Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sbagli!! Questo passo non attesta alcuna esistenza di alcun cosiddetto purgatorio. Se questa cosiddetto purgatorio esistesse, sia l' apostolo che gli altri scrittori neotestamentari ne avrebbero parlato più diffusamente nei loro scritti.
Non ci si può basare su un' illustrazione paolina per costruirci sopra una dottrina, perchè è un grave errore!
^^ ma vedi che non sai che cosa rispondere?
Ed è ovvio perchè ti ho riportato l'interpretazione più valida per questi versetti.
Gli "scrittori neotestamentari" non sono altro che la CHIESA...che non si è affidata esclusivamente allo SCRIVERE, ma ha accompagnato lo SCRIVERE alla TRADIZIONE VIVA.
Non preoccuparti che non ci si basa esclusivamente su quanto insegnato da Paolo relativamente al Purgatorio...
C'è anche quanto ci dice Gesù e che ho già ripreso...e non solo.
Il problema credo sia un po' "vostro" perchè è una dottrina che non potete accettare.
Quindi non ci sarà mai attestazione (neppure scritturale) che vi convinca. ;)
Tu dici: “E COSTUI SI SALVERÀ...MA COME ATTRAVERSO IL FUOCO. IL RIFERIMENTO DEL FUOCO È ALLA PURIFICAZIONE DEI METALLI...NON CI AZZECCA NIENTE L'UOMO CHE PASSA ATTRAVERSO L'INCENDIO”.
Ma guarda cosa dice la nota della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme (edizione 1971) a 1 Corinti 3:15, che traduce:
“Ma se l' opera finirà bruciata, sarà punito (anche la CEI 2008 traduce così!): tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco (“però quasi passando attraverso il fuoco” CEI 2008!)”.
Nota Bibbia di Gerusalemme: “Cioè come si scappa a un incendio attraverso le fiamme: si fa appena in tempi a salvarsi. Qui il purgatorio non è inteso direttamente”.
Non è molto diverso da quel che dicevo io, mi sembra!
Il riferimento è ad un giudizio particolare dal quale ci salviamo "ma come attraverso il fuoco", "de os dia puros".
Prima di uscirne, dall'incendio, si soffre temporaneamente.
E' questo il senso dei versetti.
Paolo scrive, servendosi di un' illustrazione: “Ora se qualcuno edifica sul fondamento oro, argento, pietre preziose, materiali di legno, fieno, stoppia, l’opera di ciascuno sarà manifesta, poiché il giorno la mostrerà, perché sarà rivelata mediante il fuoco; e il fuoco stesso mostrerà che sorta di opera è quella di ciascuno”. (1 Corinti 3:12- 13).
Paolo poneva un fondamento, ma altri che edificavano sul fondamento posto da Paolo probabilmente non avevano compiuto un buon lavoro (1 Corinti 3:10).
E' qui che scatta l' illustrazione paolina: per mettere in luce il problema, Paolo fa un contrasto fra due tipi di materiali da costruzione: oro, argento e pietre preziose da un lato; legno, paglia e stoppia dall’altro. Si può costruire un edificio con materiali eccellenti, durevoli, resistenti al fuoco; oppure lo si può erigere usando materiali deteriorabili e scadenti.
Pertanto l' apostolo delle genti riteneva che a Corinti, qualcuno stesse edificando male. La loro opera di fare discepoli era come un edificio costruito con materiali scadenti (versetti 12-13). Quella “costruzione non sarebbe sopravvissuta al fuoco”.
No, non "ALTRI"...ma chiunque ha ricevuto da Paolo il dono della fede in Cristo, cioè la BASE sulla quale costruire.
Costui costruirà sulla BASE che gli ha dato Paolo, cioè la fede in Cristo.
Ed il giorno della sua morte, in giorno del suo giudizio particolare, vedrà giudicate le sue opere...così come il metallo viene purificato col fuoco, dove ogni cosa sporca viene a galla e viene poi scartata.
La RESPONSABILITA' è PERSONALE...non di "altri" che non avevano compiuto un buon lavoro.
La Parola di Dio parla di un “fuoco” a cui tutti siamo esposti nella nostra vita, e che riguarda le prove della nostra fede, leggasi Gv. 15:20 e Giacomo 1:2-3, confronta 1 Pietro 1:7.
Non ci azzeccano nulla le prove della nostra fede...
Si sta parlando di un giorno preciso, il giorno del nostro giudizio particolare. In tal caso un giudizio che si risolverà comunque per la nostra salvezza...sia che finiamo direttamente in Paradiso, sia che dovremo passare in Purgatorio).
Lì, in quell'istante, le nostre opere saranno provate col fuoco.
Se resisteranno andremo in Paradiso e le nostre opere buone saranno il Tesoro dei Santi...mentre se saranno distrutte ci salveremo lo stesso, ma come attraverso il fuoco (con la sofferenza che deriva il passare attraverso il fuoco prima di scamparla).
Si confrontino 1 Corinti 3:13: “L'opera di ciascuno sarà manifesta, poiché il giorno la mostrerà, perchè sarà rivelata mediante il fuoco, e il fuoco stesso mostrerà che sorta di opera è quella di ciascuno”, e 1 Pietro 1:7: “affinchè la provata qualità della vostra fede di valore assai più grande dell' oro che perisce malgrado sia provato col fuoco, sia trovata causa di lode e gloria e onore alla rivelazione di Gesù Cristo” (si confronti anche 1 Pietro 4:12!).
Cosa confronti?
Confronti l'utilizzo della medesima metafora? Siamo a posto... ^^
Anche il mio coraggio lo provo col fuoco...il fuoco della prova...
Ma ciò non significa che San Paolo stesse parlando anche del mio coraggio.
Separiamo bene, quindi, i "modi di dire" e gli "strumenti espressivi" da ciò che si sta esprimendo.
Altrimenti ciò che ne risulta è un minestrone irriconoscibile.
Tutti quelli a cui noi insegniamo la verità saranno messi alla prova, e se insegniamo con materiali scadenti, le conseguenze potrebbero essere deleterie.
Macchè...
La responsabilità è del SINGOLO!
Una volta ricevuta la BASE, che è la fede in Gesù Cristo, è LUI che costruisce.
Se quella persona si perde (ricordo che in tutto il contesto del capitolo 3 della prima lettera ai Corinti si parla dei ministri cristiani come dei “collaboratori di Dio” nell' opera di predicazione!), subiamo una grave perdita. Qui la nostra salvezza viene descritta come se avvenisse “attraverso il fuoco”, come uno che ha perso tutto e lui stesso si è salvato a stento (più o meno quel che dice la nota della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme).
Occorre quindi edificare su materiali duraturi, è questo il senso dell' illustrazione paolina.
Niente purgatorio!!!
Ripeto...noi non centriamo proprio niente!
Non c'è alcuna persona che SI PERDE! ^^ San Paolo lo dice chiaramente!
Sta parlando del giudizio sulle opere che, da una parte si risolve con opere buone e la salvezza senza peripezie (Paradiso diretto).
Dall'altra con la distruzione delle opere...e la salvezza con peripezie e patimenti (Purgatorio..."ma come attraverso il fuoco").
Occorre quindi edificare CON MATERIALI DURATURI...se si vuole che le proprie opere siano di aiuto a tutta la Chiesa, e vadano ad arricchire il Tesoro dei Santi...
E se si vuole salvarsi senza passare attraverso il fuoco (sofferenza temporanea del Purgatorio).
Ciao!
Mauri