Re:
barnabino, 13/01/2020 13.42:
Ti ringrazio per la spiegazione, ma la mia perplessità riguardo il versetto é che dà limpressione che si riferisca
a coloro che tornano in vita nella carne
Non si capisce dove, però, leggendo i passi paralleli Paolo parla di un tornare alla vita spirituale non letterale, gli unti tornano alla vita già nella carne perché sono salvati dal sacrificio di Cristo. Non vedo usata neppure la parola risurrezione.
Shalom
NR
Romani 8:11
Se lo Spirito di Colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà
anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
C.E.I.Romani 8:11
E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita
anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
1) questa vuole essere una garanzia di risurrezione in quanto la volontà di tale spirito fu quella di far risorgere Gesù Cristo, citata di proposito; poichè se tale spirito dimora in loro, avendo la stessa volontà, farà la stessa operazione; questo riferimento è chiaramente finalizzato alla loro stessa risurrezione di cui Cristo ne è garanzia che avverrà .
2)ma non è scritto al presente che vivifica il loro corpo mortale , ricordando che per mortale si intende l'essere soggetti alla morte fisica, e che pertanto questo dettaglio esclude che si tratti del corpo del peccato inteso in spirito come opere errate nella carne che messe a morte a nome di Cristo, e per tua scelta; ti fanno riconoscere che sei mentalmente vivo come vero cristiano , come risultato di fede + opere, ma questo non ti fa uscire dallo stato di mortalità del corpo fisico..il perchè è ovvio, in quanto fino a quando avrai bisogno dell opera di Cristo per perfezionare la tua che è mancante nelle opere , nella carne sarai sempre soggetto alla morte, ma viene salvato il tuo spirito come seme a nome dell'opera compiuta di Cristo in vista della risurrezione , incluso i morti prima di Cristo
I santi non sono perfetti nella carne, essi muoiono per sempre con Cristo come uomini mortali...
se continuavano a vivere come mortali, avrebbero avuto la responsabilità di perfezionare i desideri carnali per ottenere la conferma della vita eterna, ma non hanno più questa necessità a differenza di chi risorge nella carne, Qui ponendo la domanda se ci sarebbero mai riusciti; riguardo a tale incognita da una parte fa da garante il sacrificio di Cristo, ma la loro stessa precedente vita umana ne da garanzia come fedeli cristiani.. in quanto le cose affrontate da loro , potenzialmente lo confermano .
riflettendo adesso sulla parola ANCHE, ciò mi fa pensare alla medesima forma di risurrezione.. celeste.