....: Scrittura del Giorno :....

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Argo.50
00venerdì 31 marzo 2017 07:38
Venerdì 31 marzo
Prima che arrivasse la fede, eravamo custoditi sotto la legge. Quindi la Legge è divenuta il nostro tutore che conduce a Cristo (Gal. 3:23, 24)
La Legge mosaica fece da muro protettivo contro il degrado morale e le pratiche religiose disgustanti delle altre nazioni. Quando la nazione di Israele ascoltava Dio, ne riceveva le benedizioni. Quando non teneva conto di Dio, subiva amare conseguenze (Deut. 28:1, 2, 15). C’era un’altra ragione per cui servivano delle istruzioni. La Legge indicava un importante sviluppo relativo alla volontà di Geova: la venuta del Messia, Gesù Cristo. La Legge rese evidente, come mai prima, che gli israeliti erano imperfetti. Inoltre fece loro capire chiaramente che avevano bisogno di un riscatto, di un sacrificio perfetto che coprisse pienamente i loro peccati (Gal. 3:19; Ebr. 10:1-10). Oltre a ciò, la Legge servì a preservare la linea di discendenza che portava al Messia e aiutò a identificarlo quando apparve. Quindi la Legge agì temporaneamente da “tutore” per condurre a Cristo. w16.03 4:6, 7
Argo.50
00sabato 1 aprile 2017 07:38
Sabato 1° aprile
Siate vigilanti. Il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno (1 Piet. 5:8)
Un tempo aveva goduto di una condizione approvata agli occhi di Geova. A un certo punto, però, questa creatura spirituale iniziò a desiderare di essere adorata dagli esseri umani. Anziché respingere questo desiderio errato, lo alimentò e lo lasciò crescere fino a commettere un peccato (Giac. 1:14, 15). Sappiamo che questa creatura è Satana, che “non si attenne alla verità” ma si ribellò contro Geova e divenne “il padre della menzogna” (Giov. 8:44). Da quel momento in avanti Satana ha dato prova di essere il più grande nemico di Geova, e di certo non si è rivelato un amico per l’umanità. I titoli dati a Satana rivelano la profondità della sua corruzione morale. Satana significa “uno che fa (oppone) resistenza”, a indicare che questa malvagia creatura spirituale non sostiene la sovranità di Dio, ma anzi la odia e la combatte in modo agguerrito. Satana vuole vedere la fine della sovranità di Geova più di qualunque altra cosa. w15 15/5 1:1, 2
Argo.50
00domenica 2 aprile 2017 07:33
Domenica 2 aprile

Se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui (1 Cor. 8:3)

Lo studio delle Scritture non si limita ad aiutarci a capire in quali campi possiamo migliorare in senso spirituale. Accresce anche il nostro apprezzamento per i modi teneri che Geova ha nei nostri confronti, il che ci spinge ad amarlo ancora di più. Quando il nostro amore per lui aumenta, aumenta anche il suo amore per noi, e questo rafforza il legame. Se vogliamo avvicinarci a Geova, però, è indispensabile studiare con il giusto obiettivo. Giovanni 17:3 dice: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di “conoscere” meglio Geova come Persona (Eso. 33:13; Sal. 25:4). Se impariamo a conoscere Geova sempre più a fondo, di fronte a certi episodi narrati nella Bibbia non ci sentiremo eccessivamente turbati se non capiamo perché in quelle situazioni abbia agito in una determinata maniera. w15 15/4 3:6-8
Argo.50
00lunedì 3 aprile 2017 07:40
Lunedì 3 aprile
Timoteo vi ricorderà i miei metodi riguardo a Cristo Gesù, come insegno dappertutto in ogni congregazione (1 Cor. 4:17)
Di recente è stato chiesto ad alcuni anziani che riescono molto bene ad aiutare altri a crescere spiritualmente cosa trovano utile fare per addestrarli. Sebbene le circostanze di questi fratelli siano notevolmente diverse, i loro suggerimenti sono stati molto simili. Cosa indica questo? Che l’addestramento basato sulla Bibbia vale “dappertutto in ogni congregazione”, proprio come ai giorni dell’apostolo Paolo. Per addestrare altri occorre creare le condizioni giuste. Proprio come un agricoltore deve dissodare il terreno prima di seminare, chi addestra deve incoraggiare chi riceve l’addestramento preparando il suo cuore prima di insegnargli cose nuove. Come si possono creare queste giuste condizioni? Seguendo un metodo simile a quello impiegato da Samuele nel preparare Saul come condottiero di Israele (1 Sam. 9:15-27; 10:1). w15 15/4 1:11, 12
