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LA DEPRESSIONE

Ultimo Aggiornamento: 21/07/2015 14:46
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04/06/2009 12:54
 
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Qualcuno ha quache consiglio per il "mal d'amore"? Cioè quando ci si innamora di qualcuno che non si è liberi di sposare, o comunque un amore impossibile? Mi riferisco ad un innamoramento profondo, di quelli che fanno piangere, perdere un quarto del proprio peso ecc e che non ha nulla a che vedere con la semplice attrazione fisica.. non so se qualcuno di voi l'ha mai sperimentato.
Proprio sulla Stampa di oggi c'è un articlo che parla addirittura di una clinica in Olanda che ha aperto i battenti per questo tipo di "malatttia"
www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200906articoli/44306gi...

Ho trovato poi degli articoli interessanti sul tema.. non badate al link! Gli articoli ivi copiato nulla hanno a che vedere coi tarocchi ..chiedo venia [SM=g8269]

www.tarocchionline.net/reserved/art_amore3.htm
www.tarocchionline.net/reserved/art_amore5.htm
www.tarocchionline.net/reserved/art_amore2.htm

04/06/2009 13:31
 
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Re:
Neropece, 04.06.2009 12:54:

Qualcuno ha quache consiglio per il "mal d'amore"? Cioè quando ci si innamora di qualcuno che non si è liberi di sposare, o comunque un amore impossibile? Mi riferisco ad un innamoramento profondo, di quelli che fanno piangere, perdere un quarto del proprio peso ecc e che non ha nulla a che vedere con la semplice attrazione fisica.. non so se qualcuno di voi l'ha mai sperimentato.
Proprio sulla Stampa di oggi c'è un articlo che parla addirittura di una clinica in Olanda che ha aperto i battenti per questo tipo di "malatttia"
www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200906articoli/44306gi...

Ho trovato poi degli articoli interessanti sul tema.. non badate al link! Gli articoli ivi copiato nulla hanno a che vedere coi tarocchi ..chiedo venia [SM=g8269]

www.tarocchionline.net/reserved/art_amore3.htm
www.tarocchionline.net/reserved/art_amore5.htm
www.tarocchionline.net/reserved/art_amore2.htm





Beh, ti posso dire, che l'ho passato una situazione così. Non voglio andare nei dettagli, ma mi ricordo che una sera sono andata da una amica e lì ho pianto 5 pacchetti di fazzoletti!! Non ho un consiglio, ci vuole taaaaaanto tempo finchè passa...e a volte può durare anche un intera vita. Infatti conosco un fratello che fino ad oggi non si è voluto sposare.

saluti
Swissy

04/06/2009 19:05
 
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Re: Re:
Ettore07, 03/06/2009 1.11:




Senza offesa Alex ma purtroppo hai banalizzato, credimi.
Stai confondendo la semplice frustrazione con una vera e propria patologia. [SM=g7566]





beh, non faccio lo psicologo, pero' credo che se uno è felice, non si deprime, no?
04/06/2009 22:04
 
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Re: Re: Re:
Alex69rm, 04/06/2009 19.05:




beh, non faccio lo psicologo, pero' credo che se uno è felice, non si deprime, no?



La cosa non è così semplice come pensi. La depressione è una malattia che può avere vari fattori scatenanti (biologici, genetici, ambientali e psicologici).
E' una malattia e non è un seplice stato di infelicità. E' costituita da un insieme di sintomi che alterano il modo in cui una persona ragiona, pensa e raffigura se stessa, gli altri e il mondo esterno.
Va detto anche che ci sono varie forme di depressione, da quelle più lievi a quelle più gravi e invalidanti. [SM=g7566]
05/06/2009 21:58
 
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il mal d'amore
ho letto solo una piccola parte del link che Neropece ...hai proposto, molto interessante... il mal d'amore visto come malattia...

E' veramente terribile quando capita e poche persone riescono ad aiutarti, si sta male e ... non si riesce a reagire... Neropece.. secondo me è in pratica come una forma di depressione... vai in euforia per un gesto gentile della persona e poi ... giù nella tristezza se non ha portato a nulla...

