Ferragosto, da festa pagana a festa cattolica. Ecco perché si festeggia
Ferragosto, da festa pagana a festa cattolica. Ecco perché si festeggia
> Ferragosto, da festa pagana a festa cattolica. Ecco perché si festeggia
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www.terranostranews.it/wp/2015/08/15/ferragosto-da-festa-pagana-a-festa-cattolica-ecco-perche-si-fe...
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> Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti istituito dall’imperatore stesso nel 18 a. C., che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità.
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> In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, inutilizzati per i lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre, era usanza che, in questi giorni, i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni, ricevendo in cambio una mancia. Anticamente, come festa pagana, era celebrata il 1 agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana.
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> DA FESTA PAGANA A FESTA CATTOLICA. La ricorrenza fu assimilata dalla Chiesa cattolica: intorno al VII secolo, si iniziò a celebrare l’Assunzione di Maria, festività che fu fissata il 15 agosto. Il dogma dell’Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo sia con l’anima che con il corpo.
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www.meteoweb.eu/2015/08/ferragosto-assunzione-della-beata-vergine-maria...
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>> Le origini storiche del Ferragosto e la festa religiosa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria
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>> Il Ferragosto è la festa per eccellenza dell’estate; un’occasione per riunirsi e trascorrere momenti di relax con amici e parenti. Ma quali sono le sue origini? Per trovare una risposta bisogna tornare indietro di almeno 2000 anni, più o meno al periodo di massimo splendore dell’Impero Romano. Il termine Ferragosto, infatti, deriva dall’espressione latina “Feriae Augusti” (riposo di Augusto). Si tratta di una festa dalle origini pagane, divenuta in seguito cristiana.
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>> Nel 18 a.C. l’imperatore romano Ottaviano, proclamato Augusto (ossia venerabile e sacro) dal Senato Romano, dichiarò che tutto il mese di agosto sarebbe stato festivo e dedicato alle Feriae Augusti, con una serie di celebrazioni solenni; la più importante delle quali cadeva il 13 ed era dedicata a Diana, dea patrona del legno, delle fasi lunari e della maternità. La festa si celebrava nel tempio dedicato alla dea sull’Aventino ed era una della poche occasioni in cui i Romani, di ogni classe e censo, padroni e schiavi, si mescolavano liberamente. Il 17 del mese, poi, si tenevano le feste in onore di Portuno, il dio dei porti e delle porte, apparentato a Giano, festeggiato lo stesso giorno, il 19 s’indiceva la futura vendemmia con la festa delle “Vinali Rustiche”, dedicate a Venere; il 21 era consacrato a Conso, dio del raccolto immagazzinato; il 23 a Openconsiva, l’abbondanza agricola personificata. Infine le sagre d’agosto si chiudevano con un altro sacrificio a Vortumno.
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>> D’altra parte, in quello stesso periodo, nel vicino Oriente si rendeva omaggio ad una Grande Madre, la dea siriana Atargatis, metà donna e metà pesce, ritenuta la divina patrona della fertilità e dei lavori nei campi. Probabilmente la sua funzione di protettrice delle attività agricole fu trasferita alla Vergine nei primi secoli, durante il processo di evangelizzazione, tant’è vero che ancora oggi in Armenia si benedicono all’Assunta i primi grappoli d’uva matura. Chiamata in Oriente “Transito o Dormizione di Maria”, la festività venne introdotta anche a Roma nel secolo VII per poi passare in Francia e in Inghilterra col titolo di “Assumptio Sanctae Mariae”. In poco tempo la festa, nonostante evochi un evento nominato soltanto nei Vangeli apocrifi, si diffuse in tutto il mondo cristiano. Ma soltanto a partire dal secolo XVIII cominciarono a moltiplicarsi le petizioni alla Santa Sede per la proclamazione del Dogma, che avvenne molto dopo, il 1° novembre 1950.
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>> Fu un quella data che Pio XI, attraverso la Costituzione Apostolica “Munificentissimus Deus”; incipit latino traducibile “Dio generosissimo”, proclamò il Dogma col quale si afferma che Maria, terminato il corso della vita terrena, fu trasferita in Paradiso col corpo e con l’anima, ossia fu “assunta”, “accolta in cielo” : “.. per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. Una svolta importante nella storia di Ferragosto si ebbe durante il Ventennio fascista, con l’introduzione, nella tradizione popolare, dell’istituzionale gita fuori porta. Il regime iniziò ad incentivare con fervore, a partire dalla seconda metà degli anni ’20, centinaia di gite popolari organizzate dalle associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni. Vennero così istituiti i “Treni popolari di Ferragosto” con la possibilità di fare, a prezzi stracciati, la ”gita di un solo giorno” con un raggio di percorrenza di 50-100 km e la ”gita dei tre giorni” con un raggio di circa 100-200 km.
A godere maggiormente di questa iniziativa furono così le classi sociali meno abbienti che si trovarono in pochi anni a vedere per la prima volta il mare, a visitare le principali città italiane fino allora viste solo nelle fotografie in bianco e nero, e a scoprire le gioie della montagna.