ma voi tdg siete dei cristiani oppure la nuova nobiltà e aristocrazia??

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HadesBloodyMoon
00martedì 15 giugno 2010 20:05
Re: Re: Re:
confa86@, 15/06/2010 19.32:




io continuo a non essere troppo d'accordo.. soprattutto da tdg non mi aspettavo mi facessero questa osservazione in quanto ero vestito in maniera decente... dato che prendono sempre la bibbia per spiegare ogni cosa non mi pare che gesù avesse mai detto vieni al tempio cn un abito da 200€ se no non mi porti rispetto, o cmq vieni nel tempio cn un abito elegante. queste cose forse venivano dette a versailles alla corte del re. non di certo da gesù che se pur considerato il re dei re era una persona umile e non criticava gli altri per il modo di vestire. io ho fatto la domanda in questo forum per capire se il loro era un caso isolato o era proprio la prassi religiosa vestirsi bene alle adunanze. meno male che ho trovato riscontro del caso isolato xkè se era la prassi consideravo i tdg al pari dei farisei




io penso che non conta quanto costa il vestito ma come sia..che può essere anche da mercatino ma elegante......e penso che la storia dell'umiltà srebbe più giusta da dire ad altre religioni che si addobbano d'oro e mobili costosi ed è palese a tutti anche se molti fan finta di non vedere.................io vesto in un modo che non sarebbe consono alle adunanze...piercing, tattoo, capelli colorati nelle maniere più fluo, scarponi e borchie.....per me è decente perchè nella mia metrica va bene così......in quelle di altri no..lì sei "in casa loro" o meglio del loro Dio....e quindi se accetti il loro credo lo accetti fino infondo..Gesù ha sempre detto di essere decorosi...la tuta è decorosa al bar, in casa...in palestra..ma non ad una cerimonia....e le adunanze dei tdG a me sembrano quelle che si possono definire cerimonie....quando io mi presento per presenziare al mio culto porto un copricapo ed altre cose essenziali al culto....in tuta non si fa...non è rispettoso verso gli Dèi...ovvio..se fossi in carcere o in una situazione diversa e complicata ok.....ma visto che no.........e il fatto è che poi a me non dispiace vestirmi così....probabilmente perchè lo sento nel cuore..e quello che risulta ridiclo al mondo per me è affascinante........credo sia questa la differenza...il cuore.....anch'io penso quello che pensi tu riguardo alla libertà di essere se stessi...ma io non studio con loro, non vado alle adunanze..io sono sulla mia srada....se avessi deciso di seguire òla loro m'impegnerei a seguirla bene....come si fa in tutte le cose........ [SM=g27988]
HadesBloodyMoon
00martedì 15 giugno 2010 20:09
Re: Re: Re: Re: Re:
confa86@, 15/06/2010 19.59:



giusto nn c'è modo migliore per mettere a disagio chi non li ha.l'ha insegnato gesù? io non credo.







Se non li hai è un'altra cosa...ovviamente più seria..se non può in questo momento comprare qualcosa anche al mercatino..ti capisco...sono momenti che abbiamo e stiamo passando in molti......ma il fatto che ti abbia aperto un post per questo argomento...non so se è dovuto al momento che ci può essere di crisi finanziaria o al fatto di non averne capito il senso..........
Giandujotta.50
00martedì 15 giugno 2010 20:11
Re: Re: Re: Re: Re:
confa86@, 15/06/2010 19.59:



giusto nn c'è modo migliore per mettere a disagio chi non li ha.l'ha insegnato gesù? io non credo.





non mi sono mai sentita a disagio frequentando persone che si vestono con abiti piu pregiati dei mei. L'abito non è che la cornice della nostra personalità...ma forse dipende dalla considerazione che ho di me stessa e di chi frequento.
Gesù non insegnava di sicuro ad ostentare la propria ricchezza, ma ricordo che la sua veste, perchè pregiata, fu assegnata ad una guardia che l'ha vinta a sorte, invece di tagliarla per dividerne le pezze. Quindi non è peccato vestire abiti pregiati.

Per un Testimone, il momento dell'adunanza è qualcosa di prezioso e si veste in modo che ritiene adeguato per onorare il momento. Per fare un esempio,se andassi al Quirinale ad un'udienza dal Presidente della Repubblica, cercherei di vestirmi in modo degno della circostanza. Nello sesso modo se andassi ad un colloquio di lavoro.
Ma naturalmente questa è la mia opinione personale, certo frutto di molti anni in cui mi sforzo di vivere da Cristiana..

Confa, vestiti come ti ispira la situazione, come ti senti a tuo agio e non pensarci piu... [SM=x1408424]
confa86@
00martedì 15 giugno 2010 20:19
Re: Re: Re: Re:
lasciamo perdere. io cmq vengo cme voglio nel limite della decenza. ci manca solo che adesso mi danno pure le istruzioni di come vestirmi... qualche volta mi vedrete così www.youtube.com/watch?v=CsTT62wF71o [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]
Giandujotta.50
00martedì 15 giugno 2010 20:40
Re: Re: Re: Re: Re:
confa86@, 15/06/2010 20.19:

lasciamo perdere. io cmq vengo cme voglio nel limite della decenza. ci manca solo che adesso mi danno pure le istruzioni di come vestirmi... qualche volta mi vedrete così www.youtube.com/watch?v=CsTT62wF71o [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]




[SM=x1408403] ... [SM=x1408403]

se lo fai non dimenticarti di farti filmare, vogliamo vederti!!

