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Cos'è la gelosia?

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2010 11:55
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04/07/2010 10:34
 
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Si parla spesso di gelosia ma noi sappiamo realmente che cos’è?


Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento e sopratutto spiegheremo quando essa diventa una vera e propria patologia. La gelosia è un sentimento che accomuna tutti, quindi universale, e nasce dal pensiero, che ognuno di noi ha, di perdere l’oggetto dell’amore… quindi la gelosia è un sentimento naturale per l’essere umano da non rifiutare e tantomeno vergognarsi. Ci sono delle persone che sono più o meno predisposte ad esserlo come chi ha subito degli abbandoni in età infantile dalle figure di accudimento avrà, in età adulta, il bisogno di attaccarsi e la paura di perdere qualcosa. Come esistono vari tipi di gelosia che si possono distinguere in base all’oggetto verso cui questo stato è rivolto, cosi si può essere gelosi di una cosa, quindi di un oggetto che si vuole la priorità o la possessione assoluta, o di una persona, dove il sentimento dominante è il timore di perdere l’affetto. Questo tipo di gelosia ha connotazioni di ambivalenza nei confronti della persona amata, questo si spiega sia da un aumento di interesse nei confronti della persona amata che si somma, a rabbia, ostilità e timore di perdere la persona amata. In generale le persone gelose hanno le medesime caratteristiche quali, insicurezza, possessione, invidia, molto sospettose e con una scarsa autostima. Ma quando la gelosia diventa una vera e propria patologia? Gli studi confermano che la gelosia è un sentimento normale quando non crea sofferenza propria ed altrui, mentre diventa patologica quando si supera questo limite….sembra che la soglia sia definita in un’ora al giorno, cioè, se si pensa di più di un ora al giorno all’ipotetico tradimento, bisogna considerare questo fatto come un campanello d’allarme, perchè quasi sempre questa condotta può essere un sinonimo di un disturbo più grave come la bisogno di attaccarsi ecc………… quindi detto questo la gelosia non è patologica ma può diventarlo se percepita nella forma più estrema definita gelosia ossessiva o delirante. Nel DSM IV TR esiste il delirio di gelosia che consiste nella convinzione di essere traditi dal proprio partner senza averne la certezza. Il tema centrale del delirio della persona è la convinzione che il proprio coniuge o amante sia infedele. Ricordiamo sempre che tale convinzione non è mai accertata, ma chi soffre di gelosia è sempre una persona che soffre, tormentata con pensieri ossessivi. Numerosi studi hanno confermato che le persone che soffrono di gelosia patologica presentano un anomalia a livello di un neurotrasmettitore, la serotonina, e sembra confermato che ne soffrano di più le donne (come sempre!!!!!). Per aiutare le persone gelose non dobbiamo accusarle ma farle riuscire a parlare ed ad aprirsi per poter lavorare su se stessi e sopratutto sul proprio senso di sicurezza personale per diventare più forti…..

www.blitzquotidiano.it/ladykrieg/si-parla-spesso-di-gelosia-ma-noi-sappiamo-realmente-che-cose...

Cosa ne pensate al riguardo?
Cosa dice la Bibbia su questo tema?

04/07/2010 11:33
 
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Il potere distruttivo della gelosia

LA GELOSIA può indicare un appropriato zelo per ciò che è giusto. Per esempio, Geova Dio è geloso del suo buon nome, e così i suoi devoti servitori. (Esodo 34:14; I Re 19:10, 14; Ezechiele 39:25) Troppo spesso però la gelosia scaturisce da motivi errati o è mal diretta. Chi è geloso può sospettare degli altri senza motivo o risentirsi per le attenzioni che altri ricevono, pensando di essere l’unico ad averne diritto.

La gelosia errata ha un potere distruttivo. Può privare della serenità e alimentare ira e odio. I medici hanno scoperto che la gelosia può essere un’emozione molto dannosa. La persona gelosa può arrivare al punto di passare notti insonni, vomitare, soffrire di stomaco o di mille altri disturbi. Come dice il proverbio biblico, “la gelosia è marciume alle ossa”. — Proverbi 14:30.
Questa gelosia può anche rovinare la migliore delle amicizie. Ben lo illustra il caso di Saul, re d’Israele, e del suo leale suddito Davide.

Saul rimase colpito dal coraggio di Davide nell’affrontare il gigante filisteo Golia e nell’abbatterlo con una fionda da pastore, per cui mise Davide a capo dei suoi soldati. In questo incarico Davide sostenne lealmente la regalità di Saul e riportò numerose vittorie sui filistei. Un giorno accadde che Davide fu lodato con canti più dello stesso re Saul. Accogliendo i soldati vittoriosi al loro ritorno, le donne israelite danzarono cantando: “Saul ha abbattuto le sue migliaia, e Davide le sue decine di migliaia”. Saul se ne risentì molto, convinto che si stesse dando a Davide l’onore che spettava a lui come re. Da allora Saul cominciò a guardare Davide con sospetto, come un rivale che ambiva al trono. — I Samuele 17:57, 58; 18:5-9.
I buoni rapporti di un tempo fra Saul e Davide cessarono. Pur non avendo alcun motivo per sospettare di Davide, Saul non si fidava più di lui. Ossessionato dall’idea che Davide minacciasse il suo trono, Saul decise di ucciderlo, così che Davide fu costretto a fuggire. — I Samuele 18:10-25; 19:9-12.

