La Bibbia non si contraddice!

La Bibbia non si contraddice e su questo siamo d’accordo, anche se talvolta, apparentemente, sembrerebbe il contrario, come ad esempio nelle seguenti due scritture.

Mt. 5:16 – Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinchè vedano le vostre eccellenti opere e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli

Mt. 6:1 – Badate bene di non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere osservati da loro; altrimenti non avrete nessuna ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.

Indubbiamente comprendo che vanno lette nei relativi contesti, evitando l’aspetto letterale e più immediato e in coerenza con il titolo di questo 3D.
Ma secondo voi (TdG) qual è la spiegazione?

Salve - Salvian

ciao Salvian,
la spiegazione sta nel motivo per cui si pratica la giustizia.
Se le eccellenti opere le compiamo per essere osservati, per compiacere il nostro ego, non avremo ricompensa perchè il motivo è futile ed egocentrico...
se invece spinta dall'amore per Dio una persona fa del cristianesimo il proprio vestito, la sua seconda pelle, le persone possono notare il comportamento e dare merito a Dio perchè riconoscono che quel modo di comportarsi è tipico del cristiano.

quante persone hanno conosciuto Dio e Gesù leggendo le scritture e sono cambiate rispetto a esecrabili comportamenti precedenti!
Non è merito della forza che emana dalle scritture?

salvian, 22/05/2010 10.26:

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La Bibbia non si contraddice e su questo siamo d’accordo, anche se talvolta, apparentemente, sembrerebbe il contrario, come ad esempio nelle seguenti due scritture.

Mt. 5:16 – Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinchè vedano le vostre eccellenti opere e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli

Mt. 6:1 – Badate bene di non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere osservati da loro; altrimenti non avrete nessuna ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.

Indubbiamente comprendo che vanno lette nei relativi contesti, evitando l’aspetto letterale e più immediato e in coerenza con il titolo di questo 3D.
Ma secondo voi (TdG) qual è la spiegazione?

Salve - Salvian

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Brevemente Salvian.
Non bisogna mai decontestualizzare dei passi biblici, altrimenti si corre il rischio di non comprenderne il significato.
Non c' è alcuna contraddizione tra le due Scritture.
Matteo 5:14-16 è inserito nel famoso Sermone della Montagna (autentica Magna Charta del cristianesimo!): qui Gesù afferma che i suoi discepoli sono "la luce del mondo" (perchè Egli stesso è la luce, confronta Gv. 12:35-36), e che la loro luce non si può nascondere "sotto il moggio", ma deve risplendere davanti agli uomini.
Quale luce? Le loro "opere eccellenti". Per esempio, dei cristiani di Filippi, Paolo disse che "risplendevano come illuminatori del mondo in mezzo a una generazione perversa"(Filippesi 2:15).
Con tali opere eccellenti, i discepoli di Gesù glorificano il Padre che è nei cieli.
Diverso il discorso di Matteo 6:1.
Lì si parla di "non praticare la nostra giustizia per essere osservati dagli uomini".
Si pensi a ciò che facevano i farisei al riguardo, leggendoti Matteo 23:5-7!
E, restando nel corpus matteano, Gesù aggiunse: "Poichè io vi dico che se la vostra giustizia non abbonda più di quelle dei scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli" (Matteo 5:20).
E i farisei abbondavano, al contrario, di ingiustizia, basta leggere, ad esempio Matteo 23:23: "Date la decima della menta e dell' aneto e del comino, ma avete trascurato le cose più importanti della Legge, cioè la giustizia, la misericordia e la fedeltà".
I farisei avevano quindi trascurato "la giustizia", ma quale giustizia? Quella di Dio, sostituendola con la loro.
Ecco perchè loro, e chi si comporta come loro, non avrà "nessuna ricompensa presso il Padre che è nei cieli, tornando a Matteo 6:1.
Grazie.

Aquila-58, 22/05/2010 13.43:

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Non bisogna mai decontestualizzare dei passi biblici, altrimenti si corre il rischio di non comprenderne il significato.
Non c' è alcuna contraddizione tra le due Scritture.

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Sono d’accordo, ma non fai che confermare ciò che avevo già accennato: “Indubbiamente vanno lette nei relativi contesti, evitando l’aspetto letterale e più immediato …”
Ti assicuro che “decontestualizzare” non è certo una mia caratteristica, come invece spesso e volentieri si fa "dalle tue parti" … (forse mi sbaglierò, ma almeno così mi pare, senza alcuna offesa).
In questo caso, da parte mia, indicarne l’apparente contraddizione, era solo per curiosità di un V/s parere e studiarne meglio il significato.

Nel merito mi pare, comunque e di primo acchitto, di concordare più o meno con le risposte sia di Gianduiotta.50 che di Aquila-58.

Peraltro direi semplicemente (in parole povere) che non c’è alcuna contraddizione in quanto trattasi di cose diverse.
La prima scrittura mi pare vorrebbe significare che il cristiano non deve nascondere tale sua qualità davanti agli uomini, ma, anzi, come una luce che risplende deve testimoniarla, dando così gloria all’Iddio dei Cieli.
La seconda invece parla delle opere di bene dei cristiani, della loro “giustizia”, cioè, che non deve essere fatta, come i farisei, per il solo scopo di farsene un vanto tra gli uomini e dagli stessi esserne magnificati, perché tale solamente sarà la loro ricompensa.

La V/s collaborazione mi ha aiutato a riflettere e vedere sotto una giusta luce le scritture da me citate.

Grazie.

Salve - Salvian

salvian, 22.05.2010 14:41:

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In questo caso, da parte mia, indicarne l’apparente contraddizione, era solo per curiosità di un V/s parere e studiarne meglio il significato.

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infatti il tuo quesito l'ho preso con questo spirito e non vi ho letto nessuna intenzionalità alla polemica

grazie salvian