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La Bibbia si presta a qualsiasi interpretazione?

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2023 21:25
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24/07/2023 17:29
 
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“LEI non fa che saltare da una parte all’altra della Bibbia, scegliendo ad arte i versetti che sostengono la sua interpretazione”, obiettò la donna al testimone di Geova che era alla sua porta.

Ma il fatto che uno citi versetti da parti diverse della Bibbia dimostra veramente che cerca di interpretarla per sostenere le proprie idee? E in tal caso, significa questo che la Bibbia si presti a qualsiasi interpretazione, che ogni interpretazione sia ugualmente legittima?

Lasciamo parlare l’Autore

La Bibbia ha sì un unico Autore, Geova Dio, ma molti scrittori. Questi circa 40 scrittori biblici non si contraddicono mai tra di loro (il che, detto per inciso, è una prova che il vero Autore è Dio), tuttavia nessun singolo scrittore della Bibbia dice tutto quello che c’è da dire su un determinato argomento. Così, per comprendere ciò che dice l’Autore della Bibbia su un argomento è necessario raccogliere tutti i versetti pertinenti. Questo è quanto il Testimone menzionato sopra cercava di fare.

Egli aveva validi precedenti. Ad esempio, aprite la vostra Bibbia al capitolo 9 di Romani. Lì troverete un notevole esempio di come il fedele cristiano Paolo faceva la stessa cosa. Soltanto in questo capitolo, Paolo cita per 11 volte altre parti della Bibbia. Qualcuno potrebbe persino accusare Paolo di “saltare da una parte all’altra della Bibbia”. Partendo dal primo libro biblico egli salta al 39º, per proseguire poi con il 2º, il 28º, e infine il 23º libro della Bibbia.

Naturalmente sarebbe stato sbagliato che Paolo togliesse i versetti dal loro contesto e li torcesse per adattarli alle proprie idee personali. Ma Paolo non lo fece. Alcuni dei primi cristiani, però, devono aver fatto proprio questo, in quanto l’apostolo Pietro parla di “cose difficili a capirsi, che i non istruiti e gli instabili torcono, come fanno anche col resto delle Scritture, a loro propria distruzione”. — 2 Pietro 3:16.

Ciò che è ‘difficile a capirsi’ può facilmente essere frainteso. Anche le opere di scrittori famosi come Shakespeare vengono interpretate in vari modi, i quali ovviamente non sono tutti accurati. Non è quindi strano che questo accada con la Bibbia. Se Shakespeare fosse ancora vivo potremmo chiedergli cosa intendeva dire esattamente. Ma questo non è possibile; né è possibile chiedere agli scrittori della Bibbia ulteriori chiarimenti. Felicemente, è ancora possibile interrogare il suo Autore, poiché egli vive! (Salmo 90:1, 2) Ed egli ha promesso di dare tale guida spirituale a uomini di fede che gliela chiedono. — Luca 11:9-13; Giacomo 1:5, 6.

Mentre era in Egitto, il fedele servitore di Dio Giuseppe riconobbe l’importanza di chiedere la guida divina quando fu chiamato ad interpretare un sogno che Dio aveva fatto sognare al governante d’Egitto. “Le interpretazioni non appartengono a Dio?”, chiese. Dopo che Giuseppe ebbe dato l’interpretazione giusta, Faraone fu spinto a dire: “Si può trovare un altro uomo come questo in cui è lo spirito di Dio?” E a Giuseppe disse: “Giacché Dio ti ha fatto sapere tutto questo, non c’è nessuno discreto e saggio come te”. — Genesi 40:8; 41:38, 39.

Se oggi fra i cosiddetti cristiani troviamo così tante interpretazioni contraddittorie la colpa non è dell’Autore della Bibbia, né degli scrittori biblici. Come profeti di Dio, questi ultimi “parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. (2 Pietro 1:20, 21) La colpa è dei lettori della Bibbia che hanno mancato di seguire la guida dello spirito di Dio e di lasciare che Dio interpreti la propria Parola. Essi hanno permesso che idee personali facessero perdere loro di vista ciò che l’Autore stesso della Bibbia dice. Facciamo due esempi.