[SM=x1408403]
HadesBloodyMoon
00martedì 15 giugno 2010 21:33
Re: Re: Re: Re: Re:
confa86@, 15/06/2010 20.19:

lasciamo perdere. io cmq vengo cme voglio nel limite della decenza. ci manca solo che adesso mi danno pure le istruzioni di come vestirmi... qualche volta mi vedrete così www.youtube.com/watch?v=CsTT62wF71o [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]




vorrei chiederti una cosa...se non vuoi rispondermi per discrezione ti chiedo scusa....ma..se trovi da ridere su detterminate cose...come mai t'incaponisci con i tdG?..prima hai nominato altre religioni...perchè questa..se trovi da ridire su delle cose e non ti stanno bene?
Ettore07
00martedì 15 giugno 2010 21:33
Ognuno può vestirsi come vuole ma nei limiti della decenza, come è stato detto dagli altri.

Vorrei fare però una riflessione: anche se è giusto essere sempre sé stessi, una persona ragionevole vorrà comunque dare una buona impressione di sé a seconda delle circostanze in cui si trova.

Mi spiego meglio: una persona che va a fare una scampagnata non si vestirà allo stesso modo di quando va a un importante colloquio di lavoro o se deve presentarsi davanti a un dignitario...è una questione di opportunità e ragionevolezza.
In più col nostro modo di abbigliarci e acconciarci diamo anche rispetto e dignità alla circostanza a cui stiamo prendendo parte.

Ci sono luoghi, sia religiosi che di vacanza, dove è vietato andare in canottiera o smanicati o con le ciabatte ed i pantaloni corti. E' vero che uno può decidere di non andarci pur di vestirsi come gli pare. Ma se il luogo lo merita, perché non adeguarsi? E' una cosa così ardua o è solo una questione di orgoglio personale?

Forse si hanno pochi mezzi economici? Beh, su certe bancarelle ai mercatini ci sono pantaloni e camicie che costano meno di una tuta da ginnastica.

Con affetto [SM=g28002]
salvian
00martedì 15 giugno 2010 21:54
Re:
Ettore07, 15/06/2010 21.33:


Ognuno può vestirsi come vuole ma nei limiti della decenza, come è stato detto dagli altri.
Vorrei fare però una riflessione:
........................................................
Ci sono luoghi, sia religiosi che di vacanza, dove è vietato andare in canottiera o smanicati o con le ciabatte ed i pantaloni corti. E' vero che uno può decidere di non andarci pur di vestirsi come gli pare. Ma se il luogo lo merita, perché non adeguarsi? E' una cosa così ardua o è solo una questione di orgoglio personale?
........................................................


D'accordo con la tua riflessione.
Adeguarsi? certo! mi sembra normale.
Non credo possa essere poi così arduo (e nemmeno una questione di orgoglio), però fino a un certo punto:
credo che ammetterai che a un non TdG che voglia venire in sala in occasioni da 30/40 gradi all'ombra, possa essere sufficiente un pantalone ed una camicia decenti, in luogo di camicia con cravatta o di pantalone, giacca e cravatta (in altre occasioni), oppure si rischia di venir guardati con occhio, diciamo così, "critico" ?
Ciao

dispensa.
00martedì 15 giugno 2010 22:20
Re: Re:
salvian, 15/06/2010 21.54:

Ettore07, 15/06/2010 21.33:


Ognuno può vestirsi come vuole ma nei limiti della decenza, come è stato detto dagli altri.
Vorrei fare però una riflessione:
........................................................
Ci sono luoghi, sia religiosi che di vacanza, dove è vietato andare in canottiera o smanicati o con le ciabatte ed i pantaloni corti. E' vero che uno può decidere di non andarci pur di vestirsi come gli pare. Ma se il luogo lo merita, perché non adeguarsi? E' una cosa così ardua o è solo una questione di orgoglio personale?
........................................................


D'accordo con la tua riflessione.
Adeguarsi? certo! mi sembra normale.
Non credo possa essere poi così arduo (e nemmeno una questione di orgoglio), però fino a un certo punto:
credo che ammetterai che a un non TdG che voglia venire in sala in occasioni da 30/40 gradi all'ombra, possa essere sufficiente un pantalone ed una camicia decenti, in luogo di camicia con cravatta o di pantalone, giacca e cravatta (in altre occasioni), oppure si rischia di venir guardati con occhio, diciamo così, "critico" ?
Ciao




Non mi sembra che la situazione individuale di Confa possa definirsi una situazione generale.
Si rischia, ma come evento più che raro, tanto che per me è una novità, e ne ho girato di luoghi e di sale.

Poi dipende anche dal peso che uno gli dà.
Poichè dipende dalle persone che si incontra, che pur avendo una fede in comune, presentano aspetti che sono ancora da maturare.

E se uno si attacca a queste inezie, allora è meglio che viva da eremita.

Ma l'amore cristiano, o l'amore che incoraggiava Cristo non è quello da vivere dove va tutto bene e alla perfezione.

Quindi devo dire che confa non ha avuto la maturità di sapersi confrontare per ridurre e al tempo stesso comprendere chi gli si è manifestato in questo modo.

Questo è comune viverlo tra esseri umani che nascono crescono e muoiono, lasciando spazio agli altri, ai fanciulli nella loro crescita interiore e collettiva, in una infinita ripetizione delle lacune come delle mancanze.

E l'attuale senso della vita, è che quando hai iniziato a saperla vivere, te ne devi andare.
Perciò la collettività significa tutto questo di imprevisto, che va saputo affrontato con il giusto spirito, come istruito e preso a modello dalle scritture; anche se non vi sarà mai un fine, almeno da un punto di vista formale.

saluti




dispensa.
00martedì 15 giugno 2010 22:21
Re:
Ettore07, 15/06/2010 21.33:

Ognuno può vestirsi come vuole ma nei limiti della decenza, come è stato detto dagli altri.