Argo.50
00martedì 4 aprile 2017 07:46
Martedì 4 aprile
Tutto il mondo giace nel potere del malvagio (1 Giov. 5:19)
Molto di quello che questo mondo promuove va contro le norme bibliche. Con questo non vogliamo dire che tutto ciò che il mondo offre sia dannoso. Ma dovremmo aspettarci che Satana lo usi per far leva sui nostri desideri e spingerci a peccare o a provare amore per il mondo, trascurando così l’adorazione che rendiamo a Geova (1 Giov. 2:15, 16). Anche alcuni cristiani del I secolo si lasciarono influenzare dall’amore per il mondo. Per esempio Paolo scrisse: “Dema mi ha abbandonato, perché ha amato il presente sistema di cose” (2 Tim. 4:10). La Bibbia non dice quale aspetto del mondo Dema abbia amato, al punto da spingerlo ad abbandonare Paolo. Forse cominciò ad amare le cose materiali più di quelle spirituali. Se così fosse, Dema si lasciò sfuggire emozionanti privilegi di servizio. E per che cosa poi? Il mondo poteva forse offrirgli qualcosa di più prezioso delle benedizioni che Geova gli avrebbe potuto dare quale compagno di Paolo? (Prov. 10:22). w15 15/5 2:10, 11
Argo.50
00mercoledì 5 aprile 2017 08:10
Mercoledì 5 aprile
Geova è misericordioso e clemente (Sal. 103:8)
Anche se non aveva mai vissuto le loro situazioni, Gesù sentiva il dolore che provavano gli altri. Per esempio, i capi religiosi ingannavano le persone e imponevano su di loro molte regole umane, incutendo timore nella gente comune (Matt. 23:4; Mar. 7:1-5; Giov. 7:13). Al contrario, Gesù non li temeva né fu mai ingannato da loro. Ciò nonostante, riusciva a immedesimarsi nella situazione in cui si trovava il popolo. Per questo “vedendo le folle ne ebbe pietà, perché erano mal ridotte e disperse come pecore senza pastore” (Matt. 9:36). Come suo Padre, Gesù mostrava amore e compassione. Si sentiva spinto a mostrare amore alla gente che soffriva, e in questo imitava alla perfezione suo Padre. Dopo un lungo giro di predicazione, lui e i suoi apostoli stavano andando in un luogo appartato per riposare un po’. Vedendo, però, le tante persone che lo stavano aspettando, Gesù “fu mosso a pietà [...] e cominciò a insegnare loro molte cose” (Mar. 6:30, 31, 34). w15 15/5 4:3, 4
Argo.50
00giovedì 6 aprile 2017 07:12
Giovedì 6 aprile
Le cose che mi dilettavano erano presso i figli degli uomini (Prov. 8:31)
Il figlio primogenito di Dio fu la prima e più completa espressione della sconfinata sapienza di Geova. Fu la sapienza personificata, “un artefice” accanto al Padre. Possiamo solo immaginare la gioia e la soddisfazione che provò quando il Padre “preparò i cieli” e “decretò le fondamenta della terra”. Oltre ad apprezzare la creazione inanimata, però, “le cose che [lo] dilettavano erano presso i figli degli uomini” (Prov. 8:22-31). Il tenero affetto che Gesù prova per l’umanità, quindi, risale alla sua esistenza preumana. Poi, esprimendo amore e lealtà nei confronti del Padre, nonché profondo amore per “i figli degli uomini”, il Primogenito di Dio “vuotò se stesso [...] divenendo simile agli uomini”. Lo fece spontaneamente per provvedere un “riscatto in cambio di molti” (Filip. 2:5-8; Matt. 20:28). Gesù ama davvero tanto la famiglia umana! w15 15/6 2:1, 2
Argo.50
00venerdì 7 aprile 2017 08:15
Venerdì 7 aprile
Dio mandò il suo unigenito Figlio nel mondo affinché ottenessimo la vita per mezzo di lui (1 Giov. 4:9)
Sei grato per quello che Geova ha fatto per te? Allora è appropriato che dedichi la tua vita a lui e ti battezzi. Non dimenticare che con la dedicazione prometti solennemente a Geova di fare la sua volontà per sempre, costi quel che costi. Questo impegno ti dovrebbe forse spaventare? No di certo! Ricorda che Geova ha a cuore i tuoi interessi ed “è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano” (Ebr. 11:6). La dedicazione a Geova e il battesimo sicuramente non renderanno la tua vita peggiore. Al contrario, se servi Geova la tua vita cambierà in meglio. Che differenza rispetto a Satana, che si interessa di te solo per fini egoistici. Lui non offre nessuna ricompensa eterna a chi si schiera dalla sua parte. E come potrebbe darti qualcosa che nemmeno possiede? w16.03 2:16, 18, 19

Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 9 nisan) Luca 19:29-44