Qual è la punizione per il peccato?

Ad alcuni è stato insegnato a credere che la punizione per il peccato sia l’eterno tormento cosciente nel fuoco dell’inferno. Costoro possono citare Rivelazione 20:10, dove viene detto che il Diavolo è “scagliato nel lago di fuoco e zolfo”, interpretandolo in modo da sostenere il loro punto di vista. Naturalmente questo non concorda con Ecclesiaste 9:5, secondo cui i morti “non sono consci di nulla”, né con Romani 6:23, secondo cui “il salario che il peccato paga è la morte”, e non il tormento cosciente. Tuttavia alcuni si possono chiedere: Rivelazione 20:10 non dice forse che Satana (e, si suppone, coloro che egli svia) “saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli”?

Nel I secolo la parola greca per “tormento”, qui usata dallo scrittore biblico Giovanni, aveva un significato particolare. Giacché i prigionieri venivano talvolta torturati (nonostante questo fosse contrario alla legge di Dio) i carcerieri divennero noti come tormentatori.

Un altro scrittore biblico si riferisce a questo quando parla di uno schiavo infedele il cui padrone “lo consegnò ai tormentatori finché non avesse pagato tutto il debito”. (Matteo 18:34, Cocorda) Commentando questo versetto, un’enciclopedia biblica (The International Standard Bible Encyclopedia) dice: “Probabilmente la detenzione stessa era considerata un ‘tormento’ (e senza dubbio lo era) e i ‘tormentatori’ dovevano essere nient’altro che carcerieri”.

Si vede dunque che confrontando i versetti e prendendo in esame il loro significato nelle lingue in cui fu scritta la Bibbia è possibile arrivare a un’interpretazione che concorda con il resto della Bibbia. Liberi da idee preconcette, possiamo chiaramente comprendere che Rivelazione 20:10 non dimostra l’esistenza del tormento eterno nel fuoco dell’inferno. Il destino di tutti quelli che si ribellano a Dio è la prigionia eterna nella morte. La loro distruzione è così completa che è come se fossero scagliati in un letterale lago di fuoco.


Qual è il destino della terra?

In 2 Pietro 3:10 (Versione Riveduta [VR]) si legge che “la terra e le opere che sono in essa saranno arse”. Alcuni interpretano queste parole come una prova che il nostro pianeta sarà distrutto, magari in un olocausto nucleare. Ma come potrebbe essere così, alla luce di ciò che l’Autore della Bibbia dice altrove? In Salmo 104:5 (VR) il salmista, sotto ispirazione, dichiarò che Dio “ha fondato la terra sulle sue basi; non sarà smossa mai in perpetuo”. Il saggio re Salomone, anch’egli sotto ispirazione, disse in Ecclesiaste 1:4 (VR) che “una generazione se ne va, un’altra viene, e la terra sussiste in perpetuo”.ontraddizione? No, l’Autore della Bibbia, l’Iddio di verità, non può contraddirsi. Come si possono dunque conciliare questi versetti?



Consideriamo il contesto di 2 Pietro 3:10.

Ai versetti 5 e 6 Pietro parla del Diluvio dei giorni di Noè e lo paragona, al versetto 7 (VR), alla distruzione che deve venire nel “giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empî”. Cosa fu distrutto dal Diluvio? Il versetto 6 (VR) afferma: “Il mondo d’allora . . . perì”. Non perì il pianeta Terra. Invece, a perire fu un malvagio sistema mondiale. E quando, in Genesi 9:11 (VR), Dio promise a Noè che non ci sarebbe stato mai più un “diluvio per distruggere la terra”, ovviamente non si riferiva al pianeta, poiché esso non era stato distrutto. Pertanto “la terra” che dev’essere distrutta, in base a quanto dice 2 Pietro 3:10, è lo stesso tipo di “terra” che fu distrutta al Diluvio: non il pianeta Terra, ma una malvagia società umana. — Confronta Genesi 11:1, dove la parola “terra” è usata in maniera simile.

