colei che vuoi, non sono donna e non sono ebreo,
ma mi pare che fra gli ebrei odierni ci siano una pluralita' di vedute e potrei scommettere che mentre gli ebrei riformati considerano quello e altri episodi in senso figurato, gli ebrei ultraortodossi lo considerano un fatto accaduto veramente.


ciao


09/03/2008 18:25
 
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Re: Re:
Mauro di Arcisate, 09/03/2008 18.19:



non sono colei che vuoi, non sono donna e non sono ebreo,
ma mi pare che fra gli ebrei odierni ci siano una pluralita' di vedute e potrei scommettere che mentre gli ebrei riformati considerano quello e altri episodi in senso figurato, gli ebrei ultraortodossi lo considerano un fatto accaduto veramente.


ciao





Vedremo qual è il punto di vista della nostra gentile ospite.


09/03/2008 18:29
 
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Si, in effetti dire "ebraismo" è molto generico, anche io credo che all'interno dell'ebraismo esista lo stesso spettro di opinioni che esistono all'interno del cristianesimo.

Shalom

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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
10/03/2008 00:42
 
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La memoria di un fatto realmente accaduto, narrato in modo pittoresco, come è comune tra i popoli del vicino oriente, da cui trarre degli insegnamenti morali,spirituali e pratici, meditando su ogni singola parola resa nel testo ebraico.

A me personalmente, è rimasta assai impressa la descrizione di Noè in raffronto con Adamo, messa in evidanza da Rav Di Segni tempo fa, che riporto qui di seguito:

"Di Noè il testo dice, presentandolo, che era giusto e integro nella sua generazione e che procedeva con Dio. Il fatto che il testo precisi che era giusto nella sua generazione, fa pensare che se la generazione fosse stata moralmente un po' al di sopra, forse Noè non avrebbe fatto quella figura di giusto eccezionale. Ma almeno ai suoi tempi lo era. Quanto a quella che potremmo definire la sua "religiosità", il testo specifica che "Noè procedeva con Dio". Per capire il valore e il limite di quest' espressione dobbiamo fare un salto in avanti. Di Abramo, il giusto che compare dieci generazioni dopo Noè, il testo dice che ricevette il comando divino di procedere davanti a Lui. Un conto è andare insieme, un conto è precedere. Praticamente Noè faceva il suo dovere, seguiva onestamente le regole, ma non si spingeva oltre con slanci d'entusiasmo. E ancora, sempre a confronto con Abramo: quando gli viene annunciato che l'umanità sarà distrutta e che per scampare dovrà costruirsi un'arca, Noè reagisce come sempre, obbedendo senza fiatare. Abramo, quando gli viene annunciata la distruzione imminente di Sodoma e Gomorra, intraprende un'estenuante trattativa con Dio cercando di salvare le città peccatrici. Ci sono persone normali, e ci sono persone speciali. Abramo è il prototipo delle persone speciali. Noè di quelle oneste ma comuni e senza slanci. Il dato notevole è che secondo la Bibbia è bastato essere comune e senza entusiasmi particolari per salvarsi e fondare una nuova intera umanità".


Ho letto diverse volte il racocnto biblico del diluvio e quello di Abramo che discute con Dio per far salve Sodoma e Gomorra, e non avevo fatto particolare attenzione a questi particolari :-)


Shalom!
10/03/2008 03:38
 
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Re:
Batyah, 10/03/2008 0.42:


...
A me personalmente, è rimasta assai impressa la descrizione di Noè in raffronto con Adamo, messa in evidanza da Rav Di Segni tempo fa, che riporto qui di seguito ...




Intendevo scrivere "Abramo" e non "Adamo" :-)))
Shalom!









10/03/2008 08:26
 
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Molto interessante il paragone tra Noè ed Abramo, grazie.
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
10/03/2008 17:30
 
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Ma per quanto riguarda l'effettiva storicita di un diluvio che ricopri l'intera terra di acqua, cosa ne pensi?
10/03/2008 17:53
 
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Re:
Asgardiano, 10/03/2008 17.30:

Ma per quanto riguarda l'effettiva storicita di un diluvio che ricopri l'intera terra di acqua, cosa ne pensi?




Personalmente non mi sono mai posto il problema, così come non me lo sono posto per tante altre narrazioni bibliche. Gli ebrei di norma, hanno un approccio piuttosto singolare alle loro Scritture, il loro metodo di indagine è di genere midrashico, piuttosto che storico.

Posto dinnanzi ad un brano della Bibbia, gli ebrei non si chiedono: ma è tutto vero, e storicamente attendibile tutto ciò? Si domandano piuttosto: Che insegnamento possiamo trarre da queste parole? Da questo episodio? Perchè nel corso della narrazione si è ricorso a questa parola (che deriva da una certa radice), piuttosto che a quest'altra molto simile(che deriva da altra)? Cosa ci avrà voluto suggerire il testo? Come possiamo applicarlo ai nostri giorni, nel corso di questa generazione? Cosa ci hanno tramandato a questo riguardo i nostri Maestri? Indaghiamo...

Shalom!

10/03/2008 18:14
 
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Re:
Esperidia, 10/03/2008 8.26:

Molto interessante il paragone tra Noè ed Abramo, grazie.




Due servitori di Dio che lo hanno visto all'opera nella loro vita. Come ha postato Batyah, due persone con caratteristiche diverse, almeno da come li presentano i due episodi in cui Dio interviene per esprimere un giudizio. Ma entrambi agiscono in armonia con le indicazioni che ricevono da Dio. Ed alla fine la loro fede viene ancora ricordata, a distanza di migliaia d'anni, per nostro esempio.



<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>
Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever
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