Argo.50
00sabato 8 aprile 2017 08:17
Sabato 8 aprile
Padre, ti ringrazio di avermi ascoltato. Veramente, io sapevo che mi ascolti sempre (Giov. 11:41, 42)
Se vogliamo che la nostra relazione con Geova sia reale, dobbiamo essere certi che ascolta le nostre preghiere. Riflettiamo su questo: nella sua esistenza preumana Gesù osservò da vicino il modo in cui Geova risponde alle preghiere dei suoi servitori umani. Poi, durante il suo ministero terreno, Gesù si servì della preghiera per esprimere i suoi sentimenti al Padre che era in cielo. Lo avrebbe fatto, una volta addirittura per un’intera notte, se avesse pensato che Geova non ascolta veramente? (Luca 6:12; 22:40-46). Avrebbe insegnato ai suoi discepoli a pregare se avesse pensato che la preghiera non è altro che un aiuto psicologico? È chiaro che Gesù sapeva che la preghiera è un modo per comunicare realmente con Geova. Anche noi possiamo essere certi che Geova è l’“Uditore di preghiera” (Sal. 65:2). w15 15/4 3:11, 13

Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 10 nisan) Luca 19:45-48; Matteo 21:18, 19; 21:12, 13
(Luca 19:45-48) Ed entrato nel tempio, cominciò a cacciare quelli che vendevano, 46 dicendo loro: “È scritto: ‘E la mia casa sarà una casa di preghiera’, ma voi ne avete fatto una spelonca di ladroni”. 47 Inoltre, insegnava quotidianamente nel tempio. Ma i capi sacerdoti e gli scribi e gli uomini principali del popolo cercavano di distruggerlo; 48 eppure non trovavano che cosa potessero fare, poiché tutto il popolo lo ascoltava, pendendo dalle sue labbra.
(Matteo 21:18, 19) Mentre tornava in città la mattina di buon’ora, ebbe fame. 19 E, scorto un fico presso la strada, vi andò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: “Non nasca più frutto da te in eterno”. E all’istante il fico si seccò.
(Matteo 21:12, 13) E Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che vendevano e compravano nel tempio, e rovesciò le tavole dei cambiamonete e i sedili di quelli che vendevano colombe. 13 E disse loro: “È scritto: ‘La mia casa sarà chiamata casa di preghiera’, ma voi ne fate una spelonca di ladroni”.
Argo.50
00domenica 9 aprile 2017 07:39
Domenica 9 aprile
Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; rimuovi da me questo calice. Tuttavia non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi (Mar. 14:36)
Quando pregate umilmente in presenza dei vostri figli, questi imparano a fare affidamento su Geova. Ana, che vive in Brasile, dice: “Se c’erano problemi, per esempio quando i miei nonni non stavano bene, i miei genitori chiedevano a Geova di dar loro la forza di affrontare la situazione e la sapienza per prendere decisioni sagge. Anche quando erano sotto forte pressione lasciavano i loro problemi nelle mani di Geova. Questo mi ha insegnato a confidare in lui”. Quando pregate con i vostri figli non limitatevi a pregare per loro. Chiedete a Geova di aiutare anche voi, magari ad avere la forza di chiedere al datore di lavoro il permesso per assistere a un congresso, il coraggio per dare testimonianza a un vicino, o per qualche altra cosa. Fate umilmente affidamento su Dio, e i vostri figli impareranno a fare lo stesso. w15 15/11 1:7, 8

Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 11 nisan) Luca 20:1-47
Argo.50
00lunedì 10 aprile 2017 07:21
Lunedì 10 aprile
Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente (Matt. 22:37)
Uno dei modi migliori per accrescere questo amore è meditare sul più grande dono che Geova ci ha fatto: il sacrificio di riscatto di suo Figlio (2 Cor. 5:14, 15; 1 Giov. 4:9, 19). Riflettere sul riscatto e su ciò che significa per te ti spingerà ad apprezzarlo e ad agire di conseguenza. Quali sentimenti dovresti provare per il riscatto? Facciamo un esempio. Immagina che qualcuno ti abbia salvato mentre stavi per annegare. Pensi che torneresti semplicemente a casa, ti asciugheresti e dimenticheresti tutto? Naturalmente no! Ti sentiresti in debito verso la persona che ti ha salvato e a cui devi la vita. A Geova Dio e a Gesù Cristo dobbiamo molto di più. Grazie a questo grande atto di amore, abbiamo la prospettiva di vivere per sempre su una terra paradisiaca! w16.03 2:16, 17

Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 12 nisan) Luca 22:1-6; Marco 14:1, 2, 10, 11
Argo.50
00martedì 11 aprile 2017 07:20
Data della Commemorazione Dopo il tramonto Martedì 11 aprile
Cristo morì per noi (Rom. 5:8)
Geova aveva completa fiducia nel suo Figlio unigenito, che gli era stato fedele in cielo per un incalcolabile periodo di tempo. Sulla terra Gesù mantenne l’integrità e sostenne la sovranità di Geova nonostante le prove più difficili e alla fine morì quale fedele servitore di suo Padre. Possiamo essere molto grati del fatto che con la sua morte Gesù abbia anche pagato il prezzo di riscatto necessario per redimere l’umanità e per aprire la strada alla vita eterna nel promesso nuovo mondo di Dio. L’apostolo Giovanni scrisse: “Da questo l’amore di Dio fu reso manifesto nel nostro caso, perché Dio mandò il suo unigenito Figlio nel mondo affinché ottenessimo la vita per mezzo di lui. L’amore è in questo, non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui amò noi e mandò il Figlio suo come sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (1 Giov. 4:9, 10). w15 15/11 3:13, 14

Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 13 nisan) Luca 22:7-13; Marco 14:12-16 (fatti avvenuti dopo il tramonto: 14 nisan) Luca 22:14-65
Argo.50
00mercoledì 12 aprile 2017 07:47
Mercoledì 12 aprile
La morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato (Rom. 5:12)
Essendo discendenti del primo uomo, Adamo, tutti abbiamo ereditato il peccato e la pena che ne deriva, la morte. Nessuno può dire di non aver bisogno del riscatto. Persino il più fedele servitore di Dio ha disperato bisogno dell’amorevole benignità di Geova espressa tramite Cristo. Dobbiamo riconoscere che ci è stato condonato un debito enorme. Cosa dovrebbero motivarci a fare la misericordia e l’amore di Geova? Se stiamo covando risentimento contro qualche fratello o qualche sorella, dovremmo imitare Geova, il quale è “pronto a perdonare” (Sal. 86:5; Nee. 9:17). Se siamo riconoscenti per quello che Geova ha fatto per noi cancellando il nostro enorme debito, vorremo perdonare di cuore. Se non amiamo e non perdoniamo gli altri non possiamo aspettarci di ricevere l’amore e il perdono di Dio (Matt. 6:14, 15). È vero che perdonare non cambia il passato, ma può senz’altro cambiare il nostro futuro in meglio! w16.01 2:5, 15-17

Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 14 nisan) Luca 22:66-71
Argo.50
00giovedì 13 aprile 2017 07:02
Giovedì 13 aprile
Voi che mi avete seguito sederete su dodici troni, giudicando le dodici tribù d’Israele (Matt. 19:28)
Gesù disse le succitate parole per aiutare Pietro e gli altri discepoli a immaginare il futuro. Così avrebbero potuto riflettere sul ruolo che avrebbero avuto nel governo che guiderà la terra e che recherà grandi benedizioni all’umanità ubbidiente. I servitori di Geova hanno sempre trovato utile meditare sull’adempimento delle promesse divine. Abele conosceva i propositi di Dio abbastanza bene da immaginare un futuro migliore, esercitare fede e nutrire una speranza sicura. Gli straordinari atti di fede di Abraamo furono possibili perché ‘vide’ parte dell’adempimento della profezia di Dio relativa al promesso “seme” (Gen. 3:15). Mosè “guardava attentamente alla ricompensa” agendo per fede e crescendo nell’amore per Geova (Ebr. 11:26). Anche la nostra fede in Geova e il nostro amore per lui ci fanno pregustare ciò che egli ha promesso. w15 15/5 3:17, 18

Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 15 nisan) Matteo 27:62-66
Argo.50
00venerdì 14 aprile 2017 07:33
Venerdì 14 aprile
Cristo lasciò un modello, affinché seguiate attentamente le sue orme (1 Piet. 2:21)
In armonia con il modello lasciato da Gesù, un cristiano che vuole crescere spiritualmente non si accontenterà di una conoscenza superficiale della Bibbia. Scaverà con regolarità e a fondo nella Parola di Dio, consapevole che “il cibo solido è per le persone mature” (Ebr. 5:14). Sicuramente un cristiano maturo desidera avere “accurata conoscenza del Figlio di Dio” (Efes. 4:13). Leggiamo ogni giorno la Bibbia? Teniamo regolarmente lo studio personale? Facciamo il possibile per dedicare del tempo ogni settimana all’adorazione in famiglia? Mentre studiamo la Parola di Dio, dovremmo sforzarci di identificare quei princìpi che ci aiutano a conoscere meglio i pensieri e i sentimenti di Geova. Cerchiamo poi di applicare quei princìpi quando dobbiamo prendere una decisione. Questo ci avvicinerà maggiormente a Geova. w15 15/9 1:5, 9, 10