Per quanto possiate cercare, non troverete alcun versetto della Bibbia che contraddice questa interpretazione. Pertanto, questa dev’essere necessariamente quella corretta, che proviene dall’Autore stesso della Bibbia.

Perché non si presta a qualsiasi interpretazione?

Cosa penserebbe una casalinga di un ricettario che si prestasse a qualsiasi interpretazione? O a che servirebbe spendere denaro per un vocabolario che permettesse al suo lettore di interpretare il significato delle parole in qualsiasi modo egli scegliesse? È questo il tipo di guida che ci aspetteremmo che Dio desse alle sue creature? Effettivamente, in tal caso, sarebbe appropriato anche solo definirla una guida?

Alle persone oneste e timorate di Dio non interessa torcere le Scritture “a loro propria distruzione”. (2 Pietro 3:16) Per evitare di farlo, queste persone trovano tutti i versetti attinenti all’argomento che cercano di comprendere. Se si trovano versetti che contraddicono esplicitamente punti di vista precedentemente condivisi, questi punti di vista vengono subito abbandonati, in quanto evidentemente errati.

Grazie a questo tipo di atteggiamento mansueto, milioni di persone che in precedenza erano religiosamente divise hanno ora raggiunto l’unità religiosa con i testimoni di Geova. Anziché voler interpretare la Bibbia per sostenere idee personali, sono state disposte a conformarsi all’evidente interpretazione fatta dall’Autore stesso della Bibbia.

Com’è bello sapere che la Bibbia non si presta a qualsiasi interpretazione! Quando lasciamo che il suo Autore la interpreti per noi, essa è veramente “utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia”. In tal caso, e solo allora, essa ci renderà ‘pienamente competenti, del tutto preparati per ogni opera buona’. — 2 Timoteo 3:16, 17.


Le citazioni si trovano in Romani, capitolo 9, versetti 7 (Genesi 21:12), 9 (Genesi 18:14), 2 (Genesi 25:23), 13 (Malachia 1:2, 3), 15 (Esodo 33:19), 17 (Esodo 9:16), 25 (Osea 2:23), 26 (Osea 1:10), 27, 28 (Isaia 10:22, 23), 29 (Isaia 1:9) e 33 (Isaia 28:16).

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24/07/2023 22:33
 
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Re:
Amalia 52, 24/07/2023 17:29:


Il destino di tutti quelli che si ribellano a Dio è la prigionia eterna nella morte.


...Ma poco prima hai fatto riferimento ad Ecclesiaste:

Naturalmente questo non concorda con Ecclesiaste 9:5, secondo cui i morti “non sono consci di nulla”

per dimostrare che i morti non possono avere nessuna percezione.
...Allora, come fanno coloro che sono messi a morte, perchè ribelli
verso Dio, a rendersi conto che la loro morte è una "eterna prigionia",
se da morti non si è consci di nulla?


Se si trovano versetti che contraddicono esplicitamente punti di vista precedentemente condivisi, questi punti di vista vengono subito abbandonati, in quanto evidentemente errati.


...E non potrebbe essere che siano i punti di vista precedentemente
condivisi a essere errati?
D'altronde, hai parlato di punti di vista, ...quindi opinioni...

Ciao.


24/07/2023 22:48
 
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Re: Re:
Luciano_59, 24.07.2023 22:33:


...Ma poco prima hai fatto riferimento ad Ecclesiaste:

Naturalmente questo non concorda con Ecclesiaste 9:5, secondo cui i morti “non sono consci di nulla”

per dimostrare che i morti non possono avere nessuna percezione.
...Allora, come fanno coloro che sono messi a morte, perchè ribelli
verso Dio, a rendersi conto che la loro morte è una "eterna prigionia",
se da morti non si è consci di nulla?


Se si trovano versetti che contraddicono esplicitamente punti di vista precedentemente condivisi, questi punti di vista vengono subito abbandonati, in quanto evidentemente errati.


