La pronuncia del Nome

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Studentessa.95
00martedì 6 ottobre 2015 17:45
Certo Barnabino che se uno non c’è l'ha, con questo tuo atteggiamento, l'orticaria la fai venire davvero.

Il mio è solo rispetto verso un nome che è Santo.
Mi va di pronunciarlo secondo i fonemi originali che Mosè udì sul monte Sinai. Usare pronunce diverse da quei fonemi originali è come se mancasse di rispetto verso Dio.

Se un inglese si presentasse come Johnny, io non lo chiamerei Giovanni.
È rispetto verso Johnny, come ancor di più verso Yhwh.

Tutto qui. Come vedi nessuna orticaria!
barnabino
00martedì 6 ottobre 2015 18:42
Cara Studentessa,


Certo Barnabino che se uno non c’è l'ha, con questo tuo atteggiamento, l'orticaria la fai venire davvero



Quello che mi fa venire l'orticaria sono gli atteggiamenti irrazionali...


Il mio è solo rispetto verso un nome che è Santo



Prima dicevi di voler usare solo Yahweh, adesso parli di rispetto. Non vedo che genere di rispetto ci possa essere a cancellare dal dizionario religioso il nome divino. Paradossalmente i cristiani conoscono il nome della dea pagana dell'amore ma non conoscono il nome del loro Dio.


Mi va di pronunciarlo secondo i fonemi originali che Mosè udì sul monte Sinai. Usare pronunce diverse da quei fonemi originali è come se mancasse di rispetto verso Dio



Non si capisce che cosa abbia a che fare con il rispetto, se uso l'italiano corretto Gesù non manco certo di rispetto alla sua persona solo perché uso un "fonema" diverso da Yehoshuà o Yeshuà, come lo chiamava sua madre e i suoi amici. Meglio chiamarlo con il suo nome in italiano, che almeno è corretto, che con pronunce ebraiche ipotetiche e non accettate neppure dagli ebrei.


Se un inglese si presentasse come Johnny, io non lo chiamerei Giovanni



Il problema è che se tu non sapessi che si pronuncia Johnny non avrebbe senso cercare di tentare ipotetiche pronunce inglesi, sarebbe meglio usare Giovanni che è certo e corretto. E per altro anche se Cartesio di chiama René Descartes se in italiano è corretto chiamarlo Cartesio e tutti ti capiscono non capisco davvero il problema... se non, appunto, le orticarie.

Shalom [SM=g27985]
Studentessa.95
10martedì 6 ottobre 2015 20:34
Re:
barnabino, 06/10/2015 18:42:

Cara Studentessa,


Certo Barnabino che se uno non c’è l'ha, con questo tuo atteggiamento, l'orticaria la fai venire davvero



Quello che mi fa venire l'orticaria sono gli atteggiamenti irrazionali...


Il mio è solo rispetto verso un nome che è Santo



Prima dicevi di voler usare solo Yahweh, adesso parli di rispetto. Non vedo che genere di rispetto ci possa essere a cancellare dal dizionario religioso il nome divino. Paradossalmente i cristiani conoscono il nome della dea pagana dell'amore ma non conoscono il nome del loro Dio.


Mi va di pronunciarlo secondo i fonemi originali che Mosè udì sul monte Sinai. Usare pronunce diverse da quei fonemi originali è come se mancasse di rispetto verso Dio



Non si capisce che cosa abbia a che fare con il rispetto, se uso l'italiano corretto Gesù non manco certo di rispetto alla sua persona solo perché uso un "fonema" diverso da Yehoshuà o Yeshuà, come lo chiamava sua madre e i suoi amici. Meglio chiamarlo con il suo nome in italiano, che almeno è corretto, che con pronunce ebraiche ipotetiche e non accettate neppure dagli ebrei.


Se un inglese si presentasse come Johnny, io non lo chiamerei Giovanni



Il problema è che se tu non sapessi che si pronuncia Johnny non avrebbe senso cercare di tentare ipotetiche pronunce inglesi, sarebbe meglio usare Giovanni che è certo e corretto. E per altro anche se Cartesio di chiama René Descartes se in italiano è corretto chiamarlo Cartesio e tutti ti capiscono non capisco davvero il problema... se non, appunto, le orticarie.

Shalom [SM=g27985]



Caro Barnabino,
quello che per te è irrazionale può non esserlo per un altro.
Ad esempio a me appare irrazionale il tuo di ragionamento.
Ti dice niente il detto: non è bello ciò che è bello, ma solo ciò che piace?
Pronunciare Yhwh con Geova non è né più, né meno irrazionale che pronunciarlo Yahweh. Sono solo punti di vista diversi.

Cerchiamo una volta per tutte di distinguere tra conoscenza e pronuncia del nome.
Qui tutti conosciamo il significato del nome! La querelle è solo se pronunciarlo e con quali fonemi. Quindi il tuo affermare che i cristiani non conoscono il nome di Dio è pura speculazione propagandista.

Ti faccio una domanda alla quale spero tu risponda semplicemente con un si o no.
Se un inglese si presentasse come Johnny, tu lo chiameresti Giovanni?

Infine per quanto tu possa essere sicuro di essere nella ragione, non è proprio un grande esempio di umiltà e di amore verso il prossimo, mancare di rispetto verso l'altrui pensiero e credo.

Io mi definisco certamente una Cristiana che pur non condividendo alcune vostre dottrine, rispetto il pensiero di coloro in cui ci credono, così come rispetto il credo di coloro che Cristiani non sono.

È solo Buona educazione e rispetto di quel prossimo che Gesù ci ha insegnato non essere solo il proprio fratello.

In conclusione, credo che sull'argomento abbia detto tutto quello che penso ed è stato davvero un piacere conversare con voi.
Spero solo di trovare più tempo per poter rispondere ad Aquila58, dopo aver approfondito la mia conoscenza dei biblisti Gordon e Gertoux da lui citati nei precedenti post.


Aquila-58
00martedì 6 ottobre 2015 20:44
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:



Se lo facessi te ne sarei grata. Non ho una edizione ebraica della Bibbia.

In ogni caso quello che indegno e invano significano in italiano credo lo sappiamo tutti.
Quello che però io penso e che secondo l'antica tradizione ebraica, il solo pronunciare il nome, anche se in modo degno ed in preghiera era ritenuta una mancanza di rispetto verso Dio e veniva vietato.
Perché secondo te?

