Il padre resuscita il figlio vivifica Giovanni 5

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Mirco
00domenica 29 gennaio 2023 21:29
Dio resuscita, il figlio vivifica. Se non sei vivificato dal Cristo , Dio ti assegna alla perdita del corpo e della anima nella morte eterna.

Per essere vivificati bisogna udire il soffio parola dell' arcangelo.

Cristo predicava a chi voleva.Vivificava già allora chi lo udiva stando nell' suo sepolcro spirituale.

Se prima non si VIENE VIVIFICATI DAL CRISTO NON SI PUO RICEVERE VITA ETERNA X LA CARNE. LUI È LA VIA NON IL FINE

APOCALISSE 21 È IL PADRE SUL TRONO BIANCO CHE CONFERISCE E PATTUISCE LA VITA ETERNA AI MORTI CHE SONO NELLA CARNE.. MORTI IN CRISTO IN QUANTO LA CARNE POICHÉ QUESTA È CONTRO LO SPIRITO

PERTANTO DIO LA FA MORTA AI SUOI OCCHI CIRCONCISA NELLA VESTE DI CRISTO. QUESTO DURANDO ..FINO AL GIORNO FINALE DELLA PROVA NELLA VESTE INCARNATA E PERFEZIONATA DELL ULTIMO ADAMO..CHE SE SUPERATA SENZA PIU MEDIATORE SARÀ CONSIDERATA VIVENTE PURE LA CARNE E MANTENUTA IN VITA IN ETERNO

IL FIGLIO NON PUO MANTENERE IN VITA IN ETERNO GLI UOMINI MORTALI SOLO DIO PUO FARLO

LA VERA INTERPRETAZIONE DI GIOVANNI 5 ?

GIOVANNI 5: 9 Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non ciò che vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente.

IL FIGLIO FA QUELLO CHE IL PADRE FA..E LO MOSTRA AL FIGLIO. CHE NE FA APPLICAZIONE DI QUELLO SUGGERITO DA PADRE

21 Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole.

NON DICE RESUSCITA MA VIVIFICA IN SPIRITO IN VISTA DELLA RESURREZIONE
INFATTI LEGGIAMO

24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

VIENE VIVIFICATO DALLA PREDICAZIONE DEL FIGLIO IN VISTA DELLA RESURREZIONE

25 In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno.

IL FIGLIO VIVIFICA AGLI OCCHI DI DIO A CHI VUOLE PREDICARE

26 Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso

VITA SPIRITUALE

; 27 e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo. 28 Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; 29 quelli che avranno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che avranno operato male, in risurrezione di giudizio.

CHI ODE È GIÀ RISORTO MA SOLO SE POI ASCOLTERÀ E METTERÀ IN PRATICA LA VOCE DEL FIGLIO , LA SUA SARÀ UNA RESURREZIONE DI VITA USCENDO DALLO STATO STATO DI MORTE NELLA CARNE USCIRANNO VIA DAL BATTESIMO DI MORTE DELLA CARNE AVENDO LA VITA DELLA CARNE MUTATA IN ETERNA.

MA PRIMA DEVE ESSERE VIVIFICATO TRAMITE L'ALBERO DELLA VITA SPIRITUALE CHE ATTINGE DALLE ACQUE DEL CRISTO

M71
00lunedì 30 gennaio 2023 00:12
Trovo solo io queste affermazioni un po' desuete ?
Mirco
00lunedì 30 gennaio 2023 09:35
Re:
M71, 30/01/2023 00:12:

Trovo solo io queste affermazioni un po' desuete ?



I cattolici credono che Gesù poteva resuscitare per il suo potere ; qualcuno giustifica che nel caso di Lazzaro dovette essere aiutato da Dio perché era in decomposizione..il che è puerile come scusa

Io non lo credo..il Cristo poteva solamente VIVIFICARE i morti presenti.. perché non basta essere resuscitato bisogna poi essere vivificati x uscire infine dal sepolcro o battesimo di morte. E il padre vivifica per mezzo del figlio e a nome del sangue del figlio in termini spirituali ma riguardo la carne soltanto alla fine avverrà stando davanti al trono del solo Dio a cui Cristo gli ha consegnato il regno e solo Dio può pattuire conferire vita eterna ai mortali Non certo il figlio.. poiché solo Dio ne ha la potenza

Infatti Il figlio andato via non poteva più operare, ma lo fece il padre tramite la creazione del soccorritore mandato dopo essersi presentato al Padre creato x la specifica funzione e scopo da attuare mediante gli apostoli e altri , per VIVIFICARE in spirito migliaia di genti convertite e ogni tanto resuscitare qualcuno venendo per tal motivo pregato Dio e non il figlio.