Vorrei fare però una riflessione: anche se è giusto essere sempre sé stessi, una persona ragionevole vorrà comunque dare una buona impressione di sé a seconda delle circostanze in cui si trova.

Mi spiego meglio: una persona che va a fare una scampagnata non si vestirà allo stesso modo di quando va a un importante colloquio di lavoro o se deve presentarsi davanti a un dignitario...è una questione di opportunità e ragionevolezza.
In più col nostro modo di abbigliarci e acconciarci diamo anche rispetto e dignità alla circostanza a cui stiamo prendendo parte.

Ci sono luoghi, sia religiosi che di vacanza, dove è vietato andare in canottiera o smanicati o con le ciabatte ed i pantaloni corti. E' vero che uno può decidere di non andarci pur di vestirsi come gli pare. Ma se il luogo lo merita, perché non adeguarsi? E' una cosa così ardua o è solo una questione di orgoglio personale?

Forse si hanno pochi mezzi economici? Beh, su certe bancarelle ai mercatini ci sono pantaloni e camicie che costano meno di una tuta da ginnastica.

Con affetto [SM=g28002]



Carissimo Ettore, piacere di rileggerti.

[SM=x1408424]


Giandujotta.50
00martedì 15 giugno 2010 22:31
Re: Re:
salvian, 15/06/2010 21.54:

Ettore07, 15/06/2010 21.33:


Ognuno può vestirsi come vuole ma nei limiti della decenza, come è stato detto dagli altri.
Vorrei fare però una riflessione:
........................................................
Ci sono luoghi, sia religiosi che di vacanza, dove è vietato andare in canottiera o smanicati o con le ciabatte ed i pantaloni corti. E' vero che uno può decidere di non andarci pur di vestirsi come gli pare. Ma se il luogo lo merita, perché non adeguarsi? E' una cosa così ardua o è solo una questione di orgoglio personale?
........................................................


D'accordo con la tua riflessione.
Adeguarsi? certo! mi sembra normale.
Non credo possa essere poi così arduo (e nemmeno una questione di orgoglio), però fino a un certo punto:
credo che ammetterai che a un non TdG che voglia venire in sala in occasioni da 30/40 gradi all'ombra, possa essere sufficiente un pantalone ed una camicia decenti, in luogo di camicia con cravatta o di pantalone, giacca e cravatta (in altre occasioni), oppure si rischia di venir guardati con occhio, diciamo così, "critico" ?
Ciao





sono d'accordo con quel che dici...
una persona con la fronte imperlata e lucido di sudore, con relavivo segno scuro sotto le ascelle non si può definire dignitoso, a meno che non stia tirando su un muro o mietendo sotto il sole di luglio...
per fortuna credo che la totalità delle sale italiane siano molto confortevoli dal punto di vista della temperatura, tutte con l'aria condizionata...forse per questo che non ci facciamo caso alla classicità dell'abbigliamento anche in estate...
e poi dipende tanto dai gusti personali, ti confido una cosa: mi piace mio marito con la camicia maniche lunghe anche in estate...polsimo sbottonato, ma manica lunga...lui mi accontenta, tanto c'è l'aria condizionata e non patisce! mica siamo così masochisti, eh? [SM=g27987]


confa86@
00mercoledì 16 giugno 2010 01:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
HadesBloodyMoon, 15/06/2010 21.33:




vorrei chiederti una cosa...se non vuoi rispondermi per discrezione ti chiedo scusa....ma..se trovi da ridere su detterminate cose...come mai t'incaponisci con i tdG?..prima hai nominato altre religioni...perchè questa..se trovi da ridire su delle cose e non ti stanno bene?



io non sono tdg la risposta è abbastanza semplice. e poi xkè fa ridere indipendentemente dal credo religioso che uno ha..

anche queste fanno ridere [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]

www.youtube.com/watch?v=r9hFMoOWcpM

www.youtube.com/watch?v=Bwu0_LLXlmA&feature=related

io non ho scelto i tdg come mia religione, diciamo che per ora mi sono avvicinato un po di più per ora. domani non lo so. il giorno che mi battezzerò avrò fatto la mia scelta decisiva.

@gianduiotta

ovviamente è ovvio che non vengo in sala in condizioni pietose ma bensi nel limite della decenza. non mi permetterei mai di venire in pantaloncini awaiani in cannottiera e in infradito rosa cme se stessi andando in spiaggia insomma ogni luogo la sua decenza [SM=g27987]

@l'altro che nn mi ricordo come si chiama ^^'''''

