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“Sono cresciuta in una famiglia di testimoni di Geova… ed è stato bellissimo”

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2020 21:43
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03/03/2020 20:15
 
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Lisa, 34 anni, ha scritto a Fanpage.it per raccontare la propria esperienza di vita in una famiglia di testimoni di Geova. “Non mi sono mai sentita costretta a fare o a dire ciò che non volevo. Non mi sono mai sentita controllata o giudicata. Non mi sono mai sentita repressa”.




Sono nata un giovedì mattina e già dopo pochi giorni i miei genitori mi hanno portata in una Sala del Regno, il luogo di culto dei testimoni. Volevano forse battezzarmi, ancora in fasce, imponendomi la loro religione? Assolutamente no. Mi hanno solo presentata a una variegata comunità composta da persone di età, razza e culture differenti che non vedeva l’ora di conoscermi. Tra quelle persone, crescendo, ho trovato davvero veri Amici che mi hanno protetta, incoraggiata, divertita, consolata. Amata.


Non mi sono mai sentita costretta a fare o a dire ciò che non volevo. Quando a scuola le insegnanti di religione si accertavano che tutti gli alunni della classe fossero battezzati, provavo un orgoglio incredibile a dire che io non lo ero. Qualcuno aveva già deciso per gli altri bambini, io invece ero ancora libera di scegliere la mia fede, il mio credo, il mio Dio. I testimoni di Geova non battezzano i neonati, piuttosto incoraggiano a fare la propria scelta quando si è consapevoli.

Ogni altro insegnamento religioso impartitomi dai miei genitori è stato accompagnato da motivazioni e accurate spiegazioni. Mi hanno sempre stimolata a capire il perché delle cose e non ad agire per seguire tradizioni o idee preconfezionate.

Non mi sono mai sentita controllata o giudicata. La mia famiglia mi ha aiutata a valutare i pro e i contro delle mie decisioni ma ha anche rispettato le mie scelte, anche se queste talvolta non sono state concordi alla loro volontà. Ho imparato molto dalla loro apertura mentale, perché hanno saputo fare un passo indietro quando ero io ad avere ragione ma hanno anche saputo perdonare quando avevo commesso qualche errore.

Non mi sono mai sentita emarginata. Se sono uscita dal Liceo con 100\100 e dall’Università con 110 e lode, è stato anche grazie al sostegno e alla collaborazione dei miei compagni di scuola con i quali ho condiviso moltissimo. Nei momenti speciali, come il giorno del mio matrimonio, erano presenti molti parenti e colleghi di lavoro non testimoni.

Non mi sono mai sentita repressa. La successione di ogni mio passo nella vita è stata il frutto di un’attenta analisi intellettuale ed emotiva, volta a sradicare quel ‘velo di Maya’ che avvolgeva e soffocava chi vedevo agire per impulsi e non per coscienza. Per istinto e non per conoscenza.

Posso dire che chi sono, quello che ho e ciò in cui in credo me lo sono guadagnato con la testa e con il cuore. Se essere “diversa” in qualcosa significa non fare le cose “perché lo fanno tutti”, questo è per me sinonimo di intelligenza e non di inibizione.

bit.ly/2wvfwOb





03/03/2020 20:26
 
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Alla faccia dei nostri detrattori!

Shalom [SM=g7350]
[Modificato da barnabino 03/03/2020 20:27]
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
03/03/2020 21:06
 
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Re:
Un applauso a Lisa e ai suoi risultati!

Simon

03/03/2020 21:18
 
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Questo giornale è un po' strano, spesso ha postato delle baggianate riguardo alla nostra organizzazione (es. Philip Morris, tant'è che io l'ho scoperto perché un mio compagno di scuola me l'ha fatto vedere da questa pagina) e anche esperienze di apostati e presunti fratelli a viso coperto che si sentono "in trappola". Ora invece questa bellissima esperienza... Non sto dicendo che non sono contento di leggerla, ma dovrebbe testare meglio le sue fonti. Se fossi in te Angelo non mi andrei a informare da lì.
[Modificato da johnny01 03/03/2020 21:19]
03/03/2020 21:25
 
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Diciamo che non le selezionano affatto... ma questa è una bella lettera che ricalca il sentimento medio dei testimoni di Geova verso la loro fede.

Shalom
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FORUM TESTIMONI DI GEOVA
03/03/2020 21:32
 
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Si mi piace sopratutto questa parte:

Non mi sono mai sentita repressa. La successione di ogni mio passo nella vita è stata il frutto di un’attenta analisi intellettuale ed emotiva, volta a sradicare quel ‘velo di Maya’ che avvolgeva e soffocava chi vedevo agire per impulsi e non per coscienza. Per istinto e non per conoscenza.

Posso dire che chi sono, quello che ho e ciò in cui in credo me lo sono guadagnato con la testa e con il cuore. Se essere “diversa” in qualcosa significa non fare le cose “perché lo fanno tutti”, questo è per me sinonimo di intelligenza e non di inibizione.

👏🏻 👏🏻 👏🏻
03/03/2020 21:32
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 03/03/2020 21:06:

Un applauso a Lisa e ai suoi risultati!

Simon




Le cose secondo me stanno così
quella parte numerica insignificante che esce da noi
che noi definiremo, come la definì l'apostolo Giovanni ai suoi tempi

(1 Giovanni 2:19) 19 Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri. Se infatti fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi. Ma sono usciti perché fosse chiaro che non tutti sono dei nostri...

se uno esce ci sono 8 milioni che restano

la stragrande maggioranza di noi continua a condividere la gioia
del mercante viaggiatore che

(Matteo 13:46) 46 Trovata una perla di grande valore, se ne andò, vendette immediatamente tutte le cose che aveva e la comprò.

se ogniuno di noi vorrebbe narrare questo, alle testate giornalistiche andrebbero tutte in tilt per l'eccessivo numero
di testimoni di Geova contenti e felici

03/03/2020 21:43
 
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Re:
johnny01, 03/03/2020 21:18:

Questo giornale è un po' strano, spesso ha postato delle baggianate riguardo alla nostra organizzazione (es. Philip Morris, tant'è che io l'ho scoperto perché un mio compagno di scuola me l'ha fatto vedere da questa pagina) e anche esperienze di apostati e presunti fratelli a viso coperto che si sentono "in trappola". Ora invece questa bellissima esperienza... Non sto dicendo che non sono contento di leggerla, ma dovrebbe testare meglio le sue fonti. Se fossi in te Angelo non mi andrei a informare da lì.




Penso che come sia vera quella di Luca ,deve esserlo quella di Lisa
(fino a prova contraria)
COSì DICE IL GIORNALE...

"Riceviamo e pubblichiamo la storia di una nostra lettrice. Lisa, 34 anni, ha letto la testimonianza inviata alla nostra redazione da Luca ("Sono un testimone di Geova. La mia infanzia ed adolescenza sono state traumatiche") e ha deciso di controbattere raccontando la propria esperienza:"

(poi le baggianate, di solito sempre contro di noi ,chi non le dice?)
[Modificato da Angelo Serafino53 03/03/2020 21:51]
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