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I SIMBOLI DELLE PRINCIPALI RELIGIONI

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2008 18:32
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26/08/2008 12:22
 
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SU FOCUS DI AGOSTO
07/09/2008 12:51
 
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xoomer.alice.it/cortoweb/croce.htm

jwfelix, 26/08/2008 12.22:

SU FOCUS DI AGOSTO




xoomer.alice.it/cortoweb/croce.htm

07/09/2008 12:54
 
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Re: Re:




xoomer.alice.it/cortoweb/croce.htm











xoomer.alice.it/cortoweb/dogmi_cattolici_anti_cristiani.htm

12. L’adorazione della croce, delle immagini e delle reliquie fu adottata ufficialmente nel 788.
Ciò fu per ordine dell’imperatrice Irene di Costantinopoli, che prima fece cavare gli occhi al proprio figlio Costantino IV, e poi convocò un concilio della Chiesa per richiesta di Adriano I, vescovo di Roma in quel tempo. Nella Bibbia tale pratica è chiamata idolatria ed è severamente condannata. (Leggi: Esodo: 20:4-6; Deuteronomio 27:15; Salmo 115; Geremia 10:1-5).]12. L’adorazione della croce, delle immagini e delle reliquie fu adottata ufficialmente nel 788.
Ciò fu per ordine dell’imperatrice Irene di Costantinopoli, che prima fece cavare gli occhi al proprio figlio Costantino IV, e poi convocò un concilio della Chiesa per richiesta di Adriano I, vescovo di Roma in quel tempo. Nella Bibbia tale pratica è chiamata idolatria ed è severamente condannata. (Leggi: Esodo: 20:4-6; Deuteronomio 27:15; Salmo 115; Geremia 10:1-5).

xoomer.alice.it/cortoweb/dogmi_cattolici_anti_cristiani.htm








07/09/2008 17:36
 
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Noi non adoriamo la croce nel senso che intendete voi ma adoriamo chi vi sta sopra, il Crocifisso, cioè Gesù che è Dio.

Non adoriamo le immagini nè le reliquie ma le veneriamo.

Si dice "Adorazione della Croce" intendendo che si ADORA COLUI CHE STA IN CROCE.

"Il Signore Gesù è stato ucciso con il supplizio della croce. Questa, per noi, non è più uno strumento di tortura inventato dalla cattiveria umana, ma simbolo del sacrificio d'amore per il quale Dio ci offre la salvezza. Ringraziamolo per questo dono, adoriamo il Dio crocifisso e veneriamo il segno del suo dolore. Possiamo formare un corteo ordinato per venire a toccare o baciare l'immagine (o icona) che richiama la serietà tragica dell'amore con cui siamo amati.
Durante l'adorazione della croce si effettuano canti appropriati. "

Ciao
Mauri

07/09/2008 18:34
 
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Re:
MauriF, 07/09/2008 17.36:



Noi non adoriamo la croce

Non adoriamo le immagini nè le reliquie




Cosa dice il II comandamento?

Esodo 20:4, 5 [G]Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. [5]Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, (CEI)

Non dice non adorate.............
Dice NON TI FARAI e di conseguenza il resto.

1 Corinti 10:14 Perciò, o miei cari, fuggite l'idolatria. (CEI)

Che idea trasmette il fuggire da qualcosa?
[Modificato da operman 07/09/2008 18:36]



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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
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Lonnie D. Kliever
07/09/2008 20:22
 
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Il problema dell’idolatria oggi non è quello di inginocchiarsi davanti al Crocefisso che rappresenta il Dio visibile, ed elevare suo tramite il pensiero al Padre; ma è quello di un mondo in cui non vali per quello che sei, ma per quello che fai, che produci, se sei “alla moda”, o per la capacità che hai di saper soddisfare le esigenze e le aspettative degli altri, la cultura avida del mondo, in cui il calcolo, l’interesse, l’egoismo sono gli idoli adorati ed osannati con cui si tenta di riempire un cuore svuotato di Dio.

Pavel
08/09/2008 09:16
 
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Solita vecchia questione di apologetica sulle immagini.

Le immagini e le sculture alle quali si fa riferimento sono relative ai falsi dei.