La tromba che viene suonata come soffio di Dio e strumento, esprime la potenza di Dio e non dell' arcangelo che la usa come fattore esterno alla sua identità ontologica. Inoltre e da esaminare se tali morti siani da intendersi come morti fisici oppure spirituali come fu nel primo secolo

Come supponevo da anni. Gesù non ha in sé i semi dei santi ma solo Dio. Infatti Gesù identifica come Dio dei viventi Abraamo Isacco.. soltanto il suo Dio e non se stesso, questo nell ambito della futura prospettiva escatologica che ci porta nel giorno della loro resurrezione.

Lui ha vita spirituale e può trasmetterla.a chi vuole .ma non la vita come resurrezione corporea...dei semi che sono in Dio. Ciò che gli fu concesso di avere in sé la vita spirituale..la conoscenza che rende viventi davanti a Dio..gli fu concesso di essere fonte di vita spirituale tramite il versamento della sua vita poiché siamo dichiarati viventi a nome del suo sacrificio e adottati in parte pure come sacerdoti trovando in Cristo la ragione del dono della immortalita. Creata nei cieli dal Padre..non da Cristo.

Se per te trovi ciò desueto..x me non lo è. Tutte le ( altre cose) cose create sulla terra come esseri umani furono procreate per mezzo di Adamo. Ma chi lo fece divenire anima vivente non fu Cristo...ma il Padre. Tutte le cose create x mezzo di lui può riferirsi esclusivamente a partire dalla sua resurrezione compresi troni e signorie celesti nella veste dei 144.000 create da Dio per mezzo del suo sacrificio.

Quando Pietro resuscitò Tabitha fu per mezzo del Padre..il figlio era andato via e a dispetto di crederlo onnipresente .
I-gua
00lunedì 30 gennaio 2023 12:27
M71, 30/01/2023 00:12:

Trovo solo io queste affermazioni un po' desuete ?

Caro M71

In che senso “desueto “?

Penso che la tua impressione sia indice di un processo di secolarizzazione, mi sembra abbastanza generalizzato tra i testimoni di Geova

[SM=g1871112]
Mirco
00lunedì 30 gennaio 2023 17:02
2Corinzi 5
1 Sappiamo infatti che se questa tenda, che è la nostra dimora terrena, viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli. 2 Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, 3 se pure saremo trovati vestiti e non nudi. 4 Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 5 Ora colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito.

38 e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo.

la caparra non lha data Gesù
M71
00lunedì 30 gennaio 2023 23:02

I cattolici credono che Gesù poteva resuscitare per il suo potere


Credono questo perché non riescono a risolvere un errore di concetto: per loro Gesù è Dio Onnipotente, non una creatura di rango inferiore, che poté ammettere: non faccio nulla di mia iniziativa (Gv 8:27), e: da Dio sono stato mandato e sono qui. Non sono venuto di mia iniziativa, ma è lui che mi ha mandato (8:42).

Detto questo, tutte le risurrezioni che Gesù operò le fece solo perché Dio gli concesse un tale potere, e comunque non in modo esclusivo. Lo concesse infatti anche al profeta Elia (1Re 17:21, 22), addirittura alle ossa del defunto Eliseo (2Re 13:20, 21), a Paolo (At 20:9-11).

Non vedo risurrezione e vivificazione, ma semplicemente l'anàstasis, “il far alzare, l’alzarsi”: Dio dona di nuovo la vita a chi l'ha persa, e può farlo direttamente oppure attraverso un agente.

