Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: SOLO PASSI SCRITTURALI. TU LOGOS, PUOI RIPORTARE QUÌ LE PAROLE DI GESÙ SULLA PREGHIERA?
Logos, 22/06/2022 18:57:
"noi" non facciamo dire a Gesù un bel niente, caso mai te la devi prendere con Giovanni che inserí quel Mi come attestato dai più importanti manoscritti biblici, sei tu che accetti una parte di quello che è scritto in quel capitolo e non accetti il 14 vedendo contradizione, noi li prendiamo entrambi pacificamente tu no.
Voi lo prendete pacificamente perchè credete nell'insensatezza che si possa pregare Gesù attaccandovi ad un presunto MI.
Però ci sono diversi pareri su questo MI
Intanto la Versione Riveduta di Giovanni Luzzi rende il passo così
"Se chiederete qualche cosa nel nome mio, io la farò"
Come vedi il MI non c'è
Allo stesso modo la Jerusalem Bible come tante altre Bibbie
Questi sono alcuni commenti di studiosi
"L'intero versetto è omesso in alcune importanti testimonianze…C'è qualche documento a favore di un'altra lezione: «Se chiedete (omesso "mi")…" (Raymond E. Brown, Giovanni, Commento al Vangelo spirituale).
"L'intero v. è omesso da molte versioni antiche per evitare la contraddizione con 16,23a. – Se mi chiederete (αἰτήσητή με): molti codd. Omettono μέ o vi sostituiscono τὸν πατέρα" (Nuovo Testamento Interlineare Greco ∙ Latino ∙ Italiano, Piergiorgio Beretta).
"Versetto omesso da alcuni manoscritti - «mi domandate», molti manoscritti: «domandate»." (OS).
14.14 incluso verso {B}
"Il ver. 14 è omesso da una varietà di testimoni, incluse diverse importanti versioni antiche (X f1 565 1009 1365 l76, 253 itb vgms syrc, s, pal arm geo Diatessaronf, l, t Nonnus). Inoltre, Λ* omette il ver. 14 e le ultime sette parole del ver. 13…(c) fu deliberatamente omesso in modo da evitare contraddizione con 16.23".
14.14 με [B\
"…per evitare contraddizione con 16.23, sembra aver suggerito (a) l'omissione di με in una varietà di testimoni (A D K L Π Ψ Byz al) o (b) la sua sostituzione con τὸν πατέρα (249 397)…" (Bruce M. Metzger, A Textual Commentary on the Greek New Testament).
με [[ var. om. : altri MSS om. L'intero v. ]]" (M. Zerwick S. J. e M. Grosvenor, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament).
"με… Qualche manoscritto, anche di rilievo (A D) omette με: Sembrava strano pregare qualcuno in suo nome … με (lezione più difficile)…" (Evangelo secondo Giovanni, G. Nolli).
“Questo versetto è omesso da alcuni codici della versione siriaca, antica latina, vulgata e dal Diatessaron, da un gruppo di lezionari e di codici minuscoli. Altri codici delle versioni latine, e della copta eliminano in apertura della frase il pronome personale me: … altri lo sostituiscono con «il Padre», tòn patéra” (Giovanni, Rinaldo Fabris).
Al versetto 13 leggiamo: "E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio" (CEI 2008). Questo passo, è molto simile al vs. 14 e in nessuna traduzione e in nessun testo greco si trova il "mi", cosa che fa pensare che il versetto 14 sia una ripetizione non originale del vs. 13 e per questo sia stato omesso in parecchi manoscritti. Inoltre, esso è in contraddizione con 15:16 e 16:23, i quali confermano che si deve chiedere al Padre per mezzo di Gesù.
Origene, allievo di Clemente, disse "che «
non dovremmo pregare un essere creato, neppure Cristo, ma solo il Dio e Padre dell'universo, che lo stesso nostro Salvatore pregava»" (John N. D. Kelly, Il pensiero cristiano delle origini, pag. 164).
Sempre Origene, considerato uno tra i più importanti Padri della Chiesa, scrive nel trattato "La Preghiera":
"Ora, se abbiamo compreso la vera essenza della preghiera,
non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo, ma solo il Dio e il Padre di tutte le cose, che anche lo stesso nostro Salvatore pregava …
non insegnò a pregare se stesso, ma il Padre…" (XV,1).
“Non disse infatti: «chiedete a me», o semplicemente: «chiedete al Padre», ma: «se chiederete qualcosa al Padre in mio nome ve lo darà»” (Ibid. XV,2).
“
Solo al Padre insieme a me, e per mezzo mio, dovete innalzare la vostra preghiera" (XV:4).
“
Commettono un peccato d’ignoranza, a causa della troppa semplicità per non investigare ed esaminare,
coloro che pregano il Figlio insieme al Padre o senza il Padre” (XVI:1) (Origene, La preghiera).