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Curare il cancro, una questione di scelte

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2010 20:17
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24/11/2010 09:24
 
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Il dolore, la malattia, la paura, la medicina tradizionale e le cure alternative. Ne abbiamo parlato con ‘Neo’, un uomo che, abituato a prendersi cura della salute degli altri un giorno prova sulla sua pelle cosa vuol dire scoprirsi malato di cancro.
solitudine
Neo, abituato a prendersi cura della salute degli altri un giorno prova sulla sua pelle cosa vuol dire scoprirsi malato

La storia che raccontiamo in questa intervista è simile, almeno inizialmente, a quella di tante altre persone e chi l’ha vissuta ha deciso di condividerla con il mondo. È una storia di cancro, è una storia di medicina, è una storia, come sempre in questi casi, di scelte importanti. Chi ce la racconta è Neo, un trentanovenne laureato in scienze motorie ed osteopatia, ovvero qualcuno che della salute della gente ha fatto la sua missione. Neo è ovviamente uno pseudonimo che utilizziamo per evitare che questa intervista possa creare spiacevoli ricadute negative sull’attività professionale del nostro intervistato.

Il tuo mestiere ti porta ad occuparti ogni giorno della salute delle persone, ma ad un certo punto hai scoperto che la salute di cui ti saresti dovuto occupare per un po’ sarebbe stata la tua, giusto?

Circa un anno fa ho scoperto di avere un tumore testicolare allo stadio iniziale, mi hanno fatto perdere circa un mese tra ecografie poco chiare e cure antibiotiche e antinfiammatorie risultate inutili. Poi sono andato allo IEO (Istituto Oncologico Europeo) e l’oncologo mi ha diagnosticato con certezza la malattia. Premetto che pochi giorni prima avevo effettuato l’esame del sangue con i marker tumorali che erano risultati completamente sballati.

Qual è stata la tua reazione?

La reazione è stata drammatica. Inizialmente ho avuto timore che la mia vita sessuale potesse essere compromessa, poi iniziando ad informarmi in internet sono incappato in storie e racconti drammatici che mi hanno fatto vedere la morte in faccia. Ho iniziato a pensare alla morte. Non dormivo più, mangiavo poco e uscivo poco. Sono sempre stato allegro e amante della vita… quindi vi lascio immaginare.

Puoi raccontarci la tua esperienza di malato di cancro all’interno della macchina della sanità?

Ho fatto diverse visite, tra ecografie e visite urologiche iniziali che mi hanno fatto perdere parecchio tempo, poi c’è stata la visita dall’oncologo, dove con una semplice palpazione – capacità sicuramente sviluppata con l’esperienza – la malattia è stata diagnosticata “con certezza”. Poi hanno cominciato a parlarmi di percentuali di guarigione e delle possibili strade da intraprendere, ovvero la chirurgia o la farmacologia aggressiva.
medico

I medici hanno parlato a Neo di percentuali di guarigione e delle possibili strade da intraprendere, ovvero la chirurgia o la farmacologia aggressiva

Alla fine però hai scelto di farti operare…

Sono stato operato a fine gennaio verso le 19 di sera. Il giorno dopo alle 8 di mattina mi hanno fatto uscire. Io non riuscivo assolutamente a muovermi in realtà, ma la dottoressa mi ha detto di non esagerare nello zoppicare e di farmi coraggio. Non mi hanno dato nessun tipo di indicazione nel post operatorio, se non il foglio di dimissione col nome dell’antibiotico da assumere.
24/11/2010 09:24
 
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ome è stato il comportamento dei medici durante tutto il percorso dalla diagnosi fino a dopo l’operazione?

I medici non ti danno tante risposte, o per meglio dire, preferiscono che non si facciano loro troppe domande, perché se una domanda è poi un po’ scomoda, finisce che ti rispondono stizziti e chiudono l’argomento. In generale loro ti parlano solo di statistiche e protocolli, sicuramente fanno del loro meglio ma non voglio cercare polemiche inutili. Io ringrazio l’oncologo che mi ha operato, ma non condivido per niente la mancanza di apertura verso altre cure sulle quali gli ho chiesto un parere.

Che sensazione ti porti dietro?

Per niente buona. Dopo il primo intervento è passato un mese durante il quale i valori dei marker tumorali sono tutti scesi bruscamente, ma l’oncologo, nonostante questa evidenza, voleva ri-operarmi. Secondo lui in base all’esame istologico e alle loro statistiche c’era il 27% di possibilità che avessi delle micro-metastasi. Non ha detto che c’erano, ha detto che potevano esserci al 27% e in base a questo mi ha proposto la rimozione dei linfonodi retroperitoneali. Al momento non gli ho risposto… ma in cuor mio avevo già scelto di non farmi ri-operare.

Dopodiché cosa hai fatto? Hai cercato informazioni diverse da quelle della medicina ufficiale? Cosa hai scoperto?