Questo il popolo di Israele lo sapeva bene, infatti pregava il Signore ed offriva sacrifici in un tempio pieno di sculture e di immagini (vedi descrizione tempio di salomone).

Inoltre noi non adoriamo le immagini e le sculture ma le veneriamo.

Ciao
Mauri

08/09/2008 09:41
 
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Re:
MauriF, 07/09/2008 17.36:

Non adoriamo le immagini nè le reliquie ma le veneriamo.



Risulta interessante notare al riguardo che quando il popolo d'Israele si fece un vitello d'oro ai piedi del monte Sinai, lo fece per adorare Geova. Non lo fece per adorare il dio Ape egiziano, ma proprio Geova. - Esodo 32:5-10

Non è che Geova pensasse che facessero bene perché la statua voleva rappresentare lui... ergo, usare un idolo qualsiasi, anche la croce, per adorare Dio è sbagliato. In effetti non troviamo da nessuan parte il comandi di usare immagini nell'adorazione, al contrario troviamo il principio: "Dio è uno Spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo con spirito e verità”. - Giovanni 4:24


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«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

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08/09/2008 09:46
 
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Re:
MauriF, 08/09/2008 9.16:

Pregava il Signore ed offriva sacrifici in un tempio pieno di sculture e di immagini (vedi descrizione tempio di salomone).

Inoltre noi non adoriamo le immagini e le sculture ma le veneriamo.



Mi risulta che le uniche immagini del tempio fossero i cherubini e che non fossero né venerati né adorati. Come sapevano bene gli Israeliti, i cherubini erano servitori dell'Iddio altissimo, impiegati per la santificazione del nome di Geova. Non avrebbe avuto senso venerarli per avere intercessione presso Dio.

Inoltre i cherubini erano visti solo dai sacerdoti, e l'arca e le statue solo dal sommo sacerdote. Non sarebbe stato più logico che, se avessero dovuto essere venerate, quelle immagini fossero state all'esterno, a beneficio di tutti gli israeliti?
[Modificato da Barnaba1977 08/09/2008 09:50]


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08/09/2008 10:04
 
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Re:
MauriF, 08/09/2008 9.16:


Solita vecchia questione di apologetica sulle immagini.




Difatti la "questione" è vecchia di millenni.
Ed anche la legge di Dio al riguardo è vecchia di millenni.
E sono millenni che questa legge viene violata e continua ad esserlo anche nei nostri giorni con le motivazioni da voi postate.
Quel "non vi dovete fare" viene scavalcato da queste motivazioni.
Ma quel divieto rimane.



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08/09/2008 11:41
 
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Visto che gli Ebrei erano circondati da popoli idolatri era giustificata la severità della legge mosaica

4 “Non devi farti immagine scolpita né forma simile ad alcuna cosa che è nei cieli di sopra o che è sulla terra di sotto o che è nelle acque sotto la terra. 5 Non devi inchinarti davanti a loro né essere indotto a servirle"

Giusta la condanna quando in

Esodo 32:1 leggiamo che

“1 Intanto il popolo vide che Mosè impiegava molto tempo a scendere dal monte. Il popolo si congregò dunque intorno ad Aaronne e gli disse: “Levati, FACCI UN DIO che vada davanti a noi”

Qui gli Ebrei credevano che il vitello d’oro nella sua materialita’ fosse una divinita’.

In altra occasione è il Signore stesso dice:

“Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita” (Nm 21,8).
Vedete bene che il Signore, in questa occasione, ordina esplicitamente di costruire un oggetto che raffigura una creatura terrestre – il serpente -; naturalmente, in questo comando del Signore non c’è nessuna contraddizione con l’ordine dato da Dio di non costruire alcun oggetto che raffigurasse creature terrestri.

Quando

Giovanni 4:24 dice
24. Iddio è spirito; perciò, convien che coloro che l'adorano l'adorino in ispirito e verità.


Ci suggerisce che non è il corpo, ma solo lo spirito dell'adoratore che può cercare e trovare la presenza Spirituale di Dio

E questo può avvenire anche in presenza di immagini, che anzi possono favorirne l’elevazione.

