Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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SPUNTI PER LE ADUNANZE

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2022 13:17
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27/12/2018 11:56
 
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Atti 18

Dopo ciò partì da Atene e arrivò a Corinto. 2 Lì trovò un giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato di recente dall’Italia insieme a sua moglie Priscilla perché Claudio aveva ordinato che tutti i giudei lasciassero Roma. Paolo andò da loro 3 e, siccome faceva il loro stesso mestiere, restò a casa loro e si misero a lavorare insieme; di mestiere infatti erano fabbricanti di tende. 4 Ogni Sabato pronunciava un discorso nella sinagoga e persuadeva giudei e greci.


5 Quando Sila e Timòteo furono arrivati dalla Macedonia, Paolo si dedicò completamente alla parola, testimoniando ai giudei che Gesù è il Cristo. 6 Ma visto che questi gli si opponevano e lo insultavano, si scosse le vesti e disse loro:

“Il vostro sangue ricada sulla vostra testa. Io ne sono puro. D’ora in poi andrò dalle persone delle nazioni”.

7 Quindi se ne andò di là ed entrò in casa di Tizio Giusto, un uomo che adorava Dio e la cui abitazione era adiacente alla sinagoga. 8 Comunque Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua casa. E molti dei corinti che ascoltavano credettero e vennero battezzati. 9 Inoltre, di notte il Signore disse a Paolo in visione:

“Non aver paura; continua a parlare e non tacere, 10 perché io sono con te e nessuno ti assalirà facendoti del male; ho infatti un popolo numeroso in questa città”.

11 Così Paolo vi rimase un anno e sei mesi, insegnando fra loro la parola di Dio.

12 Mentre Gallióne era proconsole dell’Acàia, i giudei, tutti d’accordo, attaccarono Paolo e lo portarono davanti al tribunale, 13 dicendo:

“Quest’uomo persuade la gente ad adorare Dio in modo contrario alla legge”

14 Paolo stava per aprire bocca, quando Gallióne disse ai giudei:

“Se si trattasse di un’ingiustizia o di un reato grave, o giudei, sarebbe ragionevole che vi ascoltassi pazientemente. 15 Ma se si tratta di questioni che riguardano parole, nomi o la vostra legge, ve la dovete vedere voi. Io non voglio essere giudice di queste cose”.

16 E li mandò via dal tribunale. 17 Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e iniziarono a picchiarlo davanti al tribunale. Ma Gallióne non volle intromettersi in queste cose.

18 Comunque, dopo essere rimasto lì ancora per parecchi giorni, Paolo salutò i fratelli e salpò diretto in Siria insieme a Priscilla e Aquila. Dato che aveva fatto un voto, a Cèncrea si era fatto radere la testa. 19 Quando arrivarono a Efeso, si separò da loro; entrò nella sinagoga e ragionò con i giudei. 20 Anche se lo pregarono di rimanere più a lungo, lui non acconsentì; 21 li salutò e disse:

“Tornerò da voi di nuovo, se Geova vuole”.

Così salpò da Efeso 22 e sbarcò a Cesarèa. Salì, salutò la congregazione e poi scese ad Antiòchia.


23 Dopo aver trascorso lì un po’ di tempo, ripartì e, andando da un luogo all’altro, attraversò il territorio della Galàzia e della Frìgia, rafforzando tutti i discepoli.


24 Ora arrivò a Efeso un giudeo di nome Apòllo, nativo di Alessandria, uomo eloquente e ferrato nelle Scritture. 25 Quest’uomo era stato istruito nella via di Geova e, siccome era fervente nello spirito, riferiva e insegnava con accuratezza le cose riguardanti Gesù; tuttavia conosceva solo il battesimo di Giovanni. 26 Apòllo cominciò a parlare con coraggio nella sinagoga. Priscilla e Aquila, dopo averlo ascoltato, lo presero con loro e gli spiegarono con maggiore accuratezza la via di Dio. 27 Inoltre, dato che voleva andare in Acàia, i fratelli scrissero ai discepoli esortandoli a fargli una buona accoglienza. Quando arrivò là, fu di grande aiuto a quelli che per mezzo dell’immeritata bontà di Dio erano diventati credenti; 28 infatti smentiva pubblicamente e con grande vigore i giudei, dimostrando con le Scritture che Gesù è il Cristo.
[Modificato da claudio2018 27/12/2018 11:58]
27/12/2018 11:59
 
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Spunti interessanti

17:4,12,34È interessante che tra le persone che si convertono al cristianesimo sono menzionate tre volte le donne , non poche delle donne in vista a Tessalonica ( verso 4) non poche delle donne greche rispettabili a Berea (verso 12) e Damaride ad Atene (verso 34) Questo ci ricorda ancora una volta il valore che Geova dà alla donna