Ho pensato: ma è possibile che non ci sia nulla che mi possa dare una mano in questo particolare momento a mantenere il sistema immunitario forte? Una delle cose di cui sono certo per la mia formazione è infatti che proprio il sistema immunitario è la vera bilancia della vita. Rimuovendo i linfonodi dopo un ennesimo intervento chirurgico, invece, avrei finito per abbassare di molto l’azione immunitaria e esponendomi invece a nuove recidive. Allora mi sono messo a fare ricerca in ambito alimentare e ho capito che nulla è davvero quello che sembra, poi un’amica mi ha parlato di una sostanza che si chiama ascorbato di potassio e che avrebbe potuto aiutarmi, ho quindi approfondito la cosa scoprendo un vero mondo.
pantellini

L’ascorbato di potassio come metodo di cura per le malattie de-generative è stato scoperto da un biochimico fiorentino, Gianfrancesco Valsè Pantellini

Che cos’è l’ascorbato di potassio?

Non si tratta di miracoli né di pozioni magiche, la verità in tasca non ce l’ha nessuno. Si tratta più semplicemente di un metodo di cura per le malattie de-generative scoperto da un biochimico fiorentino, Gianfrancesco Valsè Pantellini, nella metà del secolo scorso, frutto del caso come molte altre scoperte importanti nella storia della scienza. Ha donato poi a noi questa scoperta semplice, ma potente allo stesso tempo. Si tratta di un sale derivato dalla vitamina C totalmente atossico e privo di effetti collaterali.

È facile da trovare o è una cura per pochi eletti?

È molto facile da trovare, basta richiederlo in farmacia, il nome del prodotto è NIKE RCK ed è venduto come integratore alimentare. Quando lo si compra è però meglio non fare espressamente riferimento alle patologie tumorali. La ‘casta’ medica, infatti, disapprova tutto ciò che è differente dai metodi tradizionali, quindi la cosa migliore è effettuare, come ho fatto io, una consulenza o di persona o telefonica con la Fondazione Pantellini il cui scopo è trovare nuove soluzioni. Tra queste c’è l’ascorbato di potassio, per aggredire le malattie degenerative, soluzioni che rispettano chi le usa, come dice il loro sito.

Cosa hai imparato da questa esperienza e perché la racconti?

Racconto la mia esperienza perché purtroppo quando capitano cose simili si rimane soli e per quanto gli altri ti stiano intorno non si riesce più a vedere il futuro, la paura ti paralizza. Io ho avuto la fortuna di incontrare due persone che considero veramente ‘due angeli’, persone che hanno percorso insieme a me un sentiero parallelo a quello della guarigione fisica, persone che mi hanno guidato e accompagnato nel dolore, hanno vissuto il mio dolore e me lo hanno fatto superare.

Questo è stato fondamentale, perché dobbiamo sempre contare sulle nostre risorse e cercare di capire l’aspetto più profondo di quello che ci ha colpiti. Esistono oramai molti medici, per fortuna, che utilizzano l’approccio hammeriano alle malattie, medici che si rifanno cioè agli studi del dottor Ryke Hamer prendendo cioè in considerazione i legami profondi, studiati e verificati, che correlano la nostra psiche all’insorgenza di tali malattie. Il messaggio importante che voglio dare è di capire che attualmente la medicina non segue i progressi scientifici della fisica quantistica e della bioenergetica ma continua ad ad avere una visione riduzionistica.

L’uomo è, in poche parole, considerato una “macchina da aggiustare”, peccato che questo sia profondamente sbagliato. Spesso poi vengono ancora seguite teorie vecchie che si manifestano in cure che sono spesso veramente devastanti. Bisogna ricordare che la cause dette ‘iatrogene’ – ovvero le terapie sbagliate/devastanti – sono nei primissimi posti tra le cause di mortalità.
scelta

“Siamo schiavi illusi di poter scegliere, ma le scelte, spesso, finisce che le fanno gli altri”

Come è cambiata la tua vita?

Sono cambiato io e di conseguenza anche la mia vita. Shakespeare ne La tempesta diceva: “Siamo fatti di quella materia di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è circondata da un sonno”. Quello che ho capito è che siamo addormentati e storditi da tutto ciò che ci viene proposto, siamo incapaci di pensare e di utilizzare il nostro libero arbitrio, siamo schiavi illusi di poter scegliere, ma le scelte, spesso, finisce che le fanno altri. Dobbiamo sempre ricordarci che la vita che viviamo è l’ombra di ciò che siamo dentro.

Cosa consiglieresti a chi si dovesse trovare malato di cancro dall’oggi al domani come te?

Non sentirti mai solo poiché sei un essere di Dio. Esiste un rimedio al dolore: guardarlo in faccia e passarci attraverso. La malattia possiamo considerarla materializzazione di forme pensiero, composti psichici che non siamo riusciti a risolvere sul piano psicologico. Questo non è un invito ad abbandonare le cure, ci mancherebbe, ma a comprendere che l’essere umano è ben di più di una macchina biochimica e che quindi 1+1 non fa mai 2. Esistono numerosi prodotti naturali che possono essere utilizzati in maniera complementare alle normali cure e che hanno lo scopo di proteggere il nostro corpo. Molti di questi prodotti possono anche essere utilizzati a scopo preventivo come ad esempio l’Ascorbato di potassio con e senza ribosio, Aloe arborescens, il Glutatione, Formula Caisse, giusto per citarne alcuni che probabilmente sono i più conosciuti. B.Lipton diceva: “La mente crea la materia”.