è ovvio che ad un collocuio di lavoro vado vestito in maniera elegate ma xkè purtroppo non è il mio standard ma bensi uno standard di presentazione quasi imposto dalla socetà. o meglio se preferisci imposto dalla regole del mondo (dato che voi capite meglio se si ragiona in questa linea d'aria) è ovvio che se vado a fare il collocuio da un mio amico posso andarci come voglio, mentre se vado al collocuio cn una 3° persona allora la cosa cambia e parecchio. poi dipende anche da chi ha bisogno; xkè se è l'azienda che ha bisogno di te in quanto tu hai qualifiche particolari rare tipo 2 lauree un master 10 anni di esperienza alla nasa allora penso che uno si possa permettere di andare cme gli pare al collocuio di lavoro, mentre se tu sei uno che ha appena la il diploma di qualifica superiore poki anni di esperienza e hai bisogno di lavorare assolutamente allora un occasione cme il collocuio non te la puoi di sicuro far scappare xkè vieni vestito tipo il pagliaccio della corte no?
HadesBloodyMoon
00mercoledì 16 giugno 2010 07:08
Pensa che io invece ai colloqui ci vado vestita come è il mio stile (che la società italiana lo pregiudica negativamente a vista, dico italiana perchè all'estero mi sono sempre trovata bene...)motivo..il mio modo di vestire sono io, il mio mio modo di vestire fa parte di me.....mi si deve accettare per quello che sono non ha senso essere ipocriti come la maggior parte del mondo...(chi mi ha assunto si è sempre ricreduto sul primo giudizio perchè nel lavoro m'impegno e porto risultati)e spesso si ricrede anche chi mi conosce nelle piccole cose quotidiane (questo perchè credo diano scontato che chi veste così sia un drogato , un delinquente disadattato o chissà che altro)...non riuscirei a vestirmi diversamante..anche perchè non mi piace altro per me...sto bene e mi sento a mio agio solo così perchè sono me stessa....
non penso sia una cosa che faccia ridere l'argomento dell'abito ne nella religione ne nella vita...per l'abito spesso la vita scolastica, lavorativa, sociale è più difficile..per l'abito spesso si viene picchiati e si è vittime dell'ignoranza...l'abito ha la sua importanza che lo si voglia o no...io non riuscirei a studiare avvicinandomi come praticanre a chi "mi cambia" (togliendo il fatto importante che ovviamente è in cosa credo e in cosa no)...ma se lo facessi mi adeguerei...senza problemi...altrimenti perchè mi ci avvicinerei se non per essere umile, imparare e accettare i consigli che mi vengono dati?..studierei per comprendere a tuttotondo quel punto di vista...che non sei tdG l'avevo capito non mi sottovalutare così, ti prego... [SM=g27988]
mi riferivo alla scelta di studiare con loro.......
ho usato il verbo "scegliere" perchè credo che se si trova da ridire è perchè la via intrapresa sia stata scelta razionalmente e non intrapresa trasportati dal cuore........io lotterò fino alla fine dei miei giorni per il mio abbigliamento....non è la stoffa in sè..è tutto quello che c'è dietro e che rappresenta...ci sono molte religioni che impongono cose....ok i tdG non impongono...ma penso, come detto prima...che un giorno ti verrà da sè se continui a studiare seriamente e un giorno magari riderai con tenerezza ripensando a questo post sulla tuta [SM=g27988]








Questa sorta di "sfilata" d'immagini è per darti un idea di quanto sia soggettiva la parola "decenza"...in queste foto...dove ci sono alcuni miei abiti (nelle foto non sono io, è solo per rappresentazione)..io sono pulitissima e profumatissima (amo prendermi cura di me) non si vedono cosce o decoltè...non li vedo volgari...io......ma non tutti la pensano così.................e pensa che nel mio lavoro sono brava..ho meriti ed altro e pensa che nella vita sono una buona amica..una brava compagna e sarò presto una mamma amorevole e sempre presente...........
l'abito che lo si voglia o no........in un mondo come questo è arte....l'arte di esprimere se stessi............(ovviamente però, come nell'arte, spesso la gente comprende in maniere errata) [SM=g27988]
salvian
00mercoledì 16 giugno 2010 07:16
Re: Re: Re:
Giandujotta.50, 15/06/2010 22.31:

................................................................
per fortuna credo che la totalità delle sale italiane siano molto confortevoli dal punto di vista della temperatura, tutte con l'aria condizionata...forse per questo che non ci facciamo caso alla classicità dell'abbigliamento anche in estate...
e poi dipende tanto dai gusti personali, ti confido una cosa: mi piace mio marito con la camicia maniche lunghe anche in estate...polsimo sbottonato, ma manica lunga...lui mi accontenta, tanto c'è l'aria condizionata e non patisce! mica siamo così masochisti, eh? [SM=g27987]


Certo, non è che uno si attacca a queste inezie, come dice Dispensa.
Mi pare ovvio che una persona ragionevole e soprattutto sincera (nella propria fede) non si faccia poi condizionare da queste cose per andare in un luogo di culto. La maggior parte dei fedeli si adeguerà senza problemi.
Ma ciò non toglie che ci possa essere chi voglia sentirsi libero di vestirsi come meglio crede per una qualsiasi ragione personale. Basta rispettare la decenza. E parimenti c'è sempre qualche fratello "critico".
Da una parte mi si risponde che in tal caso uno possa comportarsi tranquillamente come meglio crede: basta vestirsi con decenza.
Ma dall'altra si intuisce, tra le righe, che pur non essendo imposto da precise regole, la prassi corrente vuole che ci si attenga (e parlo per gli uomini e d'estate) ad un determinato abbigliamento che comprenda la cravatta anche con la camicia a maniche corte.
Se fossi io TdG, baderei alla sostanza del mio culto e non mi preoccuperei minimamente degli eventuali sguardi "critici" di qualche mio confratello, quindi ragionevolmente indosserei tra l'altro una semlice camicia a maniche corte senza abbinarla alla cravatta (che mi opprime). Non si tratta di orgoglio, come qualcuno dice, ma proprio di non farsi condizionare da certe "inezie" e di badare all'essenziale.
Cara Giandujotta, con tutto l'amore che porto per mia moglie non credo che io la accontenterei in certe sue aspettative circa il mio abbigliamento. Anzi è proprio lei che (ormai...) non si aspetta nulla. Tanto, mi pare ovvio, non sono queste cose che possono minare il nostro amore.
Ti confido anch'io una cosa. Io sudo molto, per cui già a casa, dopo che mi sono vestito in un modo qualsiasi, subito divento una pozza di sudore, per cui completo la parte superiore solo al momento preciso di uscire.
Direi, quindi, che non basta considerare la temperatura che si trova in sala, perchè (almeno per me) il problema nasce molto prima.
Tu dici che ti piace tuo marito con le maniche lunghe. Posto che a ognuno possa piacere quello che vuole, non credi che vista l'occasione di cui parliamo (cioè in sala e non in un'altra qualsiasi) possa venire il dubbio che ti faccia condizionare dalla prassi corrente, magari per non dare adito ad alcun tipo di critica da parte di qualche tua consorella?
Vi prego di non prenderla come una polemica. Almeno per quanto mi riguarda, credo che stiamo parlando del più e del meno su questo argomento, anche per chiarirci le idee sinceramente.