Se stai passando un momento così... apri un tread e parliamone .... mi sembra un ottimo argomento... visto dal punto di vista sia maschile che femminile... forse una parola di conforto senz'altro ti arriverà..... un bacione............

a presto.... [SM=g7340]



1Corinti 13; 4 L’amore è longanime e benigno. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi, non si irrita. Non tiene conto del male. 6 Non si rallegra dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. 7 Copre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 L’amore non viene mai meno.
06/06/2009 20:43
 
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Ciao carissimi
come state?

per prima cosa ho una domanda: cosa significa la parola "neurotrasmettitori"? non l'ho trovato nel dizionario...


volevo leggere la nuova rivista sulla depressione. Non ci riesco, mi ritorna tutto su.. [SM=x1408433] ho letto il quadretto a pag. 5 (rivista in tedesco) e mi sembra che io ho tutti i sintomi...

buona notte
una Swisslady triste
06/06/2009 20:46
 
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Re:




volevo leggere la nuova rivista sulla depressione. Non ci riesco, mi ritorna tutto su.. [SM=x1408433] ho letto il quadretto a pag. 5 (rivista in tedesco) e mi sembra che io ho tutti i sintomi...

buona notte
una Swisslady triste







Ciao Swiss mi dispiace tanto che sei triste e non poter far nulla.Resisti che i fratelli e le sorelle ti vogliono bene.Ti mando un sorriso e una buonanotte.Alyno [SM=x69]
06/06/2009 21:09
 
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Introduzione
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche rilasciate a
livello sinaptico in seguito ad un impulso nervoso e in grado
di garantire la trasmissione e progressione. I criteri per
essere definito neurotrasmettitore sono: la biosintesi adiacente
al sito del rilascio, il deposito in vescicole sinaptiche
nel sito di rilascio, il rilascio per esocitosi nello spazio
intersinaptico in risposta ad uno stimolo preciso ed il legame
ad uno specifico recettore su un neurone bersaglio [1].
Neurotrasmettitori sono alcuni aminoacidi (ad esempio, glicina,
glutamina, acido aspartico, GABA o acido gammaammino-
butirrico), le amine biogeniche (ad esempio, dopa
o dopamina, serotonina, epinefrina, norepinefrina, istamina),
l’acetilcolina, le purine (AMP o adenosina-5’-monofosfato,
ADP o adenosina-5’-difosfato, ATP o adenosina-5’-
trifosfato) e i neuropeptidi. Esistono neurotrasmettitori
eccitatori (glutamina, acetilcolina, acido aspartico) e inibitori
(GABA o acido gammaaminobutirrico, adenosina,
serotonina, peptidi oppioidi) [2]. Molti neurotrasmettitori
sono concentrati in specifiche aree cerebrali e in minor
parte nei nervi periferici e nel midollo spinale; questa variabilità
nella distribuzione rende ancora più complessa la
individuazione dei loro difetti che possono essere causati
genericamente da: (a) difetto di sintesi, rilascio, breakdown,
o re-uptake dei neurotrasmettitori stessi, (b) difetto
dei recettori, (c) incapacità delle cellule gliali a mantenere
l’ambiente adatto. Molti difetti dei neurotrasmettitori sono
scarsamente caratterizzati o probabilmente sconosciuti.
Prenderemo in considerazione alcuni difetti congeniti
appartenenti ai seguenti gruppi:
1. difetti di biosintesi di dopamina e serotonina;
2. difetti del catabolismo delle catecolamine;
3. difetti di biosintesi e catabolismo del GABA;
4. iperglicinemia non chetotica;
5. difetti di trasporto o dei recettori dei neurotrasmettitori.
Difetti di biosintesi di dopamina e serotonina
Per amine biogeniche s’intendono le catecolamine (dopamina,
epinefrina, norepinefrina) e la serotonina. Sono i
prodotti terminali del metabolismo di triptofano e tirosina
attraverso reazioni catalizzate nella prima tappa da due
enzimi: triptofano idrossilasi e tirosina idrossilasi (TH),
che richiedono la tetraidrobiopterina (BH4) e l’ossigeno
molecolare come cofattori [3]. In questo gruppo sono compresi:
(a) difetti di BH4, (b) difetto di tirosina idrossilasi,
(c) difetto di triptofano idrossilasi, (d) difetto di decarbossilasi
degli aminoacidi aromatici, (e) difetto di dopamina
β-idrossilasi.