Lettura della Bibbia per la Commemorazione: (fatti avvenuti di giorno: 16 nisan) Luca 24:1-12
Argo.50
00sabato 15 aprile 2017 07:39
Sabato 15 aprile
Cristo è potenza di Dio (1 Cor. 1:24)
Gesù capisce sino in fondo gli equilibri ecologici della terra. Sa come usare, gestire e distribuire le risorse del pianeta in modo saggio ed equo. Quando era sulla terra, Gesù dimostrò di essere la “potenza di Dio” esercitando autorità sulle forze della natura. Immaginate la scena. Dopo un’intensa attività nel ministero, Cristo è esausto. Le onde si infrangono contro la barca gettando al suo interno spruzzi e schiuma. Tuttavia, nonostante il fragore della tempesta e le violente oscillazioni della barca, Gesù ha talmente bisogno di riposo che continua a dormire. I discepoli terrorizzati lo svegliano ed esclamano: “Stiamo per perire!” (Matt. 8:25). Svegliandosi dal sonno, Gesù dà ordine al vento e al mare dicendo: “Taci! Quietati!” Immediatamente il vento si placa (Mar. 4:39). Di fatto, Gesù impartisce ordini al vento e al mare. Con quale risultato? “Si fece una grande calma”. Che straordinaria manifestazione di potenza! w15 15/6 1:12-14
Argo.50
00domenica 16 aprile 2017 07:35
Domenica 16 aprile
Dacci oggi il nostro pane per questo giorno (Matt. 6:11)
Con l’espressione “il nostro pane per questo giorno”, Gesù si riferiva probabilmente ai nostri bisogni immediati. Infatti, dopo aver illustrato come Dio riveste i fiori, disse: “Non rivestirà molto di più voi, uomini di poca fede?” Perciò concluse ripetendo questo importante consiglio: “Non siate mai ansiosi del domani” (Matt. 6:30-34). Questo ci insegna che, piuttosto che avere uno spirito materialistico, dovremmo essere contenti quando le nostre necessità fondamentali vengono soddisfatte. Tali necessità possono includere un alloggio adeguato, un lavoro che ci permette di provvedere alla famiglia e la sapienza per affrontare problemi di salute. Comunque, se pregassimo solo per le necessità materiali mancheremmo di equilibrio. I bisogni spirituali che abbiamo sono di gran lunga più importanti. “L’uomo non deve vivere di solo pane”, disse il nostro Signore, “ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova” (Matt. 4:4). Per questo non dovremmo smettere di pregare affinché Geova continui a nutrirci con cibo spirituale al tempo giusto. w15 15/6 5:4, 7, 8
Argo.50
00lunedì 17 aprile 2017 08:40
Lunedì 17 aprile
Non ci condurre in tentazione (Matt. 6:13)
Preghiamo regolarmente Dio perché ci aiuti a mantenere l’integrità di fronte alle tentazioni? A causa dell’ambiente in cui siamo cresciuti o della nostra condotta di un tempo forse ci sentiamo attratti da pratiche che Geova condanna. Anche in questo caso Geova può aiutarci a fare i cambiamenti necessari per continuare a servirlo in un modo che lui approva. Il re Davide lo sperimentò di persona. Dopo aver commesso adulterio con Betsabea implorò Geova: “Crea in me anche un cuore puro, [...] e metti dentro di me uno spirito nuovo, saldo”. Forse il peccato esercita una forte attrattiva sulla nostra carne imperfetta, ma Geova può suscitare in noi “uno spirito volenteroso”, cioè il desiderio di ubbidirgli (Sal. 51:10, 12). Anche se i desideri errati sono profondamente radicati in noi e tendono a eclissare i pensieri casti, Geova può guidare i nostri passi affinché ubbidiamo ai suoi comandamenti e riusciamo a vivere in armonia con essi. Può impedire che qualunque cosa dannosa abbia la meglio su di noi (Sal. 119:133). w15 15/6 3:5, 6
Argo.50
00martedì 18 aprile 2017 07:39
Martedì 18 aprile
Nella moltitudine dei consiglieri c’è la salvezza (Prov. 24:6)