18:26-28Come Apollo accettò la correzione da Aquila e Priscilla e fu impiegato da Geova per smentire pubblicamente i giudei , così anche noi dobbiamo permettere a Geova di correggere e migliorare il nostro insegnamento e spesso Geova fa questo tramite altri fratelli

11/01/2019 18:07
 
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Lo studio della torre di Guardia di questa settimana ci incoraggia a "non vendere" la verità che abbiamo acquistato e considerato preziosa

Ho isolato questi punti sul riepilogo

Cosa potrebbe portare un cristiano a ‘vendere la verità’?

Turbamento per una nuova spiegazione di un insegnamento biblico

Azioni o parole sconsiderate di un fratello con incarichi di responsabilità

Offesa per aver ricevuto consigli basati sulla Bibbia o non ritenuti tali

Contrasto con qualcuno nella congregazione

Influenza da idee di apostati o altri che mettono in cattiva luce le nostre convinzioni

Come possiamo evitare di allontanarci dalla verità, consapevolmente o senza rendercene conto?

Seguire tutti i principi di Geova e non solo alcuni

Usare saggiamente il tempo

Concentrarci su obiettivi spirituali e non materiali

Osservare 1 Co 15:33 nei nostri rapporti con gli altri

Evitare pensieri e azioni impuri

Evitare usanze e pratiche disapprovate da Dio

Quali tre cose possono renderci più determinati a “camminare nella verità”?

Sapienza
Disciplina
Intendimento
(Pr 20:23)

11/01/2019 18:34
 
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[SM=g28002]
26/01/2019 15:14
 
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Oggi volevo leggermi qualche spunto dopo aver letto la torre di guardia
Ma tristemente non vedo aggiornamenti
Possibile che Claudio debba far tutto da solo?


[SM=g7556]


[SM=g1871112]
27/01/2019 11:29
 
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Matt. 16:21-23; atti 1.6

anche una persona cara, buona e che ci vuole bene
può divenire uno strumento per Satana
per cercare di farci aderire al modo di pensare di questo sistema di cose
29/01/2019 08:29
 
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28 gennaio – 3 febbraio Guida alle attività per l’adunanza Vita cristiana e ministero 2019
Per moltiplicare i pani e pesci (cibo materiale) Gesù usa lo spirito di Dio per provvedere ai loro bisogni.

Ma poi questi pesci e pani non li fa piovere dal cielo, non li butta a secchiate sulla folla, non li distribuisce da solo: si serve dei discepoli ( schiavi di Gesù) per adempiere l’operazione in maniera ordinata senza attirare attenzione indebita sulla sua persona.
La stessa cosa per il cibo spirituale che provvede oggi come Re nei Cieli: usa lo spirito del Padre per guidare l’opera è si serve dello SFS per fornire conoscenza e intendimento a suo tempo .

[SM=g1871112]
30/01/2019 08:32
 
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Lettura settimanale in programma : ATTI 27 e 28

ATTI 27

Ora, siccome fu deciso che salpassimo per l’Italia, Paolo e altri detenuti furono consegnati a un centurione di nome Giulio, della coorte Augusta. Saliti a bordo di una nave proveniente da Adramìttio che era in partenza per i porti della provincia dell’Asia, salpammo; con noi c’era Aristàrco, macedone di Tessalonica. Il giorno dopo approdammo a Sidóne; Giulio trattò Paolo con benevolenza, permettendogli di andare dai suoi amici e di ricevere le loro attenzioni.  Salpati di là, navigammo al riparo di Cipro, perché i venti erano contrari.  Attraversato il mare della Cilìcia e della Panfìlia, approdammo a Mira di Lìcia.  Lì il centurione trovò una nave di Alessandria che salpava per l’Italia, e ci fece salire a bordo. Quindi, dopo aver navigato lentamente per parecchi giorni, arrivammo a fatica a Cnido. Dato che il vento non ci permetteva di avanzare, navigammo al riparo di Creta al largo di Salmone. Costeggiandola con difficoltà arrivammo in un luogo chiamato Buoni Porti, vicino alla città di Lasèa.  Dato che era trascorso un bel po’ di tempo ed era ormai passato anche il digiuno del Giorno dell’Espiazione, la navigazione era diventata pericolosa; perciò Paolo li avvertì: 

“Uomini, vedo che la navigazione comporterà danni e gravi perdite, che coinvolgeranno non solo il carico e la nave, ma anche le nostre vite” 

