La vuvuzela ha un inventore ufficiale: la chiesa Schembe.
A decretare la paternità della rumorosa trombetta, simbolo indiscusso dei mondiali di calcio del Sudafrica, sono stati la Masincedane Sport Company, azienda produttrice che sta facendo fortuna con le vuvuzela, e i rappresentanti della comunità religiosa, attraverso un accordo al momento solo verbale.
L'azienda ha infatti ammesso - secondo quanto riferisce oggi il quotidiano Sowetan - che il primo a usare lo strumento fu, nel lontano 1910, il fondatore della Chiesa di Nazareth, il guaritore e profeta Isaia Shembe. E da allora, la trombetta sarebbe stata sempre utilizzata durante le funzioni religiose.
La chiesa Shembe aveva minacciato di portare in giudizio la Fifa e il comitato organizzatore del Mondiale per rivendicare i diritti sull'uso della vuvuzela durante il campionato. Così, visti gli interessi economici in ballo, Neil van Schalkwyk, patron della Masincedane, ha dato ragione ai religiosi sulla paternità del rumoroso strumento.
Secondo quanto riferito dal portavoce della Chiesa, Enoch Mthembu, i dettagli dell'accordo raggiunto con il produttore saranno fissati nelle prossime settimane per iscritto in un vero e proprio contratto, sul quale però lo stesso van Schalkwyk non ha fornito dettagli. Ora saranno i legali dei due contendenti a stabilire i termini economici dell'accordo.