Luciano_59, 25.07.2023 14:45:
Ma quell'affermazione aveva il solo intento di giustificare i versi
ambigui di Rivelazione, in funzione della propria interpretazione.
L'articolo indicato riportava:
Si vede dunque che confrontando i versetti e prendendo in esame il loro significato nelle lingue in cui fu scritta la Bibbia è possibile arrivare a un’interpretazione che concorda con il resto della Bibbia. Liberi da idee preconcette, possiamo chiaramente comprendere che Rivelazione 20:10 non dimostra l’esistenza del tormento eterno nel fuoco dell’inferno. Il destino di tutti quelli che si ribellano a Dio è la prigionia eterna nella morte. La loro distruzione è così completa che è come se fossero scagliati in un letterale lago di fuoco.
Ma non ha senso parlare di "prigionia eterna della morte"; è solo
un eufemismo, perchè con la morte cessa l'esistenza.
Non ha senso un tale paragone con i versi di Rivelazione.
Ciao.
Caro Luciano,
se per interpretare la Bibbia parti dal presupposto della "concordanza" dei versetti, anche prendendoli da libri e contesti diversi, il paragone ha senso.
È quello che dice l'articolo, "confrontando i versetti ... è possibile arrivare a un'interpretazione che concorda con il resto della Bibbia".
Probabilmente a te non interessa usare questo atteggiamento.
Simon