Tenendo conto che il termine ebraico, generalmente tradotto con invano, non è chiaro ( in ebraico), e che gli stessi ebrei hanno scelto di non pronunciare affatto il Santo Nome, tra i due estremi, il non pronunciarlo affatto, e pronunciarlo in un modo ritenuto scorretto, preferisco adoperare i fonemi più prossimi alla pronuncia originale.

Se poi anche Yahweh è solo una ipotesi filologica (anche se la più accreditata da quasi tutti i biblisti contemporanei), in alternativa preferisco seguire il consiglio del cardinale Ravasi.

Infatti la domanda che mi pongo è:
Ma è davvero necessario identificare Yhwh con un fonema che non corrisponde allo stesso che Mosè sentì pronunciare sul monte Sinai e che nella lingua italiana non ha d’altronde alcun significato, nè semanticamente si associa al verbo essere a cui invece si associa in ebraico? Onestamente rispondo no.
Geova o Yahweh che sia, non hanno in italiano alcun significato. Per conoscere Dio ed il significato del suo nome non ho bisogno di conoscerne la pronuncia, né in ebraico, né tantomeno in italiano.
Allora, hanno forse ragione Ravesi e Ratzinger, che nel rispetto della tradizione ebraica e cristiana preferiscono non pronunciare invano (anche scorrettamente e impropriamente) il nome di Dio, ma chiamarlo esattamente come il Figlio ci ha insegnato a fare: Padre nostro.

D'altronde, quand’anche ci rivolgessimo a Dio chiamandolo Padre o Signore, non correremmo mai il rischio di non essere ascoltati da YHWH, perché se Yhwh è uno solo, uno solo è Dio (1Tm 2:5 e Gal 3:20), uno solo è il Padre (1Cor 8.6 ed Ef. 4:6) ed uno solo il Signore (1Cor. 12:6 ed Ef. 4:5).

O pensate che rivolgendosi a Yhwh chiamandolo Dio, Signore o Padre, cosi come Geova o Yahweh, Yhwh non ci ascolti?





a dopo cena per questa risposta.

A presto....


[SM=g1944981]
barnabino
00martedì 6 ottobre 2015 20:57
Cara Studentessa,


Pronunciare Yhwh con Geova non è né più, né meno irrazionale che pronunciarlo Yahweh. Sono solo punti di vista diversi



Non capisco che cosa ci sia di "irrazionale" ad usare una parola che si trova sul dizionario della lingua italiana.


Cerchiamo una volta per tutte di distinguere tra conoscenza e pronuncia del nome



Caspita, "una volta per tutte"! E chi sei, il dizionario della Crusca?


Qui tutti conosciamo il significato del nome! La querelle è solo se pronunciarlo e con quali fonemi. Quindi il tuo affermare che i cristiani non conoscono il nome di Dio è pura speculazione propagandista



Perdonami, la "querelle" sulla pronuncia la fai solo tu, in italiano non esiste alcuna querelle YHWH si dice GEOVA. E' questo che sembra tu non riesci a capire. Sulla "speculazione" ti parlo per esperienza personale...


Ti faccio una domanda alla quale spero tu risponda semplicemente con un si o no. Se un inglese si presentasse come Johnny, tu lo chiameresti Giovanni?



Come ti ho detto René Descartes si sarà presentato come tale, ma in italiano è chiamato Cartesio. Dov'è lo scandalo o il problema? Per di più tu non sai come Johnny si è presentato... fai tu!


Infine per quanto tu possa essere sicuro di essere nella ragione, non è proprio un grande esempio di umiltà e di amore verso il prossimo, mancare di rispetto verso l'altrui pensiero e credo



Non vedo dove io abbia mancato di rispetto al tuo credo. Il tuo "credo" dice che si deve cancellare il nome di Dio? Adesso tutto è più chiaro...


Io mi definisco certamente una Cristiana che pur non condividendo alcune vostre dottrine, rispetto il pensiero di coloro in cui ci credono, così come rispetto il credo di coloro che Cristiani non sono



Io ho forse mancato di rispetto in quello che credi? Io faccio un ragionamento che non va oltre l'uso del Dizionario della Lingua Italiana, pensa un po'. Non mi dire che non credi nel Dizionario!

Shalom [SM=g27985]
Aquila-58
00martedì 6 ottobre 2015 22:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cara Studentessa,


Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:



Se lo facessi te ne sarei grata. Non ho una edizione ebraica della Bibbia.

In ogni caso quello che indegno e invano significano in italiano credo lo sappiamo tutti.
Quello che però io penso e che secondo l'antica tradizione ebraica, il solo pronunciare il nome, anche se in modo degno ed in preghiera era ritenuta una mancanza di rispetto verso Dio e veniva vietato.
Perché secondo te?

Tenendo conto che il termine ebraico, generalmente tradotto con invano, non è chiaro ( in ebraico), e che gli stessi ebrei hanno scelto di non pronunciare affatto il Santo Nome,




quello di non pronunciare il Nome è una tradizione piuttosto tarda invalsa nel giudaismo.
Non te lo dico io, ma un rabbino!

Guarda cosa scrive il rabbino ebreo, Abraham Cohen, nel suo libro "Il Talmud" (pag. 51- Edizione Laterza):

"Sembra che nel periodo biblico non si avesse alcuno scrupolo ad usarlo nel linguaggio corrente. Il fatto stesso che, anche dopo la fine dell' esilio babilonese, persisteva fra gli ebrei l' uso di comporre nomi propri con Jah o Jahu sta ad indicare che non vi era alcuna proibizione circa l' uso del Nome tetragrammato".

Riguardo a Esodo 20:7.

Ecco la nota in calce a Esodo 20:7 della Bibbia Ebraica del Rabbino Dario Disegni:

"Invano: qui si tratta del giuramento falso, ma si condanna anche l' uso in modo profano o frivolo del Nome del Signore".

Ti riporto anche il pensiero di una Bibbia cattolica.
Ecco la note in calce della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme ad Esodo 20:7?

"INVANO: Ciò potrebbe includere,oltre lo spergiuro e la falsa testimonianza, l' uso magico del Nome divino".

Come vedi non cito la Torre di Guardia!
"Invano" significa proprio l' uso in modo indegno, ma non vi è nessun divieto ad usare il Nome di Dio (ormai nella forma che la propria lingua ha recepito...) in modo rispettoso.



Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:



tra i due estremi, il non pronunciarlo affatto, e pronunciarlo in un modo ritenuto scorretto, preferisco adoperare i fonemi più prossimi alla pronuncia originale.




Come abbiamo visto, però, questo ti porterà ad avere solo ipotesi filologiche e accademiche, quando invece abbiamo una forma, "Geova", che, anche se, come Cavallo, non ha seguito la naturale evoluzione di equus, semanticamente è equivalente a YHWH.
La forma Geova che, come visto, mantiene proprio le consonanti (laddove è racchiuso il significato) del Nome, derivando per via di latino dal masoretico YEHOWAH.
Comunque, sei libera di usare la forma che vuoi, a me preme solo farti notare chela lingua italiana ha adottato una forma che è perfettamente corretta nella nostra lingua e che, semanticamente, significa solo YHWH e nient' altro

Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:


Se poi anche Yahweh è solo una ipotesi filologica (anche se la più accreditata da quasi tutti i biblisti contemporanei),




lo era fino a qualche anno fa, ora non più.
Non mi risulta che, attualmente, ci siano ancora studiosi che difendano a spada tratta l' ipotesi Yahweh



Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:


in alternativa preferisco seguire il consiglio del cardinale Ravasi.

Infatti la domanda che mi pongo è:
Ma è davvero necessario identificare Yhwh con un fonema che non corrisponde allo stesso che Mosè sentì pronunciare sul monte Sinai e che nella lingua italiana non ha d’altronde alcun significato, nè semanticamente si associa al verbo essere a cui invece si associa in ebraico? Onestamente rispondo no.




come ti ha risposto giustamente Barnabino, "Dio ha un nome che ha un valore che non è legato al "fonema" ebraico, ma al significato che ha assunto quel fonema".
Sottoscrivo pienamente!
Aggiungo
La forma Geova è una parola certamente ricevuta dall' ebraico, infatti in ebraico sono solo le vocali che sono state aggiunte, ma le consonanti, che sono quelle semanticamente significative, sono conservate derivando dal latino IEHOVA che a sua volta deriva dalla lettura masoretica IEHOVAH.
Pertanto, in se è errato dire che la forma Geova non ha un legame col suo originale semitico, giacchè come ripeto il significato ebraico non è dato delle vocali ma dalle consonanti, come si vocalizzi YHWH è dunque indifferente per noi, rispetto al significato. Qui non parliamo di ebraico ma di italiano, in italiano Geova deriva, per via del latino e della lettura masoretica, da YHWH e in italiano significa YHWH.
Non significa qualcosa di diverso!


Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:


Geova o Yahweh che sia, non hanno in italiano alcun significato.





Geova, nella lingua italiana, secondo te cosa significa? [SM=g2037509]

Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:


Per conoscere Dio ed il significato del suo nome non ho bisogno di conoscerne la pronuncia, né in ebraico, né tantomeno in italiano.




hai a disposizione, nella tua lingua, una forma corretta che mantiene, per via di latino, le consonanti del Nome e la forma Geova ti permette quindi di capire il significato del Nome tetragrammato


Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:


Allora, hanno forse ragione Ravesi e Ratzinger, che nel rispetto della tradizione ebraica e cristiana preferiscono non pronunciare invano (anche scorrettamente e impropriamente) il nome di Dio, ma chiamarlo esattamente come il Figlio ci ha insegnato a fare: Padre nostro.




ti ho già risposto su questo!
Da capo!
devi inquadrare la preghiera del Padre nostro nel suo contesto!
In quel contesto non c' era alcun bisogno di invitare a pregare:
"Geova [in ebraico, ovviamente...] nostro che sei nei cieli", non avrebbe avuto alcun senso.
A partire da Mt. 5:45, Gesù non fa che ripetere: "Il Padre vostro che è nei cieli", "il Padre vostro".
Gesù ha un rapporto intimo con il Padre celeste (Gv. 14:31) e vuole aiutare ogni suo discepolo a coltivare e ad avere lo stesso rapporto intimo e lo stesso amore (Gv. 17:23 ; 14:23-24 ; 1 Gv. 4:16).
Per questo ci invita, in questo contesto, a chiamare Padre chi ci chiama, teneramente, Figlio mio (Prov. 2:1 ; 3:1 ; 5:1): in questo contesto non avrebbe alcun senso invitare a pregare: "Geova nostro"!
Ma Padre non sostituisce in alcun modo il Nome proprio di Dio, semmai Cristo ne manifesta e ne spiega il senso pieno, pronunciandolo almeno con gli apostoli - e non abbiamo alcun elemento biblico per dire il contrario - avendo peraltro Egli stesso in se il Nome di Dio (Gv. 17:6, 11-12, 26 ; Mt. 1:21; Yehoshua=YHWH salva)
Inoltre, con la forma Geova non solo non lo pronunci "invano" se usi tale forma rispettosamente, ma come ti ho detto nella nostra lingua non lo pronunci scorrettamente.
Nella nostra lingua Geova sarebbe scorretto se non comunicasse correttamente il significato del Nome ma questo non accade giacchè, come affermano gli stessi dizionari italiani, la forma Geova comunica correttamente il significato del Nome divino YHWH, presente anche nel N.T. nella sua forma contratta (Yah) in Apoc. 19:1-6 che scritturalmente equivale a quella intera (Salmo 68:4)


Studentessa.95, 06/10/2015 16:07:


D'altronde, quand’anche ci rivolgessimo a Dio chiamandolo Padre o Signore, non correremmo mai il rischio di non essere ascoltati da YHWH, perché se Yhwh è uno solo, uno solo è Dio (1Tm 2:5 e Gal 3:20), uno solo è il Padre (1Cor 8.6 ed Ef. 4:6) ed uno solo il Signore (1Cor. 12:6 ed Ef. 4:5).

O pensate che rivolgendosi a Yhwh chiamandolo Dio, Signore o Padre, cosi come Geova o Yahweh, Yhwh non ci ascolti?





Un cristiano deve rifarsi alle parole di Gesù.
Sulla base di Gv. 17:26, non abbiamo alcun elemento biblico per sostenere che Gesù non abbia pronunciato il Nome almeno con i discepoli.
Lo ha fatto eccome, a nostro parere, non limitandosi a far conoscere un Nome che gli ebrei conoscevano, ma spiegandone definitivamente il senso pieno, più ampio, cosicchè oggi , della Persona di YHWH, Geova nella forma italianizzata, conosciamo l' essenza stessa: Dio è amore e guarda caso questo lo scrisse un apostolo di Cristo!
Nota inoltre la connessione tra il conoscere il Nome nel senso pieno e l' amore che resta in noi:

"E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, affinché l’amore col quale mi hai amato sia in loro e io unito a loro”." (Gv. 17:26).