06/06/2009 21:16
 
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Qualcosa di piu' semplice


I neurotrasmettitori sono un lasciapassare"',

PROPRIO COSI' . I neurotrasmettitori hanno il compito di far passare i "segnali" nervosi da; una cellula all'altra del tessuto nervoso e da una parte all'altra del cervello. E quando l'attività di alcuni neurotrasmettitori è in qualche modo compro- messa può comparire la depressione.

Ma non basta. Abbiamo anche capito che proprio in base al deficit neurotrasmettitoriale, che insieme alla predisposizione genetica è una delle componenti "chiave" nella nascita del fenomeno depressione, si possono oggi disegnare risposte curative personalizzate. Oggi si sa infatti che, per analizzare la malattia, non basta considerare le modifiche del tono dell'umore, ma bisogna

tentare di capire che cosa c'è di biologicamente alterato nel fluire dei messaggi nel cervello. Sono almeno una cinquantina i neurotrasmettitori che agiscono a livello cerebrale, che possono determinare risposte anche in termini di stati depressivi. Per ora, tuttavia si cono- cono con una certa precisione solo la noradrenalina, la serotonina e la dopamina. A queste so- stanze, infatti, è riconosciuto un ruolo chiave nell'insorgenza dei fenomeni depressivi. Che mu- tano e si trasformano proprio in base al deficit pre- valente dei "lasciapassare" dei segnali cerebrali.

Come vengono formulati i farmaci?

SI TRATTA DI "SOSTITUIRE" farmacologicamente l'azione dei neurotrasmettitori. Per capire meglio, pensate a una chiave che entra in una serratura, un evento quotidiano nella vita di tutti che, in scala, si ripete centinaia di migliaia di volte al giorno nel cervello, perché l'azione dei neurotrasmettitori è simile. Questi messaggeri chimici, che consentono alle cellule nervose di "avvisarsi " di quanto sta accadendo in un linguaggio biochimico impercettibile, si comportano in maniera uguale alla chiave che entra nella toppa. Lo scienziato a sua volta tenta di fare lo stesso con i farmaci antidepressivi, in quanto come una sorta di fabbro

cerca di riprodurre in laboratorio una chiave del tutto sovrapponibile a quella naturale, sia pure con una certa imprecisione. I farmaci antidepressivi possono però avere un'azione duplice, e per certi versi, opposta. Infatti si può tentare dì creare una "chiave" perfettamente identica a quella naturale, che consenta di "aprire" la serratura e quindi aumenti l'azione del neurotrasmettitore mancante. Oppure si può mettere una specie di "chewing-gum" farmacologico davanti alla toppa, per impedire che la chiave naturale, cioè il neurotrasmettitore, non riesca a entrare. Nel caso della depressione, che può nascere per la carenza di questi composti, l'effetto ricercato con i farmaci è ovviamente il primo.

Ci sono varie facce della depressione?

NEGLI ULTIMI ANNI LA SCIENZA ha dimostrato che non sempre chi soffre di depressione presenta alterazioni a carico di tutti i neurotrasmettitori. Anzi, a volte si può addirittura manifestare un quadro legato al deficit di uno solo di questi "messaggeri" del segnale nervoso. E quindi le indagini si sono via via approfondite per capire, in base ai sintomi, quale potrebbe essere la carenza predominante di una di questa sostanza. Oltretutto, grazie a questo "approccio",

Apatia, mancanza di motivazione e volontà, assoluto isolamento dal mondo esterno. E ci si trascina stancamente, apparentemente vinti dalla malattia fino a condurre quasi una vita da automi, che vedono sempre più lontani gli affetti e le attività quotidiane. Ecco i segni più tipici di una grave forma di depressione. In Italia 11 persone su 100, più o meno, possono andare incontro alle diverse forme di questo male, con un picco nelle donne, nella fase che accompagna il passaggio della menopausa. Ciò che preoccupa, tuttavia, è che solo pochi avranno la fortuna di veder riconosciuta la propria malattia, e quindi di poter essere curati adeguatamente. Su 100 individui depressi almeno 70 non sanno di esserlo, e altri dieci non seguono la cura indicata,oppure prendono medicine del tutto inutili.