Il centurione però dava più ascolto al timoniere e al proprietario della nave che a Paolo. Siccome il porto non era adatto per passarvi l’inverno, la maggioranza consigliò di salpare per tentare in qualche modo di arrivare a Fenìce, porto di Creta rivolto a nord-est e a sud-est, e passare là l’inverno. Quando cominciò a soffiare un leggero vento meridionale, pensarono di poter realizzare il loro progetto, quindi levarono l’ancora e costeggiarono Creta da vicino. Dopo non molto, comunque, si scatenò sull’isola un vento tempestoso chiamato Euraquilone.La nave fu travolta e non riusciva a resistere al vento; ci abbandonammo quindi in balìa del vento e cominciammo a essere portati alla deriva. Ci dirigemmo poi al riparo di un’isoletta chiamata Càuda; a fatica riuscimmo ad avere il controllo della scialuppa che trainavamo a poppa. Dopo averla tirata a bordo, i marinai usarono mezzi di rinforzo per fasciare da sotto la nave. Per paura di incagliarsi nella Sirte calarono l’equipaggiamento velico, andando così alla deriva. Siccome continuavamo a essere violentemente sbattuti dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono ad alleggerire la nave. E il terzo giorno, con le loro stesse mani, gettarono in mare l’attrezzatura della nave.  Da molti giorni non vedevamo né il sole né le stelle e su di noi continuava a infuriare la violenta* tempesta, per cui ogni speranza di salvezza cominciava a svanire. Non si mangiava già da molto tempo, quando Paolo si alzò in mezzo a tutti e disse:

“Uomini, senz’altro avreste dovuto ascoltare il mio consiglio di non salpare da Creta; non avreste subìto questi danni e queste perdite. Comunque ora vi esorto a farvi coraggio, perché nessuno di voi perderà la vita; andrà perduta solo la nave. Questa notte infatti mi si è presentato un angelo dell’Iddio al quale appartengo e al quale rendo sacro servizio e mi ha detto:

‘Non aver paura, Paolo. Ti devi presentare davanti a Cesare, ed ecco, Dio ti ha concesso tutti quelli che navigano con te’.

Perciò fatevi coraggio, uomini; ho fede in Dio che le cose andranno esattamente come mi è stato detto. Comunque, è certo che ci incaglieremo finendo su un’isola”


Quando arrivò la 14a notte ed eravamo sbattuti qua e là nel Mare di Adria , verso mezzanotte i marinai ebbero l’impressione di essere vicini alla terraferma. Con lo scandaglio misurarono la profondità e videro che era di 20 braccia; avanzarono di un po’, poi scandagliarono di nuovo e misurarono 15 braccia.Temendo di finire contro gli scogli, gettarono quattro ancore da poppa, aspettando con ansia che si facesse giorno.Ma quando i marinai cercarono di fuggire dalla nave calando la scialuppa in mare con il pretesto di voler gettare le ancore da prua, Paolo disse al centurione e ai soldati:

“Se questi uomini non rimangono sulla nave, non potrete essere salvati”.

Allora i soldati tagliarono le corde della scialuppa e la lasciarono cadere. Mentre si avvicinava l’alba, Paolo incoraggiò tutti loro a mangiare qualcosa, dicendo:

“Oggi sono 14 giorni che siete in ansiosa attesa senza mangiare nulla. Perciò vi esorto a mangiare, perché è necessario per la vostra salvezza; infatti neppure un capello della vostra testa andrà perduto”.

Detto questo, prese del pane, rese grazie a Dio davanti a tutti, lo spezzò e cominciò a mangiare. Tutti si sentirono incoraggiati e si misero anche loro a mangiare. Sulla nave eravamo in totale 276 persone. Quando ebbero mangiato a sazietà, alleggerirono la nave gettando il grano in mare. Quando fu giorno, non riuscirono a riconoscere quale terra fosse; videro però un’insenatura con una spiaggia e decisero, se possibile, di spingere lì a riva la nave. Tagliarono le corde delle ancore e le lasciarono cadere in mare, sciogliendo al tempo stesso le corde dei timoni; poi spiegarono al vento la vela di trinchetto e si diressero verso la spiaggia. Imbattutisi in un banco di sabbia, fecero arenare la nave; la prua si incagliò e rimase immobile, mentre la poppa iniziò a sfasciarsi per la violenza delle onde. Allora i soldati decisero di uccidere i prigionieri, perché nessuno fuggisse a nuoto. Ma il centurione voleva salvare Paolo e impedì loro di attuare quel piano. Comandò a quelli che sapevano nuotare di gettarsi in mare e di andare verso terra per primi,  e agli altri di seguirli, alcuni su tavole e altri su pezzi della nave. Così giunsero tutti sani e salvi a riva.
_______

