Lettura settimanale in programma
ROMANI 1-3
CAP 1
Paolo scelto per annunciare la buona notizia a persone delle nazioni
Paolo, schiavo di Cristo Gesù, chiamato a essere apostolo, scelto* per annunciare la buona notizia di Dio, 2 che egli aveva promesso nelle sacre Scritture per mezzo dei suoi profeti 3 e che riguarda suo Figlio, il quale secondo la carne venne dalla discendenza* di Davide, 4 ma secondo lo spirito di santità fu dichiarato con potenza Figlio di Dio tramite la risurrezione dai morti — Gesù Cristo nostro Signore, 5 mediante il quale ci è stata mostrata immeritata bontà* e abbiamo ricevuto un apostolato affinché, a gloria del suo nome, fra tutte le nazioni ci sia l’ubbidienza che nasce dalla fede; 6 e fra le nazioni anche voi siete stati chiamati ad appartenere a Gesù Cristo — 7 a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e chiamati a essere santi.Possiate avere immeritata bontà* e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.
Incoraggiamento reciproco mediante la fede
8 Per prima cosa, ringrazio il mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché della vostra fede si parla in tutto il mondo. 9 Dio, al quale rendo sacro servizio con il mio spirito proclamando la buona notizia di suo Figlio, mi è testimone che non smetto di menzionarvi nelle mie preghiere, 10 implorando che in qualche modo io riesca finalmente a venire da voi, se è sua volontà. 11 Desidero moltissimo vedervi per trasmettervi qualche dono spirituale che vi renda saldi,* 12 anzi, affinché possiamo incoraggiarci a vicenda mediante la nostra fede, tanto la vostra quanto la mia.
La fede nella buona notizia è salvezza per ogni uomo
13 Comunque, fratelli, non voglio che ignoriate che molte volte mi sono riproposto di venire da voi per raccogliere qualche frutto anche fra voi come fra le altre nazioni; ma finora mi è stato impedito. 14 Io sono in debito con i greci e con gli stranieri,* con i sapienti e con gli illetterati; 15 perciò sono ansioso di annunciare la buona notizia anche a voi che siete a Roma. 16 Non mi vergogno della buona notizia, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque abbia fede, prima del giudeo e poi anche del greco.* 17 In essa infatti si rivela la giustizia di Dio a motivo della fede e per la fede, come è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”.
Negazione dell' evidenza di Dio nella creazione
18 L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà* e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia, 19 perché quello che si può conoscere di Dio è evidente fra loro, in quanto Dio lo ha reso loro evidente. 20 Infatti le sue qualità invisibili — la sua eterna potenza e divinità — si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose che ha fatto. Essi dunque non hanno giustificazioni, 21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio né lo hanno ringraziato; al contrario, si sono persi in ragionamenti vuoti e il loro cuore ottuso si è ottenebrato. 22 Anche se affermano di essere saggi, sono diventati stolti 23 e hanno scambiato la gloria dell’Iddio incorruttibile con qualcosa che assomiglia nell’aspetto all’uomo corruttibile, a uccelli, a quadrupedi e a rettili.*
Idolatria nella degradazione sessuale , conseguenze.
24 Perciò Dio, secondo i desideri del loro cuore, li ha abbandonati all’impurità, così che disonorano i propri corpi fra loro. 25 Hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato* e servito la creazione anziché il Creatore, il quale è benedetto per sempre. Amen. 26 Per questo Dio li ha abbandonati alla passione* sfrenata: infatti le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali* in quelli contro natura, 27 e allo stesso modo anche gli uomini hanno abbandonato i rapporti naturali* con la donna e si sono accesi di passione incontrollata gli uni per gli altri, uomini con uomini, commettendo oscenità e ricevendo in sé stessi la pena* che meritano per i loro peccati.