Risultato: solo circa cinque depressi su 100 arrivano a risolvere il problema grazie ai farmaci. Quasi dieci milioni sono le visite mediche per questo problema, più o meno il 2% delle richieste totali di un controllo medico. Tanto che la depressione si piazza al quarto posto dopo l'ipertensione, il diabete e le bronchiti come causa di "controllo" da parte del medico. Ancora: solo uh malato su tre assume i farmaci giusti. Il resto dei pazienti si trova a prendere gocce e pasticche scarsamente produttive, se non del tutto inutili. Il 22% assume tranquillanti, il 7% prende genericamente i "neurolettici" e gli altri cercano di combattere la malattia con un fai da te poco utile.

si può tentare di mirare con la massima precisione la terapia in base alle condizione e ai disturbi del paziente, con l'obiettivo di individuare carenze di noradrenalina, dopamina e serotonina che possono comparire anche da sole, o variamente associate tra loro, fino a definire quadri clinici specifici.

Ma è possibile definire una sorta
di identikit
con cui tentare
di riconoscere
chi soffre del male oscuro?

SICURAMENTE. Quando per qualche motivo tendete a indugiare per diversi giorni nella tri- stezza e perdete quel senso di benessere che vi sembrava una prerogativa immancabile nella vostra vita di tutti i giorni,

probabilmente potrebbe anche mancare dopamina. Qualcuno è arrivato a definire questa sostanza un vero e proprio "mediatore" del piacere. Infatti pare che la dopamina sia la responsabile di tutta una serie di situazioni che, a cascata, coinvolgono la sfera emotiva. Pensate ad esempio al cibo o al desiderio sessuale: l'attenzione verso questi obiettivi, il desiderio, la spinta per ottenerli, il ricordo del piacere provato e la voglia di riaverlo sono proprio i "passaggi" attraverso cui la dopamina esplica la sua azione. Ed è ovvio che, in caso di carenza di questa sostanza, la spinta verso questi elementi può scemare, fino a instaurare un insieme di sintomi depressivi. Insonnia o desiderio di dormire sempre di più fino a passare la stragran- de maggioranza della

giornata a letto potrebbero anche essere i segnali d'allarme per un deficit di serotonina, una altro neurotrasmettitore che, peraltro, risulta estremamente importante anche nel controllo dell'assunzione del cibo.
Se ci si accorge che, di colpo, cambia il normale comportamento alimentare al punto che una persona si trova a nutrirsi in modo compulsivo, fino a ingoiare alle ore più strane qualsiasi cosa ci sia in frigorifero o in dispensa, o magari chi ha sempre avuto ritmi regolari nei pasti rinuncia a mangiare come normalmente capitava, forse si tratta di carenza di serotonina. Tuttavia, il cosiddetto "male oscuro" può assumere anche altre sembianze. Con la progressiva chiusura in se stessi da parte delle persone che ne soffrono.
06/06/2009 21:19
 
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Re:
Amalia 52, 06.06.2009 21:09:

Introduzione
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche rilasciate a
livello sinaptico in seguito ad un impulso nervoso e in grado
di garantire la trasmissione e progressione. I criteri per
essere definito neurotrasmettitore sono: la biosintesi adiacente
al sito del rilascio, il deposito in vescicole sinaptiche
nel sito di rilascio, il rilascio per esocitosi nello spazio
intersinaptico in risposta ad uno stimolo preciso ed il legame
ad uno specifico recettore su un neurone bersaglio [1].
Neurotrasmettitori sono alcuni aminoacidi (ad esempio, glicina,
glutamina, acido aspartico, GABA o acido gammaammino-
butirrico), le amine biogeniche (ad esempio, dopa
o dopamina, serotonina, epinefrina, norepinefrina, istamina),
l’acetilcolina, le purine (AMP o adenosina-5’-monofosfato,
ADP o adenosina-5’-difosfato, ATP o adenosina-5’-
trifosfato) e i neuropeptidi. Esistono neurotrasmettitori
eccitatori (glutamina, acetilcolina, acido aspartico) e inibitori
(GABA o acido gammaaminobutirrico, adenosina,
serotonina, peptidi oppioidi) [2]. Molti neurotrasmettitori
sono concentrati in specifiche aree cerebrali e in minor
parte nei nervi periferici e nel midollo spinale; questa variabilità
nella distribuzione rende ancora più complessa la
individuazione dei loro difetti che possono essere causati
genericamente da: (a) difetto di sintesi, rilascio, breakdown,
o re-uptake dei neurotrasmettitori stessi, (b) difetto
dei recettori, (c) incapacità delle cellule gliali a mantenere
l’ambiente adatto. Molti difetti dei neurotrasmettitori sono
scarsamente caratterizzati o probabilmente sconosciuti.
Prenderemo in considerazione alcuni difetti congeniti
appartenenti ai seguenti gruppi:
1. difetti di biosintesi di dopamina e serotonina;
2. difetti del catabolismo delle catecolamine;
3. difetti di biosintesi e catabolismo del GABA;
4. iperglicinemia non chetotica;
5. difetti di trasporto o dei recettori dei neurotrasmettitori.
Difetti di biosintesi di dopamina e serotonina
Per amine biogeniche s’intendono le catecolamine (dopamina,
epinefrina, norepinefrina) e la serotonina. Sono i
prodotti terminali del metabolismo di triptofano e tirosina
attraverso reazioni catalizzate nella prima tappa da due
enzimi: triptofano idrossilasi e tirosina idrossilasi (TH),
che richiedono la tetraidrobiopterina (BH4) e l’ossigeno
molecolare come cofattori [3]. In questo gruppo sono compresi:
(a) difetti di BH4, (b) difetto di tirosina idrossilasi,
(c) difetto di triptofano idrossilasi, (d) difetto di decarbossilasi
degli aminoacidi aromatici, (e) difetto di dopamina
β-idrossilasi.





häääääääääääää?? scusa Amalia cara mia, non ci capisco niente, o è perchè non ho studiato medicina, o è perchè è tardi... qui ci sono altri 1000 parole che non capisco...




06/06/2009 21:49
 
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La Biochimica della Depressione
Si può pensare alla depressione come un errore nell’impulso nervoso dovuto ad una quantità insufficiente di neurotrasmettitori specifici nelle sinapsi fra cellule nervose nel cervello. La funzione dei farmaci antidepressivi è rifornire i neurotrasmettitori esauriti e permettere agli impulsi nervosi di passare fra le cellule in modo normale.
Un fattore importante che contribuisce alla depressione si pensa sia l’ereditarietà. Si presume che gli individui ereditino la tendenza di avere neurotrasmettitori esauriti associati con la depressione. Il sistema ghiandolare (specialmente la ghiandola surrenale, tiroidea e quella pineale) è stato coinvolto nella biochimica aberrante della depressione, benché i dettagli non siano ancora stati spiegati del tutto.
Si pensa anche che fattori psicosociali influenzino i livelli di neurotrasmettitori. Così gli eventi deprimenti possono innescare la depressione, e la psicoterapia può aiutare a ristabilire il giusto equilibrio chimico nel cervello.

[SM=g7475] Spero che questo è un pochino piu' chiaro.
07/06/2009 17:27
 
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Re: Re:
Swisslady, 06/06/2009 21.19:




häääääääääääää?? scusa Amalia cara mia, non ci capisco niente, o è perchè non ho studiato medicina, o è perchè è tardi... qui ci sono altri 1000 parole che non capisco...





Forse questa potrà aiutarti a capirne di più.


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Forum Testimoni di Geova
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
07/06/2009 20:37
 
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Amalia sei veramente brava,,,,,,,,,,

1Corinti 13; 4 L’amore è longanime e benigno. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi, non si irrita. Non tiene conto del male. 6 Non si rallegra dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. 7 Copre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 L’amore non viene mai meno.
07/06/2009 20:37
 
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Amalia sei veramente brava,,,,,,,,,,

1Corinti 13; 4 L’amore è longanime e benigno. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi, non si irrita. Non tiene conto del male. 6 Non si rallegra dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. 7 Copre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 L’amore non viene mai meno.
07/06/2009 20:44
 
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scusate...
quindi si potrebbe dire che i cibi oppure una loro carenza sono in parte la causa di questo male......... da qui sorge una domanda.... quali cibi contengono le sostanze che riescono ad aiutare???

Si sa che la cioccolata e altri sono degli ottimi aiuti..
vorrei dire che pure i farmaci sono indispensabli ma anche un'alimentazione sana lo è...
Ho sentito di sorelle che dopo diete strane o assunzione di farmaci togli-fame hanno avuto crisi depressive... quindi che fare...???