Leggendo poi

Matteo 15,11

11. Non è quel che entra nella bocca che contamina l'uomo; ma quel che esce dalla bocca, ecco quel che contamina l'uomo.
Possiamo per analogia al cibo considerare che la contaminazione morale non può derivare da nessuna cosa che entri nel corpo, ma ci viene solamente con i cattivi pensieri, con le inclinazioni e i desideri interni del cuore.

Pavel

09/09/2008 22:04
 
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Noi non adoriamo la croce nel senso che intendete voi ma adoriamo chi vi sta sopra, il Crocifisso, cioè Gesù che è Dio.



Opuscolo domenicale per funzione messa, citazione del testo:
<non possiamo non rispondere e che l'adorazione della Croce richiama con urgenza>...<Ave o Croce, unica speranza...>.
[Modificato da dispensa. 09/09/2008 22:05]
09/09/2008 22:53
 
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Non ti fare immagine scolpita di alcuna cosa che è sulla terra o sui cieli per servirla (culto = servizio) Nei cieli vi è Dio e gli angeli, in terra gli uomini Neppure nel caso di servirle pensando di servire Dio Geova..vitello o uomo...o efod come nel caso di Giosuè.

Atti 17:29.." vedendo perciò che siamo la progenie di Dio ( figli, uomini di carne) non dobbiamo immaginare che l'essere divino sia simile a oro, o argento...pietra simile a qualcosa di scolpito dall'arte e dall'ingegno dell'uomo. E vero che (Dio) non ha tenuto conto dei tempi di tale ignoranza, ma ora dice al genere umano che tutti in ogni luogo si pentano.." di cosa? Di aver creduto che l'Essere Divino, inclusi i suoi angeli,o l'iddio sconosciuto di Atene, erano qualcosa da poter rappresentare come figure animali o umane..Eppure potevano dargli le sembianze di Cristo.

Ma anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne adesso non lo conosciamo più così , 2 Corinti 5:16, "Egli è spirito".Il primo uomo Adamo divenne anima vivente,l'ultimo Adamo spirito vivificante.
Quindi anche se Gesù e gli apostoli erano conosciuti come essere visibili di carne..l'essere divino non si può rendere come oggetto visibile in forma umana...pentitevi chi lo ha fatto o fa ancora.

Ripeto,Pentirsi di cosa? In questo caso non di aver adorato altri dei, poichè in effetti essi cercavano lo stesso Creatore o creatori.
Ma di pensare di fare dell'essere divino o degli esseri divini, una scultura, un oggetto di amore. (Proprio come fanno molti in termini sessuali).

Il peccato non sta nel raffigurare un episodio biblico...ma quello di fare di ciò che è nei cieli, o di ciò che è sulla terra di visibile e non, un icona, o scultura da servire, prostrandosi o altro di simile.

Il servire il re Davide, o prostrarsi di fronte a lui non è peccato se lo si fa per rispetto.
Ma diventa peccato se di Davide ( il quale fa parte di ciò che è sulla terra); ne faccio una statua da servire.
Pertanto considerando che l'uomo stesso è una immagine di Dio, allora se non è giusto fare del tuo Dio un oggetto di amore, (anche sotto forma di simbolo),o un oggetto da servire; di conseguenza non lo devi fare neppure della sua immagine impersonale che è nell'uomo. Quindi dell'uomo stesso conosciuto o no.

Ai tempi di Paolo il prostrarsi rimane vincolato solo come forma di adorazione da dimostrare a Dio. Ormai tra fratelli ci si saluta con un santo bacio, non ci si prostra più come fece Davide nei confronti di Gionatan.

Poi quello di adorare solo il vero Dio, è un altro discorso a parte.

Quello di adorare altro dio come nel buddismo, o in altro contesto religioso, non è idolatria, ma una scelta di come pensare tutto sommato lo stesso creatore. Cioè o come Shiva, o Atman, o Aura mazda..l'ignorare che tale forme o personalità spirituali non sono quelle giuste in se stesso non può definirsi idolatria, poichè per passare ad una fede di tipo idolatrico noi dobbiamo usare un intermediario oggettivo che chiamiamo idolo.

In pratica con il termine idolo, noi non identifichiamo nessun specifico dio, buono o cattivo, vero o falso, ma semplicemente il mezzo oggettivo che viene usato per rappresentare il dio amato,e a cui viene reso onore rispetto, amore, culto, proprio come lo si farebbe di presenza alla persona terrena o celeste che sia.
Di conseguenza l'intera pratica la definiremo idolatrica per la ragione che si fa uso di oggetti ritenuti sacri e intercessori tra il dio che rappresenterebbero o il santo, e la persona che gli sta davanti in ginocchio.

