Legge divina e Geova

Circa 1000 anni prima di Cristo, nacque un uomo definito 'secondo il cuore di Geova'. (1 Samuele 13:14) Quest'uomo era Davide, additato sempre nella Bibbia come esempio di lealtà e fedeltà.

La condotta di quest'uomo non fu però sempre limpida e cristallina. Si macchiò di gravi crimini: commise adulterio con la moglie del un suo primo ufficiale Uria, ed in seguito lo condannò a morire nei campi di battaglia facendo ritirare tutti gli uomini da dietro a lui. (2 Samuele 11:2-21) Adulterio ed omicidio: due perccati che per la legge mosaica meritavano la morte. Ma questo non fu il destino di Davide, il quale fu perdonato per quegli errori. (2 Samuele 12:13)

Nel primo secolo, invece, in piena espansione missionaria del cristianesimo, c'era una coppia di cristiani che si chiamavano Anania e Saffira. Questi due possedevano un terreno e lo vendettero dicendo agli apostoli che avrebbero destinato il ricavato come contribuzione per l'opera. In realtà ne trattennero una parte per loro, e non diedero quindi tutto il denaro agli apostoli. Nessun peccato mortale, quindi, ma solo un peccato veniale, diremmo noi. Neppure commisero un peccato meritevole di morte. Eppure Geova li uccise all'istante. (Atti 5:1-6)

Sembrerebbe che Geova stesso non rispetti la sua legge, creando trattamenti di favore ai propri prediletti, ma condannando pesantemente quanti non gli vanno a genio. Ma è così? In effetti no.

Per capire a fondo la questione dobbiamo comprendere a cosa serve la legge che Dio ha dato all'uomo. Come sapranno molti lettori, l'uomo perse quel dono di dialogare con Dio quando pensò di autogovernarsi, grazie ad una coscienza pura. Perse cioè la capacità di avere una coscienza perfettamente in armonia con la volontà di Dio. (Genesi 3)

Questo ha portato l'uomo ad un allontanamento dalla perfetta giustizia divina. Era diventato miope nel suo senso di giustizia. Aveva quindi bisogno di un bel paio di occhiali per cominciare a distinguere nuovamente ciò che per Dio era giusto e cosa era sbagliato. Quel paio di occhiali era la legge, prima mosaica ed ora del Cristo.

Dio ha bisogno di quel paio di occhiali per discernere le intenzioni del cuore e decidere in giustizia? Possiamo affermare di no. (1 Cronache 28:9) Egli vede oltre ciò che possiamo vedere noi con l'aspetto e le azioni. (1 Samuele 16:7) Egli non è miope nel suo senso di giustizia.

Lui vide che il cuore di Davide, seppur traviato da una momentanea debolezza, era in realtà un cuore incline a conoscere e a mettere in pratica la volontà di Dio. Il cuore di Anania e Saffira, invece era malvagio. Non c'era possibilità di ravvedimento.

Questo ci insegna due cose:
- Non possiamo giudicare quello che Geova ha detto o fatto, poiché sarebbe come un cieco che rimprovera chi lo guida per la strada che sta facendo.
- Guardiamo attentamente ai princìpi esposti nella Bibbia, e non alla lettera. Dio non ama i "bigotti", ma quelli che hanno un cuore ben disposto verso lui e la sua legge; e la legge del Cristo, ricordiamolo, è la legge dell'amore.