Nel giudaismo, il Nome e la persona sono cose inscindibili!
Il Nome è strettamente legato alla persona, quindi far conoscere il Nome di Dio agli apostoli e quindi a tutti noi, significa, pronunciandolo con i discepoli, far conoscere nel senso più pieno chi è quella persona: Amore!
Anche i farisei conoscevano il Nome, ma non avevano in se l' amore di Dio (Gv. 5:42), perchè non conoscevano il senso pieno del Nome, come lo conoscevano gli apostoli e noi con loro!

Rifletti, dammi retta.....

Ciao.
Studentessa.95
00martedì 6 ottobre 2015 23:15
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 06/10/2015 22:06:

Cara Studentessa,




Un cristiano deve rifarsi alle parole di Gesù.
Sulla base di Gv. 17:26, non abbiamo alcun elemento biblico per sostenere che Gesù non abbia pronunciato il Nome almeno con i discepoli.
Lo ha fatto eccome, a nostro parere, non limitandosi a far conoscere un Nome che gli ebrei conoscevano, ma spiegandone definitivamente il senso pieno, più ampio, cosicchè oggi , della Persona di YHWH, Geova nella forma italianizzata, conosciamo l' essenza stessa: Dio è amore e guarda caso questo lo scrisse un apostolo di Cristo!
Nota inoltre la connessione tra il conoscere il Nome nel senso pieno e l' amore che resta in noi:

"E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, affinché l’amore col quale mi hai amato sia in loro e io unito a loro”." (Gv. 17:26).

Nel giudaismo, il Nome e la persona sono cose inscindibili!
Il Nome è strettamente legato alla persona, quindi far conoscere il Nome di Dio agli apostoli e quindi a tutti noi, significa, pronunciandolo con i discepoli, far conoscere nel senso più pieno chi è quella persona: Amore!
Anche i farisei conoscevano il Nome, ma non avevano in se l' amore di Dio (Gv. 5:42), perchè non conoscevano il senso pieno del Nome, come lo conoscevano gli apostoli e noi con loro!

Rifletti, dammi retta.....

Ciao.



Le mie riflessioni sull'argomento sono vecchie di mesi e cioè da quando ho cominciato lo studio. E ti dico di più: l'anziano che mi fa lo studio mi lascia pronunciare il tetragramma Yahweh (anche se devo presumere che la sua concessione sarà solo temporanea).

Quanto a Gv. 17:26, se tu dici che non esiste alcun elemento biblico per sostenere che Gesù non abbia pronunciato il Nome almeno con i discepoli, io ti dico che sulla base di tutte le Sacre Scritture, non abbiamo alcun elemento biblico per sostenere che Gesù abbia mai pronunciato il Nome.

Poi, certo, siamo tutti liberi di interpretare la Bibbia come vogliamo. Diversamente non esisterebbero centinaia e forse migliaia di confessioni religiose che si definiscono tutte cristiane e uniche vere seguaci di Cristo.

Se Dio ha voluto preservare integra fino a noi la sua Parola, perchè mai la pronuncia del Suo Nome non ci è stato concesso di conoscere? E perché invece il suo significato lo conosciamo molto bene?
Perché mai, se Gesù per far conoscere il nome del Padre ai suoi apostoli, secondo te lo avrebbe certamente pronunciato, perchè allora i suoi apostoli invece non lo hanno mai pronunciato? Quale migliore occasione aveva ad esempio Paolo per far conoscere la pronuncia del Nome se non in occassione del discorso fatto agli ateniesi?
Non è invece più logico ritenere, coerentemente con tutto il Nuovo Testamento, che Gesù non abbia mai pubblicamente pronunciato il Tetragramma?

Caro Aquila58,
posso chiederti di rispondere in modo secco alla mia precedente domanda senza girarci intorno?
Ossia: pensi che rivolgendosi a Yhwh chiamandolo Dio, Signore o Padre, cosi come Geova o Yahweh, Yhwh non ci ascolti?

Grazie!
barnabino
00martedì 6 ottobre 2015 23:31
Cara Studentessa,


Le mie riflessioni sull'argomento sono vecchie di mesi e cioè da quando ho cominciato lo studio. E ti dico di più: l'anziano che mi fa lo studio mi lascia pronunciare il tetragramma Yahweh (anche se devo presumere che la sua concessione sarà solo temporanea)



Infatti il nostro non è un problema né teologico né ideologico... non siamo legati ad alcuna forma o tradizione per principio, semplicemente ci uniformiamo alla lingua italiana.


Quanto a Gv. 17:26, se tu dici che non esiste alcun elemento biblico per sostenere che Gesù non abbia pronunciato il Nome almeno con i discepoli, io ti dico che sulla base di tutte le Sacre Scritture, non abbiamo alcun elemento biblico per sostenere che Gesù abbia mai pronunciato il Nome



Neppure per dire il contrario, il punto è perché non avrebbe dovuto usarlo, dato che non troviamo alcuna proibizione in merito né Gesù pare sostenere l'idea che non si dovesse usare, se no dimmi dove.


Poi, certo, siamo tutti liberi di interpretare la Bibbia come vogliamo



Certo, ma non tutte le interpretazione sono ugualmente valide. Se sostieni che Gesù avesse proibito di usare il nome divino sarebbe utile dimostrarlo.


Se Dio ha voluto preservare integra fino a noi la sua Parola, perchè mai la pronuncia del Suo Nome non ci è stato concesso di conoscere? E perché invece il suo significato lo conosciamo molto bene?



Perché la pronuncia del nome è cosa assolutamente ininfluente dal punto di vista del suo significato. In realtà della maggior parte di parola ebraiche non conosciamo ila pronuncia, tramandata unicamente dai masoreti molti secoli dopo Cristo.


Perché mai se Gesù per far conoscere il nome del Padre ai suoi apostoli, lo avrebbe certamente pronunciato, perchè invece i suoi apostoli non lo hanno mai pronunciato?



Perché? Hai le loro registrazioni per dire che lo hanno "mai" pronunciato?


Quale migliore occasione aveva ad esempio Paolo per far conoscere la pronuncia del Nome se non in occassione del discorso fatto agli ateniesi?