Direi che la pensiamo in modo simile, o sbaglio?
Mirco
00martedì 31 gennaio 2023 10:26
Re:
M71, 30/01/2023 23:02:


I cattolici credono che Gesù poteva resuscitare per il suo potere


Credono questo perché non riescono a risolvere un errore di concetto: per loro Gesù è Dio Onnipotente, non una creatura di rango inferiore, che poté ammettere: non faccio nulla di mia iniziativa (Gv 8:27), e: da Dio sono stato mandato e sono qui. Non sono venuto di mia iniziativa, ma è lui che mi ha mandato (8:42).

Detto questo, tutte le risurrezioni che Gesù operò le fece solo perché Dio gli concesse un tale potere, e comunque non in modo esclusivo. Lo concesse infatti anche al profeta Elia (1Re 17:21, 22), addirittura alle ossa del defunto Eliseo (2Re 13:20, 21), a Paolo (At 20:9-11).

Non vedo risurrezione e vivificazione, ma semplicemente l'anàstasis, “il far alzare, l’alzarsi”: Dio dona di nuovo la vita a chi l'ha persa, e può farlo direttamente oppure attraverso un agente.

Direi che la pensiamo in modo simile, o sbaglio?



(le mie parole sono spirito e vita )

La pensiamo in modo simile? Non saprei , apparentemente quello che scrivi mi sembra che contraddice un poco l'idea della resurrezione per essere poi vivificati spiritualmente in nome e tramite Cristo.

Cioè questo rappresentando quello che sarà operato tramite il suo governo rappresentato da quell'albero regno, o governo che produrrà frutti di vita mensilmente, allo scopo di far venire alla vita spirituale ed essere considerati viventi in Cristo le nazioni inclusi tutti i risorti; e non per la nostra propria opera o carne, essendo in ciò come malati ; anche se l'obbiettivo finale di tale frutti è quello di rendere infine vivente pure la carne agli occhi di Dio, la sua guarigione, potendo in base a ciò firmare il riconoscimento della vita umana come eterna , con ciò ,Dio impegnandosi a mantenere in vita dei mortali, in eterno ; questi potendo fuoriuscire dalle loro tombe battesimali come morti in quanto alla carne pur se erano divenuti viventi nello spirito di Cristo almeno a parole e come partecipazione nella circoncisione della carne in Cristo, o battesimo di morte da cui dovranno fuoriuscire; dovendo cancellare in se stessi abitudini e desideri errati; e in questo presente anche ai bisogni materiali se questo serve per mantenersi leali al Signore , ciò determinando infine una condotta pura, perfetta le cui motivazioni , le vere, saranno evidenziate nella ultima prova finale , di quale veramente siano.

Ciò che trovo insolito, è che se era in Cristo tale dono, tale da poterlo alitare pure sui discepoli , come in realtà fece per altro tipo, in una occasione ; non si spiegherebbe l'episodio di Lazzaro.

In parole povere non era l'ombra o il fazzoletto ad operare guarigioni , o le ossa, piuttosto credo che come specifico dono Dio se lo riservi in modo diretto anche associandolo alle parole e alla presenza degli apostoli, come fu nel passato identificabile in qualche profeta .

Poichè se fosse stato un dono dato in se stessi, in chiave impersonale , non si comprende la richiesta di Gesù nel caso di Lazzaro. Cosa che non sembra accadeva se doveva ridare la vista a un cieco.

Giovanni 25 In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno.

i morti sono viventi , se in grado di udire la sua voce e di accettarla per essere dichiarati viventi, cosa che non centra con l'essere risorti , anche perchè di certo non sono nati dalal culla " viventi" sotto questo aspetto ..ma morti come i loro genitori


26 Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso;

ovvio che non si fa riferimento a nessuna immortalità il Cristo è morto sulla croce


. 21 Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole.


Da notare che si fa distinzione tra resuscitare e vivificare , sono due cose diverse, poichè resuscitare si può ma venire alla esistenza come figli, non sarà per tutti, e la loro rimane una resurrezione non di vita, anzi alla fine di morte eterna, a differenza di coloro che verranno alla vita eterna . Daniel 12:1,2. 28 Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; ( tromba = predicazione, parole e potenza ) 29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.

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