Re:
flabot, 02/08/2011 21.20:
C' è un bel libro sull' argomento sollevato dal signor Della Pergola: La vita inaspettata di Telmo Pievani (Filosofia della Scienza, Milano-Bicocca) pubblicato da Raffaello Cortina. Pievani descrive «un' evoluzione che non ci aveva previsto», cioè una serie di casualità, contingenze, biforcazioni che rendono la storia umana complessa e casuale. Per esempio, nel 2008 in Siberia sono stati trovati i resti fossili di un nostro antenato fino a quel momento sconosciuto, l' homo di Denisova. Il tempo profondo, scrive Pievani, è «pieno di ipotesi di vite alternative che hanno fallito per ragioni forse non sempre connesse a una loro inadeguatezza».
Non ho letto il libro.
Tieni presente, flabot, che il motivo del "fallimento" che Pievani giustimante ed onestamente riconosce è stato dovuto principalmente ed inizialmente ad ipotesi che ignoravano la complessità della vita (ad esempio il brodo primordiale di Oparin) e successivamente, ad ipotesi che non ne tenevano conto volutamente conto (i vari "mondo DNA" prima e "mondo RNA" successivamente, per poi tentare la strada dei "ribozimi"), "compensando" gli immensi divari tra caso e intervento intelligente con la competenza di ingegneri biochimici.
Considerando quindi che ad oggi la scienza non riconosce ufficialmente ed a livello unanime nessuna delle suddette ipotesi, quale è stato il principale parametro che ha fatto fallire clamorosamente tutte queste ipotesi?
L'attribuire al caso la comparsa della vita ed i suoi iniziali e critici sviluppi.
Cosa propone Pievani, da quanto leggo?
Una serie di "..
casualità, contingenze, biforcazioni che rendono la storia umana complessa e
casuale.."
Quindi direi che siamo sulla strada sbagliata..
Tra l'altro, non capisco a quale ipotesi si riferirebbe: lui è un filosofo della Scienza, quindi non produce ipotesi relative ad altre discipline, al massimo le "valuta".
Quindi sarebbe interessante, prima di rispondere "tecnicamente", sapere a quale ipotesi si riferisce.
Visto che non mi risulta che recentemente ne siano saltate fuori altre degne di nota - ma non lo escludo - credo che possa parlare di una delle più recenti formulate, ovvero l'RNA world che, ripeto, è ben lontano dall'essere stato accettato dalla comunità scientifica ufficiale, visto l'abbondante ricorso ad eventualità improbabili per poi ottenere molecole parzialmente funzionali (in grado di sintetizzare solo 2 o tre dei nucleotidi necessari alle molecole dalla vita, con particolari temperature e condizioni, tra l'altro diverse tra loro per i vari nucleotidi).
flabot, 02/08/2011 21.20:
Vale anche per gli ominidi: «In almeno una fase della nostra storia evolutiva ci siamo ritrovati in pochi: bande sparse di hominini, mobili e intraprendenti, ma con numeri che oggi rasenterebbero il rischio estinzione». Avremmo dunque potuto non esserci, così come avrebbe potuto esserci una specie molto diversa dalla nostra. Gli hominini sono passati per sperimentazioni adattative durate milioni di anni nelle quali è difficile «rintracciare una qualche tendenza inevitabile, una direzione una traiettoria privilegiata, una freccia del tempo». Siamo invece «figli contingenti di "sola storia", cioè di una sequenza di eventi irripetibili e generosi».
Certo ma sulla base di quali teorie accettate? No, lo chiedo solo perché i vari lineaggi dei supposti "ominidi" cambiano ogni 2 o 3 mesi..
Mi sembra anche qui che ci sia troppo genericità per esprimere un parere più specifico.
flabot, 02/08/2011 21.20:
Quanto al "disegno intelligente" basta leggere come le vespe per assicurare la sopravvivenza delle loro uova, le iniettino nel ventre di un bruco dopo averlo temporaneamente paralizzato con una puntura. Al dischiudersi, i "neonati" divorano il bruco dall' interno senza ucciderlo, portandolo lentamente ad una morte atroce. Se c' è un "disegno intelligente", s' è scritto, è quello di un sadico.
Molto spesso il concetto di "disegno intelligente" viene misinterpretato.
E' strano però che questo venga fatto da un filosofo della scienza, che dovrebbe aver ben chiaro cosa sostengo le principali teorie alternative.
Il disegno intelligente non attribuisce "qualità" morale o di altro tipo all'entità o al prodotto di ciò che ha avuto un progetto: semplicemente sostiene che c'è stato un progetto, tra l'altro sulla base di considerazioni proprie e facenti parte della filosofia della scienza come il concetto di "best explanation" che Pievani dovrebbe conoscere.
Per definizioni corrette di Intelligent Design ecco un link interessante (sorry, in english):
dennisdjones.wordpress.com/2011/07/12/intelligent-design-theory-expl...