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Perché Gesù digiuno 40 giorni?

Ultimo Aggiornamento: 16/08/2010 05:09
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15/08/2010 12:48
 
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Perché Gesù digiuno 40 giorni? Gesù non comandò mai ai discepoli di commemorare il suo digiuno, né ci sono testimonianze. Se ci si attiene ad osservare quello che faceva Gesu, non è sicurezza di tenersi vicini a Dio senza paura di comportamenti errati?.
Angelo

15/08/2010 14:44
 
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"w09 1/4 pp. 27-29 Il digiuno: Un modo per avvicinarsi di più a Dio?"

‘Il digiuno favorisce la spiritualità e ricorda che nella vita le cose materiali non sono le più importanti’. — UNA DONNA DI RELIGIONE CATTOLICA.
‘Il digiuno aiuta a stabilire un vincolo spirituale con Dio’. — UN RABBINO.
‘Il digiuno è un obbligo, un pilastro della mia fede, con il quale dimostro la mia devozione e la mia gratitudine a Dio. Digiuno perché amo Dio’. — UNA SEGUACE DEL BAHAISMO.
IL DIGIUNO è una pratica comune a molte religioni, fra cui buddismo, ebraismo, giainismo, induismo e Islam. Molti credono che astenersi dal cibo per un certo periodo avvicini di più a Dio.
Che ne pensate? Dovreste digiunare? Cosa dice la Parola di Dio, la Bibbia, su questo argomento?
Il digiuno nei tempi biblici
Nei tempi biblici le persone digiunavano per vari motivi che Dio approvava. Ci fu chi lo fece per esprimere estrema tristezza o pentimento per i peccati (1 Samuele 7:4-6), per implorare il favore di Dio o cercare la sua guida (Giudici 20:26-28; Luca 2:36, 37), oppure per migliorare la propria concentrazione mentre meditava. — Matteo 4:1, 2.
La Bibbia però menziona anche digiuni che Dio non approvava. Il re Saul digiunò prima di consultare una medium. (Levitico 20:6; 1 Samuele 28:20) Persone malvage, come Izebel e i fanatici che complottarono per uccidere l’apostolo Paolo, proclamarono dei digiuni. (1 Re 21:7-12; Atti 23:12-14) I farisei erano noti perché praticavano il digiuno. (Marco 2:18) Eppure furono condannati da Gesù e non riuscirono a fare colpo su Dio. (Matteo 6:16; Luca 18:12) Similmente, Geova non tenne conto dei digiuni di alcuni israeliti a motivo del loro cattivo comportamento e dei loro motivi sbagliati. — Geremia 14:12.
Questi esempi mostrano che non è il digiuno in quanto tale a essere gradito a Dio. Ad ogni modo molti sinceri servitori di Dio che digiunarono ricevettero la sua approvazione. I cristiani dovrebbero quindi digiunare?
È obbligatorio per i cristiani?
La Legge mosaica ordinava agli ebrei di “affliggere le [loro] anime”, cioè di digiunare, una volta l’anno in occasione del giorno di espiazione. (Levitico 16:29-31; Salmo 35:13) Questo era l’unico digiuno che Geova comandò al suo popolo. Gli ebrei che vivevano sotto la Legge mosaica dovevano ubbidire a quel comando. Ai cristiani però non è richiesto di osservare la Legge mosaica. — Romani 10:4; Colossesi 2:14.
Benché Gesù osservasse il digiuno prescritto dalla Legge, non era conosciuto per questa pratica. Spiegò ai discepoli come dovevano comportarsi qualora avessero scelto di digiunare, ma non comandò mai loro di farlo. (Matteo 6:16-18; 9:14) Perché allora disse che i discepoli avrebbero digiunato dopo la sua morte? (Matteo 9:15) Non si trattava di un comando. Le parole di Gesù indicavano semplicemente che alla sua morte i discepoli avrebbero provato profondo dolore e perciò non avrebbero avuto voglia di mangiare.
