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Una lettera dagli Stati Uniti

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2010 19:15
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15/08/2010 19:24
 
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Un tuffo nel passato

IMMAGINATE come sarebbe interessante fare un viaggio alla scoperta del modo di vivere dei vostri antenati. In un certo senso, noi abbiamo fatto questo viaggio. Dalla Svizzera ci siamo recati negli Stati Uniti d’America. Molti pensano agli Stati Uniti come a un paese estremamente modernizzato sotto tutti gli aspetti, eppure il nostro viaggio ci ha riportato indietro di 200 anni. Lasciate che ve lo raccontiamo.

Dato che parliamo il dialetto tedesco della Svizzera, siamo stati invitati a trascorrere tre mesi nello stato dell’Indiana. Il nostro intento era portare la buona notizia del Regno di Dio alle famiglie amish, che parlano ancora il dialetto dei loro antenati. Centinaia di queste famiglie vivono nell’Indiana.

Gli amish sono i discendenti di un gruppo di anabattisti del XVII secolo. Il loro nome deriva dal loro fondatore, Jakob Ammann, originario della Svizzera. Attraverso lo studio della Bibbia, quelle persone devote avevano compreso che il battesimo dei neonati e il servizio militare erano sbagliati. A causa delle loro convinzioni furono perseguitati dalle autorità; alcuni furono persino uccisi. La persecuzione si fece sempre più feroce e molti furono costretti a rifugiarsi in altre parti della Svizzera o in Francia. Verso la metà del XIX secolo erano migliaia quelli che avevano cercato riparo negli Stati Uniti. Questi avevano portato con sé la loro cultura e il loro dialetto.

Quando siamo andati da loro, queste persone gentili erano stupefatte di vedere alla porta qualcuno che parlava il loro dialetto.

Immaginate la scena.

“Come mai parlate come noi?”, chiedono in svizzero-tedesco.
“Perché veniamo dalla Svizzera!”, rispondiamo.
“Ma voi non siete amish!” Replicano perplessi.
Al nostro arrivo molte porte si spalancano, offrendoci la possibilità di dare un’occhiata a uno stile di vita che sembra appartenere al lontano passato. Invece delle lampadine ci sono lampade a olio; invece delle auto, cavalli e calessi; invece dell’acqua corrente, un pozzo e un mulino a vento; invece della radio, il canto.
Soprattutto, siamo colpiti dall’umiltà e dalla modestia di questa gente. Molti amish danno grande importanza alla lettura quotidiana della Bibbia e amano conversare su soggetti biblici. Questo ci fornisce lo spunto per parlare con loro del proposito di Dio per l’uomo e per la terra.

Ben presto si sparge la voce che sono arrivati dei forestieri provenienti dalla Svizzera. Molti ci chiedono di andare a trovare i loro parenti, e noi accettiamo volentieri. Poi ci invitano a visitare una scuola amish. Siamo sempre più emozionati e non vediamo l’ora di andarci. Cosa ci attenderà?

Bussiamo alla porta della scuola. L’insegnante ci fa entrare nell’aula, dove 38 paia di occhi, incuriositi dalla presenza di stranieri, fissano noi quattro. Nella stanza sono riunite otto classi e gli alunni hanno un’età compresa tra i 7 e i 15 anni. Le femmine hanno tutte un vestito blu e una cuffietta bianca; i maschi indossano pantaloni neri e camicie blu scuro. La stanza ha il soffitto alto, con tre pareti dipinte di blu marino e, sulla quarta, una lavagna. Vicino ci sono un mappamondo e alcuni planisferi arrotolati.

Nell’angolo c’è una grossa stufa.

Prendiamo posto di fronte alla scolaresca mentre i ragazzi ci scrutano con grande curiosità. L’insegnante chiama alla cattedra gli alunni di ciascuna classe e li interroga sui compiti assegnati il giorno precedente. Siamo piacevolmente sorpresi quando udiamo che l’insegnante li interroga sulle Alpi svizzere. I libri di testo sono piuttosto vecchi, così l’insegnante ci chiede se la Svizzera è ancora come la descrivono i suoi libri. Le mucche vanno ancora all’alpeggio in estate o sulle montagne c’è ancora la neve? Dopo aver visto le immagini in bianco e nero nel suo libro, gli mostriamo le nostre foto a colori delle vette innevate, e lui ci fa un gran sorriso.