...E non potrebbe essere che siano i punti di vista precedentemente
condivisi a essere errati?
D'altronde, hai parlato di punti di vista, ...quindi opinioni...

Ciao.





Caro Luciano,
per dirla con la Bibbia, i vivi sono consci che moriranno, mentre i morti non sono consci di nulla.
Quindi, da vivi possiamo fare affermazioni sui morti, ad esempio dicendo che sono "prigionieri della morte eterna", mentre i morti non fanno affermazioni su noi vivi.

Come saprai anche tu, sono ben pochi i vivi che non vedono l'ora di morire.

Simon
25/07/2023 14:39
 
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Re: Re:
Luciano_59, 24.07.2023 22:33:


...Ma poco prima hai fatto riferimento ad Ecclesiaste:

Naturalmente questo non concorda con Ecclesiaste 9:5, secondo cui i morti “non sono consci di nulla”

per dimostrare che i morti non possono avere nessuna percezione.
...Allora, come fanno coloro che sono messi a morte, perchè ribelli
verso Dio, a rendersi conto che la loro morte è una "eterna prigionia",
se da morti non si è consci di nulla?


Se si trovano versetti che contraddicono esplicitamente punti di vista precedentemente condivisi, questi punti di vista vengono subito abbandonati, in quanto evidentemente errati.


...E non potrebbe essere che siano i punti di vista precedentemente
condivisi a essere errati?
D'altronde, hai parlato di punti di vista, ...quindi opinioni...

Ciao.





L'intera frase dell'argomento riporta anche cosa significa essere in un'eterna prigionia della morte.


Liberi da idee preconcette, possiamo chiaramente comprendere che Rivelazione 20:10 non dimostra l’esistenza del tormento eterno nel fuoco dell’inferno. Il destino di tutti quelli che si ribellano a Dio è la prigionia eterna nella morte. La loro distruzione è così completa che è come se fossero scagliati in un letterale lago di fuoco.

Essere in eterno prigionieri della morte vuol dire morti per sempre senza nessuna speranza di risurrezione.




25/07/2023 14:45
 
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Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 24/07/2023 22:48:


Quindi, da vivi possiamo fare affermazioni sui morti, ad esempio dicendo che sono "prigionieri della morte eterna", mentre i morti non fanno affermazioni su noi vivi.


Ma quell'affermazione aveva il solo intento di giustificare i versi
ambigui di Rivelazione, in funzione della propria interpretazione.
L'articolo indicato riportava:

Si vede dunque che confrontando i versetti e prendendo in esame il loro significato nelle lingue in cui fu scritta la Bibbia è possibile arrivare a un’interpretazione che concorda con il resto della Bibbia. Liberi da idee preconcette, possiamo chiaramente comprendere che Rivelazione 20:10 non dimostra l’esistenza del tormento eterno nel fuoco dell’inferno. Il destino di tutti quelli che si ribellano a Dio è la prigionia eterna nella morte. La loro distruzione è così completa che è come se fossero scagliati in un letterale lago di fuoco.

Ma non ha senso parlare di "prigionia eterna della morte"; è solo
un eufemismo, perchè con la morte cessa l'esistenza.
Non ha senso un tale paragone con i versi di Rivelazione.

Ciao.

25/07/2023 14:57
 
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Re: Re: Re:
Amalia 52, 25/07/2023 14:39:


La loro distruzione è così completa che è come se fossero scagliati in un letterale lago di fuoco.


Con tutta la buona volontà che ci posso mettere, non riesco a
trovare una correlazione tra una "eterna prigionia della morte",
e il tormento in un lago di fuoco, anche se simbolico.
Il simbolico tormento nel fuoco, sta a indicare uno stato di ..."disagio",
che nel caso della morte non può sussistere, perchè, come hai fatto
notare, i morti non sono consci di nulla.