Due episodi riportati nella Bibbia in cui si narra che i primi cristiani digiunarono mostrano che se una persona, spinta da buoni motivi, sceglie di astenersi dal cibo, ciò è approvato da Dio. (Atti 13:2, 3; 14:23) I cristiani non hanno quindi nessun obbligo di digiunare. Tuttavia, chi sceglie di farlo dovrebbe essere consapevole di certi pericoli.
Guardatevi dai pericoli
Un pericolo da evitare in quanto al digiuno è il fariseismo. La Bibbia mette in guardia contro l’adottare una “finta umiltà”. (Colossesi 2:20-23) L’illustrazione di Gesù dell’orgoglioso fariseo che si sentiva moralmente superiore agli altri perché praticava il digiuno non lascia dubbi sul fatto che Dio rigetti un atteggiamento del genere. — Luca 18:9-14.
Sarebbe inoltre sbagliato sbandierare il fatto che si digiuni o digiunare perché ci viene detto da qualcun altro. In Matteo 6:16-18 Gesù indicò che il digiuno dovrebbe essere una questione privata tra l’individuo e Dio, e che non dovrebbe essere reso di dominio pubblico.
Non si dovrebbe mai considerare il digiuno un modo per compensare i peccati. Per essere gradito a Dio, il digiuno deve essere accompagnato dall’ubbidienza alle sue leggi. (Isaia 58:3-7) È il sincero pentimento, non il digiuno in sé, a far ottenere il perdono dei peccati. (Gioele 2:12, 13) La Bibbia mette in risalto che il perdono si riceve grazie all’immeritata benignità di Geova espressa mediante il sacrificio di Cristo. È impossibile guadagnarsi il perdono grazie a qualsiasi tipo di opera, compreso il digiuno. — Romani 3:24, 27, 28; Galati 2:16; Efesini 2:8, 9.
Isaia 58:3 indica un altro errore comune. Gli israeliti insinuavano che Geova dovesse loro qualcosa in cambio del loro digiuno, come se digiunando gli stessero facendo un favore. Chiesero: “Per quale ragione digiunammo e tu non vedesti, e affliggemmo la nostra anima e tu non prestavi attenzione?” Similmente, oggi molti si aspettano che Dio li ricompensi in qualche modo per la loro osservanza del digiuno. Non vogliamo mai imitare questo atteggiamento irrispettoso e non scritturale!
Altri credono che sia possibile ottenere dei meriti mediante la mortificazione del corpo, ad esempio digiunando o fustigandosi. La Parola di Dio condanna questa idea mostrando che “un severo trattamento del corpo” non ha “nessun valore nel combattere” i desideri errati. — Colossesi 2:20-23.
Un punto di vista equilibrato
Il digiuno non è né obbligatorio né sbagliato. In alcune circostanze può essere utile se si evitano i pericoli citati in precedenza. Il digiuno però non è il perno dell’adorazione che Dio accetta. Geova è il “felice Dio” e vuole che i suoi servitori siano felici. (1 Timoteo 1:11) La sua Parola dice: “Per loro non c’è nulla di meglio che . . . ogni uomo mangi e in realtà beva e veda il bene per tutto il suo duro lavoro. È il dono di Dio”. — Ecclesiaste 3:12, 13.
La nostra adorazione dovrebbe essere caratterizzata dalla gioia, ma la Bibbia non associa mai il digiuno alla felicità. Inoltre, se avesse ripercussioni negative sulla nostra salute e ci privasse dell’energia necessaria per partecipare alla gioiosa opera che il Creatore ha affidato ai veri cristiani, ovvero dichiarare la buona notizia del Regno, allora il digiuno sarebbe chiaramente controproducente.
Sia che decidiamo di digiunare o meno, dobbiamo evitare di giudicare gli altri. Tra i veri cristiani non devono esserci controversie su questo argomento, “poiché il regno di Dio non significa mangiare e bere, ma significa giustizia e pace e gioia con spirito santo”. — Romani 14:17.