Salve - Salvian
Giandujotta.50
00mercoledì 16 giugno 2010 08:42
Hades, credo di capire quel che intendi...e sono d'accordo con te, ci si dovrebbe poter esprimere anche attraverso il nostro abbigliamento, ed essere accettati per la nostra personalità...ma in genere se sbbiamo il tempo di farci conoscere, questo accade [SM=g27985]

ribadisco ciò che ho risposto da subito a Confa, mi spiace che gli abbiano dato un consiglio non richiesto dato che lui era ordinato e pulito, a volte c'è uno "zelo" fuori luogo in alcune circostanze. Ma penso che questo lui l'abbia compreso e non se ne curerà piu di tanto continuando ad interessarsi del nocciolo della questioni trattate alle adunanze, è un ragazzo in gamba ha compreso perfettamente...

[SM=g1876480]
HadesBloodyMoon
00mercoledì 16 giugno 2010 08:51
Re:
Giandujotta.50, 16/06/2010 8.42:

Hades, credo di capire quel che intendi...e sono d'accordo con te, ci si dovrebbe poter esprimere anche attraverso il nostro abbigliamento, ed essere accettati per la nostra personalità...ma in genere se sbbiamo il tempo di farci conoscere, questo accade [SM=g27985]

ribadisco ciò che ho risposto da subito a Confa, mi spiace che gli abbiano dato un consiglio non richiesto dato che lui era ordinato e pulito, a volte c'è uno "zelo" fuori luogo in alcune circostanze. Ma penso che questo lui l'abbia compreso e non se ne curerà piu di tanto continuando ad interessarsi del nocciolo della questioni trattate alle adunanze, è un ragazzo in gamba ha compreso perfettamente...

[SM=g1876480]




Sono convinta anch'io che abbia compreso perfettamente... [SM=g27987]
Giandujotta.50
00mercoledì 16 giugno 2010 08:53
Re: Re: Re: Re:
salvian, 16/06/2010 7.16:

Giandujotta.50, 15/06/2010 22.31:

................................................................
per fortuna credo che la totalità delle sale italiane siano molto confortevoli dal punto di vista della temperatura, tutte con l'aria condizionata...forse per questo che non ci facciamo caso alla classicità dell'abbigliamento anche in estate...
e poi dipende tanto dai gusti personali, ti confido una cosa: mi piace mio marito con la camicia maniche lunghe anche in estate...polsimo sbottonato, ma manica lunga...lui mi accontenta, tanto c'è l'aria condizionata e non patisce! mica siamo così masochisti, eh? [SM=g27987]




Cara Giandujotta, con tutto l'amore che porto per mia moglie non credo che io la accontenterei in certe sue aspettative circa il mio abbigliamento. Anzi è proprio lei che (ormai...) non si aspetta nulla. Tanto, mi pare ovvio, non sono queste cose che possono minare il nostro amore.
Ti confido anch'io una cosa. Io sudo molto, per cui già a casa, dopo che mi sono vestito in un modo qualsiasi, subito divento una pozza di sudore, per cui completo la parte superiore solo al momento preciso di uscire.
Direi, quindi, che non basta considerare la temperatura che si trova in sala, perchè (almeno per me) il problema nasce molto prima.
Tu dici che ti piace tuo marito con le maniche lunghe. Posto che a ognuno possa piacere quello che vuole, non credi che vista l'occasione di cui parliamo (cioè in sala e non in un'altra qualsiasi) possa venire il dubbio che ti faccia condizionare dalla prassi corrente, magari per non dare adito ad alcun tipo di critica da parte di qualche tua consorella?
Vi prego di non prenderla come una polemica. Almeno per quanto mi riguarda, credo che stiamo parlando del più e del meno su questo argomento, anche per chiarirci le idee sinceramente.

Salve - Salvian



d'accordo con te, è proprio un pour parler...siamo in estate, come sotto l'ombrellone...ci si conosce anche attraverso questi discorsi, no?
Felicemente, per lui, mio marito non ha difficoltà, credo anche io che se avesse il tuo problema, non mi accontenterebbe [SM=g27987] ma per uno come lui che è sempre andato al lavoro in giacca e cravatta non è un sacrificio. Riguardo alla camicia maniche lunghe, ammetto che è proprio un mio pallino e non dipende dall'ambiente. Qui dove abitiamo, nella sala che frequentiamo, è l'unico che d'estate porta la manica lunga [SM=g27987] e mi piace da morire! [SM=x1408399]
ti racconto un episodio: quando venimmo ad abitare qui in centro Italia, la prima volta che andai dal medico, lo trovai con il camiciotto maniche corte, rimasi di stucco! [SM=g27987] Non avevo mai visto un professionista in maniche corte! e imparai che la moda cambia a secondo della longitudine...ci sono abitudini mentali difficili da cambiare...pensa che al bar chiedo ancora un cappuccino e un croissant...e il barista puntuale: un cornetto? [SM=g27987]

