Non c’è modo di eludere la pura e semplice verità: i veri discepoli di Gesù Cristo devono affrontare e sopportare l’odio del mondo, come fece lui.
EverLastingLife, 22.05.2018 13:26:
Nella misura in cui l'accusa è ipocrita. La famosa storia del bue e dell'asino. Inoltre forse ti sfugge che non si parla di banali offese, rispetto alle quali prendersela è da stupidi, ma di odio.
Giusto, nella misura tale da rimettere “les pendules à l’heure” come dicono i francesi.
Ma non di più
D’altro canto non è forse scritto che: “Sarete oggetto di odio da parte di tutti a motivo del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. “Quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”. (Matt. 10:22; 24:9)
Dunque perché stupirsi, o farsi prendere dal vittimismo?
Benché non sia più sulla scena terrestre, Gesù Cristo è anche oggi oggetto dell’odio del mondo. A questa dichiarazione possono fare obiezione i quasi mille milioni di aderenti delle chiese della cristianità, che insisteranno: “Noi non lo odiamo!” Eppure c’è una prova mediante cui possiamo sapere se oggi odiamo Gesù. In una profezia riguardo a ciò che i suoi discepoli avrebbero subìto, Gesù disse loro queste parole di anticipato avvertimento: “Sarete oggetto di odio da parte di tutti a motivo del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. “Quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”. (Matt. 10:22; 24:9) Logicamente, dunque, odiare i discepoli di Cristo a motivo del suo nome significa odiare nello stesso tempo anche Cristo.
Non c’è modo di eludere la pura e semplice verità: i veri discepoli di Gesù Cristo devono affrontare e sopportare l’odio del mondo, come fece lui. Così, che un discepolo rimanga tale nel vero senso della parola, significa che deve riportare la vittoria sul mondo. Non con alcun mezzo violento, ma senza conflitto armato, come nel caso di Gesù stesso. Al discepolo si presenta la domanda: Lo sconfiggerà il mondo, o sarà lui a sconfiggerlo? Se subisce la sconfitta, dovrà sopportare anche le tristi conseguenze della sconfitta. Se, comunque, egli sconfigge il mondo, sarà ricompensato con lo stupendo premio della vittoria, per mano di Dio.
Ma che significa perseguitati a motivo del nome di Gesù?
L’espressione di Gesù “a motivo del mio nome” significa a motivo del fatto che ci atteniamo a Gesù per quello che è ufficialmente, il Re messianico costituito da Geova Dio. Significa a motivo del fatto che lo confessiamo e gli ubbidiamo come vero Signore, il celeste Signore i cui comandi eseguiamo dandovi la precedenza rispetto a quelli di qualsiasi governante terrestre. Significa attenersi al governo messianico che egli rappresenta e non dividere la propria lealtà immischiandosi nelle questioni di qualsiasi terrestre governo umano. Significa considerarsi e agire come schiavo di Gesù Cristo, uno schiavo che non appartiene a se stesso ma è posseduto da Gesù Cristo a costo del suo sangue vitale. Sì, significa anche essere testimone dell’Iddio e Padre di Gesù Cristo, cioè Geova, la Fonte del regno messianico.
La calunnia è da il Padre della Menzogna, Satana, e dai suoi
Perciò chi si pone dei dubbi, fa bene a verificare lui medesimo dove sta la calunnia, e dove sta la verità.
Gli ipocriti e i calunniatori che insinuano falsità sul Popolo di Dio, a motivo del nome di Gesù confermano le profezie bibliche e ci confortano su questo: la Bibbia è realmente ispirata da Dio.
Verifica tu stesso, tu che ti poni la domanda, tu che ancora dubiti... e riconoscerai l’Anticristo.
Più che controbattere, per questi dobbiamo pregare.