C’è qualcos’altro che ti senti di aggiungere?

Solo che la vita è sempre! Noi siamo vita e siamo nati per vivere nella gioia ed è quindi con infinito amore che dono questa mia piccola goccia nel mare della vita…

Come avrete capito lo pseudonimo Neo non è stato scelto a caso. Come il protagonista di Matrix, infatti, il nostro Neo sentiva che c’era qualcosa attorno a se che non tornava, sentiva di non capire fino in fondo la vita che ogni giorno si dispiegava davanti ai suoi occhi. Poi è arrivato il cancro e questo lo ha spinto a ricercare, a informarsi e a confrontare le sue conoscenze e convinzioni mediche oltre che razionali di semplice essere umano con quello che gli veniva prospettato: perché invece che rinforzare il proprio sistema immunitario le alternative che le vie tradizionali gli presentavano erano tutte devastanti per il sistema immunitario stesso? Neo ha scelto di “vedere quanto fosse profonda la tana del bianconiglio” e oggi è di nuovo un trentanovenne sano e pieno di vita come, e forse anche più, di prima.
24/11/2010 09:42
 
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interessante questa testimonianza -

[SM=g1861207]

ne parlerò con un paio di sorelle che purtroppo stanno vivendo questo dramma - certo poi ognuno è libero di scegliere


[SM=g8925]
24/11/2010 11:23
 
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Interessante esperienza te ne voglio raccontare un’altra anche io:

Un fratello che chiameremo Bianco nell’arco della sua vita ha dovuto assistere il padre e tre fratelli tutti affetti da un tumore, il loro decorso non è stato facile e alla fine si è evoluto negativamente per tutti.

Una sorella di Bianco anch’essa ha dovuto subire tre interventi due al polmone e uno con asportazione totale del seno ed ancora oggi deve stare continuamente sotto controllo.

Come pensi che si sia sentito il fratello Bianco di fronte a queste tristi esperienze?

Ma come si è sentito quando anche a lui gli hanno diagnosticato un tumore?

Tre anni fa fu sottoposto all’intervento con asportazione di circa metà polmone, come conseguenza ha difficoltà respiratorie e deve fare particolare attenzione a non prendere freddo o influenze perché questo potrebbe compromette ulteriormente le sue già precarie condizioni respiratorie.

Come si è sentito il fratello Bianco?

Poco più di un anno fa un altro fratello di Bianchi è deceduto per un tumore al fegato a seguito di cirrosi.

Altra batosta per il fratello Bianchi, ma non è tutto.

Circa due anni fa il fratello Bianchi ha avuto delle difficoltà che lo costrinsero al ricovero ospedaliero, risultato? Affetto da cirrosi con due noduli tumorali. Il fratello si chiedeva: ma possibile che con l’intervento subito e i controlli fatti nessuno si era accorto di questo problema?

E’ stato sottoposto ad alcune terapie per ridurre i noduli con risultati abbastanza positivi I medici gli hanno detto che comunque dentro di se ha una bomba ad orologeria che non si sa quando potrebbe esplodere, per cui vive alla giornata oggi c’è domani potrebbe non esserci.

Aggiungete a questo che la persona che gli è più cara, la moglie, da qualche anno è diventata cieca ed allora potrete avere un quadro di come si dovrebbe sentire il fratello Bianchi.

Vi siete fatti un quadro? Non è quello che vi siete fatti, perché il fratello Bianchi non ha mai perso il suo buonumore e la sua gioia di servire Geova e i fratelli.

Egli sa bene che Geova può sostenerlo anche sul letto di malattia e lo sta facendo. E’ deciso ad andare avanti giorno dopo giorno, scherza e ride come ha sempre fatto, non fa pesare a nessuno questi suoi problemi e attende fiducioso il nuovo mondo in cui nessuno dirà sono malato.

Tre soli problemi il fratello si pone:

1) Saranno sufficienti mille anni per sistemarlo o dovrà chiedere un supplemento di tempo?

2) E’ grato a Geova dei meravigliosi anni di matrimonio che la moglie gli ha regalato anche se imperfetta come lui ma,vi sembra logico che lui se le tenuta vicino imperfetta per tutti questi anni e poi se dovesse venire meno prima della fine, nel nuovo ordine qualcuno se la sposa e se la tiene vicina perfetta?

3) Se tutti entrassimo nel nuovo ordine in condizioni di salute eccellenti i 144.000 che farebbero? Resterebbero senza lavoro? Vogliamo creare già da ora una classe di disoccupati?