ATTI 28

Quando fummo in salvo, venimmo a sapere che l’isola si chiamava Malta.Gli abitanti del posto ci mostrarono straordinaria bontà; per via della pioggia che cadeva e del freddo, accesero un fuoco e ci accolsero tutti premurosamente.  Ma quando Paolo raccolse un fascio di rami e lo mise sul fuoco, una vipera ne uscì per il calore e gli si attaccò alla mano. Vedendo la creatura velenosa che gli pendeva dalla mano, gli abitanti dissero fra loro:

“Quest’uomo è senz’altro un assassino: si è salvato dal mare, ma la Giustizia non gli ha permesso di sopravvivere”

Comunque, lui scosse la creatura facendola cadere nel fuoco e non subì alcun danno. Loro si aspettavano che si gonfiasse o che cadesse subito a terra morto ma, dopo aver aspettato a lungo e aver visto che non gli succedeva nulla, cambiarono idea e cominciarono a dire che era un dio. Nelle vicinanze c’erano i terreni appartenenti all’uomo principale dell’isola, che si chiamava Pùblio; lui ci accolse e ci ospitò benevolmente per tre giorni. Ora, il padre di Pùblio era a letto con febbre e dissenteria; Paolo entrò da lui, pregò, pose le mani su di lui e lo guarì. In seguito a questo avvenimento, anche gli altri dell’isola che erano malati andavano da lui e venivano guariti. Ci onorarono con molti doni e, quando stavamo per salpare, ci rifornirono di tutto il necessario. Salpammo tre mesi dopo su una nave di Alessandria, avente l’insegna dei Figli di Zèus, la quale aveva passato l’inverno nell’isola. Approdati a Siracusa, vi rimanemmo tre giorni; da lì proseguimmo arrivando a Reggio. Il giorno dopo si alzò un vento meridionale, e l’indomani arrivammo a Pozzuoli. Qui trovammo dei fratelli che ci pregarono di rimanere con loro sette giorni; poi proseguimmo per Roma. I fratelli di là, quando ebbero ricevuto nostre notizie, ci vennero incontro fino al Foro Appio e alle Tre Taverne. Appena li vide, Paolo ringraziò Dio e si fece coraggio. Quando infine arrivammo a Roma, fu permesso a Paolo di restare per conto suo con il soldato che lo sorvegliava. Tre giorni dopo Paolo fece chiamare gli uomini più importanti fra i giudei. Quando si furono riuniti, disse loro:

“Uomini, fratelli, pur non avendo fatto nulla contro il popolo o contro le usanze dei nostri antenati, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei romani. Questi, dopo avermi interrogato, volevano liberarmi, perché non c’era nessuna base per mettermi a morte. Comunque, visto che i giudei si opponevano, fui costretto ad appellarmi a Cesare, ma non perché avessi qualche accusa da muovere contro la mia nazione. Per questo ho chiesto di vedervi e parlarvi. È infatti a motivo della speranza d’Israele che sono legato da questa catena”.

Loro gli dissero:

“Noi non abbiamo ricevuto lettere riguardo a te dalla Giudea, e nessuno dei fratelli arrivati da là ha riferito o detto qualcosa di male sul tuo conto. Ma riteniamo sia bene ascoltare da te quello che pensi, perché di fatto quello che sappiamo di questa setta è che dappertutto incontra opposizione”.

Fissarono un giorno per incontrarsi con lui, e si presentarono nel suo alloggio ancor più numerosi. Dalla mattina alla sera Paolo diede loro spiegazioni, rendendo completa testimonianza in merito al Regno di Dio per persuaderli riguardo a Gesù mediante la Legge di Mosè e i Profeti. Alcuni credevano a quello che diceva, ma altri no. Siccome erano in disaccordo gli uni con gli altri, iniziarono ad andarsene. Allora Paolo fece quest’unico commento:

“Lo spirito santo parlò appropriatamente ai vostri antenati tramite il profeta Isaia  quando disse:

‘Va’ da questo popolo e digli: “È vero che udrete, ma non capirete affatto, ed è vero che guarderete, ma non vedrete affatto. Il cuore di questo popolo è infatti diventato insensibile, e con gli orecchi hanno udito rimanendo indifferenti, e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi, non odano con gli orecchi, non capiscano con il cuore e non si convertano, e io non li guarisca”’

Perciò sappiate che questa salvezza di Dio è stata mandata alle nazioni; loro senz’altro l’ascolteranno”


Rimase due anni interi nella casa che aveva affittato, e accoglieva calorosamente tutti quelli che andavano da lui, predicando loro il Regno di Dio e insegnando le cose inerenti al Signore Gesù Cristo con la massima franchezza, senza alcun impedimento.
[Modificato da claudio2018 30/01/2019 08:33]
30/01/2019 08:36
 
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SPUNTI INTERESSANTI

__________________________

Atti 27:3 cita la benevolenza di Giulio

Atti 28:2 cita la straordinaria bontà degli abitanti di Malta.