Suisselady.... mangia... e anche gli altri.. meglio un cicciottello in più che un depresso ......... [SM=g8335] [SM=g8335]

ciao e a presto... [SM=g7340]

[SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255]

1Corinti 13; 4 L’amore è longanime e benigno. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi, non si irrita. Non tiene conto del male. 6 Non si rallegra dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. 7 Copre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 L’amore non viene mai meno.
07/06/2009 21:18
 
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Re:
eliezell, 07.06.2009 20:44:

scusate...
quindi si potrebbe dire che i cibi oppure una loro carenza sono in parte la causa di questo male......... da qui sorge una domanda.... quali cibi contengono le sostanze che riescono ad aiutare???

Si sa che la cioccolata e altri sono degli ottimi aiuti..
vorrei dire che pure i farmaci sono indispensabli ma anche un'alimentazione sana lo è...
Ho sentito di sorelle che dopo diete strane o assunzione di farmaci togli-fame hanno avuto crisi depressive... quindi che fare...???

Suisselady.... mangia... e anche gli altri.. meglio un cicciottello in più che un depresso ......... [SM=g8335] [SM=g8335]

ciao e a presto... [SM=g7340]

[SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255] [SM=g7255]




ciao cara Eliezell
ho letto che il pesce, la frutta, l' acido folico, i spinaci, cereali integrali possono alleviare un pò la depressione.

buona serata [SM=g7255]
saluti
Swisslady
07/06/2009 21:27
 
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Dieta [SM=g8182]
In molti soggetti in fase di guarigione dalla depressione è utile mantenere un peso costante. Gli scienziati non hanno ancora messo a punto una dieta contro la depressione, tuttavia per mantenersi in un buono stato di salute e per tenere sotto controllo l’umore, si raccomanda di seguire un’alimentazione bilanciata che comprenda i carboidrati complessi (grano, cereali), la frutta, la verdura, quantità moderate di proteine e basso tenore di grassi.
Secondo una ricerca finlandese, condotta dallo psichiatra Antti Tanskanen, sembra che esista una relazione tra pesce e depressione. Si è rilevato infatti che le persone che mangiano prodotti ittici meno di una volta a settimana hanno il 31 per cento di possibilità in più di soffrire di depressione di quelle che lo mangiano più frequentemente. Ciò potrebbe essere spiegato con il fatto che il pesce contiene gli acidi grassi polinsati omega-3, detti Pufa che sarebbero alla base del trattamento delle crisi maniaco-depressive. Inoltre sembra che nei paesi in cui è più alto il consumo di pesce si hanno tassi di depressione inferiori agli altri. Secondo la ricerca finlandese, gli effetti del consumo di pesce sono particolarmente significativi per le donne, ma secondo il dottor Antti Tanskanen i risultati indicano che sono validi anche per gli uomini. Negli studi clinici controllati condotti a tutt’oggi, invece, non si è ancora dimostrata l’utilità di megadosi di vitamine o della dieta macrobiotica. La ragione dell’efficacia della dieta nella depressione potrebbe risiedere nel fatto che potrebbe migliorare l’immagine che una persona ha di sé. È comunque sempre opportuno parlare con il proprio medico per trovare la dieta giusta, qualora fosse sbagliata, infatti, potrebbe anche precipitare cambiamenti negativi di umore [SM=x1408433]
07/06/2009 21:41
 
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Cibo e umore [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=x1408403] [SM=x1408403]


Più serotonina quando ti senti giù!
Che il nostro stato emotivo condizioni le sc elte alimentari che facciamo è ormai un fatto risaputo su cui sono state scritte pagine e pagine.
Al contrario, pochi studi ed incompleti sono stati condotti in merito a come l'alimentazione possa influenzare il nostro umore ma, ad oggi, non esistono più dubbi che questo accada continuamente.

Anche quando riteniamo di essere guidati dal gusto personale e da consolidate abitudini ognuno di noi tende dunque ad avvicinarsi inconsciamente a quei cibi che possono modificare in positivo la propria biochimica umorale.
Involontariamente siamo sempre portati a scegliere proprio quei cibi che "funzionano come antidepressivi".