Questo per farvi capire lo spirito che ancora oggi anima il fratello Bianchi

Perché questa esperienza? Tutti chi più o chi meno affrontiamo grosse difficoltà e solo l’aiuto e lo spirito di Geova può sostenerci tutti quanti. Cerchiamo di vedere sempre i lati positivi nella vita e ne abbiamo molti: siamo ancora vivi; siamo nell’organizzazione di Geova; abbiamo un Padre meraviglioso che ci ama immensamente; abbiamo una numerosa compagnia di fratelli e sorelle che ci amano e sono pronti a sostenerci; abbiamo la verità; abbiamo un’organizzazione che come una madre amorevole ci ciba spiritualmente; che cosa vogliamo di più?
***************************************************
“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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Testimoni di Geova Online Forum



24/11/2010 15:46
 
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joakin, 24/11/2010 9.24:


Esistono oramai molti medici, per fortuna, che utilizzano l’approccio hammeriano alle malattie, medici che si rifanno cioè agli studi del dottor Ryke Hamer prendendo cioè in considerazione i legami profondi, studiati e verificati, che correlano la nostra psiche all’insorgenza di tali malattie. Il messaggio importante che voglio dare è di capire che attualmente la medicina non segue i progressi scientifici della fisica quantistica e della bioenergetica ma continua ad ad avere una visione riduzionistica.

L’uomo è, in poche parole, considerato una “macchina da aggiustare”, peccato che questo sia profondamente sbagliato. Spesso poi vengono ancora seguite teorie vecchie che si manifestano in cure che sono spesso veramente devastanti. Bisogna ricordare che la cause dette ‘iatrogene’ – ovvero le terapie sbagliate/devastanti – sono nei primissimi posti tra le cause di mortalità.
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“Siamo schiavi illusi di poter scegliere, ma le scelte, spesso, finisce che le fanno gli altri”

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"O Gesù nazareno, Gesù mio consolatore, Gesù liberatore della mia anima. Gesù mio protettore. Gesù, nome soavissimo sulla mia bocca e su quella di tutti coloro che lo amano."- storia di giuseppe il falegname-
25/11/2010 20:30
 
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sulla caccia alle streghe e l'oscurantismo...
www.buonpernoi.it/ViewDoc.asp?ArticleID=3803
A chi cura i propri pazienti secondo le leggi della Nuova Medicina tocca la stessa sorte del dottor Hamer

Due i casi emblematici che testimoniano il clima di ostracismo della medicina classica nei confronti della scoperta del dottor Hamer e di chiunque si schieri a suo favore. I Paesi coinvolti sono Austria e Francia.

Vienna, 1993: il medico Willibadl Stangl, presidente dall’Associazione dei medici legali dell’Austria meridionale viene citato in giudizio per aver eseguito una perizia che non tiene conto della Legge ferrea del cancro. Assolto dal tribunale decide, per non essere in futuro coinvolto in fatti simili, di esaminare le scoperte del dottor Hamer. Ne verifica, con sua sorpresa, l’esattezza del 100% sui 250 pazienti considerati. Scrive perciò al Decano dell’Università di Vienna invitandolo a procedere a una verifica accademica della Nuova Medicina. Per tutta risposta viene convocato al Tribunale di Prima istanza dove, pena la revoca dell’esercizio della professione medica, gli viene “consigliato” di ritirare la richiesta di verifica presentata all’Università.
In Francia nello stesso giorno vengono convocati dall’ordine dei medici circa 1000 dottori che praticavano la Nuova Medicina e viene chiesto loro di sottoscrivere un documento in cui affermavano di abiuare la Nuova Medicina. In caso contrario non avrebbero più potuto esercitare.

Restiamo in terra francese e occupiamoci del caso dello psicologo clinico Marc Frèchet:, consulente di psico-oncologica e oncologia medica a Villejuif. Come si legge nella deposizione che ha reso al Tribunale nell’agosto 1997, egli ha verificato l’esattezza della Nuova Medicina. Durante gli otto anni di ricerca ha avuto modo di occuparsi di 604 pazienti: un gruppo A sottoposto alla chemio e un gruppo B non trattato perché giudicato incurabile. L’approccio psicoterapeutico utilizzato da Frèchet e basato sulla Nuova Medicina, ha dato i seguenti risultati:
- l’85% dei pazienti non trattati con la chemio è guarito
- il 28% dei pazienti trattati con la chemio è guarito (come sappiamo per Hamer la chemio provoca nel paziente un ulteriore shock responsabile dell’insorgere di nuovi tumori)
Quando illustrò i suoi risultati fu espulso dalla clinica in cui lavorava, nonostante il suo capo si fosse fatto curare proprio da Hamer per un adenocarcinoma bronchiale.


Le cinque leggi della Nuova Medicina

Una sintetica presentazione dei principi della nuova medicina

1° legge: la legge ferrea del cancro, il trauma è il detonatore
Ogni malattia è generata da un trauma emotivo inaspettato che è vissuto in modo drammatico, conflittuale, in solitudine e senza trovare una soluzione. A questo shock corrisponde a livello celebrare l’insorgenza di un focolaio di Hamer visibile con la Tac e a seconda dell’area del cervello interessata è colpito un organo a livello fisico.

2° legge: niente esiste senza il suo contrario, le due fasi della malattia
Tutte le malattie presentano due fasi, quella fredda detta “simpaticotonia” e quella calda detta “vagotonia”. Arriva sempre prima la fase “simpaticotonia” o di conflitto attivo, seguita poi da quella “ vagotonia ” o fase di recupero.