Questo ci insegna che a Geova le buone qualità non passano inosservate anche se a manifestarle non sono i suoi servitori infatti nel racconto ispirato ha deciso di menzionarle

___________

Atti 27:10,11 L'organizzazione ci consiglia di non cercare a tutti i costi di fare carriera in un mondo in tempesta ,ma quale consiglio ascolteremo? Quello dei moderni Paolo o quello dei moderni timonieri di questo mondo?

____________

Atti 27:21 In base ai consigli che decideremo di seguire avremmo delle conseguenze positive o negative

[Modificato da claudio2018 30/01/2019 08:39]
30/01/2019 15:25
 
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Nuovo sito : Adunanze online

Annuncio a tutti i foristi che qualora desiderassero inserire i propri commenti nella sezione "SPUNTI DI DISCUSSIONE PER LE ADUNANZE" , che i commenti inseriti saranno archiviati anche su un nuovo sito da creato e ora pronto chiamato "ADUNANZE ONLINE" Potete anche inserire i vostri commenti direttamente sul sito e saranno posizionati nella sezione di pertinenza : LETTURA BIBLICA , STUDIO BIBLICO o STUDIO TORRE DI GUARDIA.

Buona partecipazione !!

[SM=g2630692]

adunanzeonline.jimdofree.com
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claudio2018, 30/01/2019 08.36:

SPUNTI INTERESSANTI

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Atti 27:3 cita la benevolenza di Giulio

Atti 28:2 cita la straordinaria bontà degli abitanti di Malta.

Questo ci insegna che a Geova le buone qualità non passano inosservate anche se a manifestarle non sono i suoi servitori infatti nel racconto ispirato ha deciso di menzionarle

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Atti 27:10,11 L'organizzazione ci consiglia di non cercare a tutti i costi di fare carriera in un mondo in tempesta ,ma quale consiglio ascolteremo? Quello dei moderni Paolo o quello dei moderni timonieri di questo mondo?

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Atti 27:21 In base ai consigli che decideremo di seguire avremmo delle conseguenze positive o negative


Anche questi commenti sono stati inseriti nell'archivio commenti di ADUNANZE ONLINE

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03/02/2019 13:05
 
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È disponibile un riassunto del contenuto della torre di guardia di questa settimana

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07/02/2019 09:08
 
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Lettura settimanale in programma

ROMANI 1-3

CAP 1

Paolo scelto per annunciare la buona notizia a persone delle nazioni

Paolo, schiavo di Cristo Gesù, chiamato a essere apostolo, scelto* per annunciare la buona notizia di Dio, 2 che egli aveva promesso nelle sacre Scritture per mezzo dei suoi profeti 3 e che riguarda suo Figlio, il quale secondo la carne venne dalla discendenza* di Davide, 4 ma secondo lo spirito di santità fu dichiarato con potenza Figlio di Dio tramite la risurrezione dai morti — Gesù Cristo nostro Signore, 5 mediante il quale ci è stata mostrata immeritata bontà* e abbiamo ricevuto un apostolato affinché, a gloria del suo nome, fra tutte le nazioni ci sia l’ubbidienza che nasce dalla fede; 6 e fra le nazioni anche voi siete stati chiamati ad appartenere a Gesù Cristo — 7 a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e chiamati a essere santi.Possiate avere immeritata bontà* e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.

Incoraggiamento reciproco mediante la fede

8 Per prima cosa, ringrazio il mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché della vostra fede si parla in tutto il mondo. 9 Dio, al quale rendo sacro servizio con il mio spirito proclamando la buona notizia di suo Figlio, mi è testimone che non smetto di menzionarvi nelle mie preghiere, 10 implorando che in qualche modo io riesca finalmente a venire da voi, se è sua volontà. 11 Desidero moltissimo vedervi per trasmettervi qualche dono spirituale che vi renda saldi,* 12 anzi, affinché possiamo incoraggiarci a vicenda mediante la nostra fede, tanto la vostra quanto la mia.