Il tipo di gelosia manifestato da Saul si può evitare. Come? Bisogna stare attenti a non essere troppo suscettibili per quanto riguarda la propria posizione, le proprie capacità o la propria reputazione. Se altri vengono lodati in nostra presenza, non dovremmo concludere che si voglia deliberatamente minimizzare ciò che abbiamo fatto noi. Anche se i commenti sembrano attribuire ad altri risultati maggiori, come nel caso delle donne che lodarono Davide, non si deve dimenticare che molte cose si dicono innocentemente, senza alcuna intenzione di fare paragoni. Specialmente le espressioni dovute alla spinta emotiva del momento vanno viste alla luce delle circostanze e non si possono prendere come valutazioni critiche dei singoli individui. È davvero triste quando tali affermazioni divengono motivo di risentimento nei confronti di qualcun altro.

La Bibbia mostra che per dominare la gelosia è indispensabile l’amore. Nelle Scritture leggiamo: “L’amore non è geloso”. (I Corinti 13:4) Se uno è incline a sospettare degli altri o a risentirsi per i riconoscimenti che ricevono, farebbe bene a imparare a conoscere quelli di cui è geloso. Dovrebbe cercare di vederne le buone qualità e sforzarsi di apprezzare quello che stanno facendo. Invece di partire dall’idea che gli altri stiano offuscando i suoi meriti, dovrebbe essere lieto che la lode vada a chi spetta. È ovvio che nessuna persona può fare tutto. La modestia e il buon senso dovrebbero farci capire che è una benedizione quando ci sono molte persone qualificate in grado di assolvere responsabilità.
Sotto questo aspetto Mosè vedeva le cose nel giusto modo. Quando Eldad e Medad ricevettero lo spirito di Dio senza che Mosè fosse presente e cominciarono a profetizzare nel campo d’Israele, Giosuè, l’aiutante di Mosè, divenne geloso per il suo “signore”. Giosuè pensava che la loro attività profetica sminuisse l’autorità di Mosè e che quindi dovesse essere impedita. Ma Mosè non fu geloso del fatto di non essere più l’unico sul quale lo spirito di Dio operasse in modo speciale, e corresse Giosuè con queste parole: “Vorrei che tutto il popolo di Geova fosse profeta, perché Geova porrebbe su di esso il suo spirito!” — Numeri 11:10-29.

Ma che dire se la persona tanto lodata in effetti non se lo merita? Che dire se è stata sopravvalutata? Questo, ovviamente, può succedere. Il perspicace scrittore di Ecclesiaste osservò: “Esiste qualche cosa di calamitoso che ho visto sotto il sole, come quando esce uno sbaglio a motivo di chi è al potere: La stoltezza è stata messa in molte alte posizioni, ma i ricchi stessi continuano a dimorare semplicemente in una bassa condizione. Ho visto servitori a cavallo ma principi camminare sulla terra proprio come servitori”. — Ecclesiaste 10:5-7.

A causa dell’imperfezione umana, funzionari, datori di lavoro e altri che hanno autorità possono commettere seri errori di giudizio. Possono mostrare scarso riguardo per chi ha lavorato sodo ed è un ‘principe’ o persona di nobili sentimenti, trattandolo come un semplice servitore. Allo stesso tempo possono favorire uomini molto meno qualificati. Questo può dare molto fastidio.
Ciò nondimeno, servirebbe a ben poco prendersela tanto per queste cose.

L’unico risultato sarebbe quello di perdere la pace di mente e di cuore. Ciò potrebbe anche influire negativamente sulla propria salute fisica. È molto meglio aspettare con pazienza. Il salmista ispirato esortò ad ‘aspettare Geova con ardente desiderio e a non mostrarsi accesi ad alcuno che ha successo nella sua via’. (Salmo 37:7) A tempo debito anche chi ha commesso l’errore può vedersi costretto a riconoscerlo.

Dovremmo pure sforzarci di evitare di far nascere gelosie in altri.
Le donne israelite che celebrarono col canto le imprese di Davide non pensavano affatto che questo avrebbe provocato accesa gelosia nel re Saul. Se avessero valutato bene la cosa, forse sarebbero state più caute per non dare l’impressione di attribuire più onore a un suddito che al re stesso. Riconoscendo che le persone sono imperfette, facciamo bene a stare attenti quando, in presenza di un’altra persona, lodiamo qualcuno o ciò che ha fatto. Vorremo assicurarci che ciò che diciamo non possa essere facilmente interpretato dall’altra persona come un paragone sfavorevole fra lei e colui che viene altamente lodato.