28 Siccome non hanno ritenuto di dover riconoscere Dio,* Dio li ha lasciati in balìa di una mentalità disapprovata, così che fanno ciò che è indecente. 29 Sono pieni di ogni ingiustizia, malvagità, avidità* e cattiveria; sono colmi di invidia, assassinio, lite, inganno e malignità; sono pettegoli,* 30 maldicenti, odiano Dio, sono insolenti, superbi e gradassi; escogitano il male, sono disubbidienti ai genitori, 31 insensati, sleali,* snaturati* e spietati. 32 Pur conoscendo molto bene il giusto decreto di Dio secondo cui chi pratica tali cose merita la morte, non solo continuano a commetterle, ma addirittura approvano chi le pratica.
CAP 2
L'ipocrisia sarà punita severamente
Perciò, uomo, chiunque tu sia, se giudichi non hai giustificazioni. Nel momento in cui giudichi un altro condanni te stesso, visto che tu che giudichi pratichi le stesse cose. 2 Ora sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità ed è contro quelli che praticano tali cose.
3 Ma tu, uomo che giudichi quelli che praticano le stesse cose che fai anche tu, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio? 4 O disprezzi la ricchezza della sua benignità, della sua sopportazione e della sua pazienza, non sapendo che Dio nella sua benignità cerca di condurti al pentimento? 5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con il tuo cuore impenitente accumuli ira su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. 6 Egli ripagherà ciascuno secondo le sue opere: 7 darà vita eterna a quelli che, perseverando nel fare il bene, cercano gloria, onore e incorruttibilità; 8 al contrario, per quelli che sono bellicosi e disubbidiscono alla verità ma ubbidiscono all’ingiustizia ci saranno ira e collera. 9 Ci saranno tribolazione e angoscia per ogni uomo* che fa il male, prima per il giudeo e poi anche per il greco;* 10 ma gloria, onore e pace per chi fa il bene, prima per il giudeo e poi anche per il greco,* 11 perché Dio non fa parzialità.
La condizione della propria coscienza è una base per il giudizio
12 Tutti quelli che hanno peccato senza legge moriranno pure senza legge; ma tutti quelli che hanno peccato sotto la legge saranno giudicati in base alla legge. 13 Infatti non sono quelli che ascoltano la legge a essere giusti davanti a Dio; sono quelli che la osservano a essere dichiarati giusti. 14 Quando quelli delle nazioni, che non hanno legge, seguono per natura la legge, sono legge a sé stessi pur non avendo legge. 15 Sono loro stessi che dimostrano come la sostanza della legge sia scritta nel loro cuore, mentre anche la loro coscienza rende testimonianza e i loro ragionamenti li accusano oppure li scusano. 16 Tutto ciò sarà evidente nel giorno in cui Dio, mediante Cristo Gesù, giudicherà i segreti degli uomini, secondo la buona notizia che io annuncio.
Predicare bene ma razzolare male reca biasimo al nome di Dio
17 Ora, tu porti il nome di giudeo, confidi nella legge, fai di Dio il tuo vanto, 18 conosci la sua volontà, sai discernere ciò che è eccellente perché sei istruito* nella Legge, 19 e sei convinto di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, 20 educatore degli insensati, maestro dei bambini, e di avere nella Legge l’ossatura della conoscenza e della verità. 21 Tu, dunque, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi? 22 Tu che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, derubi i templi? 23 Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la Legge? 24 Come è scritto: “Il nome di Dio è bestemmiato fra le nazioni per colpa vostra”.
La vera circoncisione
25 La circoncisione in realtà è utile solo se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. 26 Se perciò un incirconciso rispetta i giusti precetti della Legge, la sua incirconcisione non sarà forse considerata circoncisione? 27 Chi è incirconciso fisicamente ma adempie la Legge giudicherà te che, pur avendo il codice scritto e la circoncisione, trasgredisci la legge. 28 Infatti non è giudeo chi lo è esteriormente, né è circoncisione quella esteriore, nella carne. 29 Ma è giudeo chi lo è interiormente, e la sua circoncisione è quella del cuore mediante lo spirito, e non mediante un codice scritto. La sua lode viene da Dio, non dagli uomini.