La fase “simpaticotonia” è quella in cui si trova il soggetto che ha subito lo shock: è stressato, rimugina il problema, non ha fame, non suda, urina poco, perde peso, ha piedi e mani fredde. E’ il momento in cui a livello celebrare si forma il focolaio di hamer e a livello fisico c’è l’insorgenza del tumore.

La fase “ vagotonia ” è quella in cui si trova il soggetto quando ha superato il trauma e per questo non è più stressato, dorme molto, suda, mangia, riacquista peso, ha mani e piedi caldi. A livello celebrare nella zona del focolaio di Hamer si forma un edema celebrare composto da sostanze nutritive che hanno il compito di rivitalizzare le cellule gliali. La malattia smette di progredire. L’edema una volta terminata la riparazione celebrare non ha più ragione di persistere e viene evacuato in fase di diuresi, fase preceduta dalla cosidetta “crisi epilettoide”.
A livello fisico la fase di recupero corrisponde a un stato di infiammazione: stati febbrili, dolori diffusi o localizzati. Come viene spiegato nella quarta legge, i microbi che entrano in funzione in questa fase riparano i danni che lo shock ha provocato a livello organico, ripulendo i tumori.

3° legge: il sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie equivalenti
Il cancro, come ogni altra malattia, è la risposta biologica a un ordine del cervello che mette in atto un programma speciale ereditato milioni di anni fa per la sua sopravvivenza. In ogni tappa dell’evoluzione l’essere vivente (dall’organismo unicellulare a noi) doveva superare uno o più conflitti per continuare a vivere. Secondo Hamer l’uomo ha ereditato tutti i modi per superare i conflitti e a seconda del trauma che subisce attinge alla sua memoria arcaica per trovare il programma più consono per sopravvivere.

4° legge: il sistema ontogenetico dei microbi
I microbi, i funghi e i batteri fanno parte del programma biologico della natura. Durante la fase di “vagotonia” si occupano di riparare i danni provocati a livello fisico dallo shock. Lavorano in sincronia con cervello e corpo. Svolgono la funzione di “spazzini” (ripuliscono gli organi dal tumore) e restaurano le lisi che sono riduzioni cellulari o necrosi.

5° legge: la legge della quintessenza
La malattia è la soluzione biologica perfetta del nostro cervello, l’ultima possibilità di sopravvivenza.


Uno strumento classico della medicina utilizzato per supportare la scoperta di Hamer

Lo shock emotivo provato dal soggetto scatena secondo Hamer un “cortocircuito” celebrale che prende il nome di “focolaio di Hamer”. Esso è costituito da piccoli anelli concentrici visibili effettuando una Tac, ma senza liquido di contrasto. Nell’area soggetta al focolaio i neuroni e le cellule gliali muoiono, ma mentre i primi non si riformano più (non è un problema perché ne abbiamo molti) le seconde, che portano sostanze nutritive ai neuroni, si riformano nella fase di riparazione. Hamer ha elaborato una mappa che mette in relazione la zona del cervello in cui si forma il focolaio e l’organo comandato da quella zona, organo che proprio in virtù di tale relazione è soggetto alla formazione del tumore.

La Tac è un efficace strumento diagnostico nella Nuova Medicina in quanto permette di capire in che fase si trovi il soggetto. Se il trauma è stato superato e la riparazione è in corso nell’area del focolaio comincia a formarsi un edema composto da sostanze nutritive che hanno il compito di rivitalizzare le cellule gliali. I cerchi concentrici cominciano a scomparire.

Ma attenzione: queste informazioni si ottengono se si fa una Tac senza il liquido di contrasto. In caso contrario c’è il rischio che l’edema, opacizzato dal liquido, venga erroneamente considerato un tumore. L’edema non è pericoloso in quanto, una volta terminata la riparazione, non ha più ragione di persistere e viene evacuato in fase di diuresi, fase preceduta dalla cosidetta “crisi epilettoide” caratterizzata da tremori, sudori freddi, stress…

www.buonpernoi.it/ViewDoc.asp?ArticleID=3798

IL NOSTRO PADRE CELESTE CI HA CREATO MERAVIGLIOSAMENTE!!
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25/11/2010 21:23
 
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Re:
(garoma), 24.11.2010 11:23:

Interessante esperienza te ne voglio raccontare un’altra anche io:

Un fratello che chiameremo Bianco nell’arco della sua vita ha dovuto assistere il padre e tre fratelli tutti affetti da un tumore, il loro decorso non è stato facile e alla fine si è evoluto negativamente per tutti.

Una sorella di Bianco anch’essa ha dovuto subire tre interventi due al polmone e uno con asportazione totale del seno ed ancora oggi deve stare continuamente sotto controllo.

Come pensi che si sia sentito il fratello Bianco di fronte a queste tristi esperienze?

Ma come si è sentito quando anche a lui gli hanno diagnosticato un tumore?