La fede nella buona notizia è salvezza per ogni uomo

13 Comunque, fratelli, non voglio che ignoriate che molte volte mi sono riproposto di venire da voi per raccogliere qualche frutto anche fra voi come fra le altre nazioni; ma finora mi è stato impedito. 14 Io sono in debito con i greci e con gli stranieri,* con i sapienti e con gli illetterati; 15 perciò sono ansioso di annunciare la buona notizia anche a voi che siete a Roma. 16 Non mi vergogno della buona notizia, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque abbia fede, prima del giudeo e poi anche del greco.* 17 In essa infatti si rivela la giustizia di Dio a motivo della fede e per la fede, come è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”.

Negazione dell' evidenza di Dio nella creazione

18 L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà* e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia, 19 perché quello che si può conoscere di Dio è evidente fra loro, in quanto Dio lo ha reso loro evidente. 20 Infatti le sue qualità invisibili — la sua eterna potenza e divinità — si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose che ha fatto. Essi dunque non hanno giustificazioni, 21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio né lo hanno ringraziato; al contrario, si sono persi in ragionamenti vuoti e il loro cuore ottuso si è ottenebrato. 22 Anche se affermano di essere saggi, sono diventati stolti 23 e hanno scambiato la gloria dell’Iddio incorruttibile con qualcosa che assomiglia nell’aspetto all’uomo corruttibile, a uccelli, a quadrupedi e a rettili.*

Idolatria nella degradazione sessuale , conseguenze.

24 Perciò Dio, secondo i desideri del loro cuore, li ha abbandonati all’impurità, così che disonorano i propri corpi fra loro. 25 Hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato* e servito la creazione anziché il Creatore, il quale è benedetto per sempre. Amen. 26 Per questo Dio li ha abbandonati alla passione* sfrenata: infatti le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali* in quelli contro natura, 27 e allo stesso modo anche gli uomini hanno abbandonato i rapporti naturali* con la donna e si sono accesi di passione incontrollata gli uni per gli altri, uomini con uomini, commettendo oscenità e ricevendo in sé stessi la pena* che meritano per i loro peccati.

28 Siccome non hanno ritenuto di dover riconoscere Dio,* Dio li ha lasciati in balìa di una mentalità disapprovata, così che fanno ciò che è indecente. 29 Sono pieni di ogni ingiustizia, malvagità, avidità* e cattiveria; sono colmi di invidia, assassinio, lite, inganno e malignità; sono pettegoli,* 30 maldicenti, odiano Dio, sono insolenti, superbi e gradassi; escogitano il male, sono disubbidienti ai genitori, 31 insensati, sleali,* snaturati* e spietati. 32 Pur conoscendo molto bene il giusto decreto di Dio secondo cui chi pratica tali cose merita la morte, non solo continuano a commetterle, ma addirittura approvano chi le pratica.

CAP 2

L'ipocrisia sarà punita severamente

Perciò, uomo, chiunque tu sia, se giudichi non hai giustificazioni. Nel momento in cui giudichi un altro condanni te stesso, visto che tu che giudichi pratichi le stesse cose. 2 Ora sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità ed è contro quelli che praticano tali cose.

3 Ma tu, uomo che giudichi quelli che praticano le stesse cose che fai anche tu, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio? 4 O disprezzi la ricchezza della sua benignità, della sua sopportazione e della sua pazienza, non sapendo che Dio nella sua benignità cerca di condurti al pentimento? 5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con il tuo cuore impenitente accumuli ira su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. 6 Egli ripagherà ciascuno secondo le sue opere: 7 darà vita eterna a quelli che, perseverando nel fare il bene, cercano gloria, onore e incorruttibilità; 8 al contrario, per quelli che sono bellicosi e disubbidiscono alla verità ma ubbidiscono all’ingiustizia ci saranno ira e collera. 9 Ci saranno tribolazione e angoscia per ogni uomo* che fa il male, prima per il giudeo e poi anche per il greco;* 10 ma gloria, onore e pace per chi fa il bene, prima per il giudeo e poi anche per il greco,* 11 perché Dio non fa parzialità.

La condizione della propria coscienza è una base per il giudizio

12 Tutti quelli che hanno peccato senza legge moriranno pure senza legge; ma tutti quelli che hanno peccato sotto la legge saranno giudicati in base alla legge. 13 Infatti non sono quelli che ascoltano la legge a essere giusti davanti a Dio; sono quelli che la osservano a essere dichiarati giusti. 14 Quando quelli delle nazioni, che non hanno legge, seguono per natura la legge, sono legge a sé stessi pur non avendo legge. 15 Sono loro stessi che dimostrano come la sostanza della legge sia scritta nel loro cuore, mentre anche la loro coscienza rende testimonianza e i loro ragionamenti li accusano oppure li scusano. 16 Tutto ciò sarà evidente nel giorno in cui Dio, mediante Cristo Gesù, giudicherà i segreti degli uomini, secondo la buona notizia che io annuncio.

