g68g:
Caro M71, eppure ti ho scritto che non ho difficoltà a recepire il messaggio scontato di Matteo 11.., ove IL Figlio , nel tempo della Sua "umiliazione" rende lode al Padre......,
Stai dicendo che il Figlio di Dio rende lode al Padre
solo durante la sua umiliazione, cioè solo durante il suo stato umano?
g68g:
come non ho difficoltà a sottoscrivere il modello di preghiera insegnato ai Suoi discepoli "Il Padre nostro"
Bene, finalmente un punto di incontro!
g68g:
ma vedo che ti fossilizzi solo su alcuni passi, volendo ignorare l'intero contesto neotestamentario che reinterpreti per istruzione confessionale.
Eh eh .. sei un po' birbone, lasciamelo dire: usi le stesse osservazioni che io faccio nei tuoi confronti per delegittimare quello che scrivo io; vediamo dove vai a parare. Non tirare in ballo la confessionalità però; stiamo ragionando sulle Sacre Scritture!
g68g:
Matteo 11, 25 In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, Padre, perché così ti è piaciuto. 27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.
28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».
Purtroppo , il passo di Matteo sul quale tanto insisti, è per te un'arma a doppio taglio ,perchè solo la Divina rivelaziGigione può darti la vera identità del Padre e del Figlio Suo; leggi e medita il passo e non soffermarti , sul fatto che IL Figlio Loda IL Padre Suo.
Sei proprio sicuro che a tagliarmi sia io e non tu?
Non si può ignorare, come tu vorresti, che il Figlio lodi il Padre in una posizione superiore alla sua. Il rapporto tra Dio (Padre) e Figlio (strumento nelle sue mani) è essenziale nel disegno divino della salvezza.
Al v. 24 Nelle parole iniziali della sua prehiera, Gesù rende lode al Padre, e "questo è inconfutabile" come dici sempre tu.
Non dice: "mi rendo lode" e nemmeno: "rendetemi lode insieme al Padre", dice: "TI rendo lode". Stop.
Al v. 25 Gesù confessa di av
er ricevuto "ogni cosa" che ha in mano "dal Padre" suo. Prima di allora non aveva in mano quello che poi ha ricevuto dal Padre, e l'espressione "ogni cosa" include ovviamente l'insegnamento della prima preghiera pubblica che sta rivolgendo a suo Padre. Non puoi negare questo concetto senza stravolgere il senso del passo.
Cosa intendi tu per "vera identità"?
E cosa per "divina rivelazione" se non quella palesemente spiegata nel passo, e cioè il rapporto unico e speciale tra Padre e Figlio, un Figlio ubbidiente in tutto quello che il Padre chiede, a Lui subordinato, un Figlio al quale il Padre affida il compito di provvedere la redenzione per l'umanità, un Figlio che loda e prega il Padre?
Se tenti di spiegarlo con
altre argomentazioni, stai facendo considerazioni confessionali, occhio!
g68g:
Al verso e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.
Non mi pare si parli di preghiera rivolta a Gesù.
g68g:
Verso 25, il Figlio nella Sua umiliazione, rende lode al Padre Suo; ciò è inconfutabile.
Sono d'accordo che la lode che il Figlio offre al Padre sia inconfutabile.
g68g:
Verso 27 Il Figlio nella Sua umiliazione afferma che: Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; pure ciò è inconfutabile, e dunque dalla fede in LUI, nel Suo Nome e nel Suo sangue dipende pure la tua redenzione, e sarai d'accordo che non dipende da appartenenze confessionali.
Sono d'accordo che ogni cosa è stata data a Gesù dal Padre; il passo
non parla di fede, di nome e di sangue ma possiamo concordare che riconoscere Gesù e il suo ruolo, il valore del sangue versato, sono essenziali per ottenere la salvezza. Niente di confessionale, giusto.
g68g:
Ancora il verso 27 recita: nessuno conosce il Figlio, se non il Padre.
Come fai ad affermare di saper per certo, Chi E' IL Figlio del Padre, visto che solo IL Padre sa chi E'..?
Lo hai chiesto al Padre ,che ti riveli Chi realmente E' IL Figlio...?Oppure vuoi andare sul vago..?
Macché vago e vago! So per certo chi è il Figlio del Padre quando leggo dichiarazioni divine come queste:
Matteo 3:17 Ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».
Marco 9:7,8 Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo!» E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno con loro, se non Gesù solo.
2 Pietro 1:17 Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: «Questi è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto»
E tu, sai
per certo chi è il Figlio di Dio Padre?
g68g:
Ancora il verso 27 recita: e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo. Come leggi, Solo IL Figlio sa Chi è IL Padre "e viceversa" e Solo IL Figlio può rivelarlo;
hai chiesto al Figlio come loro "Signore dammi.....?
E' necessario conoscere bene prima il Padre e poi il Figlio per ottenere la salvezza ma, come insegnò Gesù in un'altra ben nota preghiera riportata dall'apostolo Giovanni, è
al Padre che dobbiamo chiedere, non a Gesù:
Gv 17:1,3 Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l’ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te,
3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.
Come leggi, Gesù stesso in una preghiera rivolta al Padre spiegò che la vita eterna, cioè la salvezza, dipende:
1) dal conoscere te, il solo vero Dio, l'Unico (non trino), l'Altissimo su tutto l'Universo, il Dio di tutti e anche di Gesù;
2) dal conoscere il mandato da Dio, cioè Gesù nel ruolo di Cristo, ovvero Messia.
In posizione 1) conoscere Dio; in posizione 2) conoscere Gesù.
Secondo te questo ordinamento è casuale o voluto?
g68g:
Oppure ritieni che non occorre, e dunque basta l'insegnamento confessionale a darti la giusta chiave di lettura e La Vita ?
Io mi attengo al vangelo di Giovanni, senza nulla togliere né aggiungere: per ottenere la salvezza è necessario conoscere (1) Dio e la sua volontà e (2) lo strumento fondamentale che lui ha scelto per la salvezza, Gesù Cristo, mandato come uomo sulla terra.
g68g:
E dunque le Sue parole acquistano ancora più forza per conoscere Chi è Il Padre e che bisogna rivolgersi a LUI per avere La Vita;
Siamo senz'altro d'accordo che solo conoscendo bene Gesù è possibile comprendere meglio la volontà e la personalità del suo Dio, Geova.
g68g:
passi che continui a reinterpretare.
Nessuna interpretazione confessionale, come hai visto. Ho commentato i passi che TU hai citato.
g68g:
Purtroppo mi replichi schematicamente essendo il tuo pensiero e le tue convinzioni confessionali, e fanno danni E non è offesa.
Non è il copia-incolla del pensiero evangelico il tuo?
Io non mi offendo assolutamente, ma tu cosa pensi di fare quando tenti di assegnare a Gesù un ruolo che non gli compete, come quello dell'adorazione o della preghiera che
non sono insegnate nelle Sacre Scritture?
Fino ad ora abbiamo solo dimostrato che Gesù pregava Dio suo Padre, ed insegnò ai discepoli a fare altrettanto.
Abbiamo anche visto il ruolo subordinato al Padre mentre era sulla terra, e che non si arrogò MAI il diritto di essere adorato. E nemmeno lo chiese.
Trovi forse un passo in cui Gesù chiede di adorarlo o pregarlo?
Buona giornata.
Saluti