Tre anni fa fu sottoposto all’intervento con asportazione di circa metà polmone, come conseguenza ha difficoltà respiratorie e deve fare particolare attenzione a non prendere freddo o influenze perché questo potrebbe compromette ulteriormente le sue già precarie condizioni respiratorie.

Come si è sentito il fratello Bianco?

Poco più di un anno fa un altro fratello di Bianchi è deceduto per un tumore al fegato a seguito di cirrosi.

Altra batosta per il fratello Bianchi, ma non è tutto.

Circa due anni fa il fratello Bianchi ha avuto delle difficoltà che lo costrinsero al ricovero ospedaliero, risultato? Affetto da cirrosi con due noduli tumorali. Il fratello si chiedeva: ma possibile che con l’intervento subito e i controlli fatti nessuno si era accorto di questo problema?

E’ stato sottoposto ad alcune terapie per ridurre i noduli con risultati abbastanza positivi I medici gli hanno detto che comunque dentro di se ha una bomba ad orologeria che non si sa quando potrebbe esplodere, per cui vive alla giornata oggi c’è domani potrebbe non esserci.

Aggiungete a questo che la persona che gli è più cara, la moglie, da qualche anno è diventata cieca ed allora potrete avere un quadro di come si dovrebbe sentire il fratello Bianchi.

Vi siete fatti un quadro? Non è quello che vi siete fatti, perché il fratello Bianchi non ha mai perso il suo buonumore e la sua gioia di servire Geova e i fratelli.

Egli sa bene che Geova può sostenerlo anche sul letto di malattia e lo sta facendo. E’ deciso ad andare avanti giorno dopo giorno, scherza e ride come ha sempre fatto, non fa pesare a nessuno questi suoi problemi e attende fiducioso il nuovo mondo in cui nessuno dirà sono malato.

Tre soli problemi il fratello si pone:

1) Saranno sufficienti mille anni per sistemarlo o dovrà chiedere un supplemento di tempo?

2) E’ grato a Geova dei meravigliosi anni di matrimonio che la moglie gli ha regalato anche se imperfetta come lui ma,vi sembra logico che lui se le tenuta vicino imperfetta per tutti questi anni e poi se dovesse venire meno prima della fine, nel nuovo ordine qualcuno se la sposa e se la tiene vicina perfetta?

3) Se tutti entrassimo nel nuovo ordine in condizioni di salute eccellenti i 144.000 che farebbero? Resterebbero senza lavoro? Vogliamo creare già da ora una classe di disoccupati?

Questo per farvi capire lo spirito che ancora oggi anima il fratello Bianchi

Perché questa esperienza? Tutti chi più o chi meno affrontiamo grosse difficoltà e solo l’aiuto e lo spirito di Geova può sostenerci tutti quanti. Cerchiamo di vedere sempre i lati positivi nella vita e ne abbiamo molti: siamo ancora vivi; siamo nell’organizzazione di Geova; abbiamo un Padre meraviglioso che ci ama immensamente; abbiamo una numerosa compagnia di fratelli e sorelle che ci amano e sono pronti a sostenerci; abbiamo la verità; abbiamo un’organizzazione che come una madre amorevole ci ciba spiritualmente; che cosa vogliamo di più?



caro garoma,

se conosci personalmente il fratello "bianchi" (penso che lo conosci molto bene) fagli i miei auguri e digli che è davvero un fratello esemplare e che la sua esperienza può essere d'incoraggiamento per quelli che pensando di avere qualche problemino che impedisce loro di dare il meglio a Geova
[SM=g7255]



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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
25/11/2010 21:33
 
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Credo anche io che il fratello Bianco abbia tratto la forza dalla sua straordinaria fede in Geova.
Questo significa anche se non lasciamo la mano di Geova, Lui non lascerà la nostra nemmeno in circostanze così dure come quelle che ha affrontato questo fratello.

Garoma, portagli il nostro abbraccio stretto e digli che la sua esperienza di fede ci indica la strada per affrontare le difficoltà, anche quelle piu difficili, che la vita ci mette davanti.

Grazie per averla raccontata. [SM=g7255]
26/11/2010 04:37
 
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Un abbraccio al fratello Bianchi [SM=g7364]

E mangiate carricini, (fichi secchi), che sono pieni di "potassio" [SM=g10765]
26/11/2010 09:52
 
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Re:
dom@, 26/11/2010 4.37:

Un abbraccio al fratello Bianchi [SM=g7364]

E mangiate carricini, (fichi secchi), che sono pieni di "potassio" [SM=g10765]






E OTTIMI PULITORI DI MUCOOOOOOOOOOO
26/11/2010 10:12
 
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Il fratello bianco vi ringrazia per le vostre manifestazioni d’affetto e mi ha detto di trasmettervi quanto sotto:

Se ogni tanto diamo uno sguardo ai fratelli e alle sorelle che ci circondano, possiamo vedere la vera fede all’opera,Dom è un esempio vivente e tanti altri come lui giovani e meno giovani, ma anche chi non affronta problemi legati alla salute può ed è un esempio di fede

soffermiamoci a guardare i giovani nel popolo di Geova, non sono essi un esempio di fede vivente? Questi giovani che vengono bersagliati, psicologicamente, da tutti i lati meritano tutta la nostra lode e il nostro affetto per la loro perseveranza. Ai nostri giorni la gioventù si viveva in modo diverso, avevamo meno pressioni, ma oggi è difficile per un giovane vivere la verità.