Salvian, a rileggerci...è un piacere chiacchierare in questo modo con te...[SM=g27985]





confa86@
00mercoledì 16 giugno 2010 11:07
per capire ho capito [SM=g27988]

per me l'importante è il messaggio trasmesso alle adunanze... l'importante per me era verificare e trovare un riscontro per vedere se il vestito elegante era di regola oppure era di libera sceltà.

se era di regola iniziavo a rivedere le mie posizioni sul vostro credo religioso in quanto qui molto spesso si critica la chiesa per le cose sfarzose e se anche voi eravate più o meno simili allora la vostra critica poteva sembrare al pari di gighen che criticava lupin xkè ruba.. [SM=x1408399] [SM=x1408399] [SM=x1408399]
Seabiscuit
00mercoledì 16 giugno 2010 11:13
Re:
confa86@, 16.06.2010 11:07:

per capire ho capito [SM=g27988]

per me l'importante è il messaggio trasmesso alle adunanze... l'importante per me era verificare e trovare un riscontro per vedere se il vestito elegante era di regola oppure era di libera sceltà.

se era di regola iniziavo a rivedere le mie posizioni sul vostro credo religioso in quanto qui molto spesso si critica la chiesa per le cose sfarzose e se anche voi eravate più o meno simili allora la vostra critica poteva sembrare al pari di gighen che criticava lupin xkè ruba.. [SM=x1408399] [SM=x1408399] [SM=x1408399]



caro confa, che intendi per "regola" e per chi? Hai letto il post di Ettore che io ho trovato molto equilibrato? Che ne pensi al riguardo?
Te lo ripropongo qua sotto:

Ettore07, 15.06.2010 21:33:

Ognuno può vestirsi come vuole ma nei limiti della decenza, come è stato detto dagli altri.

Vorrei fare però una riflessione: anche se è giusto essere sempre sé stessi, una persona ragionevole vorrà comunque dare una buona impressione di sé a seconda delle circostanze in cui si trova.

Mi spiego meglio: una persona che va a fare una scampagnata non si vestirà allo stesso modo di quando va a un importante colloquio di lavoro o se deve presentarsi davanti a un dignitario...è una questione di opportunità e ragionevolezza.
In più col nostro modo di abbigliarci e acconciarci diamo anche rispetto e dignità alla circostanza a cui stiamo prendendo parte.

Ci sono luoghi, sia religiosi che di vacanza, dove è vietato andare in canottiera o smanicati o con le ciabatte ed i pantaloni corti. E' vero che uno può decidere di non andarci pur di vestirsi come gli pare. Ma se il luogo lo merita, perché non adeguarsi? E' una cosa così ardua o è solo una questione di orgoglio personale?

Forse si hanno pochi mezzi economici? Beh, su certe bancarelle ai mercatini ci sono pantaloni e camicie che costano meno di una tuta da ginnastica.

Con affetto [SM=g28002]







Morby968
00mercoledì 16 giugno 2010 11:17
Re: Re: Re: Re: Re:
Giandujotta.50, 16/06/2010 8.53:


Riguardo alla camicia maniche lunghe, ammetto che è proprio un mio pallino e non dipende dall'ambiente. Qui dove abitiamo, nella sala che frequentiamo, è l'unico che d'estate porta la manica lunga [SM=g27987] e mi piace da morire! [SM=x1408399]




Io SOLO CAMICIE A MANICHE LUNGHE. Mi piacciono di più e le considero più eleganti. Ultimamente però mi sto ravvedendo...sto diventando più pratico e meno stiloso.



confa86@
00mercoledì 16 giugno 2010 13:02
Re: Re:
per regola intendo dire tipo: in alcuni alberghi a 5***** per entrare nella sala da pranzo sono obbligatori pantaloni lunghi di velluto se no non entri. io quel albergo lo lasciato dopo 2 giorni e dovevo stare li 1 settimana.. mi sono fatto ridare i soldi e me ne sono andato IMMEDIATAMENTE! non xkè non avessi voglia di mettermi i pantaloni lunghi ma xkè non volevo regole in vacanza. o meglio le regole per il minimo di decenza mi stavano bene ma quelle sono pretese dal mio punto di vista ingiustificate soprattutto a luglio e soprattutto xkè li pago io xrò le regole le mettono loro.

finche rimane un consiglio mi sta bene ma quando diventa un iposizione no. oh vengo pagato allora non posso dire niente xkè il lavoro è lavoro ma se devo avere regole (ovviamente quelle della legge italiana le tengo in considerazione e pure molte norme morali non specificate nella legge italiana) pure nello svago e nel tempo libero mi da fastidio.

a ettore gli ho risposto nel post del 16/06/2010 del 1:08.




Giandujotta.50
00mercoledì 16 giugno 2010 13:13
[SM=g27987] allora il problema non si pone. quello del fratello della sala dove sei andato, era sicuramente un consiglio...
nessuna regola. Penso che ti farebbero entrare anche in bermuda..
alla fine, se è l'abbigliamento quello che pone un paletto tra te e la congregazione, sarai tu stesso a spostarlo, in una direzione o un'altra...

torno a ripeterti, non pensarci e concentrati sulle verità del regno...poi verrà da se l'interesse o il disinteresse, l'accettazione o il rifiuto.. e dipenderà solo da te stesso, dalla tua libera scelta...

[SM=x1408424]


Ettore07
00mercoledì 16 giugno 2010 13:52
Re: Re: Re:
confa86@, 16/06/2010 13.02:



a ettore gli ho risposto nel post del 16/06/2010 del 1:08.




Se quella è la tua risposta a una riflessione moderata come la mia (ti sei concentrato sulla questione colloquio invece di capire il termine di paragone che ho fatto) i casi sono due...ma non li dico, meglio che li tenga per me.