Ricorderai che ad Atene era proibito introdurre nuove divinità, per quello che Paolo parla dell'Iddio Sconosciuto. Certo ci sono delle ragioni per cui il nome cadde progressivamente in disuso, ma certo una proibizione da parte Gesù.


Non è invece più logico ritenere, coerentemente con tutto il Nuovo Testamento che mai Gesù abbia pubblicamente pronunciato il Tetragramma?



Hai le registrazioni di Gesù per dirlo? Il punto è: perché Gesù non avrebbe dovuto pronunciare il nome divino? Per non "offendere" qualche gruppo giudaico? Perché non era degno di farlo? Fare affermazioni senza motivarle non serve a molto, non aggiunge nulla al dibattito. Ti prego alza un po' il livello della conversazione se ti riesce.

Shalom
barnabino
00martedì 6 ottobre 2015 23:43
Comunque, per essere chiari... qual è il tuo problema? Geova/Yahweh oppure nessun uso del nome? Sei ondivaga, prima dici che si deve usare Yahweh al posto di Geova, adesso dici che non si dovrebbe usare alcuna forma del nome perché Gesù lo avrebbe (?) proibito.

Puoi essere più chiara? Perché non si capisce se il tuo è un problema lessicale o teologico.

Shalom [SM=g27987]
barnabino
00martedì 6 ottobre 2015 23:50

posso chiederti di rispondere in modo secco alla mia precedente domanda senza girarci intorno?
Ossia: pensi che rivolgendosi a Yhwh chiamandolo Dio, Signore o Padre, cosi come Geova o Yahweh, Yhwh non ci ascolti?



Appunto... se per te è la stessa cosa, sfugge il motivo per cui non si dovrebbe usare Geova. Dov'è il tuo problema? Noi non usiamo certo Geova perché pensiamo che sia il solo modo per cui Geova ascolta qualcuno, non capisco dove tu abbia dedotto questa cosa.

Shalom [SM=g27985]
(SimonLeBon)
00mercoledì 7 ottobre 2015 09:21
Re: Re:
Studentessa.95, 10/6/2015 8:34 PM:



Caro Barnabino,
quello che per te è irrazionale può non esserlo per un altro.
Ad esempio a me appare irrazionale il tuo di ragionamento.
Ti dice niente il detto: non è bello ciò che è bello, ma solo ciò che piace?
Pronunciare Yhwh con Geova non è né più, né meno irrazionale che pronunciarlo Yahweh. Sono solo punti di vista diversi.

Cerchiamo una volta per tutte di distinguere tra conoscenza e pronuncia del nome.
Qui tutti conosciamo il significato del nome! La querelle è solo se pronunciarlo e con quali fonemi. Quindi il tuo affermare che i cristiani non conoscono il nome di Dio è pura speculazione propagandista.

Ti faccio una domanda alla quale spero tu risponda semplicemente con un si o no.
Se un inglese si presentasse come Johnny, tu lo chiameresti Giovanni? ...



Io personalmente preferisco mantenere e usare i nomi in lingua originale. In alcuni casi pero' la cosa non è agevole.

Un esempio recente è stata la cerimonia di apertura dell'Expo dove Bonolis voleva prendere in giro il pianista Lang Lang:



e gli ha chiesto qual è il nome e quale il cognome.
La risposta è stata che in cinese sono due parole diverse, con pronuncia diversa, ma nella traslitterazione non si nota...

Nel caso di un romanzo o un'opera letteraria tradotta internazionalmente i traduttori possono aver cambiato il nome e quindi il pubblico locale uso un altro nome rispetto all'originale. Il "nuovo" nome puo' essere piu' o meno collegato a quello iniziale.

Questo è successo proprio a tutti i personaggi menzionati nella Bibbia, Dio compreso. La vulgata di Gerolamo ad esempio parla di Iesu, Esaia, Iohannes, Simo, Andrea. Qui il tetragramma diventa chiaramente un "Dominus".

Il Nome, ad ogni modo, dalla sua pronuncia originale è stato traslitterato e poi trasformato in una parola dei dizionari locali, di cui è diventata un lemma ormai da secoli.

Cosi' in italiano storicamente troviamo Iehova, divenuto Geova.
Questo non c'entra con noi tdG moderni, che non esistevamo, ma è pura linguistica.

Simon
Studentessa.95
00mercoledì 7 ottobre 2015 14:30
Per Simon
Pienamente in sintonia con quanto hai scritto.
Ed è proprio per questo che io non nutro alcuna avversione verso i testimoni di Geova.

Tuttavia, se nel processo che ha condotto la nostra lingua alla italianizzazione del Tetragramma in Geova, ci si rende conto che sono stati commessi degli errori filologici, ritieni sia legittimo rimediare a tali errori?
Oppure ritieni che poiché nella nostra lingua si è storicamente radicato quello che Ravasi ha definito un "mostro filologico", dobbiamo continuare a perseverare, linguisticamente parlando, in un errore?
Studentessa.95
00mercoledì 7 ottobre 2015 14:43
Re:
barnabino, 06/10/2015 23:50:


posso chiederti di rispondere in modo secco alla mia precedente domanda senza girarci intorno?
Ossia: pensi che rivolgendosi a Yhwh chiamandolo Dio, Signore o Padre, cosi come Geova o Yahweh, Yhwh non ci ascolti?



Appunto... se per te è la stessa cosa, sfugge il motivo per cui non si dovrebbe usare Geova. Dov'è il tuo problema? Noi non usiamo certo Geova perché pensiamo che sia il solo modo per cui Geova ascolta qualcuno, non capisco dove tu abbia dedotto questa cosa.

Shalom [SM=g27985]



Perfetto! Allora non c’è alcun problema!
Io libera di pronunciare il tetragramma Yahweh e tu Geova.
Quando poi preghiamo in intimità, ci possiamo entrambi rivolgere a Yhwh chiamandolo Dio, Signore o Padre, consapevoli entrambi che in ogni caso Yhwh ci ascolterà.
Contenta finalmente di apprendere che non mi sbaglio quando chiamo Yhwh, Padre o Yahweh, esattamente come non sbagli tu a chiamarlo Geova o Signore.
barnabino
00mercoledì 7 ottobre 2015 15:00
Cara Studentessa,


Perfetto! Allora non c’è alcun problema!
Io libera di pronunciare il tetragramma Yahweh e tu Geova



Infatti, conscia di non parlare né italiano né ebraico ma una lingua inesistente.


