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i nostri problemi sono una punizione divina?

Ultimo Aggiornamento: 14/08/2010 12:54
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14/08/2010 09:04
 
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sveliatevi 1. 09.pag 12 Il punto di vista biblico
I nostri problemi sono una punizione di Dio?
“Sento che qualcuno mi sta punendo”, dice una donna che ha passato la cinquantina e ha scoperto di avere un cancro. Riflettendo su un errore commesso anni prima, arriva a questa conclusione: “Sicuramente è Dio che mi sta dicendo che ho peccato”.
DI FRONTE alle avversità molti credono che Dio li stia punendo per qualche errore commesso nel passato. Improvvisamente travolti da una valanga di problemi, forse si lamentano dicendo: “Perché proprio a me? Cos’ho fatto per meritarmi questo?” Dovremmo concludere che i nostri problemi sono un segno della disapprovazione divina? Le avversità che ci colpiscono individualmente sono davvero una punizione di Dio?
Fedeli adoratori di Dio che affrontarono avversità
Consideriamo cosa dice la Bibbia riguardo a un uomo di nome Giobbe. All’improvviso perse tutte le sue ricchezze. Poi i suoi dieci figli morirono in una bufera. Poco dopo fu colpito da una malattia debilitante e ripugnante. (Giobbe 1:13-19; 2:7, 8) Queste avversità spinsero Giobbe a gridare: “La mano di Dio mi ha colpito”. (Giobbe 19:21, Nuovissima Versione della Bibbia dai testi originali) Evidentemente Giobbe pensava che Dio lo stesse punendo; oggi molti la pensano allo stesso modo.
Stando a quanto dice la Bibbia, però, prima che Giobbe iniziasse ad affrontare le sue prove, Dio stesso lo aveva descritto come un “uomo irriprovevole e retto, che teme Dio e si ritrae dal male”. (Giobbe 1:8) È chiaro che le avversità di Giobbe non furono una punizione di Dio, dal momento che aveva dichiarato in modo esplicito di approvarlo.
La Bibbia è piena di esempi di persone rette che furono colpite da qualche avversità. Sebbene fosse un leale servitore di Dio, Giuseppe fu ingiustamente messo in prigione e vi rimase per anni. (Genesi 39:10-20; 40:15) Il fedele cristiano Timoteo soffriva di “frequenti casi di malattia”. (1 Timoteo 5:23) Perfino Gesù Cristo, pur non avendo mai peccato, subì maltrattamenti crudeli prima di morire fra atroci sofferenze. (1 Pietro 2:21-24) Quindi è un errore concludere che le avversità siano necessariamente un’espressione della disapprovazione di Dio. Ma visto che non è Dio a causare le avversità, chi potrebbe esserne il responsabile?
Le cause dei nostri problemi
La Bibbia mostra che fu Satana il Diavolo la causa delle disgrazie di Giobbe. (Giobbe 1:7-12; 2:3-8) Inoltre rivela che oggi anche i nostri problemi sono dovuti principalmente a lui, dicendo: “Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. (Rivelazione [Apocalisse] 12:12) Essendo “il governante di questo mondo”, Satana ha spinto molti a commettere azioni malvage che hanno avuto come risultato angoscia e indicibili sofferenze. — Giovanni 12:31; Salmo 37:12, 14.
Comunque non dovremmo subito incolpare il Diavolo di qualsiasi avversità ci capiti. Come conseguenza del peccato e dell’imperfezione ereditati, tendiamo a prendere decisioni poco sagge che possono causarci problemi. (Salmo 51:5; Romani 5:12) Per esempio, immaginiamo che qualcuno decida di non nutrirsi in modo appropriato e di non concedersi il necessario riposo. Se tale scelta alla fine gli procurasse seri problemi di salute, la colpa sarebbe del Diavolo? No, la persona starebbe semplicemente raccogliendo le amare conseguenze del suo poco giudizio. (Galati 6:7) Questa situazione è ben descritta dalle parole di un proverbio biblico: “Certa gente va in rovina per la sua stoltezza”. — Proverbi 19:3, Parola del Signore.
Infine dobbiamo riconoscere che molte situazioni spiacevoli sono semplicemente dovute ‘al tempo e all’avvenimento imprevisto’. (Ecclesiaste 9:11) Prendiamo il caso di una persona che viene sorpresa da un acquazzone. Può bagnarsi appena o inzupparsi completamente: tutto dipende da dove si trova quando comincia a piovere. In modo simile, nei “tempi difficili” in cui viviamo, condizioni negative possono tramutarsi all’improvviso in un rovescio di avversità. (2 Timoteo 3:1-5) Saranno le circostanze e il momento, sui quali abbiamo poco o nessun controllo, a stabilire quanto la cosa incida su di noi. Ma allora dovremo sempre subire avversità?

Fil 4:7 "La pace di Dio sorpassa ogni pensiero"
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14/08/2010 11:52
 
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il punto di vista del mio culto per esempio, è questo:
esistono energie negative e positive..scelte giuste e sbagliate...il secondo caso è molto più "carnale"..il primo è quello spirituale, quello che gira storto anche quando si prende la decisione giusta...in questo caso si agisce sulle energie..

il Dio unico, da quello che ho capito non penso che si "diverta" a mettere alla prova...però non so se ho capito bene...sta facendo un po' da spettatore senza intervenire...o no?
[SM=g2037509]
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Re:
HadesBloodyMoon, 14/08/2010 11.52:

il punto di vista del mio culto per esempio, è questo:
esistono energie negative e positive..scelte giuste e sbagliate...il secondo caso è molto più "carnale"..il primo è quello spirituale, quello che gira storto anche quando si prende la decisione giusta...in questo caso si agisce sulle energie..

il Dio unico, da quello che ho capito non penso che si "diverta" a mettere alla prova...però non so se ho capito bene...sta facendo un po' da spettatore senza intervenire...o no?
[SM=g2037509]




No, non fa affatto da spettatore.
Il discorso è ben più complesso.
Dio ha stabilito un giorno in cui interverrà, questo è scritto ben chiaro (Daniele 2:44)
Perchè quindi sembra che procrastini quel giorno?
Perchè ci ama, e come dice l' apostolo Pietro, la Sua pazienza è salvezza per noi tutti (2 Pietro 3:15).
Come dice lo stesso apostolo, Dio "non è lento riguardo alla sua promessa, come alcuni considerano la lentezza, ma è paziente verso di voi perchè non desidera che alcuno sia distrutto ma desidera che tutti pervengano al pentimento" (2 Pietro 3:9).
Cioè a dire, Dio ha un' altra ottica rispetto alla nostra, com' è ovvio, e "suoi pensieri non sono i nostri pensieri" (Isaia 55:8-9).
Infatti, ai nostri occhi sembra che Egli procrastini "quel giorno", ma in realtà così non è... (Abacuc 2:2-3)
A suo tempo interverrà per far cessare per sempre la malvagità e la sofferenza, ma Egli farà ciò al giorno da Lui stabilito, che noi non conosciamo (Matteo 24:36).
Grazie.
[SM=g27987]


[Modificato da Aquila-58 14/08/2010 12:54]
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