Insomma che io tenga una foto di una persona cara in mano, e guardandola piango per ciò che mi ricorda, e che quindi guardo con amore il suo volto questo è una cosa, ma se comincio a parlare di rispetto, amore, servizio da rendere mediante l'oggetto ciò diventa una impurità morale, allo stesso modo di chi con una donna o un uomo stabilisce un rapporto principalmente oggettivo, idolatrico...cioè come oggetto di amore, di cui non se ne fa un dio, ma che si brama in modo principalmente oggettivo per un certo tornaconto, in questo caso sessuale, oppure economico..o per altro..in ogni caso tutto questo è strumentalizzazione...e questo bene non è.
Può corrompere il cuore, proprio come avvenne a Salomone per quanto saggio era, ma l'occasione ne rivelò il terreno sbagliato.
Daccordo che può sbagliare anche chi non fa come lui, ma perchè giocare con il fuoco, rischiando volontariamente ancora di più?

Non a caso in Romani il rendere adorazione alle creature, e alla materia inanimata viene associato con il perdersi moralmente nel rapporto di amore, cioè il divenire impuri anche in questo senso.
Questo perchè le due cose camminano insieme..non per nulla sono tre i principali aspetti morali imposti ai gentili nel primo concilio apostolico, tre che si sommano in una sola parola: evitare l'idolatria ( amore impuro) nei suoi principali aspetti: 1) spirituali, razionali,teocratici; 2)carnali, sessuali; 3)organici,esistenziali; questo in atti 15.

[Modificato da dispensa. 09/09/2008 23:15]
09/09/2008 23:11
 
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Interessante articolo "La raffigurazione del sacro nell'ebraismo":

www.pugliadoriente.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&a...


10/09/2008 10:28
 
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Non ti fare immagine scolpita di alcuna cosa che è sulla terra o sui cieli per servirla (culto = servizio) Nei cieli vi è Dio e gli angeli, in terra gli uomini Neppure nel caso di servirle pensando di servire Dio Geova..vitello o uomo...o efod come nel caso di Giosuè.



Infatti...nessuno lo fa.



Atti 17:29.." vedendo perciò che siamo la progenie di Dio ( figli, uomini di carne) non dobbiamo immaginare che l'essere divino sia simile a oro, o argento...pietra simile a qualcosa di scolpito dall'arte e dall'ingegno dell'uomo. E vero che (Dio) non ha tenuto conto dei tempi di tale ignoranza, ma ora dice al genere umano che tutti in ogni luogo si pentano.." di cosa? Di aver creduto che l'Essere Divino, inclusi i suoi angeli,o l'iddio sconosciuto di Atene, erano qualcosa da poter rappresentare come figure animali o umane..Eppure potevano dargli le sembianze di Cristo.



Hai detto bene prima...il divieto è di fare immagini e sculture con lo scopo di servirle.
Non c'è bisogno di aggiungere altro.
Nessuno adora e serve immagini e sculture.



Ma anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne adesso non lo conosciamo più così , 2 Corinti 5:16, "Egli è spirito".Il primo uomo Adamo divenne anima vivente,l'ultimo Adamo spirito vivificante.
Quindi anche se Gesù e gli apostoli erano conosciuti come essere visibili di carne..l'essere divino non si può rendere come oggetto visibile in forma umana...pentitevi chi lo ha fatto o fa ancora.



Non è corretto, Cristo non è solo spirito ma è anche corpo glorificato (carne e sangue rivestiti di gloria ed incorruttibilità).
E' per questo che Gesù dice "non sono un fantasma"...e mangia assieme ai suoi discepoli.
Non è una finzione, Gesù non è uno spettro ma è anche corpo.

E Gesù è Dio, e guardando a Gesù tutto intero...COMPRESO IL CORPO...si vede Dio.
Non più come teologumeno (i famosi angeli di YHWH), ma ce lo si trova davanti nella materia.

Chi ha visto me ha visto il Padre. (Gv 14:9)

Servire Gesù nella carne e nel sangue è servire Dio perchè Gesù è Dio.