Quando poi preghiamo in intimità, ci possiamo entrambi rivolgere a Yhwh chiamandolo Dio, Signore o Padre, consapevoli entrambi che in ogni caso Yhwh ci ascolterà



C'è qualcuno che viene a controllare le tue preghiere? Certo se tu omettessi deliberatamente e sistematicamente di usare il Suo nome usando solo degli epiteti sarebbe da domandarsi quanto desideri veramente santificarlo, glorificarlo e lodarlo.


Contenta finalmente di apprendere che non mi sbaglio quando chiamo Yhwh, Padre o Yahweh, esattamente come non sbagli tu a chiamarlo Geova o Signore



Adesso non facciamo confusione, Padre non centra nulla con Geova, sono due parole differenti, il primo è un epiteto di Geova e il secondo è un nome, Dio non si chiama Padre ma si chiama Geova, esattamente come dire Salvatore o Messia è diverso da dire Gesù. Per il resto no, usare Yahweh o Geova è la stessa cosa, il problema è solo di correttezza formale, nel primo caso semplicemente non parli italiano ma usi un termine ibrido che ricostruisce una delle tante pronunce originali proposte.

Shalom
(SimonLeBon)
00mercoledì 7 ottobre 2015 15:08
Re: Per Simon
Studentessa.95, 10/7/2015 2:30 PM:

Pienamente in sintonia con quanto hai scritto.
Ed è proprio per questo che io non nutro alcuna avversione verso i testimoni di Geova.

Tuttavia, se nel processo che ha condotto la nostra lingua alla italianizzazione del Tetragramma in Geova, ci si rende conto che sono stati commessi degli errori filologici, ritieni sia legittimo rimediare a tali errori?
Oppure ritieni che poiché nella nostra lingua si è storicamente radicato quello che Ravasi ha definito un "mostro filologico", dobbiamo continuare a perseverare, linguisticamente parlando, in un errore?



Cara Studentessa,
avevo già commentato a suo tempo su questo forum anche a proposito di questo dettaglio e piu' volte a proposito del "mostro".

Forse saprai anche tu che il "Decameron" del Boccaccio ha per titolo una parola che deriva da un errore. "hemeron" infatti è un genitivo plurale e proprio non c'azzecca con un titolo.
Eppure nessun moderno Don Chisciotte (pardon Quixote) proporrebbe di cambiare il titolo di quest'opera, perché é passata in letteratura in quel modo.

Ravasi è un politicante, essendo cardinale è membro del "parlamento" vaticano e secondo la tradizione parla per difendere i propri privilegi. Conosce benissimo l'origine linguistica travagliata di molte parole del dizionario italiano, ma fa finta di scandalizzarsi solo di fronte a questa. Lo fa "pro domo sua", naturalmente, visto che da una parte la sua chiesa preferisce promuovere nel rito l'idea di un Dio-senza-nome; dall'altra come linguista appoggia l'orrendo "yahweh", bisillabo costruito a tavolino, che non esiste in alcuno scritto biblico né è mai entrato nei dizionari di lingua ebraica.

Poi vedi tu.

Simon

Aquila-58
00mercoledì 7 ottobre 2015 19:32
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cara Studentessa,

Studentessa.95, 06/10/2015 23:15:



Le mie riflessioni sull'argomento sono vecchie di mesi e cioè da quando ho cominciato lo studio. E ti dico di più: l'anziano che mi fa lo studio mi lascia pronunciare il tetragramma Yahweh (anche se devo presumere che la sua concessione sarà solo temporanea).




chi ti ha detto che sarà solo temporanea.....comunque l' anziano ti dirà quello che ti direi io se conducessi il tuo studio, ergo che esiste una forma che nella nostra lingua è del tutto correttta per chiamare YHWH

Studentessa.95, 06/10/2015 23:15:


Quanto a Gv. 17:26, se tu dici che non esiste alcun elemento biblico per sostenere che Gesù non abbia pronunciato il Nome almeno con i discepoli, io ti dico che sulla base di tutte le Sacre Scritture, non abbiamo alcun elemento biblico per sostenere che Gesù abbia mai pronunciato il Nome.




innanzitutto, da Gv. 17:26 non abbiamo alcun elemento biblico per supporre che non l' abbia fatto con i discepoli (e quindi con noi, per mezzo degli evangelisti grazie ai quali quelle parole ci sono giunte) e noi dobbiamo restare alle parole di Gesù, "affinchè l' amore col quale mi hai amato sia in loro e io unito a loro" poi ti chiedo: secondo te Cristo, anche davanti a Satana avrà omesso di pronunciare il Nome, per esempio in Mt. 4:1-11, dove di fronte al Diavolo (padre della menzogna) fa un sacco di citazioni anticotestamentarie?
E perchè mai avrebbe dovuto farlo, di grazia?
Inoltre, ti rammento che nella Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede (Apoc. 1:1), l' apostolo Giovanni in visione ode ben quattro volte la creazione intera lodare Iah (forma contratta che come ti ho detto, scritturalmente, equivale a quella intera, confronta Salmo 68:4) ben quattro volte e - mi chiedo - se l' apostolo prediletto da Cristo ci indica che la creazione loda Geova, perchè mai non dovremmo farlo noi discepoli di Cristo?

Studentessa.95, 06/10/2015 23:15:


Poi, certo, siamo tutti liberi di interpretare la Bibbia come vogliamo. Diversamente non esisterebbero centinaia e forse migliaia di confessioni religiose che si definiscono tutte cristiane e uniche vere seguaci di Cristo.

Se Dio ha voluto preservare integra fino a noi la sua Parola, perchè mai la pronuncia del Suo Nome non ci è stato concesso di conoscere? E perché invece il suo significato lo conosciamo molto bene?




proprio perchè evidentemente la pronuncia non è cosa fondamentale, visto che il significato del Nome sta nelle consonanti che la forma Geova, per via di latino, mantiene!