Predicare bene ma razzolare male reca biasimo al nome di Dio

17 Ora, tu porti il nome di giudeo, confidi nella legge, fai di Dio il tuo vanto, 18 conosci la sua volontà, sai discernere ciò che è eccellente perché sei istruito* nella Legge, 19 e sei convinto di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, 20 educatore degli insensati, maestro dei bambini, e di avere nella Legge l’ossatura della conoscenza e della verità. 21 Tu, dunque, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi? 22 Tu che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, derubi i templi? 23 Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la Legge? 24 Come è scritto: “Il nome di Dio è bestemmiato fra le nazioni per colpa vostra”.

La vera circoncisione

25 La circoncisione in realtà è utile solo se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. 26 Se perciò un incirconciso rispetta i giusti precetti della Legge, la sua incirconcisione non sarà forse considerata circoncisione? 27 Chi è incirconciso fisicamente ma adempie la Legge giudicherà te che, pur avendo il codice scritto e la circoncisione, trasgredisci la legge. 28 Infatti non è giudeo chi lo è esteriormente, né è circoncisione quella esteriore, nella carne. 29 Ma è giudeo chi lo è interiormente, e la sua circoncisione è quella del cuore mediante lo spirito, e non mediante un codice scritto. La sua lode viene da Dio, non dagli uomini.

CAP 3

Rifuggire dall'idea che si possa essere considerati giusti con la propria osservanza della legge divina perché tutti sono peccatori e dunque solo la fede nel sacrificio di riscatto di Cristo può rendere giusti dinanzi a Dio

Ma allora che vantaggio ha il giudeo? E di che utilità è la circoncisione? 2 Grande sotto tutti gli aspetti. Prima di tutto perché ai giudei furono affidate le sacre dichiarazioni* di Dio. 3 Che dire dunque? Se alcuni non hanno avuto fede, la loro mancanza di fede annullerà forse la fedeltà di Dio? 4 No di certo! Ma sia Dio riconosciuto verace anche se ogni uomo dovesse essere riconosciuto bugiardo; come è scritto: “Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato”. 5 Comunque, se la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, cosa possiamo dire? Dio è forse ingiusto quando manifesta la sua ira? (Parlo da un punto di vista umano.) 6 Assolutamente no! Altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo?

7 Ma se la mia menzogna mette ancora più in risalto la verità di Dio e questo va a sua gloria, perché allora vengo giudicato peccatore? 8 E perché non diciamo: “Facciamo il male perché ne venga il bene”, come alcuni ci accusano falsamente di dire? Il giudizio contro queste persone è in armonia con la giustizia.

9 E dunque? Noi siamo forse in una posizione migliore? Niente affatto! Abbiamo già affermato che tutti, giudei e greci, sono sotto il peccato; 10 come è scritto: “Non c’è nessun giusto, nemmeno uno; 11 non c’è nessuno che sia saggio;* non c’è nessuno che cerchi Dio. 12 Si sono sviati tutti, tutti quanti sono diventati indegni; non c’è nessuno che faccia il bene, nemmeno uno”. 13 “La loro gola è una tomba spalancata; hanno ingannato con la loro lingua”. “Dietro le loro labbra c’è veleno di aspidi”. 14 “Nella loro bocca abbondano maledizione e amarezza”. 15 “I loro piedi si affrettano a spargere sangue”. 16 “Rovina e desolazione sono sulle loro strade, 17 e non conoscono la via della pace”. 18 “Davanti ai loro occhi non c’è timore di Dio”.

19 Ora sappiamo che tutto ciò che la Legge dice è rivolto a quelli che sono sotto la Legge, affinché ogni bocca sia ridotta al silenzio e tutto il mondo risulti colpevole davanti a Dio. 20 Perciò nessuno* sarà dichiarato giusto davanti a lui grazie alle opere della legge, perché mediante la legge si ha la piena consapevolezza* del peccato.
21 Ma ora, indipendentemente dalla legge, è stata rivelata la giustizia di Dio, attestata dalla Legge e dai Profeti: 22 la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che hanno fede. Infatti non c’è differenza, 23 perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24 e per la sua immeritata bontà* Dio fa loro il dono di dichiararli giusti liberandoli mediante il riscatto pagato da Cristo Gesù. 25 Dio lo ha presentato come offerta per la propiziazione* mediante la fede nel suo sangue. Lo ha fatto per dimostrare la propria giustizia nel perdonare i peccati commessi nel passato, quando sopportava pazientemente; 26 e lo ha fatto per dimostrare la propria giustizia nel tempo presente, per essere giusto anche quando dichiara giusto l’uomo che ha fede in Gesù.