Considerando quanto può essere dannosa la gelosia errata, dovremmo evitare di cedere ad essa noi stessi e di farla nascere in altri. A tal fine dovremmo sforzarci di coltivare un amore sempre più grande per ogni sorta di persone, apprezzandone le buone qualità e le capacità. Dovremmo anche tener conto dell’effetto che le nostre parole e azioni possono avere su altri. Questo contribuirà sensibilmente alla nostra felicità e al mantenimento di buoni rapporti col prossimo.

Fonte:w 1/3/83
04/07/2010 11:36
 
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Siate gelosi per Geova
La santa gelosia, comunque, è appropriata nella vera adorazione. Potremmo essere inclini a preoccuparci troppo per la nostra reputazione o i nostri diritti, ma se abbiamo santa gelosia rivolgeremo la nostra attenzione a Geova. Essa ci spingerà a cercare i modi per parlare della verità in merito a lui, nonché a difendere le sue vie e il suo popolo.

Akiko, una testimone di Geova impegnata nel ministero a tempo pieno, ricevette un aspro rifiuto da una padrona di casa che aveva delle idee sbagliate sulla legge di Dio relativa al sangue. Akiko difese con tatto la Parola di Dio, menzionando anche le complicazioni e i problemi medici legati alle trasfusioni di sangue. Spinta dall’ardente desiderio di parlare di Geova, portò la conversazione su ciò che a suo avviso stava alla base delle obiezioni della donna: non credeva nell’esistenza di un Creatore. Akiko ragionò con la padrona di casa sul modo in cui la creazione sosteneva la fede in un Creatore. Grazie a quella coraggiosa difesa non solo fu eliminato ogni pregiudizio ma fu anche iniziato con la donna uno studio biblico a domicilio. Oggi quella che era stata una padrona di casa adirata è una lodatrice di Geova.

La gelosia appropriata, o zelo, per la vera adorazione ci spinge a essere desti e a cogliere le opportunità per parlare della nostra fede e difenderla sul lavoro, a scuola, nei negozi e quando siamo in viaggio. Midori, per esempio, parla sempre della sua fede alle colleghe. Una collega sulla quarantina disse che non voleva avere niente a che fare con i testimoni di Geova. In seguito, durante un’altra conversazione, la donna si lamentò perché la figlia cominciava ad avere un carattere difficile. Midori le fece vedere il libro I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande e si offrì di studiare il libro con la figlia. Lo studio fu iniziato ma la madre non vi assisteva. Midori decise di far vedere alla donna la videocassetta I Testimoni di Geova: organizzati per predicare la buona notizia che chiarì molte sue idee errate.* Toccata da quello che aveva visto disse: “Voglio diventare testimone di Geova”. E cominciò a studiare la Bibbia insieme alla figlia.

La giusta gelosia è appropriata anche nella congregazione cristiana. Promuove un caloroso spirito di amore e interesse e ci spinge a resistere alle influenze disgregatrici che danneggerebbero i nostri fratelli spirituali, come il pettegolezzo e il pensiero apostata. La santa gelosia ci fa sostenere le decisioni degli anziani, che ogni tanto ritengono necessario riprendere i malfattori. (1 Corinti 5:11-13; 1 Timoteo 5:20) Parlando dei sentimenti di gelosia che provava nei confronti dei compagni di fede della congregazione di Corinto Paolo scrisse: “Sono geloso di voi con una santa gelosia, poiché vi ho personalmente promessi in matrimonio a un solo marito per presentarvi come casta vergine al Cristo”. (2 Corinti 11:2) La gelosia spinge pertanto anche noi a fare tutto il possibile per proteggere la purezza dottrinale, spirituale e morale di tutti i componenti della congregazione.

Sì, la gelosia basata sui giusti motivi, la santa gelosia, ha un buon effetto sugli altri. Fa ottenere l’approvazione di Geova ed è una delle qualità che si dovrebbero notare nei cristiani odierni. — Giovanni 2:17.
Fonte:w 15/10/02
04/07/2010 11:41
 
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La gelosia sbagliata nuoce alla salute PROVERBI 14: 30

Fil 4:7 "La pace di Dio sorpassa ogni pensiero"
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04/07/2010 11:55
 
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Re:
Close55, 04.07.2010 11:41:

La gelosia sbagliata nuoce alla salute PROVERBI 14: 30



[SM=g1861209] La gelosia sbagliata nuoce alla salute, infatti “il cuore calmo è la vita dell’organismo carnale, ma la gelosia è marciume alle ossa”. (Pr 14:30) È il risultato del nutrire sospetti o rancore dentro di sé. Può essere più deleteria del furore o dell’ira perché può avere radici più profonde, essere più tenace e resistente, e meno facile da placare. Di solito è completamente irragionevole. (Pr 27:4)

Gelosia coniugale. La gelosia verso il proprio marito o la propria moglie, se è appropriata, è una qualità positiva: zelo per il bene e il benessere del coniuge. Ma la gelosia indebita, l’immotivata mancanza di fiducia, è sbagliata e priva di amore, e può far naufragare il matrimonio. — 1Co 13:4, 7.

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