Studentessa.95, 06/10/2015 23:15:


Perché mai, se Gesù per far conoscere il nome del Padre ai suoi apostoli, secondo te lo avrebbe certamente pronunciato, perchè allora i suoi apostoli invece non lo hanno mai pronunciato? Quale migliore occasione aveva ad esempio Paolo per far conoscere la pronuncia del Nome se non in occassione del discorso fatto agli ateniesi?




sarebbe stata la peggiore delle occasioni!
Davanti ad una platea di filosofi epicurei e stoici, che adoravano varie divinità, non avrebbe avuto alcun senso pronunciare il Nome Divino - un Nome che non diceva nulla a quegli ateniesi pagani che già spernacchiavano Paolo al solo sentir parlare di risurrezione (Atti 17:32)


Studentessa.95, 06/10/2015 23:15:


Non è invece più logico ritenere, coerentemente con tutto il Nuovo Testamento, che Gesù non abbia mai pubblicamente pronunciato il Tetragramma?




no, sulla base:
a) di Gv. 17:26;
b) del fatto che non possiamo dirlo con certezza, visto che non abbiamo i manoscritti originali del N.T.!
Sulla base di Gv. 17:26, Gesù pronunciò il Nome almeno con gli apostoli, spiegandone il sensus plenior a loro a a tutti noi.
E con i giudei increduli?
Gesù può aver rispettato la tradizione giudaica di non pronunciare il Nome (come sicuramente già accadeva nel I secolo)?
Probabilmente si, Gesù riteneva di dover rispettare questa tradizione specifica e non era l' unica che rispettasse, sai?
Leggi Marco 7:29-30: la nota della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme (che ti invito ad acquistare) legge:
"Gesù compie una guarigione a favore di un pagano o di una pagana, ma guarisce a distanza con la potenza della sua parola, dato che a un ebreo non era permesso entrare nella casa di un pagano "!


Studentessa.95, 06/10/2015 23:15:


Caro Aquila58,
posso chiederti di rispondere in modo secco alla mia precedente domanda senza girarci intorno?
Ossia: pensi che rivolgendosi a Yhwh chiamandolo Dio, Signore o Padre, cosi come Geova o Yahweh, Yhwh non ci ascolti?

Grazie!



se chiediamo secondo la sua volontà, Egli ci ascolta (1 Gv. 5:14).

Ti chiedo di nuovo di riflettere...
Ciao.
persoinaltomare
00giovedì 8 ottobre 2015 14:43
Scusate l intrusione,ho cercato di seguire il topic ma non riesco a seguire tutto.

Ma in soldoni questo saggio di Gordon è attendibile oppure no??
Yehowàh è la pronuncia esatta oppure no??

Ci si gira intorno ma ancora non ci ho capito niente.
Tra tutto ció che ho letto sul nome Divino quello di Gordon mi è sembrato più logico rispetto a tante teorie,comprese quelle della nostra organizzazione.

Voi cosa ne pensate quindi di questo suo saggio?

Attendo vostre notizie,se viene preso in considerazione il mio messaggio(spero)

[SM=g1944981]
Studentessa.95
00giovedì 8 ottobre 2015 14:57
Caro Aquila,
mi chiedi se Cristo, anche davanti a Satana, abbia omesso di pronunciare il Nome, ad esempio in Matteo 4:1-11, dove di fronte al diavolo fa un sacco di citazioni anticotestamentarie?
Convengo con te che avrebbe potuto benissimo pronunciare il Nome in quel contesto.
Tuttavia però i Vangeli non ci dicono che l’abbia fatto! Anzi ci riportano “Kirios” al psto del Nome.
Se i Vangeli sono parola di Dio che ne devo dedurre?

Ad ogni buon conto mi hai fatto riflettere su quello che hai scritto dopo:

“In Rivelazione l’apostolo Giovanni in visione ode ben quattro volte la creazione intera lodare Iah (forma contratta che come ti ho detto, scritturalmente, equivale a quella intera,confronta Salmo 68:4)”.

Ma allora chiamiamolo tutti insieme Yah!
È una forma che non si presta a discussioni filologiche, ed equivarrebbe, scritturalmente, sia a Geova che a Yahweh.

Personalmente credo che da oggi utilizzerò proprio la forma Yah!

Grazie Aquila!
Seabiscuit
00giovedì 8 ottobre 2015 15:09
Re:
Studentessa.95, 08.10.2015 14:57:

Caro Aquila,
mi chiedi se Cristo, anche davanti a Satana, abbia omesso di pronunciare il Nome, ad esempio in Matteo 4:1-11, dove di fronte al diavolo fa un sacco di citazioni anticotestamentarie?
Convengo con te che avrebbe potuto benissimo pronunciare il Nome in quel contesto.
Tuttavia però i Vangeli non ci dicono che l’abbia fatto! Anzi ci riportano “Kirios” al psto del Nome.
Se i Vangeli sono parola di Dio che ne devo dedurre?

Ad ogni buon conto mi hai fatto riflettere su quello che hai scritto dopo:

“In Rivelazione l’apostolo Giovanni in visione ode ben quattro volte la creazione intera lodare Iah (forma contratta che come ti ho detto, scritturalmente, equivale a quella intera,confronta Salmo 68:4)”.

Ma allora chiamiamolo tutti insieme Yah!
È una forma che non si presta a discussioni filologiche, ed equivarrebbe, scritturalmente, sia a Geova che a Yahweh.

Personalmente credo che da oggi utilizzerò proprio la forma Yah!

Grazie Aquila!



[SM=g7405]
certo che "Geova" vi da proprio fastidio usarlo anche se l'unica parola italiana corretta che rimanda all'Iddio d'Israele eh!

va tutto bene, in ebraico, in turco, in arabo...ma guai in italiano...vi viene l'orticaria
Studentessa.95
00giovedì 8 ottobre 2015 16:12
Re: Re:
Seabiscuit, 08/10/2015 15:09:



[SM=g7405]
certo che "Geova" vi da proprio fastidio usarlo anche se l'unica parola italiana corretta che rimanda all'Iddio d'Israele eh!

va tutto bene, in ebraico, in turco, in arabo...ma guai in italiano...vi viene l'orticaria




Scusa! E a te verrebbe l'orticaria a chiamare Dio nell'unica forma, sebbene abbreviata, comunque equivalente,di cui abbiamo certezza biblica?