Ciao.
25/07/2023 20:24
 
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Con tutta la buona volontà che ci posso mettere, non riesco a
trovare una correlazione tra una "eterna prigionia della morte",
e il tormento in un lago di fuoco, anche se simbolico.



invece c'è una correlazione

il termine greco affine basanistès, “tormentatore”, è usato nella Bibbia nel senso di “carceriere”. infatti la traduzione cattolica su (Matteo 18:34

“E il suo padrone, sdegnato, lo consegnò ai torturatori, fino a che non avesse pagato tutto il debito”. (Matteo 18:34, Versione di Nardoni)


La Traduzione del Nuovo Mondo mostra chi sono questi tormentatori, dicendo: “Allora il suo signore, spinto all’ira, lo consegnò ai carcerieri, finché non avesse pagato tutto ciò che doveva”

perchè il carceriere è chiamato "il torturatore" ? secondo me ,il torturatore ,o il carceriere si accertava spesso che il detenuto fosse ancora li e non in fuga


ciao




26/07/2023 00:03
 
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Re: Re: Re: Re:
Luciano_59, 25.07.2023 14:45:


Ma quell'affermazione aveva il solo intento di giustificare i versi
ambigui di Rivelazione, in funzione della propria interpretazione.
L'articolo indicato riportava:

Si vede dunque che confrontando i versetti e prendendo in esame il loro significato nelle lingue in cui fu scritta la Bibbia è possibile arrivare a un’interpretazione che concorda con il resto della Bibbia. Liberi da idee preconcette, possiamo chiaramente comprendere che Rivelazione 20:10 non dimostra l’esistenza del tormento eterno nel fuoco dell’inferno. Il destino di tutti quelli che si ribellano a Dio è la prigionia eterna nella morte. La loro distruzione è così completa che è come se fossero scagliati in un letterale lago di fuoco.

Ma non ha senso parlare di "prigionia eterna della morte"; è solo
un eufemismo, perchè con la morte cessa l'esistenza.
Non ha senso un tale paragone con i versi di Rivelazione.

Ciao.




Caro Luciano,
se per interpretare la Bibbia parti dal presupposto della "concordanza" dei versetti, anche prendendoli da libri e contesti diversi, il paragone ha senso.
È quello che dice l'articolo, "confrontando i versetti ... è possibile arrivare a un'interpretazione che concorda con il resto della Bibbia".

Probabilmente a te non interessa usare questo atteggiamento.

Simon
26/07/2023 02:31
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 26/07/2023 00:03:


se per interpretare la Bibbia parti dal presupposto della "concordanza" dei versetti, anche prendendoli da libri e contesti diversi, il paragone ha senso.
È quello che dice l'articolo, "confrontando i versetti ... è possibile arrivare a un'interpretazione che concorda con il resto della Bibbia".


Fammi capire, dove trovi la correlazione con il verso di Rivelazione 20: 10,
e l'interpretazione di una "eterna prigionia nella morte"?
A me, il verso in questione dà l'idea di una eterna sofferenza, e non di
una morte.
...Poi, sarebbe da discutere se il tormento, nello stagno di fuoco, sia
riservato solo al diavolo, la bestia e il falso profeta, mentre per gli altri
l'essere gettati nello stagno di fuoco corrisponda alla morte definitiva.
In quest'ultimo caso non avrebbe senso parlare di "prigionia eterna",
perchè chi muore, non esistendo più, non è sottoposto a restrizioni.

Ciao.
26/07/2023 09:29
 
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Ecl 9:5

"Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato"

se i morti non sono consci di nulla, come possono stare in sofferenza, se la traduzione di prigionia fosse appunto sofferenza?
quindi l'avvertimento dell'eterna prigionia serve ai vivi come avvertimento
e la 'prigionia nella morte ' è la condizione in cui rimarranno a meno che Dio non la cambi con la resurrezione.

questo è un esempio di armonizzazione delle scritture... ma per farlo occorre conoscerle a fondo...cosa non semplice ma possibile

26/07/2023 14:39
 
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Re:
Giandujotta.50, 26/07/2023 09:29:

Ecl 9:5
se i morti non sono consci di nulla, come possono stare in sofferenza, se la traduzione di prigionia fosse appunto sofferenza?