La moglie dell’insegnante, che è anche la sua assistente, ci pone una domanda che ci è stata rivolta spesso: “Sapete cantare facendo lo jodel?” Rispondiamo di no. Comunque sappiamo che gli amish sono molto bravi a cantare e a fare lo jodel, perciò chiediamo loro di cantare per noi. Veniamo accontentati: un coro di 40 voci ci lascia senza parole. Quindi l’insegnante manda fuori i ragazzi per la ricreazione.
La moglie dell’insegnante ora chiede a noi di cantare qualcosa per loro. Conosciamo diverse canzoni popolari in svizzero-tedesco, perciò accettiamo. Gli alunni che giocano nel cortile lo vengono a sapere e si precipitano di nuovo in classe. In piedi davanti a loro, cantiamo meglio che possiamo.

Più tardi, una famiglia di 12 persone ci invita a pranzo. Il lungo tavolo di legno è imbandito di ogni ben di Dio: purè di patate, prosciutto, mais, pane, formaggio, verdure, pasticcini e altri dolci. Prima del pasto ognuno prega in silenzio. Mentre passiamo i piatti parliamo della Svizzera, la terra dei loro antenati, e loro ci raccontano della loro vita nella fattoria. Durante tutto il pasto si sentono i bisbigli e le risatine dei bambini. Quando tutti hanno finito di mangiare si prega di nuovo, e questo è il segnale che i bambini possono alzarsi da tavola, ma non per andare a giocare.

Ciascuno di loro ha un compito e dà una mano a sparecchiare e lavare i piatti, il che significa prima attingere l’acqua e scaldarla.
Mentre i figli lavano i piatti, insieme ai genitori ci spostiamo nel soggiorno. Non c’è nessun divano, ma ci accomodiamo su delle sedie a dondolo di legno, che sono molto comode. Tirano fuori dalla credenza una vecchia Bibbia tedesca e, come spesso avviene nelle famiglie amish, ci ritroviamo ben presto nel mezzo di una vivace conversazione spirituale. Qual è il proposito di Geova Dio per la terra e l’umanità? Cosa intendeva Gesù quando disse che i mansueti avrebbero ereditato la terra? Dio vuole davvero tormentare per sempre i malvagi all’inferno? Chi sta ubbidendo al comando di Gesù di predicare la buona notizia in tutta la terra abitata? Confrontarsi su queste e molte altre domande con persone dalla mentalità spirituale e con la Bibbia alla mano ci reca vera gioia.

Abbiamo molti bei ricordi del nostro viaggio nel passato e delle meravigliose esperienze avute. Speriamo e preghiamo che le nostre visite e le conversazioni in svizzero-tedesco abbiano aperto non solo molte porte, ma anche molti cuori, all’accurata conoscenza della verità che si trova nella Parola di Dio, la Bibbia.

Fonte:w 1/12/09
17/08/2010 19:15
 
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Gli amish sono i discendenti di un gruppo di anabattisti del XVII secolo. Il loro nome deriva dal loro fondatore, Jakob Ammann, originario della Svizzera. Attraverso lo studio della Bibbia, quelle persone devote avevano compreso che il battesimo dei neonati e il servizio militare erano sbagliati. A causa delle loro convinzioni furono perseguitati dalle autorità; alcuni furono persino uccisi. La persecuzione si fece sempre più feroce e molti furono costretti a rifugiarsi in altre parti della Svizzera o in Francia. Verso la metà del XIX secolo erano migliaia quelli che avevano cercato riparo negli Stati Uniti. Questi avevano portato con sé la loro cultura e il loro dialetto.



Sempre così quando c'e qualcuno che si avvicina a Dio in un modo diverso, ma seriamente, iniziano le persecuzioni.
Mi ricordi un po l'organizzazione che c'e nelle fattorie al centro del marocco, nelle montagne. Non hanno luce, ma i vecchi lumi, cucinano con il fuoco a legna nei focolai, usano gli asini.
Gene semplice e tranquilla incapace di fare del male. Ho trascorso dieci giorni favolosi.

Angelo



17/08/2010 19:15
 
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Sempre così quando c'e qualcuno che si avvicina a Dio in un modo diverso, ma seriamente, iniziano le persecuzioni.
Mi ricordi un po l'organizzazione che c'e nelle fattorie al centro del marocco, nelle montagne. Non hanno luce, ma i vecchi lumi, cucinano con il fuoco a legna nei focolai, usano gli asini.
Gene semplice e tranquilla incapace di fare del male. Ho trascorso dieci giorni favolosi.

Angelo



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