CAP 3
Rifuggire dall'idea che si possa essere considerati giusti con la propria osservanza della legge divina perché tutti sono peccatori e dunque solo la fede nel sacrificio di riscatto di Cristo può rendere giusti dinanzi a Dio
Ma allora che vantaggio ha il giudeo? E di che utilità è la circoncisione? 2 Grande sotto tutti gli aspetti. Prima di tutto perché ai giudei furono affidate le sacre dichiarazioni* di Dio. 3 Che dire dunque? Se alcuni non hanno avuto fede, la loro mancanza di fede annullerà forse la fedeltà di Dio? 4 No di certo! Ma sia Dio riconosciuto verace anche se ogni uomo dovesse essere riconosciuto bugiardo; come è scritto: “Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato”. 5 Comunque, se la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, cosa possiamo dire? Dio è forse ingiusto quando manifesta la sua ira? (Parlo da un punto di vista umano.) 6 Assolutamente no! Altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo?
7 Ma se la mia menzogna mette ancora più in risalto la verità di Dio e questo va a sua gloria, perché allora vengo giudicato peccatore? 8 E perché non diciamo: “Facciamo il male perché ne venga il bene”, come alcuni ci accusano falsamente di dire? Il giudizio contro queste persone è in armonia con la giustizia.
9 E dunque? Noi siamo forse in una posizione migliore? Niente affatto! Abbiamo già affermato che tutti, giudei e greci, sono sotto il peccato; 10 come è scritto: “Non c’è nessun giusto, nemmeno uno; 11 non c’è nessuno che sia saggio;* non c’è nessuno che cerchi Dio. 12 Si sono sviati tutti, tutti quanti sono diventati indegni; non c’è nessuno che faccia il bene, nemmeno uno”. 13 “La loro gola è una tomba spalancata; hanno ingannato con la loro lingua”. “Dietro le loro labbra c’è veleno di aspidi”. 14 “Nella loro bocca abbondano maledizione e amarezza”. 15 “I loro piedi si affrettano a spargere sangue”. 16 “Rovina e desolazione sono sulle loro strade, 17 e non conoscono la via della pace”. 18 “Davanti ai loro occhi non c’è timore di Dio”.
19 Ora sappiamo che tutto ciò che la Legge dice è rivolto a quelli che sono sotto la Legge, affinché ogni bocca sia ridotta al silenzio e tutto il mondo risulti colpevole davanti a Dio. 20 Perciò nessuno* sarà dichiarato giusto davanti a lui grazie alle opere della legge, perché mediante la legge si ha la piena consapevolezza* del peccato.
21 Ma ora, indipendentemente dalla legge, è stata rivelata la giustizia di Dio, attestata dalla Legge e dai Profeti: 22 la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che hanno fede. Infatti non c’è differenza, 23 perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24 e per la sua immeritata bontà* Dio fa loro il dono di dichiararli giusti liberandoli mediante il riscatto pagato da Cristo Gesù. 25 Dio lo ha presentato come offerta per la propiziazione* mediante la fede nel suo sangue. Lo ha fatto per dimostrare la propria giustizia nel perdonare i peccati commessi nel passato, quando sopportava pazientemente; 26 e lo ha fatto per dimostrare la propria giustizia nel tempo presente, per essere giusto anche quando dichiara giusto l’uomo che ha fede in Gesù.
27 Dov’è dunque il vanto? È escluso. Da quale legge? Quella delle opere? No, dalla legge della fede. 28 Noi riteniamo infatti che l’uomo è dichiarato giusto per fede, indipendentemente dalle opere della legge. 29 O forse Dio è soltanto il Dio dei giudei? Non lo è anche delle persone delle nazioni? Sì, lo è anche delle persone delle nazioni. 30 Dato che è uno solo, Dio dichiarerà giusti i circoncisi grazie alla fede e gli incirconcisi mediante la fede. 31 Aboliamo dunque la legge con la nostra fede? Assolutamente no! Al contrario, noi sosteniamo la legge.
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Avete qualche riflessione sul discorso di Paolo ?
Ricordo che se volete potete inserire il vostro commento anche su
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