I fratelli più in là con gli anni ricordano quando prima del corpo degli anziani c’era il servitore di congregazione, prima del Comitato di Filiale il servitore di filiale e prima del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova il presidente della Watch Tower Society. Anche se quei fratelli devoti avevano dei fedeli assistenti, in definitiva una sola persona aveva la responsabilità di prendere le decisioni nelle congregazioni, nelle filiali e alla sede mondiale. Durante gli anni ’70 furono fatti dei cambiamenti per affidare la sorveglianza a gruppi di anziani piuttosto che a singoli. Questi cambiamenti sono basati sull’accresciuta comprensione di quello che dicono le Scritture. Piuttosto che dipendere dalle decisioni di una singola persona, l’organizzazione trae beneficio dall’insieme delle buone qualità di tutti i “doni negli uomini” che Geova ha provveduto (Efes. 4:8). w15 15/7 1:14, 15
Argo.50
00mercoledì 19 aprile 2017 06:59
Mercoledì 19 aprile
Non fanno parte del mondo (Giov. 17:16)
Lealtà e neutralità sono questioni che riguardano i veri cristiani sempre, e non solo in tempo di guerra. Perché? Il motivo è che tutti coloro che si sono dedicati a Geova hanno promesso di amarlo, di essergli leali e di ubbidirgli (1 Giov. 5:3). A prescindere da dove viviamo e da altri fattori come retaggio, nazionalità o cultura, desideriamo attenerci alle giuste norme di Dio. La lealtà a Geova e al suo Regno è più importante di qualsiasi altra cosa (Matt. 6:33). Tale lealtà richiede che ci manteniamo separati da qualsiasi conflitto e controversia di questo mondo (Isa. 2:4; Giov. 17:11, 15, 16). Le persone che non hanno la nostra stessa fede forse provano una lealtà particolare nei confronti del loro paese, della loro regione, della loro cultura o persino delle squadre sportive che rappresentano la loro nazione. Quando questo senso di lealtà viene messo in discussione ne risultano competizione, rivalità e, nei casi più estremi, massacri e genocidi. Sarebbe fin troppo facile schierarsi nelle questioni di questo mondo e lasciarsi coinvolgere nelle controversie. w15 15/7 3:1, 2
Argo.50
00giovedì 20 aprile 2017 08:12
Giovedì 20 aprile
Ogni cosa abbia luogo decentemente e secondo disposizione (1 Cor. 14:40)
Una volta che è stata costruita, una nuova Sala del Regno deve essere tenuta pulita e ordinata in modo che possa riflettere le qualità e la personalità di Geova, che è un Dio di ordine (1 Cor. 14:33). La Bibbia mette in relazione la santità e la purezza spirituale con la purezza fisica (Riv. 19:8). Pertanto, chi desidera piacere a Geova deve osservare buone norme igieniche. In armonia con questi princìpi dovremmo sentirci sempre a nostro agio quando invitiamo le persone interessate alle adunanze, certi che le condizioni della sala faranno da complemento alla buona notizia che predichiamo. In questo modo i nuovi comprenderanno che adoriamo un Dio santo che presto trasformerà la terra in un paradiso incontaminato (Isa. 6:1-3; Riv. 11:18). Qualunque sia l’ambiente in cui viviamo, la nostra Sala del Regno dovrebbe essere tenuta in modo esemplare dal momento che porta il nome di Dio, Geova, ed è un luogo riservato alla pura adorazione (Deut. 23:14). w15 15/7 4:13-15
Argo.50
00venerdì 21 aprile 2017 07:24
Venerdì 21 aprile
Siate vigilanti (Mar. 13:35)
Comprendendo che la presenza di Cristo era iniziata nel 1914, i seguaci di Gesù capirono che la fine poteva arrivare in qualsiasi momento. A tal proposito intensificarono l’opera di predicare il Regno. Gesù aveva indicato che sarebbe potuto venire più tardi, per esempio “al canto del gallo o la mattina di buon’ora”. In tal caso, come avrebbero dovuto reagire i suoi seguaci? Gesù disse: “Siate vigilanti”. Pertanto, non dovremmo rinviare mentalmente la fine o perdere ogni speranza solo perché l’attesa ci sembra lunga. Nel nuovo mondo potremo riflettere su come tutti gli avvenimenti legati al termine di questo sistema si saranno avverati nei minimi particolari. Meditare sulla maniera in cui le cose si saranno verificate rafforzerà ulteriormente la nostra fiducia in Geova e nelle sue promesse che dovranno ancora adempiersi (Gios. 23:14). Saremo grati a Dio, che “ha posto nella propria autorità” i tempi e le stagioni, per averci esortato a vivere con la consapevolezza che “la fine di ogni cosa si è avvicinata” (Atti 1:7; 1 Piet. 4:7). w15 15/8 2:10, 11, 14
Argo.50
00sabato 22 aprile 2017 07:44
Sabato 22 aprile
Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione unitamente a Cristo Gesù saranno anche perseguitati (2 Tim. 3:12)