Ripeto,Pentirsi di cosa? In questo caso non di aver adorato altri dei, poichè in effetti essi cercavano lo stesso Creatore o creatori.
Ma di pensare di fare dell'essere divino o degli esseri divini, una scultura, un oggetto di amore. (Proprio come fanno molti in termini sessuali).

Il peccato non sta nel raffigurare un episodio biblico...ma quello di fare di ciò che è nei cieli, o di ciò che è sulla terra di visibile e non, un icona, o scultura da servire, prostrandosi o altro di simile.

Il servire il re Davide, o prostrarsi di fronte a lui non è peccato se lo si fa per rispetto.
Ma diventa peccato se di Davide ( il quale fa parte di ciò che è sulla terra); ne faccio una statua da servire.
Pertanto considerando che l'uomo stesso è una immagine di Dio, allora se non è giusto fare del tuo Dio un oggetto di amore, (anche sotto forma di simbolo),o un oggetto da servire; di conseguenza non lo devi fare neppure della sua immagine impersonale che è nell'uomo. Quindi dell'uomo stesso conosciuto o no.

Ai tempi di Paolo il prostrarsi rimane vincolato solo come forma di adorazione da dimostrare a Dio. Ormai tra fratelli ci si saluta con un santo bacio, non ci si prostra più come fece Davide nei confronti di Gionatan.



E' una questione di atteggiamento.
Se mi prostro per venerazione e rispetto non violo alcun comandamento.
Se mi prostro in adorazione rivolta alla scultura stessa, a mo' di feticcio, allora violo il comandamento da noi discusso.

Non è il fare sculture ed il fare immagini la violazione...ma il farle con lo scopo di adorarle.
Noi non le adoriamo ma le veneriamo.



Poi quello di adorare solo il vero Dio, è un altro discorso a parte.

Quello di adorare altro dio come nel buddismo, o in altro contesto religioso, non è idolatria, ma una scelta di come pensare tutto sommato lo stesso creatore. Cioè o come Shiva, o Atman, o Aura mazda..l'ignorare che tale forme o personalità spirituali non sono quelle giuste in se stesso non può definirsi idolatria, poichè per passare ad una fede di tipo idolatrico noi dobbiamo usare un intermediario oggettivo che chiamiamo idolo.



Concordo quasi su tutto questo che ti ho quotato...tranne sulla conclusione.
"L'intermediario oggettivo" è l'oggetto del culto idolatrico stesso.
Si serve ed adora la materia



In pratica con il termine idolo, noi non identifichiamo nessun specifico dio, buono o cattivo, vero o falso, ma semplicemente il mezzo oggettivo che viene usato per rappresentare il dio amato,e a cui viene reso onore rispetto, amore, culto, proprio come lo si farebbe di presenza alla persona terrena o celeste che sia.
Di conseguenza l'intera pratica la definiremo idolatrica per la ragione che si fa uso di oggetti ritenuti sacri e intercessori tra il dio che rappresenterebbero o il santo, e la persona che gli sta davanti in ginocchio.



Anche qui la conclusione è sbagliata secondo me...si può parlare di idolatria quando la rappresentazione stessa viene adorata come se fosse la divinità materializzata.



Insomma che io tenga una foto di una persona cara in mano, e guardandola piango per ciò che mi ricorda, e che quindi guardo con amore il suo volto questo è una cosa, ma se comincio a parlare di rispetto, amore, servizio da rendere mediante l'oggetto ciò diventa una impurità morale,



Non mediante...ma all'oggetto stesso o all'immagine stessa.
E si intende ADORAZIONE non la semplice venerazione (rispetto).



allo stesso modo di chi con una donna o un uomo stabilisce un rapporto principalmente oggettivo, idolatrico...cioè come oggetto di amore, di cui non se ne fa un dio, ma che si brama in modo principalmente oggettivo per un certo tornaconto, in questo caso sessuale, oppure economico..o per altro..in ogni caso tutto questo è strumentalizzazione...e questo bene non è.
Può corrompere il cuore, proprio come avvenne a Salomone per quanto saggio era, ma l'occasione ne rivelò il terreno sbagliato.
Daccordo che può sbagliare anche chi non fa come lui, ma perchè giocare con il fuoco, rischiando volontariamente ancora di più?



