Re: Re:
Luciano_59, 01/10/2023 20:50:
In effetti, descritto così, dà l'impressione di un racconto molto
scarno e semplicistico.
Viene difficile accettare un comportamento così ingenuo da parte
di due persone, ritenute perfette, a cui Dio parlava quotidianamente.
Ma tutti i primi capitoli di Genesi, fino al diluvio, hanno una
impostazione in cui la logica non trova applicazione con i fatti narrati.
Mi sembra un racconto fantasioso, con lo scopo di giustificare la
situazione in cui si trova l'uomo, piuttosto che un racconto
divinamente ispirato.
Ciao.
Caro, sono costetto a bocciarti , alquanto deludente e semplicistica la tua analisi
Hai mai letto romanzi?? Ne dubito , io si. Sono avvincenti perchè riescono a crearti la scena come fossi presente , mettendo una nfinità di dettagli e sensazioni di animo.
A differenza di quando scrivo io, che dando per scontato un pò troppo risulto spesso ermetico, .
Quando dicevo che a te, te ne mancano gli strumenti per una seria analisi , intendevo proprio questo
Con il tuo criterio si considererebbero diversi scrittori , e relativi loro scritti; questivissuti in epoche differenti, e che combaciano sorprendentemente con quello scritto in Genesi in un modo così sottile e profondo che sfugge a una analisi superficiale ai più , alla stessa maniera analoga della metodologia tipica del classico evoluzionista, per la quale attribuisce tutto al caso, risultando perciò ignorante, in quanto come volontario o involontario dabbene, neppure se ne rende conto del legame sottile che lega il tutto, cioè di come un progetto si ripete uguale e con le stesse finalità anche se in un formato ( in questo caso descrittivo della Genesi) solo formalmente diverso , ma ripepitivo come imput tale da creare una costanza continua nel tempo e nello spazio in ogni escalescion del suo ipotetico decerebrato concetto evolutivo, e che a livello stesso di matematica, che tra parentesi altro non è questultima , che il tentativo di riconoscere un determinato valore alla realtà ( che il dabbene o il corrotto non vede) trasferito a un simbolo tipo arabo o cinese; questo rapportato al reale, e che introdotto in questo formato, rivela in combinazione di altri valori numerici, la logica che vi è dietro tale da fare anche una scuola del pensiero predittivo, sia reale che teorico, cosa che troviamo nellla bibbia ai massimii livelli , sopratutto in rapporto alla sua simbologia profetica e morale. E come sappiamo la matematica non è un dono di e per tutti, anche se in questa troviamo pure falsi profeti teorici , e demiurghi , mossi da sentimenti errati , idem di come avviene in rapporto alla realtà religiosa.
Ecco perchè tu per me non sei in grado di fare una seria analisi in rapporto a tali scritti che si presentano per la mano di chi scrive , come superiori alla comune realtà, identificando un valore descrittivo e predittivo al di là delle mere capacità umane , e tu , o chi simile , attribuisce al caso ogni suo evento, anche predittivo, o alla fantasia dello scrittore per la tua incapacità di distinguere il vero dal falso o il reale valore associativo come dire tra numero e realtà, che ne è la applicazione pratica passando da un riscontro oggettivo , questo avvenendoti non per una limitazione propriamente intellettuale, ma interiore, somatica , come accade nello stesso ambito scientifico, poichè in termini di ciò che è astratto come valore, simil matematico; scienza e coscienza sono inseparabili ,e un deficit nei due sensi produce volontaria o involontaria ignoranza e incapacità di vedere.... quindi ben diceva il Cristo, rivolgendosi a qualcuno o molti , definendoli guide cieche, sia che siano di tipo religioso o politico o scientifico .
Tanto più che in tema di astratto, essendovi molto nelle scritture ebraiche, e di non comune alla dimensione terrestre, ciò ha evidenziato la pazzia interpretativa da parte di quella coscienza umana corrotta, rivelandosi in tutta la sua portata sopratutto a livello religioso o mitologico, ma oggi anche scientifico sulla base testo naturale; avendo dato luogo a delle malformazioni come dire genetiche tanto della realtà naturale, che di tali scritti.
E tu in ciò ,per me, ti ci sei perso , quando poi non sarebbe necessaria neppure la quantità per comprendere la differenza, ma la qualità, valuntando uno stesso identico vaso, però uno di ferro e uno di oro, tu la differenza tra i due non la coglieresti, e quindi analogamente non distingui il sacro dal profano, la vera ingiustizia dalla giustizia solo perchè si esprimono alla stessa maniera come sentenza da parte di un giudice, solo perchè in entrambi i casi si applica con una spada.
Poichè il tuo concetto di giustizia è cieco, limitato al tuo ego. Perciò alcuni vogliono salvare anche il diavolo pure rimanendo tale, credendosi buoni e giusti.
Non ti piace che ti faccia un sermone, lo immagino , ma non ho voluto risparmiartelo ,perchè lo userò diviso a puntate, qua e là, nei tuoi interventi .
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ospite non tdG