Che dire della Quaresima?
Si dice che il digiuno di 40 giorni della Quaresima ricordi il digiuno di 40 giorni di Cristo. Gesù però non comandò mai ai discepoli di commemorare il suo digiuno, né ci sono testimonianze che i discepoli lo osservassero. Si ritiene che il primo riferimento attendibile a un digiuno di 40 giorni prima della Pasqua si trovi in alcune lettere di Atanasio risalenti al 330 E.V.
Dal momento che Gesù digiunò dopo il battesimo, e non prima della morte, il fatto che alcune religioni osservino la Quaresima nelle settimane che precedono la Pasqua può apparire strano. Comunque un digiuno di 40 giorni nella prima parte dell’anno era comune tra gli antichi babilonesi, egiziani e greci. L’usanza “cristiana” fu evidentemente mutuata da questi popoli.
[Modificato da braddy66 15/08/2010 14:45]


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Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.  Se non puoi essere il sole, sii una stella.  Sii sempre il meglio di ciò che sei.
15/08/2010 18:34
 
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Re:
IoAmo1972, 15.08.2010 12:48:

Perché Gesù digiuno 40 giorni? Gesù non comandò mai ai discepoli di commemorare il suo digiuno, né ci sono testimonianze. Se ci si attiene ad osservare quello che faceva Gesu, non è sicurezza di tenersi vicini a Dio senza paura di comportamenti errati?.
Angelo




Possiamo imparare qualcosa dal digiuno che Gesù fece dopo il battesimo. Stava per intraprendere un ministero di importanza vitale. Erano in gioco la rivendicazione della sovranità di Geova e il futuro dell’intera razza umana. Era il momento di meditare profondamente e di rivolgersi in preghiera a Geova per ricevere aiuto e guida. Appropriatamente in quella circostanza Gesù digiunò. Questo indica che può essere utile digiunare per un motivo giusto e in un’occasione appropriata. — Confronta Colossesi 2:20-23.

Decidere di digiunare in certe circostanze è una questione personale. Nessuno dovrebbe giudicare un altro a questo riguardo. Non vogliamo ‘apparire giusti agli uomini’, e non vogliamo nemmeno che per noi il cibo sia così importante da impedirci di assolvere bene serie responsabilità. (Matteo 23:28; Luca 12:22, 23) E la Bibbia mostra che Dio non richiede che digiuniamo né ci proibisce di farlo.

Fonte: w 15/11/96

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È significativo il fatto che questa esperienza fatta da Gesù è parallela a quanto accadde a Mosè. Questo profeta, quando ricevette il patto della Legge e le istruzioni relative al suo incarico di mediatore, rimase sul monte per 40 giorni. (Eso. 24:18; 34:28) Gesù, il profeta più grande di Mosè, deve aver ricevuto nel deserto istruzioni riguardanti il nuovo patto nel quale i suoi seguaci sarebbero stati introdotti come israeliti spirituali e del quale egli sarebbe stato il mediatore. (Deut. 18:18, 19; Luca 22:20, 28-30) Mosè dovette affrontare una prova cruciale della sua lealtà e integrità quando scese e vide che gli israeliti stavano adorando il vitello d’oro e che volevano tornarsene in Egitto. Similmente anche Gesù fu sottoposto a una difficile prova al termine del periodo dei 40 giorni. — Eso. 32:15-35.
Fonte:w 1/11/81
15/08/2010 19:12
 
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La quaresima, non dovrebbero essere 40 gg. di digiuno, per i cattolici? perchè al massimo mangiano pesce solo il venerdi?
[Modificato da IoAmo1972 15/08/2010 19:17]
15/08/2010 19:22
 
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Re:
IoAmo1972, 15/08/2010 12.48:

Perché Gesù digiuno 40 giorni? Gesù non comandò mai ai discepoli di commemorare il suo digiuno, né ci sono testimonianze. Se ci si attiene ad osservare quello che faceva Gesu, non è sicurezza di tenersi vicini a Dio senza paura di comportamenti errati?.
Angelo





Grazie per la bella domanda, fratello Angelo.
In effetti Gesù non comandò mai ai propri discepoli di fare dei digiuni o di commemorare il suo digiuno.
L' apostolo Paolo disse che nessuno deve essere giudicato "riguardo al mangiare e bere..... poichè queste cose sono un' ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo" (Colossesi 2:16).
Ma c' è un' altra ragione del digiuno di Gesù, che ci farà vedere la chiarissima similitudine tra Gesù Cristo e il profeta Mosè, e ci riporterà ad un' antica, importantissima profezia della Legge mosaica...
Tra poco ti scriverò di che cosa si tratta.
Intanto la preparo e poi te la posto...

(IN ATTESA DEL SEGUITO...)
[SM=g27988]


15/08/2010 20:06
 
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"Gesù fu quindi condotto dallo spirito nel deserto per essere tentato dal Diavolo.  Dopo aver digiunato per quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame" (Matteo 4:1-2),...

confrontiamo con Esodo 34:27-28, dove riguardo a Mosè, viene detto:
"E Geova proseguì, dicendo a Mosè: “Scriviti queste parole, perché secondo queste parole concludo in effetti un patto con te e con Israele”.  E restò là con Geova quaranta giorni e quaranta notti. Non mangiò pane e non bevve acqua. Ed egli scriveva sulle tavolette le parole del patto, le Dieci Parole."

