Nuova Discussione
Rispondi
 

Giustino e l'immortalità dell'anima

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2018 07:02
Autore
Stampa | Notifica email    
17/07/2010 16:24
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 50.199
Città: PINEROLO
Età: 53
TdG
Re:
Polymetis, 7/17/2010 12:04 PM:

Per Barnabino

...

“non ti sei premurato di controllare ne di contestualizzare, dando per scontato i tuoi pregiudizi.”



Avevo già controllato la rivista anni fa, come dice la citazione dal forum di Achille. Avevo cioè letto il pezzo del 1982, e capito che dava un’idea errata di Giustino. L’errore di citazione s’è verificato semplicemente quando nel 2010 ho dovuto recuperare le coordinate della citazione di Giustino ed ho inserito nel motore di ricerca del cd-rom “Giustino” ed “anima”. Ma avevo già appurato precedentemente che la citazione del Dialogo con Trifone, perché di quella trattavo, nel contesto della rivista era ingannevole.


“La citazione è decurtata dal lettore che ha posto la domanda al giornale, e quel trafiletto della Torre di Giardia (ripeto, trafiletto e non articolo!) si limitava a riportare domanda e risposta di un teologo anglicano. “




Mi sembra utile che la gente sappia quello di cui si sta parlando. Il trafiletto in cui compare la citazione "depistante" è il seguente:



“Siamo tutti eretici”

‘Allora siamo tutti eretici?‘ chiedeva di recente una lettera pubblicata sul “Daily Telegraph” di Londra. Lo scrivente richiamava l’attenzione su un “enigma teologico” suscitato dalle parole di uno dei primi scrittori cristiani, Giustino Martire: “Se vi siete imbattuti in alcuni che si definiscono cristiani . . . che dicono che, una volta morti, la loro anima va in cielo, NON CREDETE CHE SIANO CRISTIANI”. (Maiuscolo nel testo N.d.R.) Per rispondere a questo “enigma” il giornale ha pubblicato la seguente lettera di John Dunnett, conferenziere di teologia al Newbold College:

“I primi Padri della Chiesa, basando le loro credenze e i loro insegnamenti sulla Sacra Scrittura . . . non si illudevano su ciò che accade agli uomini, cristiani compresi, una volta morti. Consideravano la morte uno stato inconscio, un ‘sonno’ dal quale infine ci sarebbe stata una risurrezione. Riguardo ai re dell’Antico Testamento era stato più volte detto che dormivano con i loro padri. Il salmista descrisse così la morte: ‘Egli esala l’ultimo respiro, e torna alla polvere; e in quella stessa ora finiscono tutti i suoi pensieri’. — Salmo 146:4.

Dopo aver citato altri esempi del “coerente insegnamento biblico” di una risurrezione successiva al sonno della morte, il teologo afferma: “Perciò non solo Giustino Martire e Ireneo, ma anche Ignazio, Policarpo, Lattanzio e altri primi Padri non potevano sostenere che l’anima dei cristiani andasse in cielo dopo la morte”. Come avvenne allora che questo insegnamento non scritturale si insinuò nella Chiesa? Il professor Dunnett risponde: “Fu sotto l’influenza della filosofia platonica . . . che il concetto dell’immortalità dell’anima permeò gran parte della chiesa cristiana e fece accettare l’idea che alla morte le anime andassero in cielo; ma resta una credenza non biblica”. Si può quindi dire che oggi la maggioranza dei cosiddetti cristiani siano “eretici” dal punto di vista scritturale. — Ezechiele 18:4, 20.



Il fatto che la Torre di Guardia citi qualcun altro, non rende la citazione meno sua. Infatti se si cita qualcuno senza prenderne le distante, è implicito che se ne sposino le tesi. La Torre di Guardia è tanto concorde con le asinerie che scrive questo teologo anglicano che alla fine chiosa con un “Si può quindi dire che oggi la maggioranza dei cosiddetti cristiani siano “eretici” dal punto di vista scritturale”. Come già detto l’unico problema non è se questa rivista dia ad intendere una cosa falsa, perché è certo che sia così, bensì dobbiamo chiederci se il redattore della rivista sia in buonafede o no, cioè se sia ignorante come il teologo anglicano oppure se sapeva che la citazione era decurtata.

...

Ad maiora



Poly delle volte mi fai pensare che dovresti considerare piu' seriamente gli inviti del tuo amichetto, altro disastrato del liceo classico, che per brevità chiameremo "il dentista".

In un solo post mi tocca vedere:

1. un PhD candidate che cita "dal forum di Achille", evidentemente considerandolo autorevole, visto che non ne prendi le distanze (per dirla col Poly).

2. la dichiarazione che se un articolo cita uno studio, un articolo, un testo come fonte secondaria, automaticamente "sposa le tesi" dell'autore, se non ne prende subito le distanze. Dunque se il Mc Graph citasse Dawkins senza prenderne immediatamente le distanze, significherebbe automaticamente che "ne sposa le tesi".

3. un PhD candidate che impiega il suo tempo a discutere della "buona fede" o meno del redattore della tdg del '70 piuttosto che dell''82.

Dico, la tua sensibilità è cosi' scossa e sei preoccupato che i tdg vengano tratti in inganno rispetto alle idee di Giustino? Oppure pensi che la fede incrollabile di un eventuale lettore cattolico possa vacillare di fronte ad un'imprecisione nelle citazioni?

Per farla breve, gli scrupolosi revisori a libro paga del vaticano quanti errori di citazione hanno trovato nei numeri della tdg tra il '70 e oggi?

Simon
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:22. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com