Ma guarda che siete voi a interpretare Rivelazione 20: 10 come una
"eterna prigionia della morte". Se i morti, non essendo consci di nulla,
non possono stare in sofferenza, altrettanto non possono avere
percezione di trovarsi prigionieri in una eterna morte.


quindi l'avvertimento dell'eterna prigionia serve ai vivi come avvertimento


Se è un avvertimento per indicare la morte per i malvagi, che senso
ha scrivere di tormenti per i secoli?


e la 'prigionia nella morte ' è la condizione in cui rimarranno a meno che Dio non la cambi con la resurrezione.


Ma qui si sta parlando della morte dopo il giudizio: la sentenza
è definitiva; non c'è resurrezione per coloro ai quali è stata
sentenziata la morte.

Ciao.
26/07/2023 16:12
 
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luciano dice:

A me, il verso in questione dà l'idea di una eterna sofferenza, e non di
una morte.



e su questo è il mio ragionamento.
I morti sono inconsci e su questo Ecl non consente fraintendimenti
Il verbo di Rivelazione 20:10 ha il significato di "trattenuti" "imprigionati"

per cui, armonizzando i versi tra loro non si può avere l'idea di 'sofferenza'

27/07/2023 00:51
 
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Re:
Giandujotta.50, 26/07/2023 16:12:


Il verbo di Rivelazione 20:10 ha il significato di "trattenuti" "imprigionati"

per cui, armonizzando i versi tra loro non si può avere l'idea di 'sofferenza'



Anche volendo interpretare il tormento come una prigionia, dovresti
poi spiegare perchè una "prigionia della morte".

Apocalisse 19: 20
20 Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti avevan ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo.


La bestia e il falso profeta vengono gettati vivi nello stagno di
fuoco, e poi, dopo mille anni te li ritrovi ancora nello stagno,
assieme al diavolo: e saranno "tormentati/imprigionati" per i
secoli a venire. Come fai a interpretare che si tratti di una "eterna
prigionia della morte", se sono vivi?

Ciao.
27/07/2023 08:29
 
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Luciano_59, 27/07/2023 00:51:


Anche volendo interpretare il tormento come una prigionia, dovresti
poi spiegare perchè una "prigionia della morte".

Apocalisse 19: 20
20 Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti avevan ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo.


La bestia e il falso profeta vengono gettati vivi nello stagno di
fuoco, e poi, dopo mille anni te li ritrovi ancora nello stagno,
assieme al diavolo: e saranno "tormentati/imprigionati" per i
secoli a venire. Come fai a interpretare che si tratti di una "eterna
prigionia della morte", se sono vivi?

Ciao.



Luciano

prima di tutto "prigionia eterna nella morte" e non "prigionia della morte"

così diceva l'articolo

"Il destino di tutti quelli che si ribellano a Dio è la prigionia eterna nella morte. La loro distruzione è così completa che è come se fossero scagliati in un letterale lago di fuoco."




ti ricordo cosa c'è in questo lago di fuoco
(Rivelazione 20:14) E la morte e la Tomba furono gettate nel lago di fuoco. Questo lago di fuoco rappresenta la seconda morte.

se la morte è gettata nel lago di fuoco
significa che il lago di fuoco è la morte della morte o meglio la 2a morte

dentro vi è "la bestia" che non è un animale letterale che si trova nella fauna selvatica o domestica

cosa è la simbolica bestia? è
l’organizzazione politica di Satana, .. Mentre sono ancora “vivi”, cioè attivi nell’opporsi congiuntamente al popolo di Dio sulla terra, vengono scagliati nel “lago di fuoco”.
l'organizzazione politica di Satana sarà ancora attiva e funzionale quindi "viva" prima che venga distrutta permanentemente


aggiungo un mio punto di vista personale

(Rivelazione 20:10) ...E il Diavolo, che le svia, sarà gettato nel lago di fuoco e zolfo, dove si troveranno già la bestia feroce e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli...