Non a caso sin dagli anni sessanta la depressione è stata messa in relazione anche con la carenza organica di alcuni nutrienti tra i quali la serotonina. L'esempio più classico è quello della cosiddetta depressione stagionale (SAD) nella quale è molto più presente il desiderio, per lo più serale, di dolci e zuccheri in genere. La spiegazione scientifica di questo comportamento ci viene svelata da uno studio condotto dal dipartimento di psichiatria dell'Università di Montreal.

Il deficit di serotonina, che sta alla base della depressione classica, si aggraverebbe con il calo fisiologico serale del neurotrasmettitore costringendo la persona che soffre di depressione stagionale a correggere il difetto abbuffandosi di zuccheri semplici che contengono il "triptofano". Da questo aminoacido le cellule nervose sono infatti in grado di sintetizzare la serotonina.

L'insulina poi, che si attiva quando aumentano i livelli di zucchero presente nel nostro circolo, è in grado di migliorare il grado di permeabilità del triptofano nel cervello. Ne favorisce, in sostanza, l'ingresso nel suo bersaglio diretto.
Possiamo così comprendere come gli zuccheri abbiano molteplici azioni pertinenti con il nostro umore.

Invece degli zuccheri...
Far ricorso ai soli dolci nel tentativo di migliorare il nostro grado di umore non è però la strategia vincente.
Tre sono le diverse e sostanziali motivazioni:
1.

l'apporto calorico degli zuccheri implica un aumento di peso, soprattutto in diete ricche di carboidrati.
2.

il rischio diabete, una grave ed insidiosissima forma di endocrinopatia.
3.

un eccesso di zuccheri semplici indebolisce il sistema immunitario, abbassando le nostre barriere difensive agli agenti esterni ed alla lunga ha ripercussioni negative sull'attività cerebrale.

Imparare a regolare la propria alimentazione "rispolverando" semplici ma dimenticate abitudini comportamentali può, invece, rivelarsi la strategia vincente.

Nei momenti di riduzione del tono dell'umore, quando non si dovrebbe rinunciare ai cibi ricchi di quelle sostanze di cui l'organismo necessita, è consigliabile far ricorso, più che ai dolci, ai carboidrati complessi di pasta e cereali e agli altri alimenti ricchi di serotonina: frutta (avocado, ananas, arachidi, banana, kiwi, noci, prugne) e verdura (pomodori e melanzane).

Ottima misura poi è quella di regolarizzare la nostra funzione intestinale e di adottare delle sane norme comportamentali a tavola.

C'è di più. Quando mangiamo lentamente diamo tempo allo stomaco di assorbire una quota maggiore anche di quei nutrienti che vi transitano più velocemente come gli zuccheri. [SM=g7562] Saluti,Amy [SM=g7255]
12/06/2009 19:10
 
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Anche lo stress puo' portare ad avere depressione [SM=x1408438]



Sintomi dello stress


I sintomi da stress possono essere suddivisi in quattro categorie.

Sintomi fisici
- Mal di testa
- Dolore di schiena
- Indigestione
- Collo e spalle tese
- Dolore allo stomaco
- Tachicardia
- Sudorazione delle mani
- Agitazione e irrequietezza
- Problemi di sonno
- Stanchezza
- Capogiri
- Perdita di appetito
- Problemi sessuali
- Suoni (tintinni, fischi) nelle orecchie

Sintomi comportamentali
- Digrignare i denti
- Attitudine alla prepotenza
- Aumento dell'uso di alcolici
- Mangiare compulsivamente
- Criticare gli altri
- Impossibilita' di portare le cose a termine

Sintomi emozionali
- Piangere
- Enorme senso di pressione
- Nervosismo, ansia
- Rabbia
- Sentire che non c'e' nessun significato nel vivere
- Solitudine
- Tensione; sentire di essere sul punto di esplodere
- Infelicità senza un motivo valido
- Sentirsi impotenti a cambiare le cose
- Essere facilmente agitati o sconvolti

Sintomi cognitivi
- Problemi a pensare in maniera chiara
- Impossibilità nel prendere decisioni
- Dimenticare le cose o distrarsi facilmente
- Pensare di scappare via
- Mancanza di creatività
- Preoccuparsi costantemente
- Perdita di memoria
- Perdita del senso dell'umorismo
12/06/2009 19:17
 
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