Ma anche le migliaia di testimonianze silenziose di fratelli e sorelle che affrontano quotidianamente difficoltà sono un esempio, chi deve affrontare un coniuge incredulo, chi deve pensare a sbarcare il lunario quotidianamente, chi deve affrontare problemi di alloggio,

Geova non provvede loro potenza oltre il normale?

A volte può essere utile farsi un’immagine visiva delle scritture come Sofonia 3:9 “perché lo servano a spalla a spalla”

Ci immaginiamo questa associazione mondiale dei fratelli che stanno cosi vicini gli uni gli altri a servire Geova al punto di toccarsi spalla a spalla e immaginatevi anche se uno di questi sta affrontando una grossa difficoltà che l’opprime al punto da farlo quasi piegare sulle ginocchia, sembra quasi che stia scivolando giù ma che cosa lo sostiene e lo fa stare in piedi oltre alla potenza di Geova? Le spalle di coloro che sono alla sua destra e alla sua sinistra

Se realmente stiamo spalla a spalla e stretti stretti, quel fratello non potrà mai scivolare perché le spalle di chi gli è a destra e sinistra lo sosterranno. E questo è ciò che sostiene tutti noi indipendentemente dal problema, la potenza di Geova e il sostegno dei fratelli

2 Corinti 4:7 affinché la potenza oltre ciò che è normale sia di Dio e non da noi.
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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26/11/2010 10:14
 
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Re:
dom@, 26/11/2010 4.37:

Un abbraccio al fratello Bianchi [SM=g7364]

E mangiate carricini, (fichi secchi), che sono pieni di "potassio" [SM=g10765]


non solo sei un esempio di fede ma anche un'inesauribile fonte di informazioni,mica sapevo che i fichi secchi si chiamavano carricini.

C'è sempre da imparare


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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
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Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
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(Isaia 41:10)

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26/11/2010 10:40
 
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di Carmela Stella

Il cancro ha una etiologia multifattoriale, non e’ possibile, a mio parere, individuare un’ unica causa.

Quanto appena scritto è convalidato da studi personali che hanno trovato riscontro nei principi di Fisica Quantistica dai quali esalta una importante affermazione:

Tutto è interconnesso.

Esistono, tuttavia, delle condizioni predisponenti strettamente legati al corpo, all’ambiente che ci circonda, alle emozioni ed al mondo spirituale, in cui ciascuno di noi vive. Per condizioni predisponenti intendo l’interazione energetica della persona con l’Ambiente Materia-Energia. Mi pare sufficientemente ovvio che tutto quello che è fuori ritmo e dissonante rispetto alla fisiologia umana ha una ripercussione sulla persona.

Da tempo, alcuni medici e studiosi, ribadiamo che un pH acido crea il terreno fertile per tutte le patologie, compresa ovviamente la patologia neoplastica. Il primo passo, quindi, per salvaguardare la propria salute e per la prevenzione delle malattie è favorire tutto quello che è alcalino; nella nutrizione ingerendo prevalentemente cibi alcalini, nelle emozioni vivendo nelle vibrazioni di Gioia e Amore.

I carnivori e gli onnivori non possono prescindere da questa base, anche se a loro non è gradita. Qui non scrivo di motivazioni etiche, anche se per me sono importanti tanto quanto altre motivazioni, ma di motivazioni salutistiche; non si puo’ giungere a guarigione mantenendo un pH acido, ingerendo carni di animali trattati con antibiotici, strutturate con nutrimenti tossici; non si puo’ giungere a guarigione se si vive costantemente in stato di stress di paura e dolore. C’è un’ampia documentazione in merito.

Inoltre, le sostanze alimentari che vengono vendute nel mercato comune, sono addizionate a conservanti e coloranti tossici e cancerogeni, a sostanze dolcificanti di provata tossicità, conservati molto spesso in lattine o contenitori di alluminio oppure cellofan.
Questi alimenti sono già tossici, in essi abbondano già un gran numero di batteri e muffe.

L’ambiente e l’aria che respiriamo è tossica, inquinata, ma non solo da agenti inquinanti prodotti a causa dello stile di vita che comunque sia, si sta rivelando errato, non salutare, devastante e mortale, ma inquinata da elementi che vengono rilasciati nell’ambiente.

Il lettore attento faccia le proprie ricerche sulla tossisità dell’aria di questi ultimi dieci anni ed alle motivazioni interconnesse.

Le emozioni sono strettamente correlate al microcosmo ed al macrocosmo; l’emozione non può prescindere dal grado di influenza di tutto quello che circonda una persona. La persona stessa per individuare quelle che sono le proprie emozioni, deve riconoscere e comprendere quali le appartengono e quali quelle che derivano da condizionamenti ambientali, alimentari, elettromagnetiche e subliminali. Il capitolo è ampio e tendenzialmente complesso, riguarda il cervello, la componente elettromagnetica degli impulsi nervosi e l’influenzabilità di questa da correnti che sono captate consciamente ed inconsciamente.