Risus abundat in ore stultorum!
Aquila-58
00giovedì 8 ottobre 2015 18:05
Re:
Cara Studentessa,

Studentessa.95, 08/10/2015 14:57:

Caro Aquila,
mi chiedi se Cristo, anche davanti a Satana, abbia omesso di pronunciare il Nome, ad esempio in Matteo 4:1-11, dove di fronte al diavolo fa un sacco di citazioni anticotestamentarie?
Convengo con te che avrebbe potuto benissimo pronunciare il Nome in quel contesto.
Tuttavia però i Vangeli non ci dicono che l’abbia fatto! Anzi ci riportano “Kirios” al posto del Nome.
Se i Vangeli sono parola di Dio che ne devo dedurre?




giusta osservazione, il punto è che non possiamo dirlo con sicurezza giacchè, come sai bene, non abbiamo i manoscritti autografi del NT., quindi non possiamo dire se per esempio, in Matteo (che secondo alcuni studiosi fu scritto originariamente in ebraico) vi fosse il tetragramma presente in questo episodio...sicuramente il kyrios è il qerè del ketib YHWH, credo che converrai con me su questo...

Studentessa.95, 08/10/2015 14:57:



Ad ogni buon conto mi hai fatto riflettere su quello che hai scritto dopo:

“In Rivelazione l’apostolo Giovanni in visione ode ben quattro volte la creazione intera lodare Iah (forma contratta che come ti ho detto, scritturalmente, equivale a quella intera,confronta Salmo 68:4)”.

Ma allora chiamiamolo tutti insieme Yah!
È una forma che non si presta a discussioni filologiche, ed equivarrebbe, scritturalmente, sia a Geova che a Yahweh.

Personalmente credo che da oggi utilizzerò proprio la forma Yah!

Grazie Aquila!



va bene, grazie a te Studentessa.
Non trascurare però una forma, la forma italianizzata Geova, che nella nostra lingua è perfettamente corretta come ti abbiamo spiegato.
E' solo un consiglio che ti do, spero solo che ti siamo stati utili in questo senso riguardo alla forma Geova.
Magari hai avuto qualche informazione utile in più...
Ciao.


barnabino
00giovedì 8 ottobre 2015 19:30

Scusa! E a te verrebbe l'orticaria a chiamare Dio nell'unica forma, sebbene abbreviata, comunque equivalente,di cui abbiamo certezza biblica?



Yah, per la verità, non è un'abbreviazione del nome divino ma più esattamente un diminutivo, un po' come dire Mimmo e Domenico, Gianni e Giovanni, Gigi e Luigi, ecc... Yah smise per altro di essere usato ed è rimasto nella forma Alleluia, come vestigia dei Salmi cantati nel tempio e poi nelle congregazioni dei cristiani, compresi i testimoni di Geova. Francamente mi pare un'alternativa poco significativa, proprio per l'uso limitato fondamentalmente al canto e alla poesia più che nella prosa.

Certo... Sea ride, ma anche tu ce la metti tutta per cercare ogni possibile alternativa per non usare l'italianissimo Geova! In questi anni tutte le discussioni hanno lo stesso andamento, si dice che il nome non è importante, che si possono usare altri nomi, che Dio ascolta lo stesso, ecc... benissimo, ma la conclusione è sempre la stessa, alla fine della fiera risulta che l'unica cosa che emerge è che non si vuole usare Geova. Allora, lo dico in modo molto sereno, mi pare che i conti non tornano: perché se non c'è nessun problema ad usare qualunque nome, e noi testimoni di Geova lo facciamo perché usiamo tutti gli epiteti e nomi divini, per voi non dovrebbe essere un problema usare anche Geova, in modo molto naturale. Invece... tutto fuorché Geova. Io la risposta, non ideologica, ce l'avrei, ma vorrei parlare con persone altrettanto franche, non che si nascondono dietro la fonologia.

Shalom [SM=g27985]
Luca Jeff
00martedì 24 ottobre 2017 19:37
Domandina veloce:
Perché l'abbreviazione è yah e non yeoh nei salmi?
Perché yah è una abbreviazione influenzata dall'aramaico che sostituiva la "a" alla "e"?
Perché la."a" è tratta dalla fine di yeohwah?

Possibilmente citate,grazie :)
barnabino
00martedì 24 ottobre 2017 19:54
Hai provato a leggere Gertoux? Fa una lunga disanima sull'uso e l'origine della forma poetica Yah.

Shalom
Luca Jeff
00martedì 24 ottobre 2017 19:59
Re:
barnabino, 24/10/2017 19.54:

Hai provato a leggere Gertoux? Fa una lunga disanima sull'uso e l'origine della forma poetica Yah.

Shalom


Si ho il.libro ma non trovo il punto in cui ne parla,indicami le pagine dove risponde a.questa mia domanda grazie


Luca Jeff
00martedì 24 ottobre 2017 20:04
Nel frattempo se puoi rispondimi cosi ho una infarinatura,grazie :)
barnabino
00martedì 24 ottobre 2017 20:06
Alla specifica domanda non saprei, ma si parla sia dell'abbreviazione e della possibile pronuncia del Nome. Tieni conto che per per la maggioranza di studiosi il nome divino non inizia con Yeo- ma Ya- dunque non ci sarebbe bisogno di alcuna spiegazione sul cambio di pronuncia che non ci sarebbe stato.

Shalom
(SimonLeBon)
00martedì 24 ottobre 2017 22:43
Re:
Luca Jeff, 24/10/2017 19:37:

Domandina veloce:
Perché l'abbreviazione è yah e non yeoh nei salmi?
Perché yah è una abbreviazione influenzata dall'aramaico che sostituiva la "a" alla "e"?
Perché la."a" è tratta dalla fine di yeohwah?

Possibilmente citate,grazie :)



Oggi come oggi possiamo solo prendere atto della forma che usavano, cioè "Yah" e non altre.

Mi pare che Gertoux la mettesse in relazione alla posizione all'interno della parola, costruendo: YehowAH.

Simon
erevnitis
00martedì 24 ottobre 2017 23:42
La prima sillabe “Ya” sarebbe diventata con l’andare del tempo “Ye”. Nel primo secolo “Zekaryah” era trascritto nella Settanta “Zakaryah”, “Nethanyah” veniva trascritto “Nathania” ecc… Ma questo non avviene mai per i nomi che incorporano il nome divino. Non si può trovare un solo nome tra le centinaia di questi nomi nella Bibbia greca che inizi con “Iaò” o “Ia”.

Cosi sostiene Gertoux!!
erevnitis
00martedì 24 ottobre 2017 23:46
Re:


Perché la."a" è tratta dalla fine di yeohwah?




H = A sempre alla fine di una parola
Mentre quando e in mezzo ad una parola era quasi inaudible, gli si aggiungeva allora una "e".



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