"Sbaglio o siamo nel III° secolo?"
Ti ringrazio per questa tua chiara testimonianza. Essa mostra distintamente che la citazione è chiara ed inequivocabile, e infatti tu, resoti conto della cosa, ti limiti ad obiettare che tuttavia essa non confuterebbe la tesi dello scandinavo in quanto del III secolo.
Beh, sì, è del terzo secolo, ma evidentemente, quando ti sei precipitato su Google a controllare chi fosse Plauto, questo sconosciuto, hai letto frettolosamente la data, non accorgenti che è certamente del III secolo, ma del terzo secolo
a.C.! Attesta dunque quello che Simon mi ha chiesto, e non è certamente tarda.
Questa tua svista clamorosa dimostra che:
1)Tu non sai chi è Plauto, il celeberrimo comico romano, e sei dovuto andare a controllare nella baia dei dilettanti, wikipedia, chi fosse, sbagliando per di più a leggere.
2)Che la citazione è chiara e dimostra quello che volevo sostenere, tant'è che tu ti sei affrettato, tentando di sminuirla, a dire che è una fonte del III secolo...
La vera domanda è: com'è possibile che gente che non sa neppure chi sia Plauto, programma da terzo anno di liceo (per chi l'ha frequentato!) si metta a scrivere libri a tematica antichistica discutendo di traduzioni dal greco?
Questo è veramente un saggio dell'erudizione e della ingiustificata pretesa di capire un dibattito che hanno i TdG che affollano il web. Come possono pretendere di discutere di crocifissione romana, se se gli manca l'abc del programma ministeriale di un latinista adolescente?