Sul grado e l’importanza dell’inquinamento elettromagnetico mi sento di consigliare al lettore l’ampia documentazione esistente in internet sulla correlazione tra inquinamento dell’aria, inquinamento elettromagnetico, cambiamenti climatici.

L’etiologia della malattia neoplastica e del cancro, si dice, è sconosciuta, tranne in alcuni casi ove appare chiara una stretta correlazione.

Mi preme ribadire che le patologie non "arrivano" per motivi inspiegabili, ma sono strettamente correlate alle motivazioni sopra esposte, compresa la patologia neoplastica.

Le malattie genetiche, infatti, rappresentano un bassissima percentuale di casi.

Per il trattamento di tutte le patologie, mi pare ovvio eliminare l’ingestione e la inalazione di sostanze tossiche, alimentari ed ambientali, occuparsi della gestione emozionale e dell’intimo contatto con il proprio spirito, Anima, Dio o come altro si voglia chiamare. E’ sempre la stessa Energia.

Il fondamento essenziale che accomuna tutte le religioni riguarda Nobili Virtù, il Rispetto e la Buona Azione.

Sulla base di ciò mi pare ovvio che ogni popolo deve rispettare l’altro e che le Guerre Sante non hanno motivo di esistere.

Le metodiche per la connessione Persona-Spirito sono tante dalle quali, ritengo, non si puo’ prescindere per vivere nel Benessere.

Non posso fare a meno a questo punto di considerare le metodiche di cura convenzionali.
La farmacologia deve essere applicata nelle situazioni di urgenza - emergenza, alle quali la persona non dovrebbe arrivare se vive in armonia Corpo – Emozioni – Mente – Spirito. In situazioni croniche o per piccoli malesseri sono applicabili altre metodiche definite ancora “non convenzionali”, che si occupano, oltre che del sintomo e dell’immediato effetto curativo, anche del terreno predisponente alla patologia.
I chemioterapici utilizzati per la “cura del cancro” sono di dubbia efficacia e con un certo grado di tossicità.

A buon fine allego due link.

La scelta della qualità della vita da vivere è assolutamente personale.
Il lettore informato e documentato tragga le conclusioni personali.

Dott. Carmela Stella
26/11/2010 11:52
 
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X joakin

Vorrei suddividere il commento da te riportato in tre parti:

1) Laddove si parla di inquinamento ambientale , cibo, ed elettromagnetico, è indubbio che tali fonti hanno ed esercitano una componente non indifferente nella patologia, ma purtroppo contro tali fonti il singolo individuo non può fare niente, ma il Regno di Geova a suo tempo lo farà.

2) Laddove si parla di interazione tra lo spirito della persona e la patologia avrei molto da discutere,quando si dice: l’interazione energetica della persona con l’Ambiente Materia-Energia, la connessione Persona-Spirito sono tante dalle quali, ritengo, non si puo’ prescindere per vivere nel Benessere si intende dire che quelli che hanno questa patologia hanno interagito male o non hanno avuto una buona connessione spirituale?
Lo si vada a dire a tutte quelle persone, specialmente giovani che hanno vissuto una vita moralmente sana con una eccellente relazione col proprio Creatore e con i propri simili. Quale interazione sbagliata hanno avuti questi?
Mi sembra quasi di sentire i falsi confortatori di Giobbe i quali dicevano che la causa dei suoi problemi erano qualche peccato segreto che aveva commesso.

3) Sul tipo di cura ciascuno fa la propria scelta ed è ovvio che tutti i prodotti chemioterapici hanno grossi effetti collaterali ma certamente un bicchiere d’acqua con lo zucchero non cura il tumore, semmai serve solo a far salire un poco la pressione o a danneggiare chi soffre di diabete.

Tutti sono bravi a scrivere sulla pelle degli altri, ma credi che chi ha o avuto questa patologia non abbia percorso tutte le strade possibili?

Scusami la franchezza ma per chi non ha vissuto o non vive questa esperienza è molto facile ergersi sulla cattedra ed emettere sentenze o giudizi.
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
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(Isaia 41:10)

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26/11/2010 12:31
 
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Per Garoma
Ringrazia il fratello Bianco di cuore.
Ha scritto parole che incoraggiano e aiutano a riflettere.
le ho apprezzate molto, specialmente perchè vengono da una persona che deve averle sperimentate per essere riuscito a mantenere la gioia di servire spalla a spalla con i fratelli e per i fratelli.

Ancora un ringraziament e un abbraccio fraterno...

[SM=x1408424]

30/11/2010 20:17
 
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Garoma un [SM=g7255] forte forte a Bianco dobbiamo pazientare ancora

un poco e GEOVA ci liberera' l'esperienza di Bianco mi ha commossa

e' un moderno Giobbe [SM=g7364] lo ricordero' nelle preghiere
[Modificato da Close55 30/11/2010 20:17]

Fil 4:7 "La pace di Dio sorpassa ogni pensiero"
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