Gesu' disse ai giudei:
Gv 5:39-47: ““Voi scrutate le Scritture, perché pensate di avere per mezzo d’esse vita eterna; e queste sono quelle che rendono testimonianza di me. 40 Eppure non volete venire a me per avere la vita. 41 Io non accetto la gloria dagli uomini, 42 ma so bene che non avete in voi l’amore di Dio. 43 Io sono venuto nel nome del Padre mio, ma voi non mi ricevete; se qualcun altro arrivasse nel suo proprio nome, quello ricevereste. 44 Come potete credere, quando accettate la gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene dal solo Dio? 45 Non pensate che io vi accusi presso il Padre; c’è uno che vi accusa, Mosè, in cui avete riposto la vostra speranza. 46 infatti, se credeste a Mosè credereste a me, poiché egli ha scritto di me. 47 ma se non credete agli scritti di lui, come crederete alle mie parole?”.
Confronta queste parole con quanto disse Gesu' in Luca 24:27,44!
Dove Mosè “scrisse di Gesù”?

Questo ci riporta inesorabilmente alle parole del profeta Mosè, che disse, in Deuteronomio 18:15, 18-19:
"15: Dal tuo proprio mezzo, dai tuoi fratelli, Geova tuo Dio susciterà per te un profeta come me — lui dovrete ascoltare — 18:Susciterò per loro di mezzo ai loro fratelli un profeta come te; e in realtà metterò le mie parole nella sua bocca, ed egli certamente pronuncerà loro tutto ciò che io gli comanderò. 19 E deve accadere che l’uomo che non ascolterà le mie parole che egli pronuncerà nel mio nome, io stesso gliene chiederò conto".

Il profeta come Mosè, che doveva venire, era proprio Gesù Cristo, di cui Mosè era prefigurazione.

Ecco il perchè, considerando alcune analogie tra Mose' e Gesu' Cristo:


