Evidente negli Atti degli Apostoli l'odio e la persecuzione dei giudei contro Paolo e i suoi ma non viceversa, oltre l'iniziale questione dei giudei cristiani e del concilio di Gerusalemme.
Beh, a meno di un clamoroso autogoal, è ovvio: Paolo ERA giudeo
Non è per niente ovvio che, poichè Paolo predicava una resurrezione del Cristo che i dirigenti di Gerusalemme avevano aiutato ad uccidere, egli stesso fosse immediatamente e intensamente odiato nelle città della diaspora fino ad ucciderlo; inoltre è anomalo che Paolo e i suoi, essendo perseguitati, non rispondessero per le rime;
E' anche vero che Paolo non sempre indugiava a parlare chiaramente agli ebrei che non erano solleciti a capire il significato del cristianesimo, come si vede nella sua posizione con gli ebrei di Roma sulla fine di Atti.
La questione della circoncisione del concilio di Gerusalemme ebbe certo infuenza per i rapporti tra i giudeicristiani e i cristiani gentili
Siamo di nuovo a Marcione. E' vero quello che lei dice, ma riconobbe BRANI di Luca e delle lettere di Paolo, da lui accuratamente selezionati. Ripeto un concetto già espresso in un altro post: se io volessi far rivivere il comunismo delle origini, sarebbe quanto meno discutibile che io rigettassi gli scritti di Marx in blocco e citassi solo mie versioni mutilate di Engels. Lenin e Gramsci. Questa è esattamente l'operazione fatta da Marcione
Marcione non ha citato solo versioni mutilate, e avrebbe potuto materialmente farlo, ma, ti sembra probabile che qualcuno metta in dubbio che scritti conosciuti di Engels, Marx e Gramsci siano stati mai scritti da questi, come ha fatto Marcione?
Questo mi pare che abbia fatto; e penso che per sostenere a sua posizione doveva avere basi più solide che togliere dei pezzi qua e là a qualcosa che esisteva e dire che quella cosa intera non esisteva.
Giusto per puntualizzare la stampa non esisteva, e le copie di qualsiasi testo erano costosissime, dubito che degli scritti apostolici circolassero molte copie, solo le comunità più grandi possedevano probabilmente le copie di uno o due vangeli, per lo più i padri apostolici infatti citano a memoria
A Qumran e in Egitto si scriveva a tutto spiano, anche c'erano dei laboratori di sopiatura (scriptorii) che copiavano anche su papiro e si scrivevano anche le ricette e saluti agli amici eccetera, su papiro, molto diffuso e fragile, pertanto molto meno caro e ne sono rimasti molto pochi; ma era il mezzo più diffuso.
secondo le stime di Rodney Stark il numero dei cristiani all'inizio del I secolo non doveva superare le 10.000 unità, probabilmente di classi sociali non elevatissime o istruite e dunque pochissimi potevano avere abilità da scriba.
Il cristianesimo richiedeva, e lo vedi soprattutto nelle stesse lettere primitive di Paolo, una apertura mentale e culturale ed una conoscenza dell'antica scrittura notevole.
Inoltre quale dei dodici pensi che non sapesse leggere e scrivere? nessuno e nemmeno di quelli che seguivano Paolo in prima predicazione e nemmeno Lidia e Timoteo, eccetera; oppure pensi che mandassero in giro predicatori analfabeti? E il proconsole Sergio Paolo era forse analfabeta?
La prima predicazione fu presso gli ebrei, che tenevano alla loro cultura, e lo si vede dal genere di discorsi di Pietro e Paolo.
La primissima predicazione in tutte le lingue ti sembra affare da analfabeti più miracole dello spirito santo o poliglotti più miracolo dello spirito santo?
Si unirono dei gentili che non sapevano leggere e scrivere; anche adesso credo si uniscono ai testimoni di Geova analfabeti ma vengono educati; così avveniva allora; Quando gli avversari rimprovereranno più tardi ai cristiani che sono poco istruiti li stavano accusando di non conoscere la cultura classica di allora e la retorica eccetera e di non essere classe dirigente.
A questo si aggiunga che fintanto che erano in vita gli apostoli o i loro discepoli era preferita la forma orale di quella scritta per informarsi (vedi Papia). Questo farebbe pensare che se circolavano già delle copie dei vangeli non dovevano essere così numerose e soprattutto difficilmente una comunità li poteva possedere tutti raccolti.
Dalle letteree di Paolo si vede che dovevano farne delle copie e mandarle alle altre congregazioni, come anche in Apocalisse.
Vedo difficile mandare a memoria e trasferire a memoria le lettere di Paolo.