ma successivamente a questi eventi viene detto

(Rivelazione 20:14, 15) ...E la morte e la Tomba furono gettate nel lago di fuoco. Questo lago di fuoco rappresenta la seconda morte. 15 E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nel lago di fuoco.

a questo punto si può fare questa conclusione;

"dove vi erano la bestia feroce il falso profeta e il Diavolo e tutti insieme con la morte e l'Ades saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli"

a indicare che saranno ricordati per sempre ma che non esisteranno più








ciao
[Modificato da Angelo Serafino53 27/07/2023 08:58]
27/07/2023 08:47
 
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Anche volendo interpretare il tormento come una prigionia, dovresti
poi spiegare perchè una "prigionia della morte".



Luciano, la spiegazione biblica te l'ha data Angelo...
ma riguardo al termine in se, ti ricordo che esistono gli usi allegorici delle parole... per esempio:
prigionieri di un sogno
prigionieri di un pregiudizio
prigionieri di un'abitudine .. ecc...

la morte causa la fine della vita.. tenerla in "prigione" significa non permetterle di operare
27/07/2023 10:30
 
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Re:
Angelo Serafino53, 27/07/2023 08:29:


se la morte è gettata nel lago di fuoco
significa che il lago di fuoco è la morte della morte o meglio la 2a morte


A me sembrebbe più logico che la seconda morte si riferisca ai morti
risorti che vengono giudicati negativamente.
La morte e la tomba non hanno mai subito una prima morte; per cui,
se l'essere gettati nello stagno di fuoco rappresenta la distruzione,
per questi due soggetti si tratterebbe della prima ed unica
morte/distruzione.


dentro vi è "la bestia" che non è un animale letterale che si trova nella fauna selvatica o domestica


...E il falso profeta? ...E il diavolo?


aggiungo un mio punto di vista personale


Aggiungo anche il mio.
Trovo abbastanza fuori luogo interpretare il destino dei malvagi
come una "eterna prigionia nella morte", considerando che il lago
di fuoco rappresenterebbe la distruzione della morte stessa.

Ciao.
27/07/2023 11:35
 
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A me sembrebbe più logico che la seconda morte si riferisca ai morti
risorti che vengono giudicati negativamente.



così sarebbe tutto semplice se non ci fossero altri "attori"


La morte e la tomba non hanno mai subito una prima morte; per cui,
se l'essere gettati nello stagno di fuoco rappresenta la distruzione,
per questi due soggetti si tratterebbe della prima ed unica
morte/distruzione.



se è per questo nemmeno il Diavolo ha avuto la prima morte, nemmeno la bestia, e nemmeno il "falso profeta",

e nemmeno tutta quella gente che Satana svierà dopo il millenio Rivelazione 20:7-10

vanno tutti dritti dritti alla "seconda morte " senza passare dalla prima





dentro vi è "la bestia" che non è un animale letterale che si trova nella fauna selvatica o domestica


...E il falso profeta? ...E il diavolo?


come ho detto "la bestia e il falso profeta" vanno dritti nel "lago di fuoco" e questo ad Armaghedon

il Diavolo nel lago di fuoco ci va 1000 anni dopo

aggiungo un mio punto di vista personale


Aggiungo anche il mio.
Trovo abbastanza fuori luogo interpretare il destino dei malvagi
come una "eterna prigionia nella morte", considerando che il lago
di fuoco rappresenterebbe la distruzione della morte stessa.



nella morte seconda è questo il senso

(Rivelazione 20:14) ...Questo lago di fuoco rappresenta la seconda morte...

tutto quello che viene lanciato dentro(bestia + falso profeta+Diavolo+morte+Ades+ribelli dopo il millennio, simbolicamente vi rimangono dentro e non escono più.

secondo la bibbia si può uscire dall'ades o la tomba perchè ci sono le chiavi nelle mani di Cristo (Rivelazione 1:18)
si può uscire dall'Abisso anche li ci sono le chiavi

ma non ci sono le chiavi per uscire dal lago di fuoco che rappresenta la seconda morte
chi ci va "vi rimane per sempre" simbolicamente parlando

quindi se simbolicamente vi rimangono , perchè escludi il termine "prigionieri nella morte" che è la seconda morte ,il lago di fuoco?
(Rivelazione 21:8)



le tue obiezioni sono state considerate in questo articolo

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Ciao.