27 Dov’è dunque il vanto? È escluso. Da quale legge? Quella delle opere? No, dalla legge della fede. 28 Noi riteniamo infatti che l’uomo è dichiarato giusto per fede, indipendentemente dalle opere della legge. 29 O forse Dio è soltanto il Dio dei giudei? Non lo è anche delle persone delle nazioni? Sì, lo è anche delle persone delle nazioni. 30 Dato che è uno solo, Dio dichiarerà giusti i circoncisi grazie alla fede e gli incirconcisi mediante la fede. 31 Aboliamo dunque la legge con la nostra fede? Assolutamente no! Al contrario, noi sosteniamo la legge.
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Avete qualche riflessione sul discorso di Paolo ?

Ricordo che se volete potete inserire il vostro commento anche su

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07/02/2019 09:49
 
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GEMME SPIRITUALI

Le gemme dello SFS sono in fondo alla lettura biblica settimanale sottotitolata
[Modificato da claudio2018 07/02/2019 09:52]
07/02/2019 10:06
 
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Paolo nel capitolo 3 rende chiaro che è "giusto" dinanzi a Dio solo chi ha fede nel sacrificio espiatorio di Gesù . Nel capitolo 4 dice che sono stati considerati giusti anche uomini precristiani che esercitarono fede nel seme promesso in Genesi 3:15

Questo pone il problema : E tutti quelli che prima di Cristo non hanno mai potuto conoscere Geova e la promessa di Genesi 3:15 per poter esercitare fede in essa? E tutti quelli che dopo Cristo non hanno mai potuto conoscere Cristo e capire che lui è il solo mezzo di salvezza ? Sono giusti solo in base alla loro coscienza ? Stando a Romani non sono "giusti" perché manca loro quella proprietà che li renderebbe "giusti" davanti a Dio , la vera fede. Ma non' è nemmeno colpa loro se non hanno potuto conoscere Dio e Cristo e sviluppare quella fede che li avrebbe resi "giusti" davanti a Dio. Dunque la logica conseguenza è che tutti questi milioni o miliardi di persone non sono "empi" ma non sono nemmeno "giusti" dinanzi a Dio al pari di Abraamo , Noe , Daniele ecc. Dunque possono solo essere annoverati tra gli "ingiusti" di Atti 24:15 che saranno risorti.
07/02/2019 11:50
 
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07/02/2019 11:55
 
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STUDIO BIBLICO DI CONGREGAZIONE

Gesù rifiutò un incarico politico perché sapeva di essere stato mandato per predicare la buona notizia di un Regno futuro e per dare la sua vita come riscatto per l'umanità .


Saggiamente Gesù , anche se era un uomo perfetto , se ne andò per evitare di trovarsi sotto la pressione psicologica della folla e si rifugio' nella preghiera


È interessante che non viene detto che i discepoli si unissero alla folla per cercare di convincere Gesù a diventare re. Evidentemente anche se non avevano compreso bene il suo ruolo avevano una mentalità piu spirituale di quella della folla che vedeva in Gesù solo un risolutore di problemi fisici
[Modificato da claudio2018 07/02/2019 11:56]
09/02/2019 10:44
 
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TORRE DI GUARDIA : Ci vediamo in paradiso

DOMANDE DI RIEPILOGO

1)Cosa indica che la promessa fatta da Dio ad Abraamo si riferisce a un paradiso futuro?
(Paragrafi da 7 a 14)

2)Da cosa capiamo che alcune profezie di Isaia avranno un adempimento maggiore in futuro?

Ci sono due espressioni che lo indicano . Una è contenuta in Isaia 11:9, l'altra in Isaia 65:22 . Quali sono queste due espressioni ?

3)Perché possiamo dire che Gesù e il criminale accanto a lui non entrarono nel Paradiso il giorno in cui morirono?(Paragrafi 18-21)


ADUNANZE ONLINE

[Modificato da claudio2018 09/02/2019 10:50]
11/02/2019 09:46
 
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LETTURA BIBLICA IN PROGRAMMA

ROMANI 4-6

COMMENTI

[Modificato da claudio2018 11/02/2019 09:47]
13/02/2019 08:06
 
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Romani 5

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Per colpa di Adamo tutti moriamo ma grazie a Cristo tutti possiamo sperare nel perdono di Dio e nel dono della vita eterna
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