CERTO, tutti dobbiamo ringraziare qualcuno (e cioè il n/s comune Dio e Creatore di tutte le cose, comunque lo si voglia chiamare) per il dono della n/s vita.
Chiunque abbia una fede sincera, lo crede.
Ma ciò non significa che siamo stati creati per essere degli automi, senza alcuna libertà.
Le regole ci sono e sono quelle derivanti dall’esempio diretto del Cristo e non certo quelle imposte da un qualsiasi gruppo di n/s simili.
Io credo che subito dopo la morte di Gesù la comunità cristiana abbia cominciato subito (a cominciare già dagli Apostoli) a perdere quella genuinità e libertà donataci dal Cristo stesso, per giungere ad un sistema tendenzialmente lontano dai veri e sostanziali principi da Lui insegnatici.
In tal senso, tra molte altre (contenute nei vangeli), considero significative le seguenti scritture:
“Gesù disse a quelli che avevano creduto in lui: - Se rimanete ben radicati nella mia parola, siete veramente miei discepoli. Così conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi.” (Gv. 8:31-32)
“Voi leggete continuamente la Bibbia perché così pensate di avere vita eterna: ebbene, anche la Bibbia testimonia di me! Ma voi non volete venire a me per avere la vita”(Gv. 5: 39-40)
“Non dovete pensare che io sia venuto ad abolire la legge di Mosè e l’insegnamento dei profeti; io non son venuto per abolirla, ma per compierla in modo perfetto” (Mt. 5:17)
Quindi Gesù era venuto per insegnare una pratica più sincera, sostanziale e senza ipocrisia (cioè più perfetta) della “Legge” già esistente, non certo per fondare una nuova religione o per far sì che determinati uomini utilizzassero le sue parole o i suoi insegnamenti (interpretati in modo distorto) per fini di potere sui propri simili, come subito cominciò a succedere. E duemila anni di storia sono lì a testimoniarlo.
Salve - Salvian
[Modificato da salvian 28/06/2010 17:48]