27/07/2023 12:56
 
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Angelo Serafino53, 27/07/2023 11:35:


le tue obiezioni sono state considerate in questo articolo

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Leggo dall'articolo:

Quelli che sono nel “lago di fuoco” non hanno vita. Il loro nome non è scritto in nessun “libro della vita”. E la vita è vita, sia che si trascorra nel piacere o che si provi dolore. Perciò, non vi è nessuna consapevolezza né sensazione di dolore o sofferenza nel “lago di fuoco”, perché non c’è assolutamente vita. Perché, dunque, la Bibbia dice che il Diavolo, la “bestia selvaggia” e il “falso profeta” sono “tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli” in questo “lago”? — Riv. 20:10.

Perché sono nel tormento della restrizione.

Mi sembra una palese contraddizione.
Per parlare di restrizione, bisogna avere percezione che esista
questa restrizione che limita: ma come scrive l'articolo stesso,

Quelli che sono nel “lago di fuoco” non hanno vita.
...
Perciò, non vi è nessuna consapevolezza


Ciao.
27/07/2023 18:41
 
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Luciano_59, 27/07/2023 12:56:



Leggo dall'articolo:

Quelli che sono nel “lago di fuoco” non hanno vita. Il loro nome non è scritto in nessun “libro della vita”. E la vita è vita, sia che si trascorra nel piacere o che si provi dolore. Perciò, non vi è nessuna consapevolezza né sensazione di dolore o sofferenza nel “lago di fuoco”, perché non c’è assolutamente vita. Perché, dunque, la Bibbia dice che il Diavolo, la “bestia selvaggia” e il “falso profeta” sono “tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli” in questo “lago”? — Riv. 20:10.

Perché sono nel tormento della restrizione.

Mi sembra una palese contraddizione.
Per parlare di restrizione, bisogna avere percezione che esista
questa restrizione che limita: ma come scrive l'articolo stesso,

Quelli che sono nel “lago di fuoco” non hanno vita.
...
Perciò, non vi è nessuna consapevolezza


Ciao.



Luciano

Chi ha fatto quell'articolo aveva questo in mente sulla "restrizione"

Inoltre, la morte e l’Ades, la comune tomba del genere umano, sono eliminati nel “lago di fuoco”, in quanto la morte adamica sarà stata completamente spazzata via e l’Ades sarà stato vuotato e non riceverà più tali morti. (Riv. 20:14) Certo queste due cose inanimate non possono sentire né provare alcuna cosciente sofferenza, ma possono essere messe sotto restrizioni, tolte di mezzo, per sempre.

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ciao




27/07/2023 21:20
 
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Re:
Angelo Serafino53, 27/07/2023 18:41:


Chi ha fatto quell'articolo aveva questo in mente sulla "restrizione"

Inoltre, la morte e l’Ades, la comune tomba del genere umano, sono eliminati nel “lago di fuoco”, in quanto la morte adamica sarà stata completamente spazzata via e l’Ades sarà stato vuotato e non riceverà più tali morti. (Riv. 20:14) Certo queste due cose inanimate non possono sentire né provare alcuna cosciente sofferenza, ma possono essere messe sotto restrizioni, tolte di mezzo, per sempre.


L'articolo scrive:

Perché, dunque, la Bibbia dice che il Diavolo, la “bestia selvaggia” e il “falso profeta” sono “tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli” in questo “lago”? — Riv. 20:10.

Come puoi leggere, non ci sono solo le due cose inanimate, ma
anche il diavolo, che di certo non lo puoi considerare inanimato.

Ciao.
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