Vero, concordo...
La creatura possiamo arrivare a metterla al di sopra del creatore...e questo oltre a non essere cosa buona agli occhi di Dio, ci farà letteralmente morire quando verrà inevitabilmente meno.




Non a caso in Romani il rendere adorazione alle creature, e alla materia inanimata viene associato con il perdersi moralmente nel rapporto di amore, cioè il divenire impuri anche in questo senso.
Questo perchè le due cose camminano insieme..non per nulla sono tre i principali aspetti morali imposti ai gentili nel primo concilio apostolico, tre che si sommano in una sola parola: evitare l'idolatria ( amore impuro) nei suoi principali aspetti: 1) spirituali, razionali,teocratici; 2)carnali, sessuali; 3)organici,esistenziali; questo in atti 15.




Non ho approfondito ma credo di essere d'accordo anche su questo punto. [SM=g8335]

Ciao
Mauri




23/09/2008 18:30
 
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Si serve ed adora la materia


Ai tempi dei greci e dei romani nessuno pensava di adorare la materia fina a se stessa..ma gli dei che rappresentava e che pensavano stessero in cielo o altro luogo, e cui veniva inviato dimostrato il proprio servizio mediante l'oggetto. Infatti qualcuno di loro a quei tempi faceva proprio il discorso contro i cristiani, che essi non erano così stupidi da pensare di adorare la materia fine a se stessa ma il dio che rappresentava..Nessuno di loro pensava che l'idolo fosse un dio.
Di questo scritto purtroppo non mi ricordo dove ne ho letto..se anafora o apologetico, o didachè..o dialogo con qualcuno

E in genere in quasi tutte le religioni nessuno ha mai pensato di adorare la materia fine a se stessa ma lo spirito che rapprensentava ,abitante dei mari o dei cieli o di altro luogo.

Infatti perchè mai l'apostolo precisa di non pensare che l'essere divino sia qualcosa che l'uomo per mezzo dell'arte può riprodurre, e di pentirsi?..Quando il peccato non poteva essere di certo quello di riprodurre fine a se stessa una rappresentazione simbolica del divino...se pensiamo allo stesso caso dell'arca dove vengono riprodotti i cherubini.?..
Pertanto se ne deduce che l'invito di pentirsi per logica era rivolto all'idea o alla pratica di quei tempi di fare dell'essere divino una scultura (non certo da servire fine a se stessa, non erano così primordiali le persone a cui era rivolto il discorso e come essi stessi tramandarono mediante scritti), ma di usarla per dimostrare al dio il loro rispetto..

Ora Io l'immagine o la statua di una persona cara venuta a mancare non la uso per mostrargli rispetto, o onore, la statua non può ne udire ne capire.
Ma se esiste uno spirito di lei nei cieli, egli sente le mie parole, i miei sentimenti senza nessuna necessità di oggetti intercessori, poi neanche corrispondenti alla sua attuale natura di spirito.

La foto semmai serve solo a me stesso, mi aiuta a ricordare nelle mia mente i momenti vissuti insieme e che valgono più di qualunque foto, perchè solo nella mia anima vivente può continuare a esistere qualcosa di lui o di lei non in modo oggettivo.
Il rispetto che posso mostrare, è il parlarne bene, e di rispettare nel caso la sua volontà riguardo la qualsiasi, facendo quello che lui, lei voleva, continuando la sua opera...o altra causa e ragione.

Non è necessario farsene un dio di una donna per considerarla un idolo, oggetto di amore,o di rispettarla come si farebbe con un auto...
In conclusione passare dall'oggetto per mostrare già solamente rispetto, e non adorazione, è un errore morale, una svista di valore nel concetto di sacralità individuale; diventando quindi pericoloso per il proprio subconscio, o equilibrio interiore con cui viviamo i nostri stessi rapporti di amicizia, di fratellanza, o di amore..errore il quale potrebbe intaccare in una certa misura, e quindi porsi in conflittto, con gli stessi alti nobili valori che abbiamo in relazione a questi stessi temi. Sperando sempre in una non prevaricazione dell'errore sul nostro buon sentimento.

[Modificato da dispensa. 23/09/2008 18:32]
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