Cordialità. Vai pure con le tue tute alle adunanze, ti faranno entrare lo stesso.
Non vorrei che dovessero pagarti per metterti un pantalone e una camicia modesti.


=innuendo80=
00mercoledì 16 giugno 2010 13:55
...questioni di lana caprina.. [SM=g1944981]
salvian
00mercoledì 16 giugno 2010 16:27
Re: Re: Re: Re: Re:
Giandujotta.50, 16/06/2010 8.53:


...............................................
Salvian, a rileggerci...è un piacere chiacchierare in questo modo con te...


Grazie
[SM=x1408424]
Magari (non so se interpreto bene il pensiero di una donna) quella camicia maniche lunghe potrebbe essere completata da qualche bottone sbottonato e dall'assenza della maglietta della salute?
[SM=g7348]

In quanto al medico o ad un altro simile professionista, da una parte credo che sia più opportuno un abito classico...
certo, le maniche corte non è che siano il massimo... però, forse, ti mettono a proprio agio... è questione di punti di vista.
[SM=g1861208]
Ciao
[SM=g1861198]


Giandujotta.50
00mercoledì 16 giugno 2010 16:41
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
salvian, 16/06/2010 16.27:

Giandujotta.50, 16/06/2010 8.53:


...............................................
Salvian, a rileggerci...è un piacere chiacchierare in questo modo con te...


Grazie
[SM=x1408424]
Magari (non so se interpreto bene il pensiero di una donna) quella camicia maniche lunghe potrebbe essere completata da qualche bottone sbottonato e dall'assenza della maglietta della salute?
[SM=g7348]

In quanto al medico o ad un altro simile professionista, da una parte credo che sia più opportuno un abito classico...
certo, le maniche corte non è che siano il massimo... però, forse, ti mettono a proprio agio... è questione di punti di vista.
[SM=g1861208]
Ciao
[SM=g1861198]





non so le altre donne, ma a me la camicia aperta, sbottonata che lascia intravedere peli e catene, mi da l'impressione di disordine e ostentanzione del proprio corpo. Darei un giudizio estetico nettamente negativo.
Camicia con maniche lunghe al posto di quella con maniche corte, semplicemente.

vero quel che dici sul professionista, indubbiamente il camiciotto potrebbe dare l'impressione al paziente di essere piu avvicinabile...ma personalmene tendo a stabilire un contatto visivo con le persone con cui interloquisco per cui, dimentico subito l'abbigliamento..almeno nel mio caso non sarebbe un problema una "divisa" seria...
nel caso del medico che ho raccontato, era solo per cercare le ragioni dell'idiosincrasia verso i camiciotti, penso che dipenda dall'ambiente da cui provengo...abitudini estetiche senza fondamento di canone di eleganza...come si dice, i gusti non si discutono [SM=g27988]
Morby968
00mercoledì 16 giugno 2010 16:53
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Giandujotta.50, 16/06/2010 16.41:



non so le altre donne, ma a me la camicia aperta, sbottonata che lascia intravedere peli e catene, non sarebbe un problema [SM=g27988]








PS: notato il taglia e cuci del commento? [SM=x1408399]
Giandujotta.50
00mercoledì 16 giugno 2010 16:59
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Morby968, 16/06/2010 16.53:








PS: notato il taglia e cuci del commento? [SM=x1408399]




wè!! ma che schifo!!! sbleah!

guarda, nessuno che mi conosca crederebbe mai che quello che hai messo sia un mio commento!

[SM=x1408428] [SM=x1408440]
salvian
00mercoledì 16 giugno 2010 17:01
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Morby968, 16/06/2010 16.53:


... "omissis" ...
PS: notato il taglia e cuci del commento? [SM=x1408399]


Beh! non è proprio questo che intendevo, ma qualcosa di più decente...
[SM=g28001]
[SM=g27987]
In un caso del genere condivido pienamente il pensiero di Giandujotta.

Diceva Totò:
"C'è a chi piace e a chi non piace ..."
[SM=x1408417]
Ciao


dispensa.
00mercoledì 16 giugno 2010 17:17
Re: Re: Re:
confa86@, 16/06/2010 13.02:

per regola intendo dire tipo: in alcuni alberghi a 5***** per entrare nella sala da pranzo sono obbligatori pantaloni lunghi di velluto se no non entri. io quel albergo lo lasciato dopo 2 giorni e dovevo stare li 1 settimana.. mi sono fatto ridare i soldi e me ne sono andato IMMEDIATAMENTE! non xkè non avessi voglia di mettermi i pantaloni lunghi ma xkè non volevo regole in vacanza. o meglio le regole per il minimo di decenza mi stavano bene ma quelle sono pretese dal mio punto di vista ingiustificate soprattutto a luglio e soprattutto xkè li pago io xrò le regole le mettono loro.

finche rimane un consiglio mi sta bene ma quando diventa un iposizione no. oh vengo pagato allora non posso dire niente xkè il lavoro è lavoro ma se devo avere regole (ovviamente quelle della legge italiana le tengo in considerazione e pure molte norme morali non specificate nella legge italiana) pure nello svago e nel tempo libero mi da fastidio.

a ettore gli ho risposto nel post del 16/06/2010 del 1:08.








Scusami, ma tu vieni in sala per svago?

Se vai in alcuni paesi, i testimoni ci vanno anche in pantaloncini, sempre eleganti.

Sembra che vi è uno standard per gli eventi che si ritengono importanti, perfino i politici vanno in giacca e cravatta quando devono svolgere il loro ministero.

Ovviamente tale standard cambia da paese a paese.