Ad esempio, mentre erano in tenera età, la vita di entrambi fu messa in pericolo da governanti tirannici e Dio fece sì che venissero salvati. Sia Mosè che Gesù sfuggirono, quindi, a un massacro orribile di bambini maschi ordinato dal governante (Esodo 1:20–2:10, Matteo 2:7-23 ).
entrambi digiunarono per 40 giorni in una regione desertica, all’inizio della loro opera quali speciali servitori di Geova (Esodo 24:18; 34:28; Deuteronomio 9:18, 25; Matteo 4:1, 2)
Sia Mosè che Gesù compirono miracoli mediante la potenza di Dio. — Esodo 4:1-9; 7:19-21; 14:21-31; 16:11-36; 17:5-7; Salmo 78:12-54; Matteo 11:5 ; Marco 4:41; Marco 5:38-43; Luca 7: 11-15 , 18-23; Giovanni 14:11.
Mosè compì miracoli che avevano a che fare con l' acqua (Esodo 7:19-21 ; 14:21 ; 17:5-7), anche Gesù compì miracoli che avevano a che fare con l' acqua. Addirittura il suo primo miracolo (Giovanni 2:1-11 ; Matteo 8:23-27 ; 14:23-25)
Mosè fu un profeta che predisse avvenimenti futuri, la rivelazioni di aspetti del proposito di dio e la proclamazione di giudizi divini: predisse ciascuna delle 10 piaghe d' egitto, trasmise il patto della legge al sinai e insegnò alla nazione qual' era la volontà di Dio. Giovanni Battista (yahia nel Corano) annunciò il profeta predetto da Mosè (Giovanni 1:19-36). Giovanni Battista disse chiaramente: Giovanni 1:29-30 “il giorno dopo vide gesù che veniva verso di lui, e disse: “ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo! 30 questi è colui del quale ho detto: dopo di me viene un uomo che è andato davanti a me, perché esisteva prima di me. 31 nemmeno io lo conoscevo, ma la ragione per cui sono venuto a battezzare in acqua è perché egli fosse reso manifesto a Israele”. 32 e Giovanni rese testimonianza, dicendo: “ho visto lo spirito scendere dal cielo come una colomba e rimanere sopra di lui. 33 nemmeno io lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua mi disse: ‘chiunque sia colui sul quale vedrai scendere e rimanere lo spirito, questi è colui che battezza nello spirito santo’. 34 e io [l’]ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio”.
35 il giorno dopo Giovanni stava di nuovo con due suoi discepoli 36 e, vedendo Gesù che camminava, disse: “ecco l’Agnello di Dio!”
Gesù fu profeta e predicatore proprio come Mosè, e predisse avvenimenti futuri proprio come Mosè! (Matteo 24:15-22 ; Luca 19:41-44 ; 21:20-24)!
Dio impiegò Mosè per liberare Israele dalla schiavitù egiziana, proprio come Gesù concede la liberazione spirituale (Esodo 12:37–14:31; Giovanni 8:31, 32), entrambi furono suscitati da Dio nell’interesse della vera adorazione e per portare liberazione (Esodo 3:1-10; Atti 7:30-37; 3:19-23);
Mosè ebbe il privilegio di essere il mediatore del patto della legge fra Dio e gli israeliti, mentre Gesù è il mediatore del nuovo patto (Esodo 19:3-9; Esodo 24:3-8; 34:3-7; Geremia 31:31-34; Galati 3:19 ; Luca 22:20; 1 Timoteo 2:5, 6 ; Ebrei 8:3-6, 10-13; 9:15; 12:24) , entrambi ebbero quindi da Dio il privilegio di essere mediatori di un patto fra lui e il suo popolo.
Geova inoltre impiegò mosè per farsi un nome agli occhi degli israeliti, degli egiziani e di altri, proprio come Gesù magnificò il santo nome di Geova (Esodo 9:13-17; 1 Samuele 6:6; Giovanni 12:28-30; 17:5, 6, 25, 26).
facendo apparire Mosè insieme a Gesù nella trasfigurazione, Dio indicò che Cristo avrebbe portato a termine questi incarichi su scala molto più vasta (Matteo 17:1-9).
Mosè fu chiamato fuori dall’Egitto insieme al “primogenito” di Geova, la nazione di Israele. Gesù fu chiamato fuori dall’Egitto come primogenito Figlio di Dio. — Esodo 4:22, 23; Osea 11:1, Matteo 2:15, 19-21.
sia Mosè che Gesù erano eccezionalmente mansueti e umili. — Numeri 12:3 , Matteo 11:28-30.
entrambi lasciarono una posizione elevata per servire Geova e il suo popolo (2 Corinti 8:9 ; Filippesi 2:5-8 ; Ebrei 11:24-26);
entrambi prestarono sacro servizio a Dio in qualità di “Unto”, o “Cristo” (Marco 14:61-62 ; Giovanni 4:25-26 ; Ebrei 11:26);
entrambi vennero nel nome di Geova (Esodo 3:13-16 ; Giovanni 5:43 ; 17:4,6,26);
entrambi furono impiegati per nutrire moltitudini (Esodo 16:12 ; Giovanni 6:48-51);
entrambi prestarono sacro servizio in qualità di giudice e legislatore (Esodo 18:13 ; Malachia 4:4 ; Giovanni 5:22-23, 27 ; 15:10 ; Atti 17:31);
fu affidata loro la guida della casa di Dio (Numeri 12:7 ; Ebrei 3:2-6);
sono descritti come fedeli testimoni di Geova (Ebrei 11:24-29 ; 12:1 ; Rivelazione/Apocalisse 1:5);
dopo la morte, Dio fece scomparire il loro corpo (Deuteronomio 34:5-6 ; Luca 24:1-3 ; Atti 2:31 ; 1 Corinti 15:50 ; Giuda 9).
Grazie a te, fratello Angelo.
[SM=g27987]

15/08/2010 20:44
 
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IoAmo1972, 15/08/2010 12.48:

Perché Gesù digiuno 40 giorni? Gesù non comandò mai ai discepoli di commemorare il suo digiuno, né ci sono testimonianze. Se ci si attiene ad osservare quello che faceva Gesu, non è sicurezza di tenersi vicini a Dio senza paura di comportamenti errati?.
Angelo




secondo me digiunò perché non aveva fame. Quando si passano periodi molto coinvolgenti sul piano spirituale ed emotivo si perde la fame..(es. innamoramento..)Infatti, una volta passato il periodo spirituale più "sublime"..ebbe fame, e il Diavolo ci provò.


15/08/2010 23:23
 
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secondo me digiunò perché non aveva fame. Quando si passano periodi molto coinvolgenti sul piano spirituale ed emotivo si perde la fame



Ottima osservazione, in effetti la legge non presciveva alcun digiuno di quel tipo che era una reazione spontanea che corrispondeva allo stato d'animo del momento, per nulla paragonabile ad un digiuno imposto da terzi.

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
16/08/2010 05:09
 
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ANGELO.
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