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Cos'è la gelosia?

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2010 11:55
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04/07/2010 11:33
 
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Il potere distruttivo della gelosia

LA GELOSIA può indicare un appropriato zelo per ciò che è giusto. Per esempio, Geova Dio è geloso del suo buon nome, e così i suoi devoti servitori. (Esodo 34:14; I Re 19:10, 14; Ezechiele 39:25) Troppo spesso però la gelosia scaturisce da motivi errati o è mal diretta. Chi è geloso può sospettare degli altri senza motivo o risentirsi per le attenzioni che altri ricevono, pensando di essere l’unico ad averne diritto.

La gelosia errata ha un potere distruttivo. Può privare della serenità e alimentare ira e odio. I medici hanno scoperto che la gelosia può essere un’emozione molto dannosa. La persona gelosa può arrivare al punto di passare notti insonni, vomitare, soffrire di stomaco o di mille altri disturbi. Come dice il proverbio biblico, “la gelosia è marciume alle ossa”. — Proverbi 14:30.
Questa gelosia può anche rovinare la migliore delle amicizie. Ben lo illustra il caso di Saul, re d’Israele, e del suo leale suddito Davide.

Saul rimase colpito dal coraggio di Davide nell’affrontare il gigante filisteo Golia e nell’abbatterlo con una fionda da pastore, per cui mise Davide a capo dei suoi soldati. In questo incarico Davide sostenne lealmente la regalità di Saul e riportò numerose vittorie sui filistei. Un giorno accadde che Davide fu lodato con canti più dello stesso re Saul. Accogliendo i soldati vittoriosi al loro ritorno, le donne israelite danzarono cantando: “Saul ha abbattuto le sue migliaia, e Davide le sue decine di migliaia”. Saul se ne risentì molto, convinto che si stesse dando a Davide l’onore che spettava a lui come re. Da allora Saul cominciò a guardare Davide con sospetto, come un rivale che ambiva al trono. — I Samuele 17:57, 58; 18:5-9.
I buoni rapporti di un tempo fra Saul e Davide cessarono. Pur non avendo alcun motivo per sospettare di Davide, Saul non si fidava più di lui. Ossessionato dall’idea che Davide minacciasse il suo trono, Saul decise di ucciderlo, così che Davide fu costretto a fuggire. — I Samuele 18:10-25; 19:9-12.

Il tipo di gelosia manifestato da Saul si può evitare. Come? Bisogna stare attenti a non essere troppo suscettibili per quanto riguarda la propria posizione, le proprie capacità o la propria reputazione. Se altri vengono lodati in nostra presenza, non dovremmo concludere che si voglia deliberatamente minimizzare ciò che abbiamo fatto noi. Anche se i commenti sembrano attribuire ad altri risultati maggiori, come nel caso delle donne che lodarono Davide, non si deve dimenticare che molte cose si dicono innocentemente, senza alcuna intenzione di fare paragoni. Specialmente le espressioni dovute alla spinta emotiva del momento vanno viste alla luce delle circostanze e non si possono prendere come valutazioni critiche dei singoli individui. È davvero triste quando tali affermazioni divengono motivo di risentimento nei confronti di qualcun altro.

La Bibbia mostra che per dominare la gelosia è indispensabile l’amore. Nelle Scritture leggiamo: “L’amore non è geloso”. (I Corinti 13:4) Se uno è incline a sospettare degli altri o a risentirsi per i riconoscimenti che ricevono, farebbe bene a imparare a conoscere quelli di cui è geloso. Dovrebbe cercare di vederne le buone qualità e sforzarsi di apprezzare quello che stanno facendo. Invece di partire dall’idea che gli altri stiano offuscando i suoi meriti, dovrebbe essere lieto che la lode vada a chi spetta. È ovvio che nessuna persona può fare tutto. La modestia e il buon senso dovrebbero farci capire che è una benedizione quando ci sono molte persone qualificate in grado di assolvere responsabilità.
Sotto questo aspetto Mosè vedeva le cose nel giusto modo. Quando Eldad e Medad ricevettero lo spirito di Dio senza che Mosè fosse presente e cominciarono a profetizzare nel campo d’Israele, Giosuè, l’aiutante di Mosè, divenne geloso per il suo “signore”. Giosuè pensava che la loro attività profetica sminuisse l’autorità di Mosè e che quindi dovesse essere impedita. Ma Mosè non fu geloso del fatto di non essere più l’unico sul quale lo spirito di Dio operasse in modo speciale, e corresse Giosuè con queste parole: “Vorrei che tutto il popolo di Geova fosse profeta, perché Geova porrebbe su di esso il suo spirito!” — Numeri 11:10-29.

Ma che dire se la persona tanto lodata in effetti non se lo merita? Che dire se è stata sopravvalutata? Questo, ovviamente, può succedere. Il perspicace scrittore di Ecclesiaste osservò: “Esiste qualche cosa di calamitoso che ho visto sotto il sole, come quando esce uno sbaglio a motivo di chi è al potere: La stoltezza è stata messa in molte alte posizioni, ma i ricchi stessi continuano a dimorare semplicemente in una bassa condizione. Ho visto servitori a cavallo ma principi camminare sulla terra proprio come servitori”. — Ecclesiaste 10:5-7.

A causa dell’imperfezione umana, funzionari, datori di lavoro e altri che hanno autorità possono commettere seri errori di giudizio. Possono mostrare scarso riguardo per chi ha lavorato sodo ed è un ‘principe’ o persona di nobili sentimenti, trattandolo come un semplice servitore. Allo stesso tempo possono favorire uomini molto meno qualificati. Questo può dare molto fastidio.
Ciò nondimeno, servirebbe a ben poco prendersela tanto per queste cose.

L’unico risultato sarebbe quello di perdere la pace di mente e di cuore. Ciò potrebbe anche influire negativamente sulla propria salute fisica. È molto meglio aspettare con pazienza. Il salmista ispirato esortò ad ‘aspettare Geova con ardente desiderio e a non mostrarsi accesi ad alcuno che ha successo nella sua via’. (Salmo 37:7) A tempo debito anche chi ha commesso l’errore può vedersi costretto a riconoscerlo.

Dovremmo pure sforzarci di evitare di far nascere gelosie in altri.
Le donne israelite che celebrarono col canto le imprese di Davide non pensavano affatto che questo avrebbe provocato accesa gelosia nel re Saul. Se avessero valutato bene la cosa, forse sarebbero state più caute per non dare l’impressione di attribuire più onore a un suddito che al re stesso. Riconoscendo che le persone sono imperfette, facciamo bene a stare attenti quando, in presenza di un’altra persona, lodiamo qualcuno o ciò che ha fatto. Vorremo assicurarci che ciò che diciamo non possa essere facilmente interpretato dall’altra persona come un paragone sfavorevole fra lei e colui che viene altamente lodato.

Considerando quanto può essere dannosa la gelosia errata, dovremmo evitare di cedere ad essa noi stessi e di farla nascere in altri. A tal fine dovremmo sforzarci di coltivare un amore sempre più grande per ogni sorta di persone, apprezzandone le buone qualità e le capacità. Dovremmo anche tener conto dell’effetto che le nostre parole e azioni possono avere su altri. Questo contribuirà sensibilmente alla nostra felicità e al mantenimento di buoni rapporti col prossimo.

Fonte:w 1/3/83
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