Per svago molte persone vedono o praticano cose che la Bibbia giudica violente, immorali, spiritiche o errate sotto altri aspetti. Ad esempio Internet, programmi televisivi, film, romanzi e riviste spesso presentano la violenza e l’immoralità in una luce favorevole. In certi paesi, comportamenti che un tempo erano ritenuti inammissibili ora sono stati addirittura legalizzati. Ma questo non vuol dire che agli occhi di Dio siano accettabili (Rom. 1:28-32). I seguaci di Gesù del I secolo stavano alla larga dai divertimenti impuri, e a motivo di questo e della loro condotta devota in generale erano diffamati e perseguitati. L’apostolo Pietro scrisse: “Poiché [voi cristiani] non continuate a correre con loro in questo corso allo stesso basso livello di dissolutezza, sono perplessi e parlano ingiuriosamente di voi” (1 Piet. 4:4). w15 15/8 4:2, 3
Argo.50
00domenica 23 aprile 2017 06:39
Domenica 23 aprile
Il funzionamento di ciascun rispettivo membro in dovuta misura opera per la crescita del corpo alla propria edificazione nell’amore (Efes. 4:16)
Un servitore di Geova maturo promuove l’unità all’interno della congregazione (Efes. 4:1-6, 15). Il nostro obiettivo è che il popolo di Dio sia “armoniosamente unito” e che tutti i membri collaborino. In base a ciò che dice la Parola di Geova, per raggiungere tale unità abbiamo bisogno di essere umili. Un fratello maturo ha l’umiltà necessaria per promuovere l’unità anche quando si scontra con l’imperfezione di altri. Come reagiamo di fronte alle mancanze di un fratello o di una sorella della congregazione? E se subissimo personalmente un torto da qualcuno? Abbiamo la tendenza, o addirittura l’abitudine, a costruire per così dire un muro che ci separi da chi ci ha offeso? O piuttosto ci sforziamo di costruire un ponte sulla spaccatura che si è creata? Un cristiano maturo vuole costruire ponti, non muri, e fa di tutto al riguardo. Abbiamo l’obiettivo di promuovere l’unità nella congregazione? w15 15/9 1:12, 13
Argo.50
00lunedì 24 aprile 2017 06:44
Lunedì 24 aprile
La tua parola è verità (Giov. 17:17)
Gesù era convinto che la Bibbia è la Parola di Dio e che è la migliore guida nella vita. Se vogliamo seguire l’esempio di Gesù, dobbiamo leggerla ogni giorno e studiarla, meditando poi su ciò che impariamo. Oltre a studiare la Bibbia in generale, dobbiamo anche scavare in argomenti sui quali abbiamo domande. Facciamo qualche esempio. Potremmo rendere più solida la nostra convinzione che la fine di questo sistema di cose è davvero vicina studiando nel dettaglio le prove scritturali che viviamo negli ultimi giorni. Esaminando le molte profezie che si sono già adempiute, possiamo rafforzare la nostra fiducia nelle promesse della Bibbia per il futuro. E se consideriamo esempi di come la Bibbia ha migliorato la vita delle persone, aumenterà la nostra fiducia nel suo valore pratico (1 Tess. 2:13). Possiamo inoltre imitare Gesù meditando sulle meravigliose promesse che Geova ci ha fatto (Ebr. 12:2). Vediamo queste promesse di Dio come se fossero rivolte non solo all’umanità in generale, ma a noi personalmente. w15 15/9 3:16, 17
Argo.50
00martedì 25 aprile 2017 07:21
Martedì 25 aprile
Onora Geova con le tue cose di valore (Prov. 3:9)
In quali modi possiamo dar prova di amare Dio? Uno è usando le nostre risorse materiali per sostenere l’opera del Regno a livello locale e mondiale. Che abbiamo tanto o poco a livello materiale, questo è senza dubbio un ottimo modo per esprimere amore a Geova (2 Cor. 8:12). Ma esistono anche altri modi per mostrare a Geova che lo amiamo. Gesù ricordò ai suoi discepoli di non essere ansiosi per ciò che avrebbero mangiato o indossato. Piuttosto li esortò a cercare prima il Regno, perché il Padre sa di cosa abbiamo davvero bisogno (Matt. 6:31-33). Quanto più ci fidiamo di questa promessa tanto più dimostriamo la profondità del nostro amore per Geova. L’amore e la fiducia vanno di pari passo: non si può amare davvero qualcuno di cui non ci si fida (Sal. 143:8). Perciò chiediamoci: “Le mie mete e il mio modo di vivere dimostrano che amo davvero Geova? Le mie azioni dimostrano giorno dopo giorno che mi fido della sua capacità di prendersi cura di me?” w15 15/9 5:7, 8
Argo.50
00mercoledì 26 aprile 2017 06:32
Mercoledì 26 aprile
Senza fede è impossibile essere accetti a Dio (Ebr. 11:6)