Se vai in Libia tale standard non sarà certo la giacca e cravatta.

E indiscutibile il senso umano di vestirsi non in modo ordinario per tutto ciò che lo si ritiene importante come evento.

Credo che sia naturale volere esprimere se stessi anche da un punto di vista formale.

In termini collettivi noi non possiamo essere noi stessi come nel privato.

Se mi trovo a casa, nel lavoro, in un club, sarò me stesso ma non allo stesso modo in tutte le circostanze, pur non manifestandomi diverso per quello che sono.

Se sto in una chiesa, non mi stiracchierò, prenderò la bibita o i mettero a cantare per conto mio.

E dunque questa differenza come dire rituale, la potrò volere esercitare non solo con la mia condotta, ma anche nel mio modo di vestire.

Ora va da se che se tu fai parte attiva di un gruppo, questo significa la creazione di determinate regole che devono valere per tutti, regole sociali, morali, ecc.

In pratica non sei tutto per i fatti tuoi , ma hai una facciata anche collettiva da sostenere.

In questo caso del vestito, non è una etichetta, ne una divisa, ma quel modello standard, che vale a livello ufficiale come costume di un intero paese.

Questo comportamento riflette anche la propria disposizione mentale.

Mi spiego Io sono un tg, okey? E quindi quando mi indicheranno potranno dire che la mia fede è questa.
Ma va da se che in questa fede ho aspetti personali che non impongo al credo ufficiale.

Pertanto in termini formali se io salissi su podio, elegante, si ma senza quel modello standard convenzionale e ufficiale;
in tale modo sarebbe come se io proponessi un altra immagine collettiva creata personalmente per rappresentare l'esercizio della mia fede.

sarebbe come se mettessi al primo posto il mio aspetto personale mentale, proprio come metterei il mio aspetto esteriore.


la rappresentazione individualistica di me stesso, si contrappone all'idea che l'espressione della fede non sia un assemblaggio ecumenico dove tutto si può dire e fare in chiave principalemente individualista.

Perchè ha un preciso carattere o caratteristica che fa la distinzione.
Proprio come una famiglia si distingue da quella di un'altra famiglia umana.

Pur se le altre sono considerabili rispettabilissime.

Ma ciò non toglie che nell'ambito di un credo ufficiale, vi è un solo comportamento morale, nei possibili modi di viverlo e manifestarlo, con le azioni, coi pensieri, e con il proprio modo di vestire.

Non è il vestire in se che ti può far appartenere a quella professione di fede, ma ciò che manifesti nel tuo modo di essere,e quindi di vestire si certamente.

L'ipocrisia di alcuni, non toglie il modello standard del vestire, che altro non è che l'espressione formale scelta per identificare una idea, e una morale.

Molti giovani del '68' si credevano che togliendo l'abito, questo li avrebbe resi liberi dall'ipocrisia della facciata dei precostituiti sistemi umani posti al potere.

Questa è stata ed è soltanto una illusione.
Come pure follia, quello di credere che se la facciata non corrisponde al vero, questa non ha alcun senso e significato di essere e vivere.

Il risultato disfattista ottenuto non crea e nè ha creato un bel nulla, ma solo confusione, e perdità di identità, come di valori.

Di questa lotta per la liberazione, per paradosso cè rimasta si una nuova facciata come libera creazione individuale, ma sempre con l'inclinazione alla corruttibilità dei vecchi modelli precostituiti.

In sintesi è cambiata la facciata ma non la sostanza, la medesima debolezza umana accusata ai padri di questi sistemi.

Non solo, ma il sistema ha approfittato di questa nuova individualistica espressione esteriore, proprio per incrementare i campi del commercio.

La trasgressione, la non conformità al sistema che si è voluta esprimere nel modo di vestire, è stata solo un suicidio esistenziale.

Perchè si è fatto come quello che sostiene, che siccome il vestire coperto è insincero, allora mi scopro nudo, che così miglioro la situazione umana [SM=x1408403] [SM=x1408403]

Difatti ancor oggi si usa il nudo come espressione di contestazione sociale.

Tolta la facciata di copertura, ma anche voluta di protezione per le bassezze umane, cè rimasta solo una facciata che non solo non serve a niente,e non ha più scopi e veri ideali, ma dà profitto all'industria, quella a suo tempo condannata, demonizzata.

In questo modo ciascuno viene illuso di essere nuovo solo perchè diverso esteriormente.
O perchè ha un insolito modo formale di vivere diverso da quello degli altri.

e si va a questi estremismi perchè si crede che il conformarsi sotto un certo aspetto, sia una privazione della propria libertà, perchè ridurrebbe la propria espressione individualista.

In questo modo si va così a un sistema di asocialità, incomunicabilità che a suo tempo richiederà la presenza di poteri forti che gestiscano l'individualità che non trova più il suo scopo, ma solo conflittualità.

Oppure per chi sceglie vi è la possibilità di una speranza e un senso posta dal solo e unico Dio; e questi sceglie anche in seno a una collettività religiosa, come vergine discreta o stolta.

Poichè la tendenza è che questa stessa persona ricade nei poteri forti ( è questo può essere solo negativo) di tipo religioso.

L'umanità così si divide in due strade, una che va verso la vera libertà offerta dal vero Dio, l'altra invece va in braccio ai poteri forti che impongono tutto, magari alcuni in nome della libertà, [SM=x1408403] e che in ambito nazionale sarebbe la nuova facciata che è potenzialmente inevitabilmente e solamente ipocrita del 68, Facciata, look trasgressivo, o insolito, con cui una parte del genere umano inganna se stessa, credendosi una nuova creazione.




saluti




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