Ci sarà sicuramente successo di chiederci se siamo il tipo di persone che Geova vorrà salvare durante la grande tribolazione per vivere nel nuovo mondo. Un requisito molto importante è coltivare una fede forte. L’apostolo Pietro parlò della “provata qualità” della fede che può essere “trovata causa di lode e gloria e onore alla rivelazione di Gesù Cristo”, sottolineandone così la particolare importanza (1 Piet. 1:7). Dato che la grande tribolazione si avvicina a grandi passi, senza dubbio vogliamo accertarci di avere il tipo di fede che il nostro glorioso Re, quando sarà rivelato, giudicherà meritevole di lode. Sicuramente vogliamo essere “di quelli che hanno fede per conservare in vita l’anima” (Ebr. 10:39). Avendo questo obiettivo, forse anche noi imploriamo come l’uomo che esclamò: “Aiutami dove ho bisogno di fede!” (Mar. 9:24). O, come gli apostoli di Gesù, siamo spinti a dire: “Dacci più fede” (Luca 17:5). w15 15/10 2:1, 2
Argo.50
00giovedì 27 aprile 2017 07:08
Giovedì 27 aprile
Deponiamo anche noi ogni peso (Ebr. 12:1)
Paolo si concentrò sulle “cose più importanti” e non si risparmiò nel servizio, viaggiando avanti e indietro tra Siria, Asia Minore, Macedonia e Giudea. “Dimenticando le cose che sono dietro e protendendomi verso quelle che sono davanti, proseguo verso la meta per il premio”, scrisse (Filip. 1:10; 3:8, 13, 14). Avvalendosi pienamente della sua condizione di non sposato, Paolo riuscì a mostrare “costante assiduità verso il Signore senza distrazione” (1 Cor. 7:32-35). Come Paolo, alcuni servitori di Dio decidono di non sposarsi in modo da avere meno responsabilità familiari e spendersi maggiormente nell’opera del Regno (Matt. 19:11, 12). I servitori di Dio che sono sposati spesso hanno più responsabilità familiari. Sia single che sposati, comunque, possono ‘deporre ogni peso’ e servire Dio con il minor numero di distrazioni possibile. Per riuscirci forse occorre ridimensionare le cose che fanno perdere tempo e prefiggersi mete che permettano di aumentare la partecipazione al servizio. w15 15/10 3:15, 16

Argo.50
00venerdì 28 aprile 2017 06:56
Venerdì 28 aprile
Uomini malvagi e impostori progrediranno di male in peggio (2 Tim. 3:13)
La storia ha dimostrato al di là di ogni dubbio quanto siano vere le seguenti parole: “So bene, o Geova, che non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo” (Ger. 10:23). In effetti Geova non ha dotato l’uomo della capacità o del diritto di gestire la propria vita in modo indipendente da lui. Oltre a mostrare quanto sia inadeguato il dominio umano, il fatto che Dio abbia permesso temporaneamente la malvagità raggiunge un altro obiettivo a lungo termine: fornisce la prova definitiva che soltanto il dominio di Dio può avere successo. Dopo che Geova avrà rimosso la malvagità e quelli che la causano, se qualcuno vorrà mai sfidare di nuovo il modo di governare di Geova basato sull’amore, non ci sarà bisogno di concedere ancora del tempo. Ciò che è accaduto nella storia umana costituirà un precedente che Dio potrà usare per eliminare immediatamente i ribelli, impedendo che si diffonda nuovamente la malvagità. w15 15/11 3:5, 6
Argo.50
00sabato 29 aprile 2017 07:23
Sabato 29 aprile
L’Iddio della pace vi prepari con ogni cosa buona per fare la sua volontà (Ebr. 13:20, 21)
Gesù amava parlare del Regno di Dio. Secondo il racconto biblico, il Regno fu l’argomento che Gesù sviluppò più spesso, tanto che vi fece riferimento più di 100 volte durante il suo ministero. Il Regno gli stava davvero a cuore (Matt. 12:34). Poco dopo la sua risurrezione Gesù apparve a più di cinquecento potenziali proclamatori del Regno (1 Cor. 15:6). Fu forse in quella occasione che diede il comando di portare il messaggio del Regno a “persone di tutte le nazioni”: un’impresa formidabile per quei tempi! Gesù predisse che questa opera si sarebbe protratta “fino al termine del sistema di cose”, e così è stato. Molto probabilmente anche noi stiamo dando un contributo all’adempimento di questa profezia svolgendo l’incarico che ci è stato affidato (Matt. 28:19, 20). E il nostro Dio ci ha preparato “con ogni cosa buona” per aiutarci ad assolvere tale incarico. w15 15/11 5:1-3
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